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La Zandonai si farà, tre ore per dirlo e per votarlo

Galvanica Bruni

ingresso-zandonai.jpgLa scuola Zandonai, a Vigna Clara, vedrà tempi migliori. Questo l’impegno che, martedì 5 novembre, il Consiglio del XV Municipio ha chiesto alla giunta Torquati votando una mozione che anziché filare liscia come l’olio ha vissuto le traversie di un salmone che risale la corrente. Tre ore di dibattito per decidere quel che tutti, in un modo o nell’altro, volevano: la riqualificazione di una scuola la cui situazione è la peggiore di tutto il municipio.

Una mozione presentata dalle consigliere Maria Teresa Zotta (M5S) e da Isabella Foglietta (PdL) molto ma molto semplice in soldoni diceva: “esiste uno specifico programma per il recupero dell’edilizia scolastica varato dalla Regione Lazio che a tal fine mette a disposizione 67,5 milioni di euro. Scade il 22 novembre. Cara Giunta approfittane e chiedi i finanziamenti per il rifacimento dei bagni della scuola Zandonai e di quelli della San Godenzo e la demolizione dei container della scuola di Osteria Nuova

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Smarcato il problema bagni della scuola di San Godenzo, che a detta dell’assessore alla scuole, Alessandro Cozza, è risolvibile con l’ordinaria manutenzione, e smarcati i container di via Quero, visto che un bando di gara per la loro rimozione è stato già aggiudicato dal Comune, il dibattito si è concentrato sulla scuola Zandonai.

E apriti cielo, tre ore di discussione.

L’opposizione accusava la maggioranza di non essere al corrente del bando, quest’ultima piccata dichiarava che ci stava già lavorando dal 25 ottobre.
A che serve questa mozione?” tuonava chiedendo di respingerla in commissione (fatto non previsto dal regolamento per una mozione) “votarla è come sconfessare l’operato della giunta e degli uffici!” sillabava risentita nei microfoni.

Voi rischiate di perdere un tram, queste battaglie politiche sulla testa dei bambini sono un’offesa a centinaia di famiglie” rintuzzavano dalla parte opposta mentre venivano presi in contropiede da chi ricordava loro che nel corso della precedente consiliatura, a guida PdL, “non un chiodo in cinque anni è stato messo nella Zandonai!”

Sorvoliamo sulle successive accuse, sulle autocelebrazioni, sulle dichiarazioni a ripetizione, sulle battute e sulle risate, sui distinguo e sugli interventi alla Catone il censore di qualche parvenu della politica, sorvoliamo pure sugli emendamenti, sui quali s’è scatenata ulteriore battaglia, per giungere all’impegno preso dal presidente del Municipio, Daniele Torquati: “La Zandonai è la priorità, la Zandonai si farà” sottolineando che sicuramente sarà fra i progetti di riqualificazione di edilizia scolastica che verranno presentati alla Regione Lazio per ottenere i finanziamenti previsti per il triennio 2013-2015.

E così, dopo tre ore di scaramucce e di battibecchi – questo è l’andazzo di questa nuova consiliatura ad ogni seduta e per ogni tema dibattuto – è stato votato all’unanimità il documento col quale il Consiglio esorta la giunta a non farsi sfuggire questa opportunità.

Valutazione molto salace dal tavolo della stampa: in una qualunque classe della Zandonai avrebbero impiegato molto ma molto meno tempo, e senza litigi, per giungere alla stessa conclusione.

Claudio Cafasso

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