Home ATTUALITÀ Diogene, il Campidoglio e la giornata della Trasparenza (negata)

Diogene, il Campidoglio e la giornata della Trasparenza (negata)

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diogene.jpgDomani, martedì 17 dicembre, in Campidoglio dalle 9.30 alle 13 Giornata della Trasparenza. Si parla di dialogo tra amministrazione e cittadini, accesso agli atti, lotta alla corruzione. E si farà il punto sulle attività messe in piedi nel corso del 2013 per favorire la trasparenza. Ma quale? Avete mai provato a cercare una delibera, una risoluzione, un ordine del giorno sul sito del Municipio e su quello del Comune? Storia della trasparenza negata ai più.

Fino a qualche mese fa sul sito del XV Municipio, così come su quello degli altri 14, gli atti ufficiali erano presenti in modo semplice ma strutturato, in gergo si dice “a prova di passante”: sta a significare che il primo che passa, pur a digiuno della materia, è in grado di interagire con la piattaforma. Aggregati per anno e per tipologia, tutti i documenti erano elencati con la data, l’argomento trattato e il link al cartaceo.

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Poi, improvvisamente, sono spariti e al loro posto è comparso questo avviso:
“…..si richiama l’attenzione sulla circostanza che il canale “Deliberazione e atti” si configura quale unico archivio storico sul portale istituzionale e, pertanto ha la funzione di raccogliere deliberazioni ed atti di tutte le strutture capitoline, ciò comporta che eventuali canali che facciano riferimento alla medesima tipologia di contenuto, presenti sulle pagine web capitoline, dovranno essere rimossi.
La visualizzazione degli atti relativi agli Organi Politici si possono consultare nella Homepage del Comune di Roma nella sezione del portale alla voce ” Deliberazione Atti

Sgrammaticature imperdonabili a parte, significa che qualsiasi documento si cerchi occorre utilizzare esclusivamente quella scelta che, se da un lato rasenta la perfezione tecnica, dall’altro per il passante è impossibile utilizzare. Questo accade quando, con rispetto parlando (ma chi parla lo fa con cognizione di causa), ai tecnici informatici si dà carta bianca senza tenere in alcun conto le esigenze degli utenti.

Immaginiamo che il nostro passante stia cercando un atto del XV Municipio, emesso nel 2012, che lo interessi. Ipotizziamo che sia su Ponte Milvio.
Prima gli sarebbe bastato, sul sito del Municipio, aprire la sezione 2012 e scorrere l’elenco. E oggi?  Proviamo a navigare in deliberazione Atti

Dopo aver spuntato “atti municipali” e indicato il numero del municipio ecco lo scoglio insuperabile: il nostro sprovveduto passante dovrà forzatamente dire quale tipo di atto sta cercando scegliendo una delle seguenti sette tipologie: deliberazioni del consiglio, deliberazioni della giunta, determinazioni dirigenziali, mozioni del consiglio, ordinanze del presidente, ordini del giorno del consiglio, risoluzioni del consiglio.

Provate a cercare un cittadino, pur smaliziato al massimo, che conosca la differenza fra questi sette termini. Neanche Diogene con la sua lanterna riuscirebbe a trovarlo.

E cosa succede al nostro passante se indica un termine errato? Che torna indietro come al gioco dell’oca e deve ridigitare il tutto.
E se gli dice male vedrà coronato il suo sforzo solo al settimo tentativo .
Altro che Diogene, qui ci vuole Giobbe e tutta la sua pazienza.

“In alternativa – direbbe un tecnico interpellato, abbastanza infastidito da chi osa criticare la sua creatura – l’utente può indicare il numero del protocollo del documento cercato”.
Già, secondo loro i cittadini memorizzano i problemi o le vicende del territorio per numero di protocollo.

“Terza soluzione – direbbe l’ancor più infastidito tecnico – il cittadino può usare il campo sintesi oggetto per indicare l’argomento che sta cercando.”

Bene, il nostro passante ci prova scrivendo “Ponte Milvio”, ben sapendo che negli anni sono stati decine e decine gli atti prodotti dal XV Municipio, per un verso o per l’altro, su Ponte Milvio.
Risultato? Solo due documenti del 2013. E tutti gli altri?

Scontato a questo punto che il passante lanci un improperio e chiuda il sito del Comune rimanendo a bocca asciutta e con la voglia di trasparenza.
Quella di cui si parlerà domani in Campidoglio quando “si farà il punto – così recita il comunicato – sulle attività messe in piedi nel corso del 2013 per favorire la trasparenza”. Già, ma quale? Non certo quella degli atti di governo.

Claudio Cafasso

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3 COMMENTI

  1. Bravo Claudio, ho appena letto il tuo articolo sulla trasparenza del’amministrazione capitolina, mi è piaciuto molto e mi ha incuriosito immediatamente.
    Così, ho fatto subito una veloce ricerca sul sito del Campidoglio e, riguardo alla recente “Giornata della trasparenza”, senti senti cosa ho letto, fra l’altro, alla voce Amministrazione trasparente “Il decreto (n. 33 del 14 aprile 2013) individua nella “trasparenza” un efficace strumento per promuovere il principio di legalità e prevenire eventuali fenomeni di corruzione, in quanto impone, alle pubbliche amministrazioni, la piena rendicontazione dell’azione amministrativa a cittadini e portatori di interessi con modalità omogenee e semplificate.
    L’accesso semplice e diretto da parte di chiunque all’intero patrimonio informativo dell’Ente ha infatti lo scopo, in un’ottica di “democrazia aperta”, di favorire nuovi meccanismi di partecipazione e collaborazione tra l’Amministrazione e i cittadini e di controllo sociale sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Per questo il decreto ha introdotto l’istituto dell’Accesso Civico (art. 5), che comporta il diritto di chiunque di richiedere, senza alcuna formalità, la pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati resa obbligatoria, nel caso in cui questa sia stata omessa.”
    Alla luce di quanto ho letto sul VignaclaraBlog, non aggiungo alcun commento a queste dichiarazioni pubbliche………………………..
    Tu sai che io conoscevo bene la procedura per trovare gli atti amministrativi tramite la rete (che serve proprio a questo); ho seguito l’iter che tu indichi e ne sono rimasta sconcertata e basita. Altro che laurea in Giurisprudenza con specializzazione in Diritto Amministrativo, altro che ottima memoria, altro che pazienza da Giobbe viene richiesto al povero cittadino, che incappa in questo labirinto, che neanche Dedalo avrebbe saputo immaginare.
    In Campidoglio, forse, non sanno che sempre il povero cittadino non possiede il famoso “filo di Arianna” per uscire vitttorioso dai meandri del portale di Roma Capitale.
    Comunque, continuerò nella mia ricerca e sono sicura che ne vedrò delle “belle”.
    Ciao Claudio e ancora complimenti per l’ottimo servizio reso ai cittadini.
    Donatella Molinari

  2. Bravo Claudio!
    E’ una novità introdotta praticamente subito dopo le elezioni. All’inizio pensavo dipendesse da passaggio ai nuovi Municipi. Invece…
    Utilizzare questo sistema di ricerca è difficoltoso e scoraggia anche il cittadino più paziente ed esperto.
    Pensare che l’ex XX Municipio era uno dei pochi ad essere davvero trasparente sui proprio atti…
    Ora appaiono una beffa i programmi elettorali su trasparenza, diretta web dei Consigli municipali, pubblicazione sul sito del Municipi non solo dei documenti del Consiglio ma anche di quelli della Giunta.
    Però, proprio perché impegni presi con gli elettori, vere battaglie di anni come perla diretta web, il Presidente Torquati insieme con la sua Giunta e la sua maggioranza potrebbe far sentire la propria voce in Campidoglio, magari trovando alleati negli altri Presidenti dei Municipi. Il Sindaco Marino non ha anche creato una consulta dei Presidenti dei Municipi?
    E anche l’opposizione potrebbe sottolineare la poca trasparenza.
    Oppure i cittadini devono pensare che questa situazione faccia in realtà comodo a tutti?
    Cittadini che però a leggere l’unico commento a questo articolo non sembrano interessati all’argomento. Neppure i lettori più fedeli e “partecipi” di VCB. Allora, un dubbio: che ce la meritiamo questa poca trasparenza? Che abbia ragione chi sostiene che il Parlamento e gli enti locali non sono altro che lo specchio della società?
    Insomma, forse, poco trasparenza è ciò che ci meritiamo…
    Emanuela

  3. Cara Emanuela, credo che la tua considerazione finale sia la più giusta, questa situazione di poca trasparenza fa comodo a tutti, serve a coprirsi uno con l’altro. Io non faccio vedere le cose tue e tu non dici niente delle mie ! Ma non hai visto come si sono comportati quando questo giornale ha denunciato che nessuno risepttava la legge sulla trasparenza degli eletti, che nessuno aveva pubblicato le sue spese elettorali, la sua dichiarazione dei redditi e via dicendo ? Tutti zitti ! I documenti e gli atti del municipio sono difficili per non dire impossibili da trovare ? Tutti zitti, i cittadini meno sanno e meglio è ! che tristezza ! il lato peggiore della politica è arrivato anche al più basso livello della democrazia rappresentativa, sarebbe molto meglio abolirli questi municipi, ma che ci stanno a fare ? Ah, dimenticavo, per una ventina di poltroncine ! .

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