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Il giorno dopo gli spari a Tor di Quinto

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ciak-village.jpgOperato Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito a Tor di Quinto, è in prognosi riservata. La Questura ha confermato l’arresto di Daniele De Santis, ultrà romanista che ha sparato con una 7.65. L’accusa è di tentato omicidio. Ma chi è Daniele De Santis? E cos’è il Ciak Village dove è avvenuto il fatto?

Nella giornata di domenica 4 maggio l’equipe del professor Francesco Tamburrelli, primario di chirurgia vertebrale al Policlinico Gemelli, ha eseguito l’intervento chirurgico su Ciro Esposito. A quanto si apprende sono stati rimossi il proiettile e i detriti a livello dorsale alto. L’intervento è durato circa quattro ore e la prognosi per ora è riservata.

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Un triplo miracolo

A confermare l’esito positivo dell’intervento è la madre del ragazzo che ai microfoni di RadiNews24 annuncia: “i medici ci hanno detto che è andato bene” mentre suo fratello, zio di Ciro, asserisce: “è stato un triplo miracolo”.

“Mio nipote – racconta – è arrivato al San Pietro tecnicamente morto e l’hanno ricondotto alla vita. E’ arrivato al Gemelli in coma e i medici hanno detto: se riusciamo ad operarlo è un miracolo. Poi hanno detto che l’operazione era molto rischiosa e che lo stato clinico di Ciro non deponeva a favore della sua riuscita. Adesso, le parole del medico sono state: intervento perfetto. Ieri San Gennaro ha sciolto il sangue – conclude lo zio di Ciro – oggi ha salvato mio nipote”.

Arresto confermato, la dinamica dei fatti

Sempre nella giornata di domenica 4 maggio si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale i responsabili della Questura hanno confermato l’arresto di Daniele De Santis con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di armi. Testimonianze e registrazioni lo inchiodano alle sue responsabilità.

Secondo gli investigatori, De Santis è uscito dai locali del Ciak Village, al civico 57B di viale Tor di Quinto, e si è lanciato contro i tifosi napoletani che stavano passando in quel momento insultandoli e tirando loro dei fumogeni.

Quando numerosi di questi lo hanno inseguito nel vialetto che porta all’ingresso del Ciak De Santis è scivolato, è caduto a terra e vistosi circondato ha estratto la pistola e ha sparato quattro colpi. Poi l’arma gli si è inceppata e in quel momento è stato aggredito dai tifosi che gli hanno procurato una frattura alla gamba.

Chi è Daniele De Santis

Un curriculum da ultrà non da poco. Una testa calda come lo hanno definito in Questura dove è ben noto.

Il suo soprannome è Gastone. Ha 48 anni, un “spqr” tatuato su una mano, già nel 1996 venne arrestato per minacce all’allora presidente della AS Roma Franco Sensi. Ma è nel 2004 che raggiunge il suo momento di gloria anticipando le gesta di “”Genny ‘a carogna” nel bloccare un derby capitolino.

Con altri capi ultrà convinse i capitani della Roma e della Lazio a non dare il via all’incontro perché un bambino era stato travolto e ucciso da un’auto della polizia nei pressi dello stadio. Notizia che risultò poco dopo essere del tutto infondata. Ma intanto la partita, “grazie” a lui,  venne sospesa.

“Daspato”, si tenne lontano dagli stadi per un bel po’ prendendo in gestione un chioschetto a Tor di Quinto.

L’avventura in politica. Daniele De Santis è anche un mancato consigliere municipale.

Cercando nelle liste elettorali del 2008 dell’allora XX (oggi XV) Municipio il suo nome spunta al numero 7 della lista de Il Popolo della Vita per Alemanno, una delle liste a sostegno di Gianni Giacomini nella corsa alla presidenza del Municipio. De Santis prese però solo 44 voti di preferenza che non gli servirono a nulla.

Il Ciak Village

Ubicato in viale Tor di Quinto 57B, il Ciak Village è, anzi fino a poco tempo fa era, “una location alternativa dove si organizzano le migliori serate di musica elettronica, adatta soprattutto a chi vuol divertirsi non spendendo molto“. Così ancora si legge sui siti web che promuovono i locali della movida romana.

Sulla sua pagina facebook, ancora attiva ma ferma a settembre 2013, l’organizzazione del Ciak Village così si autodefinisce: “associazione culturale che realizza convegni, mostre fotografiche, spettacoli, musiche dal vivo, commedie, compleanni, matrimoni, feste, balletti“.

Tutto questo è stato vero fino al 25 marzo 2014 quando i Carabinieri della stazione di Ponte Milvio, su mandato del PM Tiziana Cugini, ha messo sotto sequestro la struttura in quanto è risultata essere completamente abusiva.

Ma è dal 2008 che al 57B di viale Tor di Quinto si fa “animazione”. Allora la struttura si chiamava Spazio Zero. Teatro, concerti, aperitivi e musica. A ottobre 2008 ospita il primo raduno romano degli iscritti a facebook: all’evento denominato “I love Facebook Party” parteciparono in migliaia.
A maggio 2009 l’area all’aperto viene trasformata in enorme tendopoli per ospitare circa 3mila tifosi del Manchester, in arrivo a Roma per la finale della Champions League, al modico costo di 35 sterline per due notti. Fu un bel business.
Nel 2010, sempre nella stessa area, nasce Ciak 2000 che poi diventa Ciak Village e ospita mostre, rassegne cinematografiche, feste e concerti fino a diventare una discoteca molto frequentata.

Tutto questo su suolo demaniale in un’area destinata a verde pubblico e senza uno straccio di autorizzazione. Compito dei Carabinieri sarà dunque anche capire come ciò sia potuto accadere. (red.)

Aggiornamento/1: Gianni Giacomini esclude ogni rapporto con Daniele De Santis: leggi qui

Aggiornamento/2: svolta nelle indagini: clicca qui

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3 COMMENTI

  1. Complimenti vivissimi al nostro Ministro dell’Interno novello Waytt Earp: a seguito di quella che i giornali di mezzo mondo hanno chiamato “LA PARTITA DELLA VERGOGNA” e dopo bombe, scontri e sparatorie è stata fermata addirittura 1 persona. Per lo striscione profetico al Foro Italico sono stati fermati invece 3 minorenni. Questo si che è un paese c….to!

  2. Io spero soltanto che adesso l’area di via di tor di quinto 57b venga finalmente “ripulita” di tutto lo schifo che la popola ormai da anni in modo assolutamente abusivo.
    E non a caso sto parlando dell’associazione sportiva Boreale con l’omonima scuola calcio che opera da sempre su strutture e campi assolutamente fatiscenti e sui quali mai nessuno è intervenuto nè dal comune nè tantomeno dal municipio…
    Dei campi di calcetto e calciotto o ancora tennis affittati anche questi in modo assolutamente abusivo.
    Dell’area dove si pratica il softair….
    Della ex prostituta che pascola lì le sue pecore….
    Eppure i carabinieri sono proprio lì accanto….
    Ma chi sono le persone del trifoglio che gestiscono quest’area e a che titolo lo fanno??? C’è qualcuno in grado di rispondere?

  3. Basta andare sul sito della Boreale per sapere che si tratta di un a associazione sportiva dilettantistica con dirigenti, allenatori e scuole calcio; la irregolarita’ di quel posto (pagato con i soldi del contribuente e lasciato inutilizzato per anni) va documentata, non bastano le insinuazioni. Peraltro in tutta la zona le cose irregolari (mostrate da un servizio di Report) sono ben altre.
    Solo ora ci si scandalizza ma il degrado di quelle aree va avanti da decenni nell’indifferenza piu’ totale di sindaci e presidenti di municipio compreso l’ultimo arrivato al quale basterebbe leggere le denunce di questo blog. Che abbia ragione Nico Ferri?

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