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Valle Muricana, questa antenna non s’ha da fare

Galvanica Bruni

antennaUn bene di prima necessità: sembra strano pensarlo, ma secondo il Decreto Gasparri le antenne telefoniche godrebbero proprio di questa natura urgente e vitale, a tal punto da trascurare la sicurezza dei cittadini. È questo il caso che sta vivendo Valle Muricana, sul piede di guerra per la nascita di una nuova antenna telefonica in via Viadanica, angolo di via Pedrengo.

Proprio ieri 19 gennaio, il Comitato di quartiere Karol Wojtyla ha invitato abitanti e politici del XV Municipio ad un dibattito all’interno del centro anziani di via di Pomponesco: un tavolo di discussione con all’ordine del giorno le combattute antenne, i cui lavori si protrarrebbero fino al prossimo 31 marzo.

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Promotore dell’iniziativa il Comitato Karol Wojtyla che sul territorio rappresenta le istanze degli oltre 10mila residenti. “Riteniamo la legge Gasparri una legge subdola, in nome del progresso mina le fondamenta di una coesione sociale con gravi rischi per la salute”, sostiene il Comitato sulla sua pagina Facebook. Forse non saranno stati 10mila gli abitanti nella sala dibattiti, eppure parliamo di una buona centinaia di attivi sul territorio, non solo anziani, ma persino adolescenti e cittadini sparsi del XV Municipio, venuti a dare sostegno alla causa.

Sì, perché di difficoltà Valle Muricana ne ha davvero tante: si pensi che in soli 4 km di strada, la via principale ospita ben 8 impianti di elettrodotti, senza contare poi le antenne telefoniche, due situazioni diverse ma che s’intersecano fra loro. E che dire poi dei tralicci ad alta tensione, delle strade dissestate, oppure di una rete di trasporti periferica fantasma, come quella del bus 035, che raccorda Valle Muricana a Prima Porta?

Di fronte a questa situazione, il Presidente del Comitato Karol Wojtyla ha sostenuto che “l’ARPA (n.d.r. Agenzia Regionale Protezione Ambiente) deve verificare se la posizione ed il voltaggio delle antenne sia corretto. Ricordiamo la promozione d’un controllo ARPA effettuato alcuni anni fa che evidenziava la criticità del nostro territorio riguardo i valori di elettrosmog, secondo alcuni bisognava prenderlo in considerazione prima del nullaosta per l’antenna. A sostegno di questa nostra azione si sono raccolte delle firme che abbiamo consegnato all’amministrazione municipale”.

Come ricordato durante la discussione di ieri pomeriggio, il comitato cittadino ha inviato al PAU (n.d.r. Servizio Autorizzazioni telefonia mobile) delle rilevazioni effettuate con gli abitanti; in seguito il PAU ha inoltrato le carte al Municipio chiedendo di spostare l’antenna, richiesta inoltrata all’ufficio tecnico ma le cui procedure sono ferme ormai dal 18 febbraio 2014. Maria Teresa Zotta, consigliera M5S del XV Municipio, ha puntualizzato a tal riguardo che “stando alle verifiche del PAU, sembrerebbe che il progetto sia completamente in regola. Quello che lascia molto da pensare è che il Municipio non abbia informato i cittadini, soprattutto in una situazione in cui viene compromessa la loro salute”.

Parliamo di un anno di distanza in cui la società di telefonia mobile e l’ente privato hanno avuto tutto il tempo di mettersi d’accordo all’insaputa dei cittadini di Valle Muricana che, non essendo appunto informati, non hanno avuto modo di opporsi alla costruzione. Ora che il cantiere è in partenza, urgono risposte però: da quel lontano 18 febbraio tutto tace infatti, ma non le voci dei cittadini giustamente preoccupati. “Siamo circondati da antenne, abbiamo paura delle ripercussioni sulla nostra salute, ma più su quella dei bambini di Valle Muricana, qui ce ne sono tantissimi. I terreni in cui sorgono le antenne potrebbero ospitare nuove abitazioni, altre scuole, chiese, centri ricreativi. Perché per un residente che intasca il malloppo, permettendo la costruzione dell’antenna, noi dobbiamo ingoiarci il boccone amaro invece?”, sostiene un anziano residente in prima fila. Infatti, il paradosso di questa situazione è che l’interesse pubblico dei cittadini sia affidato alle scelte di un privato. E come, nello specifico?

Da principio, la società telefonica chieda al Comune di Roma di costruire un’antenna sul territorio capitolino; il Comune dalla data della richiesta ha 30 giorni per scegliere l’area da destinarvi, rispettando ovviamente i parametri delle rilevazioni ARPA, portate in Comune dalla società che ne fa richiesta. Se entro quell’arco di tempo il Comune non trova l’area per la costruzione, la società telefonica si accorderà con un privato: questa la situazione ora vigente a Valle Muricana.

Il punto è che, fra Comune e Municipio, non c’è stata una comunicazione tale che permettesse al XV di mettere al corrente i cittadini di quello che stava succedendo. “Mi assumo la responsabilità della situazione in cui ci troviamo, ovvero di non aver pubblicato l’informativa ai cittadini sul sito istituzionale – sostiene il Presidente del XV Municipio Daniele Torquati – ma ora m’interessa trovare una situazione e arginare quella che si è venuta a creare. Noi ci siamo subito opposti alla creazione di un’antenna sul suo pubblico del Municipio. Di risposta, non potendo costruirla sul suolo municipale, è stato scelto in alternativa quello di un privato. Siamo vincolati dal Decreto Gasparri per cui non possiamo interferire nelle contrattazioni fra una società telefonica ed un privato, possiamo solo impedire la costruzione dell’antenna telefonica, non possiamo scegliere il terreno dove verrà realizzata, ma possiamo bloccare i lavori”.

Viene da domandarsi perché, considerando che le carte dei lavori si trovano all’ufficio tecnico del Municipio da un anno ormai, questa situazione venga affrontata solo ora dalle autorità. A fornire risposta è Luigina Chirizzi, consigliera PD e presidente del Consiglio del XV Municipio: “Quando arrivò il plico dei lavori in Municipio, eravamo assorbiti dall’allerta meteo di Prima Porta. Non vogliamo focalizzarci sulla colpa, c’interessa solo revocare quei lavori e per farlo siamo disposti a metterci in contatto anche con il Prefetto ed il Sindaco di Roma, se serve anche il Ministro della salute Lorenzin”.

A quanto pare però, la diplomazia dei Consiglieri e del Presidente del XV Municipio non placa gli animi dei partecipanti: quelli che volano durante l’assemblea sono toni furiosi, che non rispettano i moderatori e si accavallano fra loro. È questo il prezzo di chi non vuole più farsi calpestare, non solo da leggi indifferenti, ma anche da chi vive loro a pochi metri di distanza e che, invece, ha trovato il modo di uscirne incolume e con un tornaconto personale. “Se ci troviamo in questa situazione dobbiamo ringraziare un residente che ha permesso la costruzione dell’antenna sul tetto della propria casa: non solo prende i soldi dalla società telefonica, ma si garantisce anche di rimanere illeso dai 200 kwatt di onde elettromagnetiche diffuse dai tralicci, visto che si diffondono a cappello su tutta la zona circostante”, sostiene una partecipante.

Un egoismo civico che, per una buona volta, ha molto da imparare dalla coesione politica sul territorio. Stavolta la causa di Valle Muricana è esente da passerelle politiche, da promozioni personali e da politicanti che si dichiarano guerra fra loro, raduna tutti indipendentemente dai trascorsi e dalle idee diverse. “Pur rappresentando oggi l’opposizione – sostiene Bruno Prestagiovanni – non si transige sulla salute dei cittadini, non importa la fazione politica, è interesse comune. Nella mia carriera politica mi sono trovato a scontrarmi personalmente sulla Legge Gasparri perché viola dei principi democratici con cui non mi trovo d’accordo, per questo mi trovo qui a far fronte con le altre autorità del XV Municipio”.

Arrivati a fine discussione ed interventi, una sala gremita di gente si domanda la stessa cosa: come impedire la costruzione dell’antenna su Valle Muricana? “Un’idea – suggerisce Marco Tolli, Responsabile politiche del territorio e urbanistico del PD di Roma – è realizzare una rilevazione dell’ARPA sulle onde elettromagnetiche finanziata dal Municipio. Potremmo utilizzare i dati a riprova delle condizioni allarmanti in cui si potrebbero trovare i cittadini dal 31/03/2015”. Per ora il Presidente del XV Municipio ha inoltrato la richiesta di sospensione dei lavori in data 17 febbraio, di cui ancora si aspettano gli esiti. Nel frattempo, il Comitato Karol Wojtyla fa sapere che i primi di marzo si terrà un nuovo incontro in cui, se la richiesta di revoca verrà accettata, “staremo a vedere se la cosa, come noi ci auguriamo, andrà a buon fine”. Pur non sapendo a cosa andrà in contro Valle Muricana, parafrasando un partecipante una cosa è certa: “il Decreto Gasparri è proprio na’ bufala a nostro discapito”.

Barbara Polidori

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9 COMMENTI

  1. “Una delle prime cose che farò, a giunta insediata, è delegare uno degli assessori alla gestione della comunicazione istituzionale e del sito web del Municipio….QUESTO MUNICIPIO SARA’ UNA CASA DI VETRO..” Con queste parole il Presidente Torquati si esprimeva nell’intervista rilasciata proprio a VCB, subito dopo la sua elezione a presidente del Municipio. In realtà, dal vostro articolo sull’assemblea tenutasi a Valle Muricana relativamente all’antenna, si evince che il Municipio ha omesso di pubblicare sul proprio sito istituzionale l’imminente installazione del SRB , privando i cittadini di esercitare un loro diritto consistente nel proporre eventuale opposizione. Omissione riconosciuta appunto dalla consigliera Zotta, Chirizzi e dallo stesso Presidente Torquati( e questo gli fa onore). In questa circostanza la mancata informazione ai cittadini, prevista per legge, risulta tanto più grave trattandosi di materia che investe la tutela e salvaguardia della salute pubblica. Più che casa di vetro il municipio e la sua giunta hanno hanno dato prova di essere un PORTO DELLE NEBBIE. Altro che trasparenza e coinvolgimento dei cittadini nelle scelte dell’amministrazione. Sarebbe inoltre utile sapere se l’annunciato assessore alla comunicazione istituzionale sia stato effettivamente nominato dal Presidente Torquati e , nel caso, se non ritenga di rassegnare le dimissioni per rispetto a tutti quei cittadini che hanno visto ledere un loro diritto alle osservazioni sull’installazione dell’antenna SRB a Valle Muricana.

  2. …io credo che questo fatto determinerà la caduta di qualche testa
    e che, se la cittadinanza rimarra unita nel difendere il territorio, c’è solo un posto dove potranno mettere quest’ antenna, e non sarà via viadanica!!!!

  3. @ GHINO
    Che esistano difetti nella comunicazione relativa all’attività dell’attuale Giunta Municipale è evidente, ma mi sembra altrettanto evidente che, per il caso di specie, non ci si trova di fronte alla mancata “pubblicità” di un evento (lato sensu inteso) di competenza “politica”.
    Per come conosco la Pubblica Amministrazione, agli oneri di pubblicità (e ad oneri di pubblicità quale quello delle notizie sull’antenna in questione) non deve certo provvedere il politico, ma – appunto – l’Amministrazione stessa.

    La Presidente del Consiglio del XV Municipio, concentrandosi sulla necessità attuale di risolvere il problema, ha sottolineato di non volersi “focalizzare sulla colpa”; ma la colpa – se di qualcuno è – non è dei politici, non è di Torquati. Almeno, non in questo caso.

  4. @ Diamante
    In parte è vero quanto sostiene, così come è altrettanto vero che quando si guida una qualsiasi istituzione elettiva, si risponde anche sul piano politico. Anche perché è italica abitudine della politica quella di assumersi i meriti delle cose che funzionano, scaricando sull’organo amministrativo ciò che non funziona. D’altronde che vi sia “anche” una responsabilità di natura politica, lo conferma il fatto che Torquati, proprio in quanto Presidente del Municipio, si è assunto la sua parte di responsabilità in modo onesto e ammirevole. Inoltre, nel caso specifico, lui stesso aveva fatto della comunicazione trasparente e della nomina di un assessore ad hoc un punto focale del programma, e ritengo che sarebbe altrettanto utile e trasparente
    se dal municipio venisse chiarito se esiste o meno questo assessorato. Questo non per buttare la croce sull’ assessore (se esiste), ma per sapere se questo punto programmatico si è tradotto in realtà.

  5. @ GHINO
    Le pecche nella comunicazione rimproverabili a Torquati (o a uno dei suoi assessori) ci sono, ma – come ho sopra spiegato – non per questo caso.

    Lei mi fa osservare che Torquati, “in quanto Presidente del Municipio, si è assunto la sua parte di responsabilità in modo onesto e ammirevole”.
    Il fatto è che il Presidente ha adottato, quale faro della sua attività, il principio secondo cui “tutto ciò che accade nel territorio municipale è di nostra competenza”, facendosi carico di oneri e responsabilità che pure non gli competerebbero né dovrebbero ricadere su di lui.

    Gli farà onore, ma io, al posto del Presidente, avrei evitato di fare ammissioni di inesistenti colpe, a maggior ragione se “politicamente suicide”: nel momento storico attuale, noi cittadini ce la prendiamo coi politici a prescindere, figuriamoci se poco poco gli sentiamo ammettere che “Sì, mi assumo la responsabilità”.
    Al posto di Torquati (il quale non so se agisca così per distinguersi nettamente dal suo predecessore – per il quale tutto era sistematicamente “Colpa degli uffici” – o se invece, abbia vocazione al martirio politico), io avrei chiaramente detto che, nella vicenda dell’antenna a Valle Muricana, errori politici non ce ne sono stati.

    Masticando un po’ di diritto amministrativo, so che il principio di separazione tra politica e amministrazione prevede che a rispondere per errori politici siano i politici, ma per errori amministrativi debbano rispondere Direttori e Dirigenti (i quali – so anche questo – tendono a scaricarli sistematicamente sui “pesci piccoli”).
    Con la mia opinione “tradisco” forse una minore “generosità” rispetto al Presidente, ma appunto non ne condivido la tendenza alla “sansebastianizzazione”.

    Un’ultima considerazione: onestamente, non credo che la pubblicazione sul sito del Municipio e la tempestiva opposizione dei cittadini avrebbe potuto impedire (o potrà impedire) l’installazione di ulteriori antenne.
    Se non fosse stato quel privato ad accettare i 20.000 euro, se non sarà quel privato, un altro privato sarebbe stato contattato, un altro ne sarà contattato e accetterà i soldi dell’azienda telefonica: il territorio su cui si ha interesse a mettere l’antenna è Valle Muricana (dove effettivamente c’è poca copertura) e non mi pare che ci sia la possibilità di tanti altri luoghi in cui installarla senza che qualcuno protesti.

  6. Lasciamo da parte il diritto amministrativo e i cavilli giuridici, qui la questione è di etica. Secondo me il presidente non poteva esimersi dal prendersi la responsabilità dell’accaduto, ovvio che il primo a sbagliare è stato il capo dell’ufficio che doveva provvedere a rendere pubblica l’informazione ma il presidente è il presidente, è il capo di tutto il municipio e nel bene e nel male deve rispondere di tutto quello che succede nel municipio. Proprio perchè Torquati ha deciso di farsi carico di quello che accade nel territorio municipale anche se di competenza di altri enti enti a maggior ragione non può dire “io non c’entro” davanti a un errore di un ufficio del municipio. Non serve a niente gettare acqua sul fuoco dicendo la la pubblicazione non avrebbe fermato l’installazione dell’antenna, è solo una supposizione senza prove mentre il fatto vero è che pubblicare l’avviso era un dovere che non è stato rispettato.

  7. …il discorso da fare è anche questo:
    la mancata comunicazione se non erro databile febbraio 2014, ha fatto si che 40 famiglie contraessero un mutuo pluriennale per acquistare una casa nelle immediate vicinanze.
    Quanti avrebbero fatto lo stesso “sforzo” conoscendo la destinazione d’uso delle aree circostanti??

  8. No, Francesca, non sono cavilli giuridici: è ovvio che il cittadino se la prenda con chi ci mette la faccia, essendo il rappresentante del Municipio, ma la questione è sostanziale e chi avrebbe dovuto farsi carico dell’errore di cui Torquati si è preso la responsabilità è solo il vertice amministrativo.
    La questione delle competenze non è di poco conto, ma se Torquati per primo ama proporsi come capro espiatorio, lì dove invece non c’entra nulla..affari suoi.

  9. Valle Muricana, come è scritto nell’articolo, è una strada con tante criticità che invece di essere risolte vengono aumentate. Riguardo i tralicci dell’alta tensione esiste un progetto da molti anni che ne prevede l’interramento ma questo non è mai accaduto.
    La strada principale presenta problemi di sicurezza stradale non sono presenti dissuasori di velocità e spesso avvengono incidenti legati all’alta velocità di auto che indisturbate eseguono sorpassi rischiosi a tutte le ore del giorno prediligendo l’orario che va dalle 21.00 in poi.
    L’ultima novità che va ad arricchire di problemi questo territorio caratterizzato da nuclei famigliari giovani e con bambini piccoli è un antenna dannosa per la salute.
    Di fatto Valle Muricana è una realtà dimenticata ai margini come Labaro e Prima Porta un territorio a pochi passi da Roma che non riesce a definire i suoi tentativi di quartiere abitativo migliorativo in crescita qualitativa.
    Spero in un opposizione forte e di un NO definito nei confronti di questa antenna per rispetto di chi investe in una realtà giovane che in Valle Muricana cerca a pieno diritto la qualità della vita sana ai margini di Roma.

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