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Festival dei murales a Vigna Clara

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Galvanica Bruni

casetta240bis.pngIn gran sordina e senza tanti annunci ha preso il via il festival dei murales a Vigna Clara. Artisti di ogni genere si alternano senza sosta in una gara che li vede impegnati a non lasciare un solo centimetro libero dello spazio a loro disposizione. Lavorano di giorno ma anche e soprattutto di notte perchè si sa, la notte porta ispirazione.

Oggetto di tanto fervore artistico è il manufatto di proprietà pubblica all’interno del piccolo giardino di via del Podismo, quella casetta della quale tanto s’è parlato in passato e della quale, pare, tanto saremo ancora costretti a scrivere.

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Non ne raccontiamo la genesi, sarebbe la millesima volta, raccontiamo solo che da quando è tornata a disposizione del XV Municipio – ottobre 2013 nella forma, maggio 2014 nella sostanza – è stata totalmente abbandonata a sé stessa diventando covo e preda dei vandali come documentato con le foto del nostro ultimo articolo di novembre 2014 (leggi qui).

E grazie a meno di un metro di recinzione mancante (è stata divelta circa tre mesi fa e da allora mai riparata) il via vai notturno, anche degli artisti della bomboletta, è facilitato. Gli ultimi arrivati sono però degni di nota. Le brutture che ricoprivano le pareti della casetta sono state infatti sostituite da un bel disegno colorato e sgargiante, uno dei più bei murales mai dipinti in zona.

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L’opera è firmata e pure datata (gennaio 2015) come tutte le opere che si rispettano. Ed è pure bella a guardarsi, ispira simpatia. Vien quasi voglia di battere le mani all’autore e a chi, non riparando la recinzione, consente a lui e ai suoi colleghi di continuare ad libitum questo festival dei murales.

Claudio Cafasso

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4 COMMENTI

  1. L’ironia è un’arma “pericolosa”. In certi casi temo sia opportuno chiamare le cose con il loro nome: vandalismo intollerabile. Come intollerabile è la vicenda del “manufatto” (edificio, no?) in questione, protagonista di uno sperpero bipartisan di pubblico denaro e di risorse: la destra che l’ha ideato e finanziato finanziato e la sinistra che lo lascia marcire nell’abbandono più totale.

  2. La vicenda ricorda molto da vicino la questione del “parco attrezzato dell’Inviolatella”. realizzato e poi tenuto chiuso per 16 mesi; una volta aperto, mai manutenzionato (fino ad oggi se ne è fatto carico il Comitato). L’inerzia e la burocrazia degli organi istituzionali è all’origine di tantissimi mali: ma a mancare è anche la determinazione e il coraggio.

  3. Abbatterlo sarebbe veramente assurdo dopo che i soldi delle mie e vostre tasse sono andati per tirarlo su… Non capisco perché pur di non fare un bando pubblico per l’assegnazione e la gestione/manutenzione si debba o abbandonare o abbattere…
    Impossibile pensare ad un bar o una cosa del genere che mantenga l’area pulita e usufruibile ??? tanto siamo così pieni di punti verde attrezzati…….
    Se la giunta politica attuale non è nemmeno in grado di risolvere le sorti di un fabbricato di 20 mq…. forse gli consiglierei di cercare un’altro impiego…
    scusate lo sfogo ma ha ragione claudio cafasso che firma l’articolo… sono 1000 volte che se ne parla

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