Home ATTUALITÀ Frana Cassia Antica, Torquati: “Nuovo sopralluogo in vista apertura una corsia”

Frana Cassia Antica, Torquati: “Nuovo sopralluogo in vista apertura una corsia”

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torquati2.jpgComunica Daniele Torquati, presidente del XV Municipio, che “alle 10.30 di domani, martedì 4 marzo, nel tratto di Via Cassia Antica soggetto a chiusura temporanea verrà effettuato un ulteriore sopralluogo tra i tecnici del Dipartimento Lavori Pubblici del Comune di Roma e la ditta che si è occupata dei sondaggi geologici, che sono stati ultimati: i risultati di questi sondaggi arriveranno in questa settimana dal laboratorio di analisi.”

“Ventiquattro ore dopo l’arrivo dei risultati – continua Torquati – sarà quindi pronto il progetto di messa in sicurezza dell’intera area, in quanto il Dipartimento, grazie a ciò che emergerà dalle risultanze dei sondaggi geologici, saprà quale tipologia di pali dovrà essere installata. Già da domani mattina, inoltre, inizierà il taglio degli alberi e infine, in base a questi dati concreti, sarà possibile il riempimento di terra del costone e delimitare l’area del cantiere al fine di aprire perlomeno una corsia del tratto di via Cassia.”

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14 COMMENTI

  1. …cioè tra 24 ore (dopo 1 mese di chiusura) sarà pronto il progetto ??
    Della serie: non è ancora pronto (dopo 1 mese di chiusura) nemmeno uno straccio di progetto…??
    Ancora non sapete (dopo 1 mese di chiusura) nemmeno “la tipologia dei pali da installare” ??
    Ma annate a spalà la terra invece di aspettare ” le risultanze dei sondaggi geologici…”

  2. @ Diamante, mi rivolgo a lei ,dato che è il /la portavoce ufficiale del Torquato , quello della Roma oppressa, altro che Gerusalemme liberata : ha visto stamattina nel programma Buongiorno Regione l’intervista alla minisindaca Alfonsi in merito alle frane (diverse) sulla cosiddetta panoramica di Monte Mario?? Come mai in 24 ore una corsia era riaperta e dal 31 gennaio lavorano incessantemente tutte le notti?? Posso capire che c’è una differenza sostanziale tra i due presidenti di municipio, ma sembra veramente che gli abitanti delle zone che gravitano dalle parti della frana di via Cassia siano considerati figli di un Dio minore.
    Stamattina nel collegamento dalla panoramica è intervenuto anche l’ingegnere responsabile del Comune di Roma, affermando che lì saranno installati anche dei semafori molto particolari,collegati con sensori che monitoreranno H24 le frane in questione e avvertiranno in tempo reale dei pericoli imminenti. Mentre sulla Cassia il Torquato oppresso dal sottomarino non è stato in grado nemmeno di adottare una segnaletica adeguata…
    p.s. : ma non me la prendo con quel giovane inesperto, ma con chi ha creduto in lui… facessero mea culpa.

  3. A Lupo Alberto machissei? Nostradamus? Che sei così bravo da sapere quali sono i pali da installare senza sapere le caratteristiche del terreno?
    Ma lo sai cosa sono i pali? Pesnsi che siano come quelli delle porte dell’Olimpico?

  4. @ Nando…. vede caro Sig. Bruzio, non serve essere Nostradamus e saper leggere il futuro….
    La risposta è proprio nella sua ironica (quanto stupida) domanda: dopo 40 giorni trascorsi nel NULLA di fatto…… TORQUATI DICHIARA CHE ANCORA NON SI CONOSCONO LE CARATTERISTICHE DEL TERRENO ???
    Le sembra una cosa normale ?
    Era così difficile verificarlo già dal primo giorno ?
    Vede quando si pretende di amministrare si deve essere “così bravi” da saper dare risposte e soluzioni dei problemi in un lasso di tempo accettabile e avere anche il coraggio di ammettere errori e negligenze….
    E’ facile “scaricare” su altri le proprie responsabilità….

  5. Caro Sig. Renzo complimenti anche a Lei che riesce a conoscere le caratteristiche del terreno in 1 giorno, evidentemente possiede poteri paranormali.
    Lei sa come si fa per conoscere le caratteristiche dei un terreno?
    Ritiene che fosse superfluo accedere nei terreni privati per farlo?
    Forse si poteva fare una valutazione “a occhio” senza nemmeno toccarlo questo terreno?
    E se invece bisognava accedere nei terreni dei privati con uomini e macchine andando a manomettere le proprietà dei privati stessi (che potrebbero non essere daccordo) si poteva fare senza prima compiere qualche atto formale tipo diffide?

  6. Vedete, lo fanno! creano un tale malcontento che ci fanno distrarre, lasciandoci discutere tra noi, per mettere in secondo piano tutto quello che non hanno ancora fatto.

    Si, probabilmente la burocrazia ha fatto sì che ritardassero i tempi per i famosi e tanto pubblicizzati sopralluoghi per capire lo stato delle cose, ma un’ordinanza di urgenza poteva essere fatta un pochino prima, se solo si fosse voluto accelerare i tempi, capendo le problematiche del lasciare chiusa quella parte di cassia. Ma eviedntemente non interessava ai nostri signori amministratori, tutto qui.

  7. Sig, Nando, nella strenua, ostinata quanto ottusa “difesa d’ufficio” a Torquati/Marino, ha completamente perso di vista l'”oggettività” del problema…..e la “butta in caciara” ironizzando e sottovalutando un problema molto, molto serio.
    Nessuno ha detto di potere conoscere le “caratteristiche del terreno” in un giorno, tantomeno il sottoscritto che geologo non è….
    Le rivolgo un quesito che ci poniamo in tanti: dopo 1 settimana dalla frana (siamo all’incirca al 7/8 febbraio) sono state fatte le notifiche ai proprietari.
    Dopo 15 giorni c’è stata l’ordinanza del Sindaco.
    Quindi sono, più o meno, una ventina di giorni che l’accesso alle aree private è consentito.
    Sicuramente 1 giorno è poco per “conoscere le caratteristiche del terreno” ma è altrettanto vero che 15/20 giorni sono un po troppi….. o no ??
    Cosa ben diversa è lo sgombero della terra franata e il ripristino della strada.
    Quello è suolo PUBBLICO, pertanto non c’è bisogno di chiedere il permesso a nessuno….. è passato più di un mese e tutto è esattamente uguale, nessuno lavora, la strada è chiusa, non sappiamo nulla…..

  8. Concordo pienamente.
    La strada è percorribile per i condomini del civico 240.
    Quindi desumo che non ci sia situazione di pericolo e di conseguenza con poco tempo è possibile rimuovere il terreno “pubblica” sulla strada e rendere percorribile la strada almeno ad un senso ( verso il centro la mattina e verso fuori il pomeriggio).

    Possibile non si riesce contestualmente ad agire su due fronti, accesso e verifica terreno privato e rimozione terreno su strada pubblica per ripristinare viabilità parziale?
    Sinceramente riscontro totale incompetenza da parte di chi amministra il nostro Municipio.
    Tante informazioni, ma nessuna risposta.
    In caso di eventi straordinari, si intraprendono azioni straordinarie.

  9. Sig, Bruzio….ma che cavolo di “analisi delle caratteristiche del terreno” servono per pulire una strada pubblica???
    E’ terra smottata e và rimossa, punto !!
    Poi che sia “argillosa” o “sabbiosa”, “lavica” oppure “dolomitica” che ce ne frega???
    Una volta che – dopo 40 giorni – gli “esperti” lo stabiliranno, cambia qualcosa ?? Cioè, la pulizia della strada (non il consolidamento della collinetta) dipende dalla “caratteristica del terreno ???
    Ma piantatela e ripulitela !!!! siamo davvero stufi !!!

  10. Gentilissima Gaia
    vedi che anche lei preferisce gridare piuttosto che ragionare.

    Non serve a niente togliere la terra dalla strada se poi c’è il pericolo che me ne cada addosso altra dalla scarpata direi anzi che è da incoscienti.

    Le analisi del terreno servono per capire quale tipo di intervento fare sulla scarpata per poter DOPO la messa in sicurezza togliere la terra dalla strada.

    Ma allora perchè quelli del 240 possono passare e gli altri no?
    Perchè un conto sono una ventina di veicoli al giorno un conto sono le vibrazioni indotte dal traffico dei residenti di gran parte dei residenti di Roma nord che certamente non producono un effetto benefico su una scarpata in frana.

    Vi lancio questi spunti di riflessione se avrete voglia di mettere un pochino in dubbio le vostre certezze che questo è tutto un complotto di Marino, Torquati e dei tecnici comunali che (chissà poi perchè?) ce l’avrebbero con noi cittadini.

  11. @ quasi tutti i geologi
    Mi sembra quasi logico che se da una frana tolgo la parte inferiore quella suuperiore continua a franare.
    Non ci vuole molto a capirlo.

  12. @ Vigna e Bruzio: provo a seguire (anche se con molta difficoltà…) il vostro ragionamento:
    il terreno franato – quello sull’asfalto per capirci – è ormai un “corpo estraneo” svincolato dalla terra della collinetta, l’unico Geologo, al momento, ad averci “messo la faccia” con nome e cognome è quello citato da Marco Perina nella sua apprezzata ed equilibrata lettera aperta a Torquati::” si tratta di Massimo Moroni, consulente, di numerose società italiane ed estere nonché di enti pubblici e docente di Dinamica della Terra, Dissesto Idrogeologico e Pianificazione Territoriale” che ha “…escluso categoricamente che il terreno franato non si possa rimuovere, a suo parere non “sostiene” assolutamente nulla ed ha scartato pertanto qualsiasi ulteriore rischio di frana….si è detto pronto a sottoscrivere ed asseverare qualsiasi dichiarazione in merito”
    Altro pareri “illuminati” e competenti di Geologi – tranne le vostre autorevolissime opinioni – non se ne sono viste.
    Il “quasi logico”, pertanto, rientra nel campo delle supposizioni fatte, altrettanto superficialmente, nel “derby” tra i pro/contro riapertura.
    L’unico parere esperto che abbiamo finora è questo, non si tratta quindi di “mettere in dubbio le nostre certezze” ma di smuovere le loro “incertezze”…
    Saluti, G.F.

  13. Quante chiacchiere… In un mese di tempo perzo, non sono stati capaci neanche di portare via un mucchietto di terra e di riaprire (in sicurezza) ad un senso unico di circolazione la carreggiata libera… Ancora una volta la FUFFA vince sui fatti

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