Home ATTUALITÀ Allagamenti Prima Porta: considerazioni del PD XV Municipio

Allagamenti Prima Porta: considerazioni del PD XV Municipio

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Da Vincenzo Pira, Coordinatore PD del XV Municipio, riceviamo e pubblichiamo. Venerdì 31 gennaio 2014 ci siamo svegliati in una situazione di estrema emergenza. Su Roma si è abbattuto un fenomeno di portata gigantesca che i meteorologi definiscono ‘alluvione lampo’: secondo i dati forniti dal Cnr, in sole dodici ore è caduto il 15 per cento della pioggia che normalmente si riversa sulla Capitale in un anno”.

L’area di via Frassineto, via Giustiniana, via Concesio e aree limitrofe sono state allagate. Decine di famiglie hanno le case in condizioni di inagibilità. Sono state ospitate da parenti e , alcune, dalla parrocchia Sant’Alfonso da Liguori di via Giustiniana e poi all’Hotel Flaminius.
In tanti, enti istituzionali e volontari, si sono prodigati nel dare una pronta risposta alle situazioni di emergenza.

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Quanto alle cause dei danni provocati dall’alluvione, vi sono carenze storiche, dall’edilizia spontanea alla mancanza di investimenti adeguati per la gestione sostenibile del territorio : fognature, pulizia e rafforzamento dei fossi, zone a pericolo di smottamento, ecc. Occorre che i tecnici oltre a identificare con scientificità le carenze propongano alle istituzioni soluzioni viabili affinché si prevengano le tragedie.

Esiste una carta del rischio idraulico, che deve essere applicata trovando coordinamento e sinergia tra le diverse entità preposte. Il Partito Democratico del XV Municipio, e in particolare il Circolo di Labaro / Prima Porta ha più volte richiamato tale esigenza. Ricordo la Risoluzione n. 35 del Consiglio Municipale, approvata all’unanimità il 28 novembre 2013 in cui si chiede conto e si propongono misure adeguate per far sì che le tragedie elencate non si ripetano.

Uno studio fatto nel maggio 2006 dall’Università Roma 3 propone un Piano di mitigazione del rischio idraulico e indica una concomitanza di fattori che provocano allagamenti :

insufficienza del reticolo fognario e delle sezioni dei fossi di drenaggio superficiale;
rigurgito dei condotti fognari adduttori agli impianti idrovori (in particolare per l’impianto di via Frassineto), dovuto agli alti livelli della sommergenza minima delle idrovore istallate;
malfunzionamento degli impianti idrovori (caduta della tensione elettrica e mancato avvio dei gruppi elettrogeni …
malfunzionamento dell’impianto di spinta ACEA di via Dorno;
mancato completamento del sistema fognario a servizio dell’asse Tiberina.

Risulta, inoltre, fondamentale garantire livelli adeguati dell’invaso della traversa di Castel Giubileo e definire un piano di manutenzione programmata dei fossi naturali che attraversano il quartiere.

Alle richieste fatte alla giunta municipale e comunale si dia risposta. Non è mancata la consapevolezza dei rischi ma la giusta attenzione preventiva di enti preposti che non hanno fatto bene la loro funzione.

Leggiamo bene questa Risoluzione e si diano risposte adeguate a un territorio che è stanco di subire tragedie che potevano essere evitate.

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13 COMMENTI

  1. Una domanda al Cordinatore del PD , volevo sapere dopo la sue considerazioni, una Risoluzione cosi’ importante votata solo da 14 Consiglieri su 25 e’ stata portata avanti, cioe’ mi spiego meglio, c’e stato l’impegno della Vostra GIUNTA , ad attivare tutte le procedure affinche si potevano diminuiire i danni di questa alluvione,o, e rimasta solo una risoluzione fantasma………………..

  2. La Risoluzione per quanto corretta da un punto di vista tecnico non aggiunge una virgola a quanto già si sapeva; le cause che provocano danni e allagamenti sono note da molti anni e tutte le Amministrazioni sono state sempre ben conscie (ma indifferenti) della inadeguatezza delle misure adottate. Dire che non ci saranno più condoni dopo che la frittata è fatta serve a poco. Peraltro a fronte di simili intenti il Comune di Roma approva la Risoluzione 91 (14 dicembre 2013) che permette di costruire senza PRIMA AVER REALIZZATO LE OPERE PRIMARIE (tra cui gli allacci fognari). Mi sembra che in tutto questo non ci sia un briciolo di serietà.
    Per quanto mi riguarda le “spese per la politica” (2 miliardi solo per il Lazio) dovrebbero cessare; una simile quantità di denato permetterebbe di sanare il dissesto idrogeologico dell’intera Regione. Ovvio che non succedrà mai.

  3. Sarebbe facile scaricare le responsabilità su chi ha amministrato il municipio negli ultimi 25 anni … oppure ricordare che la Risoluzione è stata approvata all’unanimità da tutti i consiglieri presenti. L’importante è ce vi è in essa una analisi adeguata e che propone soluzioni che ci convincono. Occorre trovare risorse adeguate per realizzare quanto richiesto e su questo siamo impegnati e vorremo trovare in questa battaglia tutti i cittadini che vogliono bene al territorio di Roma Nord, qualsiasi partito abbiano votato. Questo riteniamo sia importante e su questo ci coinvolgiamo con tutte le nostre forze. Invece non abbiamo nessuna disponibilità per polemiche che non portano a nulla.

  4. Non giriamo sepmre l’ostacolo, io ho letto la risoluzione che impegnava una serie di autorita’ dalla giunta municipale , al sindaco e all’assessore ai lavori publici del comune,ad autorita’ provinciali e regionali. e per queto ho fatto una domanda ben precisa e cioe’ sono state fatte le lettere agli uffici competenti che davono seguito alla risoluzione, oppure la risoluzione e’ rimasta all’ufficio consiglio del xv municipio dormiente, spetta al presidente del consiglio mandare avanti le pratiche lo ha fatto insieme alla commissione che ha portato la risoluzione in consiglio? Alle risoluzioni va dato seguito se seguito c’e stato li dimostri mettendo a disposizione dei lettori di vigna clara blog la documentazione di lettere protocollate prima del 31 Gennaio 2014 cioe’ giorno dell’alluvione. Se cosi’ non fosse questo vuol dira ancora la vostra incapacita’ di governare queso municipio,

  5. Signor Pira le cose vanno dette nel modo corretto: la risoluzione 70 (che avvantaggiava i costruttori creando il concreto rischio che le opere primarie e secondarie NON venissero mai fatte) quando venne presentata nel 2011 dalla Giunta Alemanno suscitò tantissime critiche. Scaduta a novembre 2013 è stata subito riproposta per altri 6 mesi; poi con un “blitz” è stata estesa ad un anno e votata da PD e PDL (con l’astensione di SEL e il voto contrario del Movimento 5 Stelle) alla vigilia di Natale. Questa non solo non è serietà ma è un modo poco pulito di fare politica; soprattutto dimostra che davanti alle pressioni delle varrie lobbies non c’è giunta che tenga.
    Mettiamo pure le critiche da parte, aiutiamo chi ne ha bisogno ma smettiamola di
    ingannare la gente!

  6. @Robin Hood , noi ci siamo opposti alla proposta di Alemanno sulla cosiddetta Housing Sociale. Ci siamo opposti in Municipio alle costruzioni Bonifaci nella stazione Due Ponti. Per non ingannare nessuno. Il sindaco Ignazio Marino ha detto parole chiare e su questo staremo attenti : ” “Un dato oggettivo che non si può rimuovere,“ma dal quale occorre ripartire”. Ponendo fine, in primo luogo, alle sanatorie: “Nessun condono sarà concesso per aree a rischio esondazione” Del resto “il protocollo per l’esame delle pratiche da parte dell’ufficio condono prevede che le pratiche stesse vengano inviate alla Protezione Civile. E fino a quando questa non si esprime, la pratica viene sospesa”. L’attuale amministrazione, ha ricordato il Sindaco, “non ha rilasciato, né intende farlo, permessi per nuove edificazioni in tutte le aree indicate a rischio di esondazione”. Nel contempo, “sul tema fognature sono stati sbloccati 60 milioni di euro fermi da sette anni a causa del Patto di Stabilità”; ed è stato avviato “un proficuo lavoro con i consorzi dei residenti per costruire la rete idrica e le fogne dove non ci sono”, anche “per mettere in sicurezza il territorio”. Questo per la chiarezza.

  7. @ Pira… faccio solo notare che da poco tempo (quindi Giunta Marino) sono iniziati i lavori di Bonifaci nella stazione Due Ponti (proprio quelli cui il PD si “sarebbe” opposto)…..
    E’ un edificazione prevista in una zona ad alto rischio esondazione e situata sotto il livello del Tevere….
    Forse il sindaco Marino si salva dall’empasse dichiarando che il Comune “…..non ha rilasciato, né intende farlo, permessi per nuove edificazioni in tutte le aree indicate a rischio di esondazione…” vale a dire, “di quello già autorizzato da altri non importa….”

  8. Non so che tipo di lavoro sta facendo Bonifaci ma a e risulta che il progetto presentato e appoggiato dalla giunta Giacomini non sa stato approvato dalla giunta di Roma Capitale Un palazzo per uffici, con garage e primo pian pe centro commerciale) .

  9. @Pira..il Comitato Robin Hood non fa politica ma si occupa di ambiente. Proprio per questo riteniamo di avere il diritto di segnalare (indipendentemente dal colore politico) le omissioni, le mancate promesse, l’inadeguatezza di chi amministra il territorio. Malissimo la Delibera 91 (le associazioni ambientaliste stanno tentando un ricorso al TAR); bene le intenzioni del Sindaco Marino. Resta il fatto che nessuno potra mai demolire edifici o capannoni industriali costruiti sulle aree golenali, i fossi tombati o i quartieri realizzati in aree esondabili. Siamo il paese che cementifica di più in Europa (ogni 5 mesi si cementifica una superficie pari a quella di Napoli); rapidamente ci stiamo mangiando i terreni agricoli dimentichi che un ettaro di terreno ha una ritenzione idrica di 4.800 metri cubi! A questo punto le intenzioni non bastano più.

  10. Occuparsi di ambiente e di difesa sostenibile del territorio è questione politica. Una associazione giustamente deve difendere la sua autonomia da ogni partito, che ha un’altra funzione. Io da cittadino mi occupo di politica, sono iscritto a un partito e ne difendo i valori e le proposte. Questo non mi impedisce di discutere e di dissentire da ciò che ritengo sia sbagliato o da perfezionare. Anche se riguarda la mia parte politica, che vorrei fosse migliore, più efficace e vicina ai cittadini che pagano maggiormente dalla crisi che colpisce il paese. Ma se quando valuto sono molto critico, quando compàro con altre forze politiche e vedo come agiscono sono fiero della tessera che porto in tasca.

  11. Leggo sulla stampa di questi giorni che tra le cause che hanno determinato i vari allagamenti ci sia la poca manutenzione dei tombini, caditoie e canali di scolo.
    Allora mi torna in mente un comunicato dell’Assessore Paris del 23 settembre (https://www.vignaclarablog.it/2013092324784/xv-municipio-paris-pd-pulizia-tombini-caditoie-ecco-le-richieste-nel-xv/) e mi (vi) chiedo se gli interventi che venivano pubblicizzati con molta enfasi siano stati effettuati o meno. Qualcuno sa rispondere?

  12. Basta chiedere all’ufficio tecnico i report di lavoro che hanno seguito le ditte per la manutenzione , si spera che l’assessore PARIS li porti al consglio straordinario di Martedi’ , e con l’occasione l’opposizione dovrebbe chiedere al presidente del consiglio , se ha dato seguito o meno alla risoluzione n° 35 votata il 28 novembre 2013, la documentazione protocollata prima del 31 Gennaio 2014 ,e cioe prima dell’alluvione , che impegnava a vario titolo PRESIDENTE e GIUNTA del xv municipio, SINDACO e ASSESSORE ai LLPP del comune di ROMA ,ed Autorita’ PROVINCIALI E REGIONALI, una risoluzione che ha mio avviso e’ di notevole importanza,e ,addirittura si potevono anche limitare i danni.

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