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L’intollerabile tollerato a Tor di Quinto

discarica via del baiardo B
Galvanica Bruni

L’ambiente, politicamente, non interessa a nessuno. Questo è un dato di fatto. La dimostrazione? Sei ettari di terreno di un’area golenale, quella di via del Baiardo a Tor di Quinto, vengono irrimediabilmente inquinati da decine, forse centinaia, di tonnellate di rifiuti e detriti e la politica tace. Non una manifestazione, non comunicato, non una parola. Né da destra e né da sinistra.

Nello stesso posto spuntano però due o tre baracche di nomadi e allora ci strappa le vesti, si grida all’attentato, si denuncia l’abbandono.

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Sono mesi che VignaClaraBlog.it porta all’attenzione dell’opinione pubblica, della politica locale, delle istituzioni di territorio e capitoline la disgraziata situazione in cui versa l’area di via del Baiardo, là dove per circa vent’anni c’è stato un enorme campo nomadi tollerato e poi, nell’estate del 2012, sgomberato fra fanfare e pompe magne per poi abbandonarla al suo destino nelle mani di delinquenti inquinatori che hanno cominciato a sversarvi di tutto, fino a giungere alla situazione attuale.

Una situazione nota e arcinota alle istituzioni ma da tutti volutamente ignorata nonostante la nostra documentazione fotografica (vedi qui) sia stata messa a disposizione degli interessati.

Nel nostro ultimo articolo dello scorso 8 gennaio (leggi qui) scrivemmo: “mentre le dimensioni della discarica abusiva crescono a dismisura, pian piano tornano anche le baracche; dal ponte che scavalca il Tevere se ne individuano già un paio a pochi metri di distanza dall’acqua. Sarà questo ritorno a rompere il silenzio? Stiamo a vedere”.

Fu facile profezia. Se avessimo scommesso qualcuno ci avrebbe detto: “ti piace vincere facile?”

E infatti, puntuale, oggi 20 gennaio ci giunge un comunicato a firma di alcuni esponenti politici locali. Si stigmatizza la situazione, si condanna l’azione inquinatrice di ignoti, si chiede l’intervento del sindaco, dell’Ama, della Regione, dell’esercito per bonificare l’area? Niente di tutto questo. Nel comunicato si denuncia solo il fatto che in quell’area, sulla riva del fiume, alcuni nomadi hanno eretto delle baracche.

Atto non tollerabile e subito da reprimere, siamo d’accordo. Ma è altrettanto intollerabile, almeno per noi, che ci si ricordi di via del Baiardo solo quando c’è un tendone abusivo su cui puntare il dito o due baracche di nomadi da abbattere e non quando il territorio viene penetrato e violentato giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese nell’indifferenza degli amministratori con la testa girata dall’altra parte.

Claudio Cafasso

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16 COMMENTI

  1. Sottoscrivo.
    Possibile che non riusciamo a difendere il nostro territorio da questi scempi ecologici!!?!?

    Grazie VCB
    Flavio

  2. quest’articolo (e la problematica in esso presentata) andrebbe letto in parallelo con la vicenda del clochard Salvatore….

    due vicende che hanno visto due modi di gestione e comportamento molto diversi.

    Non credo di commettere peccato se chiedo alle autorità interessate spiegazioni in merito…

  3. Caro Claudio,
    dal 2007 ad oggi non ho mai dubitato sull’importante ruolo che VignaClaraBlog.it ha rivestito per il nostro territorio, un portale online che ha prodotto un’informazione chiara, puntuale e corretta. Purtroppo, leggendo alcuni passaggi di questo articolo sento il dovere di esprimere il mio rammarico per quanto riportato. Sicuramente sta nella scelta della redazione decidere se pubblicare o meno un comunicato stampa, la cosa che mi lascia dei dubbi è leggere un “commento superficiale” del nostro testo, fino ad arrivare a sostenere che oggi portare alla luce i fatti di Via del Baiardo, così come l’abbiamo fatto noi, viene etichettata come azione conseguente all’articolo di vignaclarablog.it pubblicato l’8 Gennaio 2015.
    Credimi, non è così! Sono mesi e mesi che stiamo “elemosinando” alla maggioranza di fare un sopralluogo nell’area e decidere il da farsi per risolvere una situazione che ha dell’incredibile. Oltretutto, appare superficiale, a mio avviso, sostenere che “Nel comunicato si denuncia” SOLO “il fatto che in quell’area, sulla riva del fiume, alcuni nomadi hanno eretto delle baracche”. E’ opportuno fare un minimo di chiarezza e precisare che il significato del comunicato è diverso e ben più profondo rispetto a quanto sostenuto.
    Così come abbiamo riportato sul nostro testo, “Da più mesi chiediamo alla Commissione Ambiente del Municipio di effettuare un sopralluogo nell’area per verificare lo stato e soprattutto per studiare insieme il da farsi, ma come spesso succede, la maggioranza che governa il Municipio è sorda alle nostre richieste e soprattutto è cieca di fronte a fatti evidenti.”
    Di fronte a questo atteggiamento della maggioranza e dopo mesi di richieste fatte al vento, abbiamo sentito il bisogno di cambiare strategia. Lunedì mattina ci siamo recati sul posto con “canon alla mano”, abbiamo immortalato la situazione dell’area di Via del Baiardo, ex Campo Nomadi e abbiamo trasmesso le immagini alla stampa, al Sindaco di Roma e al Presidente del XV Municipio. Quindi non solo una denuncia pubblica, ma anche e soprattutto una richiesta a chi di competenza per intervenire in merito.
    A conferma del lavoro fatto da parte dell’opposizione in questi ultimi mesi, che va ben oltre l’invio di un semplice comunicato stampa, è opportuno riportare l’elenco, tutto documentato presso la sede del Municipio, delle commissioni, consigli e capigruppo che da Luglio 2013 ad oggi hanno affrontano tale questione.

    – Già nella Capigruppo del 23 Luglio 2013, su nostra proposta, si discuteva del fatto di mettere un presidio nell’area ex campo nomadi sita in Via del Baiardo.

    – In data 31 Luglio 2013 il Consiglio del Municipio Roma XV ha approvato la Risoluzione N 6/2013, presentata dall’opposizione e emendata dalla maggioranza, dove si impegnava il Presidente del XV Municipio presso il Sindaco di Roma “A chiedere un tavolo di confronto con il Ministero dell’Economia, proprietario dell’area, affinché, anche con il coinvolgimento del Consiglio Municipale, l’area stessa possa essere riqualificata e restituita ai cittadini del XV Municipio, nelle forme che l’assemblea municipale riterrà più opportune”. In quell’occasione non mancarono le polemiche. La nostra richiesta era incentrata sul controllo immediato dell’area. La maggioranza purtroppo ha preferito stravolgere il testo originario, quello da noi presentato per intenderci, spostando l’attenzione su altre questioni. Quella risoluzione, dopo 18 mesi, non è mai stata attuata e conosciamo tutti l’attuale situazione di quel terreno

    – Nella Commissione Ambiente del 29 Luglio 2013, i membri dell’opposizione hanno ribadito nuovamente la necessità di presidiare l’area in questione. E’ evidente che per fare ciò era “sufficiente” posizionare dei blocchi di cemento sul lato di Via del Baiardo (ingresso), al fine di rendere l’area interdetta al pubblico transito e tentare di non far scaricare i materiali di risulta che oggi, purtroppo, invadono l’area. Oltre a ciò era opportuno chiedere alla Polizia Municipale di intensificare i controlli in quella zona al fine di registrare e reprimere in modo tempestivo situazioni anomale. Nulla di tutto questo è stato fatto, si è pensato solo a prendere tempo sulla vicenda.

    – Intorno alla prima metà di Novembre 2014 mi sono recato sull’area ex campo nomadi per verificare lo “stato dell’arte”. La scelta di fare tale visita, improvvisa e solitaria, è stata dettata soprattutto dalla curiosità di verificare di persona ciò che stava accadendo in quella zona. Dopo averci rimesso una ruota dello scooter che si è completamente squarciata con materiali metallici e chiodi presenti a terra, sono stato “accolto” da tre persone, probabilmente di nazionalità non italiana, uno dei quali era indaffarato a tagliare i rami delle alberature presenti nell’area con una roncola, e che al mio arrivo si sono subito schierati in un atteggiamento di difesa del luogo impedendomi di curiosare sul terreno. Nei giorni seguenti, raccontato l’accaduto ai colleghi, abbiamo iniziato ad intensificare le richieste nella commissione ambiente, dove io sono il Vice –Presidente, per fare un sopralluogo sull’area di Via del Baiardo, chiedendo anche la presenza della Polizia Municipale.

    – Con nota Prot. N. 95684 del 18 Novembre 2014, a firma del Cons. Pandolfi, è stato ufficialmente richiesto, con urgenza, un “sopralluogo in Via del Baiardo, area ex campo nomadi”.

    – Nella Commissione Ambiente del 19 Novembre 2014 viene esaminata la richiesta di cui sopra, non si decide subito il da farsi, come è ormai consuetudine, rimandando tutto ai successivi incontri.

    – Nella Commissione Ambiente del 24 Novembre 2014, su pressione dei membri dell’opposizione, si ritorna nuovamente sull’argomento e si decide di effettuare il sopralluogo in Via del Baiardo per il giorno 3 Dicembre 2014 (il sopralluogo verrà successivamente annullato dai consiglieri di maggioranza).

    – Nella Commissione Ambiente del 10 Dicembre 2014, da parte dei membri di opposizione, viene nuovamente sollecitato il sopralluogo nell’area ex Campo Nomadi di Tor di Quinto. Anche in quel caso è stato un nulla di fatto, probabilmente l’obbiettivo della maggioranza era quello di far passare le festività Natalizie.

    – Nella Commissione Ambiente del 30 Dicembre 2014 viene nuovamente richiesta la convocazione di un sopralluogo nell’area, l’ultima di una lunga serie di richieste finite a vuoto, anche se messe tutte a verbale.

    Ebbene, è giusto precisare che quanto riportato sopra è tutto documentato dai verbali di consiglio e commissione e mostra in modo inequivocabile ciò che è stato fatto dall’opposizione in questo periodo per non far sprofondare quell’area in uno stato di degrado. Purtroppo, nonostante tutto, le cose sono andato diversamente grazie e soprattutto al comportamento ambiguo e irresponsabilità di una maggioranza che ha preferito non ascoltare i nostri consigli. Di certo non posso assolutamente condividere l’affermazione che il nostro sia un “Atto non tollerabile e subito da reprimere”, immagino affermazione riferita al comunicato che vi è stato inviato .
    In conclusione posso affermare che da parte nostra è stato fatto il possibile per evitare che si arrivasse ad una situazione del genere. Non siamo stati sicuramente noi a girare la testa dall’altra parte sulla vicenda di Via del Baiardo. Resta il fatto che è ben chiaro come sono andate le cose su questa vicenda, su chi sono i reali responsabili che attraverso un comportamento approssimativo e superficiale hanno contribuito a rendere quell’area una discarica a cielo aperto.
    Soprattutto per queste ragioni sono contrario che si cerca di fare, così come in questo caso, di tutta l’erba un fascio, cercando di mettere sullo stesso piano le responsabilità della maggioranza con quelle dell’opposizione. Questo giova solo ed esclusivamente a chi oggi ha responsabilità di governo e che i questo caso non è riuscito a dare risposte concrete a tutta questa vicenda.

    Con la stima di sempre
    Giuseppe Mocci

  4. gentile consigliere Mocci,
    nell’editoriale a mia firma non avevo fatto i nomi degli estensori del comunicato che non abbiamo pubblicato, se lei, anzi se tu hai deciso di palesarti è un gesto molto apprezzabile.

    Solo poche parole per sgomberare il campo dagli equivoci dovuti forse ad una lettura troppo veloce dell’articolo: non ho affatto affermato che il tuo comunicato sia conseguenza del nostro ultimo articolo (non ho questa presunzione) nè tanto meno che il comunicato sia “atto non tollerabile e subito da reprimere”: tale affermazione è infatti riferita all’insorgere delle baracche.

    E’ vero, nel tuo comunicato non si parla solo di nomadi ma anche della tragica situazione ambientale.
    Ma è altresì vero che grande enfasi in tutto il testo è riservato alle due-tre baracche a partire già dal titolo: “documentati nell’ex campo nomadi nuovi insediamenti”.
    Quindi aveva visto giusto il nostro redattore l’8 gennaio quando scrisse “si tornerà a parlare di via del Baiardo solo quando vi tornerà qualche nomade”.
    Il nomade tira, l’ambiente no.

    In ogni caso prendo atto con piacere del corposo elenco di tue iniziative a favore della bonifica di via del Baiardo e te ne aggiungo un’altra: a luglio c’è stato anche un sopralluogo della commissione trasparenza. Gli esiti? Ignoti, alla faccia della trasparenza.
    Così come ignote, ai cittadini e alla stampa, erano fino a questo momento tutte le attività da te elencate.
    E non è bello che lo siano state perchè finchè le informazioni restano chiuse nelle stanze “del palazzo” e nei verbali a uso e consumo dei soli addetti ai lavori la percezione secca dell’opinione pubblica è che le cose accadano anche in virtù dell’indifferenza delle istituzioni e di chi le rappresenta.

    Oggi apprendiamo che tu ti stai dando da fare ed è già una buona notizia. Ma – consentimi – oltre ai verbali e alle note servono interventi energici, servono cento volte le energie profuse per far sgomberare il povero Salvatore da via Gosio, serve urlare e sbattere i pugni sulle scrivanie di chi deve muoversi se si vuole tentare di salvare via del Baiardo che nel frattempo, non certo per colpa tua, è diventata la nuova Malagrotta di Roma e che presto ribattezzeremo coma la terra dei fuochi di Roma Nord, tanto quel terreno si sta inquinando.

    Noi di VignaClaraBlog.it stiamo urlando e documentando da mesi ed altro non possiamo fare. Ma altre urla non ne ho ancora sentite, ma che dico urla, neanche bisbigli soprattutto in quel di via Flaminia 872 sia lato sinistro che lato destro (ora a parte te).

    Con la stima di sempre
    Claudio Cafasso

  5. Giusto tutto Claudio, perciò mi aspetto un bel attacco diretto con richiamo di responsabilità all’amministrazione Torquati.
    Un po’ come quando prendevi di petto l’amministrazione Giacomini….. Che, però, il campo nomadi, con relativa bonifica, l’aveva sgomberato e chiuso!

  6. Non è mio uso intervenire nei dibattiti, chiedo venia ai lettori, lo faccio un’ultima volta per rispondere all’amico Erbaggi e poi taccio.

    Caro consigliere, in quanto al richiamo diretto all’amministrazione Torquati, ricordo che a luglio ho scritto che lo scempio ambientale era responsabilità anche di chi aveva negato un presidio fisso; pochi giorni fa ho ribadito che è intollerabile che amministratori e politici stiano con la testa girata dall’altra parte. Più chiaro di così?

    In quanto all’ex campo nomadi è vero che per loro merito Giacomini ma soprattutto Alemanno lo hanno sgomberato, ma non è vero che l’hanno chiuso. Se l’avessero fatto (ancora oggi basterebbero un paio di new jersey in cemento per stoppare lo scempio) anzichè abbandonarlo al suo destino, ora non sarebbe in quelle tragiche condizioni.

    Infine, caro consigliere, una battuta scherzosa: se è tutto vero ciò che dico, e ti ringrazio di ciò, quando ti vedrò manifestare con veemenza, con o senza naso rosso, in via del Baiardo?

    Con la stima di sempre
    Claudio Cafasso

  7. Le parole del Consigliere Mocci sono la dimostrazione (qualora ce ne fosse bisogno) della TOTALE inutilità della componente politica di un municipio capace solo di produrre chiacchiere e pezzi di carta. Un municipio che costa soldi al contribuente e che non produce nulla va sgomberato (come fatto con il campo nomadi) e chiuso (come non fatto con il campo nomadi).

  8. Siete solo capaci di buttare benzina sul fuoco …..del resto x alcune persone non e’ difficile e non lo e’mai stato anche quando governava , predicavano bene e razzolavano male……quando finira’questa pagliacciata da parte dell’opposizione???

  9. E’ evidente che “lavazza” non ha il polso della situazione altrimenti non tuonerebbe contro l’opposizione; non si tratta di destra o sinistra, di chi ha governato o di chi governa perchè la situazione, quale che sia il colore che regna, è sempre la stessa.
    Le baracche, ci sono, c’erano e ci sono sempre state: con Rutelli, Veltroni, Alemanno e Marino; basta chiederlo a chi vive vicino alla baraccopoli dell’Acqua Acetosa o a quella vicino a Ponte Salario. Non solo non è mai fregato a nessuno dell’ambiente ma ci hanno anche campato sopra come ha dimostrato l’inchiesta “mafia-capitale”.
    In un paese normale una situazione del genere avrebbe già decretato la cacciata del Sindaco.

  10. ho letto ma non ho capito nulla di quello che ho letto, ora, forse ho capito dove sta l’area di cui si parla, poi, forse ho capito che spesso ci si appoggiano i nomadi, e forse ho anche capito che qualcuno ci ha appoggiato del materiale vario, ma parlare di tossico o di nocivo o anche la definizione di discarica mi sembra se ho ben capito realmente un azzardo, perché stabilire se un materiale è tossico o nocivo oppure se l’insieme di questo materiale depositato possa suggerire agli osservatori l’uso della parola discarica così come la si intende non l’ho capito, semplicemente prima sarebbe opportuno accertarsi di che materiale state parlando con due modalità che il municipio Dovrebbe conoscere bene, Carabinieri del NOE, o meglio più tranquillamente chiedere all’ARPA LAZIO un parere, definire bene contribuirebbe a risolvere be…….l’anziano me che noia.

  11. Leo c’è poco da capì e c’è poco da giocà con le parole se è o no una discarica se rifiuti sono tossici e altre chiacchiere…visto che a leggere la cosa t’annoia fatti un’antitetanica, infilati i stivaloni e fatti una passeggiata a via baiardo, poi ci racconti.

  12. Caro Cesare,
    come anticamente, l’avvio di un qualsiasi intervento necessità di avere dei pareri autorevoli oserei indiscutibili che fanno la differenza sulle impressioni, la passeggiata me la faccio volentierissimamente ma cercherò di evitare un fare curioso e mem che meno interlocutorio, che potrebbe essere difficile da giustificare (chi cacchio è sto passeggiatore?), non scherziamo, e non facciamo del terrorismo, la materia è delicata tra responsabili e stanziamenti c’è da tremare, se ci sono pure comunità di nomadi o disperati senza soluzioni alternative in tasca……che fare?.Il governo e la politica,
    Il governo (municipio XV) e le soluzioni del governo in carica, o quelle alternative, forse qualcosa di temporaneo, con questi pensieri e le sigarette andrò a vedere.

  13. queste segnalazioni, peraltro importantissime, mi sollecitano sempre la stessa domanda (tra le tante): quale funzione esercitano i municipi? non dovrebbero essere loro a fare pressione e da tramite, visionare, segnalare al Comune e seguire con insistenza “la pratica”?
    Se questa struttura intermedia non serve a niente allora eliminiamola e con essa la spesa relativa.

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