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Ponte Milvio, mai più marciapiedi fai-da-te

Galvanica Bruni

stop.jpgSarà abolita la direttiva in materia di occupazione suolo pubblico su sede stradale emessa il 18 marzo 2011 dall’allora presidente del Municipio Gianni Giacomini. Lo ha deciso il Consiglio del XV Municipio approvando un documento col quale si chiede all’attuale presidente, Daniele Torquati, di revocarla ed emanarne una nuova che recepisca le indicazioni espresse dal XX Gruppo di polizia municipale e dal VII dipartimento del Comune.

La cosiddetta “direttiva Giacomini” (leggi qui), grazie alla quale videro la luce quelli che vennero soprannominati “marciapiedi fai-da-te” di via Flaminia Vecchia, a Ponte Milvio, andrà dunque in soffitta.

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In sintesi, essa prevedeva la possibilità di allargamento di marciapiedi da parte degli operatori commerciali che ne facevano richiesta per ampliare la loro potenzialità di somministrazione; allargamento che poteva avvenire anche “su basi cementizie”, fatto invece non contemplato dall’analoga delibera emessa qualche tempo prima dal Campidoglio, e della quale la seconda era figlia, che parlava invece di “pedane mobili” e che limitava la possibilità alle aree pedonalizzate o soggette a limitazioni di traffico, restrizioni queste non contemplate nella direttiva dell’ex presidente del Municipio, tant’è che sulla stessa il VII Dipartimento del Comune ed il XX Gruppo di Polizia Municipale espressero forti dubbi e perplessità.

Nonostante ciò, verso la fine del 2011, in via Flaminia Vecchia a due passi da Ponte Milvio, videro la luce due allargamenti di cui godettero e godono tutt’ora due locali di somministrazione, a danno però della carreggiata, ristrettasi, e dei posti auto, sottratti ai residenti.

Molto accesa è stata la discussione che ha preceduto la votazione del documento.
L’opposizione ha fatto quadrato.
Il consigliere PdL Stefano Erbaggi, pur affermando che non era favorevole alla “direttiva Giacomini” ha sostenuto che essa era figlia dell’ordinanza capitolina e che non ha dato adito a nessun abuso.
Giacomini è intervenuto affermando che la sua direttiva nulla aggiunge e nulla leva all’ordinanza comunale e di non aver concesso nulla di più a quanto previsto dalla stessa. Al che, l’assessore Cozza gli ha ricordato la storia delle pedane di cemento invece di quelle rimovibili. Ma Giacomini ha ribattuto: le occupazioni di suolo pubblico sono state concesse dagli uffici amministrativi sulla base dell’ordinanza del Campidoglio e non su quella della direttiva municipale, quindi è tutto ok.
Il capogruppo Mocci ha invece contestato la procedura: a che serve votare un documento col quale si chiede di revocare una precedente direttiva? Il presidente di Municipio ha piena facoltà di farlo senza dover impegnare il Consiglio.

A tutti risponde Torquati affermando che non è anomalo che il Consiglio richieda al Presidente di intervenire su di una questione e che ritiene ciò un esercizio di democrazia. Ha poi spiegato che la maggioranza non ritiene che gli attuali due marciapiedi fai-da-te siano illegali e che se tutte le prescrizioni sono state osservate non ci saranno problemi fino alla scadenza dell’occupazione di suolo pubblico (dicembre 2014). Poi si vedrà.
Aggiunge però che la sua nuova direttiva sarà l’opposto di quella di Giacomini e quindi molto restrittiva, sono i residenti a chiederglielo.

Si va al voto e, respinti alcuni emendamenti, il documento viene approvato dalla maggioranza. Cala così il sipario, i marciapiedi fai-da-te escono definitivamente di scena.

Fabrizio Azzali

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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3 COMMENTI

  1. Vorrei capire una cosa..a noi contestano i tavoli fuori..10 giorni fa vi contestano le rende di plastica che riparano dal freddo e poi questa mattina trovo la piazza di ponte Milvio barricata da due esercizi commerciali con chiusure esterne fatte di vetro quindi aumentando la cubatura di non so quanti metri quadri..ma torquati non voleva eliminare completamente le occupazioni di suolo pubblico?..insomma vignaclarablog come mai non fate anche un bell articolo di questo?..vi di anche il titolo “ponte Milvio..l acquario di vetro”..come sempre la non chiarezza delle regole crea figli e figliastri..destra e sinistra come vedere sono identiche.brando serra titolare Rere e titolare ” da Brando”

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