Home ATTUALITÀ Marino a Prima Porta: “Colpa dell’edilizia spontanea”

Marino a Prima Porta: “Colpa dell’edilizia spontanea”

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sindaco-marino.jpg“Quello che è accaduto a Roma può succedere ovunque, anche a Sidney o Manhattan se c’è edilizia spontanea a cui segue una cementificazione dei canali delle acque. Questo determina dissesto idrogeologico, non ci vuole un grande scienziato”. Così, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, durante il sopralluogo a Prima Porta, una delle zone più colpite dal maltempo, accompagnato dal vicesindaco Luigi Nieri e dal presidente del XV Municipio, Daniele Torquati.

“Se si interrompe lo scorrimento con edilizia disordinata e spontanea e non organizzata è evidente che si creino situazioni di pericolo – ha aggiunto Marino – nessuno può correggere istantaneamente ciò che è stato fatto per 40 anni non solo a Roma ma in tutto il resto del paese. Quello che dobbiamo fare è garantire la nostra presenza e il nostro soccorso a chi ne ha bisogno. Stanno lavorando le idrovore con la Protezione civile. Tutti gli sforzi che devono essere fatti saranno fatti”.

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“A Roma stiamo agendo proibendo altre edificazioni di questo tipo ma di sicuro nè il sindaco nè il presidente della Repubblica possono correggere tutto in una settimana”, ha concluso il primo cittadino.

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13 COMMENTI

  1. Ma per cortesia, quella che chiamate edilizia spontanea è stata anche condonata, che cosa state facendo? Rispetto per il personale dei vigili del fuoco e protezione civile, ma le idrovore sono state messe in funzione dopo che il disastro era successo. Poi vogliamo parlare della pulizia degli argini? Invece di parlare delle costruzioni spontanee di cittadini che pagano le tasse, andate a sgomberare le decine e decine di baracche e montagne di spazzatura degli extracomunitari , che sorgono in tutti gli anfratti del quartiere. Siete tutti uguali

  2. in questo caso ha ragione, il problema è che andrebbero buttate giù le palazzine abusive e costruite in punti adatti. ma siccome in italia nessuno butta giu mai niente la vedo difficile ed ha ragione ahimè.

  3. CARO SINDACO MI DISPIACE CONTRADDIRLA PERCHE’ SE C’E STATA EDILIZIA SPONTANEA IN QUELLA ZONA DI PRIMA PORTA E TANTE ALTRE DEL MUNICIPIO ,SICURAMENTE E DA ATTRIBUIRE A TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DI CENTRO SINISTRA CHEPER 35 ANNNI HA GOVERNATO QUESTO COMUNE, ALLORA MI DOMANDO COME MAI NON FUNZIONAVA L’UFFICIO DEMOLIZIONI DEL COMUNE? SINDACO DIMETTITI ,IN SETTE MESI DI GOVERNO HAI PENSATO SOLO ALLE NOMINE E ALLA PEDONALIZZAZIONE DI ROMA , HAI ABBANDONATO LE PERIFERIE E QUESTI SONO I RISULTATI

  4. ma lo sa il sindaco Marino che su quest’area è prevista la costruzione di edifici e di una strada di collegamento con la stazione ferroviaria di montebello votata anche dal suo partito e da qualcuno che ora è nella segreteria romana del pd.Tutto secondo legge caro sindaco.

  5. Borgate che sono diventate quartieri; pagati i condoni, costituiti parte dei servizi pubblici (fogne, acquedotti, strade, trasporti pubblici) che devono essere fatti funzionare con maggior attenzione. Parlare di edilizia spontanea in via Frassineto, in via Dalmine, in via delle Galline Bianche, in via Salk, in via Flaminia è fuori lugo e buttarla in cacciara. Si parli di riqualificazione, si realizzino gli articoli 11 previsti, si ridia dignità a quartieri che sono città, parte costitutiva di Roma Capitale. Con cittadini che meritano attenzione e non abbandono.

  6. Sindaco si guardi le immagini dell’alluvione del 65, le case rimaste in piedi sono quelle che oggi a distanza di 50 anni si sono allagate, fossero state anche abusive ce n’è stato del tempo per risolvere il problema, in più sono state condonate e si paga pure un sovrapprezzo per lo scarico e pagano l’imu coem uno al centro storico. Non vedo come l’abusivismo possa nascondere le inefficienze delle varie amministrazioni: l’operatività piena e tempestiva delle idrovore, la pulizia del letto e degli argini che in questi casi può fungere da rialzo dove scappare senza farsela a nuoto, risolvere a livello urbanistico i problemi dei sottopassi che ogni volta rischiano di rendere Prima Porta isolata dal resto della città.
    Buon lavoro.

  7. Oltre a sta co la testa tra le nuvole , dovresti scenne co li pidei per terra e fatte quarche domanna npiu si ce riesci , ma si 6 chiuso dentro li pensieri tua sara’ difficile, qui de articoli ce ne so tanti soprattutto quelli che sperperano er denaro pubblico .
    Nun ve pare de sta a esagera co sta zolfa de caciara .
    Allora si c’avete er coraggio fate vede qua robba c’avete progettato e vedemo che ne pensa chi ce deve vive e no chi vive tra e nuvole , per carita ce poi pure sta ma ogni tanto senni co li piedi per terra si te va . OGGI PORTETE LI STIVALONI e poi si me spieghi chi paghera tutti li danni li TU CO LI SORDI TUA oppure ce li appioppate sur groppone a TUTTI?

    A Vince cerca de datte na regolata a GUERRA E’ FINITA , er muro e’ cascato , a gente c’ha piena e scatole de sto modo de penza’.

  8. E’ ancora troppo presto per iniziare le polemiche, lo ammetto, ma ho comunque rispetto del Presidente che stamattina ho incontrato a Via Frassineto, per monitorare la situazione.
    E pure l’assessore Paris che visionava i sottopassi tutti allagati del Municipio.
    Un po’ meno rispetto per il Sindaco Marino che, dopo aver dedicato tutto il suo tempo a pedonalizzare il centro storico (bassa operazione di facciata) e andare in bici da mattina a sera con la scorta dei vigili di quel corpo che oggi lo odia a morte, oggi scopre l’edilizia spontanea in periferia. Robba da matti …
    Ma Pira, che fa politica in periferia (onore e merito a lui) gli replica mostrando una certa autonomia di pensiero: “Parlare di edilizia spontanea in via Frassineto, … è fuori luogo e buttarla in caciara.” Giusto.
    Però, finita l’emergenza, arriverà il momento delle valutazioni.
    E … non credo ci possano essere sorprese.
    Almeno chi governa a Via Flaminia non ha avuto il coraggio stavolta di urlare ai tecnici in Municipio “tutti a casa” (perchè la nave affonda).
    A casa, oggi, c’è solo Schettino.
    G.Mori

    PS: DIAMANTE sei penoso/a.

  9. Non si tratta, o Mori, solo di difesa dei diritti della comnità in cui vivo ma anche un principio più importante cge vale anche a livello globale (mi occupo anche di politiche internazionali) : “amicus Plato sed magis amica veritas” per tornare all’amato latinorum….

  10. Caro sindaco Marino, la famosa edilizia spontanea ha comunque generato risorse con i vari condoni, i soldi relativi agli oneri concessori come sono stati impiegati??????? cmq se nelle aree di golena, prossime ai fiumi non si deve costruire, sta agli organi istituzionali vigilare e bloccare immediatamente i lavori e dare corso immediatamente alle opere di bonifica e ripristino, purtroppo questo argomento è un tabu’ per ogni politico…………..è meglio lasciar perdere per non incorrere nel vuoto elettivo……..

  11. MORI, e perchè lo sarei?
    in quell’operazione di pulizia di Ponte Milvio dai tronchi (che si è rilevata tempestivamente preziosa) io ho visto una cura per il territorio ed una voglia di essere previdenti che non mi pare ci sia stata negli ultimi anni! sentir dire che sono “tutti uguali” non mi sta bene, perchè non è vero. E, da quanto ha scritto del Presidente e dell’Assessore Paris, mi sembra proprio di capire che su questo sia d’accordo anche lei.

  12. Edilizia spontanea e abusivismo? si certo, ma si è informato il nostro sindaco, e puo’ farlo facilmente chiedendo al dott Nieri che ha seguito l’ alluvione del 2002 a Prima Porta sporcandosi le scarpe anche lui, provi a chiedere ad esempio perché quella che sembra un parco pubblico e dovrebbe essere una marrana è piena di terra e alberi e quanta acqua potrebbe contenere se fosse pulita e profonda come quando fu costruita o perché la diga di castel giubileo è così alta o come funziona la rete fognaria di prima porta e dove sversa. Ma se il tevere esce dagli argini a castel s.angelo che fa se la prende con l’abusivismo degli antichi romani, e non dimentichiamo che dal 2002 è ancora in piedi un processo penale per la definizione delle responsabilità di quell’alluvione e che dal 64 ad oggi centinaia di persone anno subito danni alle abitazioni e non dimentichiamo il tributo di vite umane di quei poveri vigili del fuoco periti nel 64 e nel 2002. Abbiate il coraggio di FARE cose concrete.

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