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La trasparenza nel XV, un nice to have

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C’è chi non ha pubblicato proprio nulla, c’è chi l’ha fatto in modo parziale. Solo uno è ok. Obbligatoria per legge da marzo 2013, nel XV Municipio l’anagrafe pubblica degli eletti, come si dice a Oxford, è ancora un nice to have. Eppure quando parlano di trasparenza lo fanno sempre con estremo sussiego.

Quando usano la parola trasparenza lo fanno in punta di piedi, compunti, rispettosi del suo significato. Non tutti, c’è anche chi pubblicamente dice di non nutrire tanto amore per questo principio ma nell’insieme la parola trasparenza sembra far parte, là in via Flaminia, del decalogo del buon politico locale. Salvo poi nei fatti dimostrare il contrario.

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Eppure il decreto legislativo n.33 del 14 marzo 2013 parla chiaro, chiarissimo. All’articolo 14 obbliga le amministrazioni pubbliche a rendere accessibili, entro tre mesi dalla elezione e sui siti web istituzionali, una serie di informazioni e documenti per ogni eletto e per ogni chiamato a incarico istituzionale.

Il curriculum; i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica; la propria situazione patrimoniale la propria dichiarazione dei redditi nonché quelle del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, fino alle spese sostenute per la propaganda elettorale. Queste le informazioni che l’amministrazione pubblica ha il diritto di pretendere da ogni eletto e che quest’ultimo ha il dovere di fornire e rendere pubbliche.

E se non lo fa? Scatta l’articolo 47: “La mancata o incompleta comunicazione delle informazioni e dei dati dà luogo a una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro”.
Sanzioni che, recita l’articolo 49, si applicano a partire dal sesto mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto, cioè da ottobre 2013.

Mancata o incompleta comunicazione. Ciò significa che nel XV Municipio ben 28 esponenti politici su 29 dovrebbero essere sanzionati fin da subito.

Lo si rileva nella pagina dedicata all’anagrafe degli eletti sul sito istituzionale: solo uno infatti dei 29 fra consiglieri e assessori è in perfetta regola con la legge.

Gli altri, e ormai da tempo, da quando denunciammo cinquanta giorni fa che il re era nudo ma non del tutto, hanno fatto pubblicare qualcosina qua e là, forse neanche sapendo che rischiano fino a 10mila euro di multa.
Ma ben sapendo però che rischiano la credibilità agli occhi dei cittadini.

A non presentare il curriculum sono 15 su 29, a non presentare la propria situazione patrimoniale sono in 9, a non esibire l’ultima dichiarazione dei redditi in 12, a non far sapere quanto hanno speso nella campagna elettorale sono in 15, ben la metà. E a non dichiarare assolutamente nulla sono in 9, ben un terzo.

E non c’è distinzione di partito, il mancato rispetto della trasparenza è trasversale.

Una trasversalità che tocca l’apice quando si tratta di dichiarare la situazione patrimoniale e i redditi del coniuge e dei parenti fino al secondo grado: in 28 su 29 hanno omesso di farlo.

E dire che l’escamotage lo fornisce proprio la legge: basta dichiarare per iscritto che coniuge e/o parenti non hanno dato il consenso, ai sensi della legge sulla privacy, a pubblicare i loro dati. Beh, neanche questo si sono premurati di fare. Evidente segno del disinteresse al tema.

La trasparenza nel XV? Solo un nice to have.

Claudio Cafasso

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

 

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10 COMMENTI

  1. caro claudio mi meraviglio della tua meraviglia…ma perchè pensavi di stare assieme a M.L. King e a Ghandi come standing politico?

  2. Oltre alla situazione patrimoniale, sarebbe interessante conoscere gli importi dei rimborsi per la benzina dei consiglieri/assessori che abitano fuori Roma e i rimborsi lavorativi che il Comune (quindi NOI….!!) corrisponde ma, SOPRATTUTTO le date di assunzione e chi sono i datori di lavoro di chi chiede tali rimborsi….
    Troppi scandali abbiamo visto in questi ultimi anni….
    V.C.B si faccia carico di tale istanza, anche questa è…..TRASPARENZA….

  3. Contro la mancata trasparenza il cittadino deve rispondere con la PARTECIPAZIONE. Si può seguire in maniera costante per es. una commissione del nostro municipio e vedere se i soldi dei cittadini sono ben spesi; solo dopo avere constato eventuali inefficienze potremo lamentarci.
    le indicazioni delle Commissioni e degli orari sono sul sito
    http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jp_pagecode=commissioni_consiliari_1.wp&ahew=jp_pagecode
    o comunque sul sito del comitato di cui faccio parte
    http://www.comitatoromaxx.it

  4. Non capisco che c’entrano le commissioni col fatto che non rispettano la trasparenza , quando vengono in commissione si portano dietro la dichiarazione dei redditi ?
    Cara signora del comitato mi sembra che lei è un po’ troppo benevola con i nuovi politici, il comitato sta sempre dalla parte dei cittadini o adesso sta dalla parte del pd ?

  5. In uno degli ultimi consigli prima delle elezioni il consiglio ha approvato un importante testo (risoluzione n. 4/2013) volto a censire gli impianti pubblici e pubblicare notizie relative alle regole di affidamento sul sito istituzionale del Municipio.

    Il testo, da me presentato e votato all’unanimità, doveva integrare e completare quanto già deciso dal consiglio con la delibera generale sulla trasparenza amministrativa e sull’istituzione dell’anagrafe degli eletti.

    Il Consiglio ha chiesto alla giunta la rapida pubblicazione sul sito istituzionale del Municipio dell’elenco di tutte le strutture pubbliche affidate e gestite da soggetti privati. Per ognuna delle strutture deve essere evidenziato il curriculum del soggetto affidatario, gli obblighi contrattuali e il percorso amministrativo fino all’accordo di gestione. Inoltre l’installazione dei loghi istituzionali su tutte le strutture pubbliche presenti nel territorio municipale e nel caso di beni affidatia privati evidenziare la data dell’affidamento e l’anagrafica del soggetto affidatario.

    In molti casi parliamo di vere opportunità per i cittadini che devono essere note. Quando questo non avviene siamo in presenza di becere e volgari privatizzazioni. Credetemi, i beni pubblici nel nostro municipio sono tanti.

    Io partirei da qui.

    marco Tolli

  6. @francesco
    caro signore, forse lei non sa che le commissioni sono formate da consiglieri di destra e di sinistra. La risposta sullo spreco del denaro pubblico era rivolta alla signora Gaia.

  7. Cara signora lo so benissimo come sono formate e ancora continuo a non capire che c’entrano le commissioni con la signora Gaia che chiedeva di sapere quanto prendono di rimborso i consiglieri quando usano l’auto personale. Quindi è lei che sta facendo un po’ di confusione e trovo tanto strano che un appartenente a un comitato civico non ha niente da dire sulla storia della trasparenza non rispettata e si preoccupa solo di quello che fanno in commissione !.

  8. il decreto sulla trasparenza prevede una sanzione amministrativa che va da 500 euro fino a 10.000 per chi non provvede alla pubblicazione dei propri dati o lo fa in parte? forse questa informazione spingerà i nostri amministratori ad essere più solerti!

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