Home ATTUALITÀ Pica (SEL): “PRIP, grazie alla commissione commercio del XV Municipio”

Pica (SEL): “PRIP, grazie alla commissione commercio del XV Municipio”

Galvanica Bruni

pica3.jpg“Roma ha un nuovo Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari: finalmente anche la nostra città potrà chiudere col passato e dotarsi di un piano che sia dello stesso livello di quelli delle altre grandi capitali europee” dichiara in una nota il Presidente della Commissione Commercio del XV Municipio, Alessandro Pica.

“I cartelloni pubblicitari saranno di meno e più piccoli e sarà inoltre possibile realizzare progetti speciali sul bike sharing ed impianti per la segnaletica turistica. Ringrazio quindi per il lavoro svolto la Commissione Commercio del XV Municipio che ci ha permesso per primi, già dal mese di giugno, di fare osservazioni e presentare emendamenti alla delibera sul Piano Regolatore, cosiddetto PRIP, che sono stati poi recepiti dall’Assemblea Capitolina lo scorso 29 luglio. Ringrazio infine – conclude Pica – Rodolfo Bosi e l’Associazione VAS per il prezioso contributo offerto in commissione.”

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9 COMMENTI

  1. Appalusi in primis!

    Ma vorrei capire quali sono le sanzioni nel caso di affissione irregolare e capire chi ha la responsabilità del controllo per eventuali segnalazioni…

    Vorrei inoltre capire qual’è l’iter per poter affiggere una pubblicità su un cartellone.

    Qualcuno che mi possa aiutare…

  2. Da applaudire c’e’ davvero poco. Pica ci dovrebbe spiegare come mai questa amministrazione ha deciso, malgrado il parere contrario della giunta, di mantenere inalterate le tariffe per la bancarelle (anzi di fargli anche lo sconto) che affollano il suk quotidiano aumentando invece tasi, strisce blu, cimiteri, asili nido.

    Le tasse dei romani vengono ormai utilizzate solo per mantenere in piedi questo baraccone indegno.

  3. Signor Simone, al di là delle sue sterili osservazioni e critiche, Lei è d’accordo sulla legge riguardo le affissioni e sui cartelloni, o preferiva la situazione antecedente? Per Lei che non ha niente da dire, e che avrà fatto finta che tutto andasse bene, sopportando e non denunciando, è facile uscire fuori dal tema. Con rispetto.

  4. @Pietro – l’affissione irregolare viene in genere sanzionata dal Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale competente per Municipio tramite un verbale di accertata violazione (VAV): la notifica della sanzione (se minima in genere di 410 €) viene fatta dal Gruppo Sicurezza Sociale Urbana (GSSU), mente spetta al dott. Francesco Paciello trasmettere alla ditta responsabile un invito-diffida a rimuovere l’impianto abusivo a proprie cure e spese entro 10 giorni dalla data della notifica. In caso di inottemperanza il comune provvede alla rimozione forzata d’ufficio. Per farsi pubblicità ci si deve rivolgere ad una delle ditte attualmente operanti a Roma che siano proprietarie di impianti pubblicitari di cui è bene pretendere la loro piena legittimità.

  5. Omar, ma cosa ne sa lei del mio impegno civile ?
    E perchè andare sul personale ?

    Secondo me questo prip è frutto di compromessi al ribasso, vedremo poi le modalità attuative e come la giunta eserciterà la delega ricevuta.

    Per il resto, ribadisco, a pagare sono sempre i romani, tasi, tari, asili, strisce blu: i camionbar che deturpano la visuale dei nostri monumenti invece possono stare tranquilli, non fanno scontrini, incassano cifre a tre zeri ogni giorno e udite udite con le nuove tariffe pagano 10 euro.

    Amministrazione ridicola, in linea col peggiore Alemanno.

  6. Signor Simone, non volevo andare assolutamente sul personale chiedendole di rispondere al tema in oggetto. Non posso che plaudire al suo dichiarato impegno civile, ma ciò non mi impedisce di rilevare le cose che ho detto prima. Sono d’accordo sulle sue giuste rimostranze e forse indagando sui camionbar si scoprirebbero diverse cosette. Pare che anche per questi la vita sarà breve o molto difficile. Piccola domanda: conosce accordi che non siano frutto di trattative, non necessariamente sotto banco ma alla luce del sole? Il signor Bosi è stato ricevuto sempre in riunioni pubbliche. Anche sulle dimensioni dei cartelloni si dovrà essere arrivati dopo attente valutazioni.

  7. Da quello che mi risulta l’apporto di comitati ed associazioni, tra cui anche VAS del signor Bosi a cui fa riferimento, è stato determinante per scongiurare il passaggio di alcune norme appoggiate dai lobbisti consiliari a favore di pochi e a sfavore di molti (vedi assegnazione di parte degli impianti pubblicitari alle solite ditte….ma questa è passata). Poi ci tocca anche leggere toni trionfalistici dei gruppi pd tipo “abbiamo aumentato del 300% la tariffa dei camionbar”… si certo da 3 euro a 10… ma per piacere…. peccato perchè l’assessore alle politiche del commercio Marta Leonori fino ad ora aveva fatto un buon lavoro… malgrado si sia dovuta scontrare con la sua stessa maggioranza…,

  8. @Sig. Bosi

    la mia era una domanda chiaramente accusatoria di un sistema totalmente marcio che riguarda le affissioni irregolari a Roma.

    Mi chiedo come mai ci siano 400 ditte solo sulla città di roma quando a parigi ce ne sono 5…… e quante autorizzazioni richiedano all’anno ciascuna di esse, confrontandole con il loro fatturato…..Perchè il problema è ben più serio che togliere quei 15.000 cartelloni abusivi cosparsi per roma, CONSIDERANDO CHE POI I PARTITI POLITICI SONO I PRIMI A USUFRUIRE E QUINDI AD ALIMENTARE QUESTO SISTEMA!

    come faccio a fidarmi? Il mio plauso alla volontà è doveroso, ma mi sembra una manovra mediatica. Se poi le cose cambieranno lo vedrò con i miei stessi occhi, ma non ci credo.

  9. Entro la fine di quest ‘anno dovrebbero essere approvati i 15 Piani di Localizzazione (uno per ogni Municipio) che tramuteranno i 138.000 mq. di superficie espositiva complessiva prevista dal PRIP in impianti pubblicitari individuati sul territorio nel rispetto delle distanze minime prescritte dal Codice della Strada: entro la primavera – estate del 2015 questi impianti verranno concessi in gestione per 10 anni alle ditte (anche riunite in Associszioni Temporanee di Imprese (ATI) ) e sostituiranno tutti gli impianti attualmente installati a Roma, che verranno rimossi anche con l’aiuto dei vincitori delle gare. Mi auguro che per allora il sig. Pietro cambi idea sulla possibilità che Roma abbia il decoro che le spetta.

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