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Scontri a Tor di Quinto, chi ha sparato?

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sparatoria.jpgPiù passano i giorni e più questa vicenda diventa complessa. Sul fronte medico c’è purtroppo da registrare un intervento notturno effettuato d’urgenza a Ciro Esposito. Sul fronte delle indagini si apre un mistero: Daniele De Santis non era solo e potrebbe non esser stato lui a sparare davanti al Ciak Village.

Critiche le condizioni di Ciro

Restano critiche le condizioni di Ciro Esposito, il tifoso ferito a colpi di pistola sabato pomeriggio a Tor di Quinto, davanti al Ciak Village, prima della partita Napoli-Fiorentina. Nel corso di questa notte è stato sottoposto a intervento di emicolectomia destra per ischemia tardiva del colon, senza perforazione, susseguente agli arresti cardiocircolatori intercorsi 48 ore fa.

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La notizia è stata data in tarda mattinata dalla zia.

“Ciro è stato operato d’urgenza questa notte” ha detto ai giornalisti ” Io stavo facendo compagnia a mia cognata, la mamma di Ciro, quando siamo state avvisate dai medici dell’intervento. L’operazione è durata circa quattro ore, è iniziata a mezzanotte e si è conclusa intorno alle quattro del mattino. Io penso che l’intervento sia andato bene e finchè le condizioni di mio nipote non si stabilizzano, questi tipi di operazione possono sempre verificarsi”.

Nel frattempo “Essendo sottoposto ad un provvedimento di arresto, gli agenti della polizia penitenziaria non consentono ai genitori di visitare Ciro” .E’ quanto riferito da Damiano De Rosa, il legale di Ciro Esposito, che poi ha aggiunto: “Il professor Massimo Antonelli ritiene necessaria la presenza dei genitori, viste le gravi condizioni psicofisiche del ragazzo e ha chiesto di poter parlare con il GIP in merito alla questione”.

Ringuardo la situazione giudiziaria di Ciro Esposito, De Rosa ha detto: “e’ in stato di arresto, stiamo cercando di ottenere l’autorizzazione e mettere in contatto la Cancelleria con il Gemelli”.

Chi ha sparato?

Risultati negativi per l’esame stub, che permette di rilevare la presenza di residui di polvere da sparo, eseguito su Daniele De Santis allo scopo di verificare se l’ultrà romanista abbia sparato sabato scorso a Tor di Quinto.

Con l’esame sono state individuate solo due particelle su tre di residuo da sparo, l’esito però non modifica l’impianto accusatorio della Procura di Roma nei confronti di De Santis. Secondo la Procura le dichiarazioni dei testimoni che dichiarano di averlo visto impugnare l’arma danno credito all’accusa di essere la persona che ha sparato.

Chi è stato allora a sparare?
Il racconto di un testimone ritenuto attendibile e alcune immagini in mano alla scientifica collocano in viale di Tor di Quinto almeno tre persone con dei caschi neri integrali. Ultrà della Roma che, si ipotizza, avrebbero spalleggiato De Santis nell’assalto ai pullman della tifoseria napoletana e che poi sarebbero stati più veloci di lui a scappare davanti alla reazione in massa dei partenopei. Ne sono convinti i magistrati della procura di Roma che indagano sull’accaduto. Ma la dinamica è ancora tutta da ricostruire.

la pistola nella spazzatura

Ieri è spuntata la testimonianza diretta di Donatella Baglivo che ha in gestione il Ciak Village, circolo recentemente messo sotto sequestro dai Carabinieri in quanto abusivo e che quindi all’atto degli scontri doveva essere chiuso e inaccessibile. Ciò nonostante è lì, davanti al civico 57B che sono avvenuti i tafferugli più violenti, è da lì che sono partiti i colpi.

Intervista da la Repubblica, la donna ha raccontato di avere visto parecchi ultrà che picchiavano selvaggiamente De Santis, con calci, pugni e bastonate.

“lo picchiavano in 50, avevano dei bastoni. Quando mi sono accorta che era Daniele, ho iniziato a urlare. Lo prendevano a calci e pugni, alcuni avevano il volto coperto. Non ho capito quale fosse la ragione, pensavo ad una lite per questioni calcistiche. Non ho sentito lo sparo. Dopo che ha perso i sensi, l’ho trascinato nel circolo. Poi sono uscita per cercare aiuto e stavo andando verso il cancello quando ho visto una pistola. L’ho presa e l’ho gettata nella spazzatura, ma non sapevo di chi fosse. Approfittando che quelli che picchiavano Daniele erano di spalle, l’ho fatta scomparire per evitare guai più gravi”.

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