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Sequestrati 2,3 milioni di euro a Diabolik: irriducibile nel tifo e negli affari

guardia di finanza
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Fabrizio Piscitelli, meglio noto come Diabolik e capo incontrastato della tifoseria laziale, organizzatore dei discussi “funerali della Roma” tenutisi a Ponte Milvio l’8 giugno di un anno fa, fu arrestato nel settembre del 2013 dalla Guardia di Finanza per traffico e spaccio di droga nella Capitale. Ieri gli sono stati sequestrati beni per oltre 2,3 milioni di euro.

All’esponente del gruppo degli Irriducibili, attualmente in carcere a Rebibbia, sono stati tolti immobili, auto, partecipazioni societarie e rapporti finanziari.

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Come spiega una nota delle Fiamme Gialle, le indagini avviate ad aprile su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma hanno confermato quanto già emerso sul notevole tenore di vita di Piscitelli e della sua famiglia, a fronte di modesti redditi dichiarati.

Diabolik faceva soldi soprattutto commercializzando gadget della Lazio, tra cui la riproduzione dell’immagine di Mister Enrich, un vecchio fumetto inglese divenuto simbolo degli Irriducibili. Per gli investimenti a Roma e nell’area dei castelli romani Piscitelli si serviva della moglie e di una delle figlie.

Il sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Roma in dettaglio ha riguardato: patrimonio aziendale e beni di una società, con sede a Roma, per il commercio all’ingrosso di abbigliamento ed accessori; fondo comune ed intero patrimonio di un’associazione culturale, con sede a Roma, gestita con altre figure di spicco della frangia estrema della tifoseria laziale, per fini culturali e ricreativi; quote societarie di una società, con sede a Roma, per la produzione nei settori della stampa, della editoria e della grafica; 2 immobili, di rilevanti dimensioni e valore, a Grottaferrata; 3 autoveicoli; rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni. Il tutto per un valore di oltre 2.300.000 euro.

Nel settembre del 2013 venne arrestato dalla Finanza come promotore, finanziatore e organizzatore dell’acquisto di ingenti quantitativi di hashish dalla Spagna, introdotti in Italia tramite corrieri (leggi qui).

Piscitelli ha avuto rapporti tra il 1991 ed il 1992 con il boss della camorra trapiantato a Roma Michele Senese, che attraverso Diabolik e il fratello Gennaro Senese aveva stretto accordi con il clan Abate, all’epoca egemone nell’area di San Giorgio a Cremano (Napoli). Accordi finalizzati all’approvvigionamento di eroina dalla Turchia, via Germania e di hashish dalla Spagna.

In tempi più recenti Piscitelli è stato coinvolto nel processo sulla tentata scalata alla Lazio con capitali criminali e in molti episodi di violenza negli stadi.

Fabrizio Azzali

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3 COMMENTI

  1. @ aragorn Il nick giustifica la sciocchezza che hai scritto.Che c’entrano le vicende personali con la storia di una società ente morale dal 1923.

  2. Non è che roccofragassi come nick ispiri alti concetti , ma tant’è a ciascuno il suo.
    Mica ti chiami alberteinstain o leonardodavinci , mi sembra , roccofragassi.
    Sarà pure dal 1923 ma negli 20-25anni mi sembra che di morale ne sia passata poca da quelle parti , ma visto che ti chiami roccofragassi può darsi che ti accontenti.
    Stammi bene e salutami Astori , se lo vedi.

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