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Hallelujah! Leonard Cohen al Centrale Live del Foro Italico

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leonard-cohen120.jpgIl suo genio letterario e il suo talento musicale sono unici, leggendari come l’uomo stesso. Negli ultimi anni il suo modo di cantare è scivolato verso il recitato, ma la sua voce graffiante e rugosa suscita sempre la stessa emozione. Dopo sei decenni di produzioni musicali è ancora sulla cresta dell’onda ed è probabilmente uno dei più grandi cantautori di tutti i tempi. E’ Leonard Cohen, che domenica 7 luglio sarà al Centrale Live del Foro Italico.

Il tenebroso, indecifrabile artista canadese dalla voce calda, profonda, con la quale più che cantare parla, sferza, sussurra e graffia, a 79 anni ha ancora molto da dire e molto da dare ai suoi cultori.

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Generazioni intere, fin dall’uscita nel 1966 di “Suzanne”, la prima sua ballata folk, lo hanno amato, denigrato ma comunque ascoltato in silenzio mentre recitava i suoi versi. Leonard Cohen è infatti innanzitutto un poeta, un poeta maudit, dalla vita sregolata ma sempre riservata.

Il successo gli è praticamente saltato addosso per non lasciarlo più a partire dalla seconda metà degli anni sessanta con il suo primo disco, “Suzanne”. Un brano, una ballata che lo accompagnerà per tutta la vita. Dopo averla cantata nel famoso raduno dell’Isola di Wight del 1970 la sua esibizione è rimasta scolpita negli annali della musica folk.

Come lo è quella di “Hallelujah”, che è diventata una delle ballate più famose al mondo della quale sono oltre 180 le reinterpretazioni mentre molti sono gli artisti che l’hanno ripetutamente eseguita dal vivo nel corso dei loro concerti.

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Il primo album di Cohen è del 1967 e da allora ne ha pubblicati oltre trenta, tutti considerati dei classici della musica mondiale che hanno influenzato nel tempo numerosi artisti di fama.

I suoi testi di passione, amore, religione, morte e solitudine hanno illuminato fan e musicisti di tutto il mondo. Con circa 1.330 cover dei suoi brani originali, del lavoro Leonard Cohen si sono innamorati artisti del calibro di U2, REM, Nick Cave e Johnny Cash, tra gli altri.
Anche Fabrizio De André e Francesco De Gregori l’hanno tradotto e cantato ma memorabile è anche l’interpretazione di Suzanne da parte di Mia Martini.

Domenica 7 luglio, al Centrale Live del Foro italico. Hallelujah!

Edoardo Cafasso

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