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Valle Muricana, c’è una novità sulla vicenda antenna

ArsBiomedica

antenna-muricana240.jpgC’è un nuovo tassello nel puzzle della vicenda dell’antenna di Valle Muricana, una vicenda che sta infiammando il territorio. Nella seduta del 24 febbraio, il Consiglio del XV Municipio ha preso una netta posizione votando all’unanimità un documento che potrebbe se non stoppare quanto meno interrompere i lavori in corso.

Ne danno notizia a VignaClaraBlog.it le consigliere PD Gina Chirizzi, presidente del consiglio, e Agnese Rollo, presidente della commissione sanità, che assieme al capogruppo Marco Paccione hanno preparato e presentato all’aula il documento poi approvato.

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“Chi conosce il territorio e la sua storia – dicono Chirizzi e Rollo – sa che la presenza della linea elettrica nazionale incide pesantemente nel contesto urbano al km 4 di Valle Muricana e pertanto tutte le scelte, edilizie e tecnologiche, avvengo in un regime speciale. Per questa ragione, con il documento approvato dal consiglio tutto, che ringraziamo, abbiamo impegnato il Presidente del Municipio a commissionare con urgenza una perizia di parte che certifichi i livelli di inquinamento elettromagnetico lungo via Pedrengo e via Viadanica e a richiedere un parere alla ASL Roma E in ordine al rispetto dei valori massimi di campo elettromagnetico fissati dalla vigente normativa per l’esposizione della popolazione”.

Quanto basta dunque, almeno così parrebbe, a congelare le attività d’installazione dell’antenna in attesa dei prossimi, immediati passi del presidente Torquati che questo problema se lo sente sulla pelle. “Mi assumo la responsabilità della situazione in cui ci troviamo, ovvero di non aver pubblicato l’informativa ai cittadini sul sito istituzionale” ha dichiarato nel corso dell’assemblea pubblica dello scorso 19 febbraio (leggi qui) aggiungendo “ora m’interessa trovare una soluzione e arginare la situazione che si è venuta a creare.” (CC)

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3 COMMENTI

  1. …solo con la cittadinanza unita tutta si potra` evitare un nuovo scempio sul nostro territorio…
    Questo passaggio va nella giusta direzione..ma non e’la parola fine.

  2. Le leggi Italiane sono più restrittive di quelle europee in termini di CEM.
    I tralicci dell’alta tensione sono già stati misurati una marea di volte…i campi diminuiscono al quadrato della distanza già a 30 metri dai fili non c’è più nulla.
    Se state sotto ad una lampada al neon vi fate “molto più male” che se tenete il telefono all’orecchio.
    Se tenete il telefono all’orecchio “fa molto più male” che stare a 30 metri da una stazione per cellulari.
    Il mio “fa molto più male” vuol dire ricevere più onde radio…ma non vi sono effetti diretti e provati nel lungo periodo.

    “La posizione dell’ICNIRP, ribadita nel dicembre 2010 con l’aggiornamento delle linee guida, conferma l’assenza di danni alla salute e indica la presenza di limitati effetti biologici a breve termine sui quali sono basati i limiti delle proprie linee guida. Allo stesso tempo esclude la possibilità di introdurre ulteriori limiti basati su effetti a lungo termine non provati.

    In ogni caso, i limiti indicati dalla normativa UE per effetti a breve termine adottano fattori di sicurezza pari a 50 che implicitamente tutelano anche da possibili effetti a lungo termine, ad oggi non provati.”

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