Home AMBIENTE Lettori – Villa Mazzanti, un panino fra clochard e sciami di gitani…

Lettori – Villa Mazzanti, un panino fra clochard e sciami di gitani…

Galvanica Bruni

barbone_.JPGSempre più vivaci e interessanti le segnalazioni che giungono dai nostri lettori che, improvvisandosi cronisti, ci offrono di volta in volta uno spaccato del territorio. L’ultima è infatti una vera e propria cronaca di una giornata di ordinario degrado fra clochard e sciami di “gitani” che fanno il bello e cattivo tempo (ed anche qualcos’altro…) nel parco di Villa Mazzanti, all’interno della Riserva Naturale di Monte Mario e a due passi da piazza Maresciallo Giardino. Leggiamo insieme questo colorito racconto.

“Lavoro in Prati e mi piace consumare un pasto volante al fresco in mezzo al verde rimasto. Qualche giorno fa sono capitato nel giardino di Villa Mazzanti, con entrata su via Gomenizza, dove mi sono imbattuto in una situazione da scempio totale”.

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Inizia così la cronaca di questa avventura.

“Il giardino, dotato di giochi per bambini, era monopolizzato per l’esatta metà da un “signore” (senza offesa, un barbone), il quale si era praticamente appropriato di due panchine sulle dieci totali, occupate dai suoi effetti personali; non contento, il “signore” aveva steso i propri indumenti lavati (beh l’igiene prima di tutto) su un gioco per bambini, adibito a stendipanni; durante la mia breve permanenza, il “signore” dopo avermi guardato di traverso (forse per aver scattato con il cellulare qualche foto) ha ritenuto opportuno fare i propri bisogni in mezzo al suo “territorio” con un comportamento ai limiti dell’esibizionismo.”

Ma non è tutto, purtroppo, aggiunge il nostro “cronista”.

“Difatti, intorno alle 14, la restante parte del giardino è stata letteralmente presidiata da un gruppo di simpatici gitani i quali, sciamando dalle loro roulotte parcheggiate (immagino “aggratis” su Via Gomenizza, praticamente a 50 metri dall’aula Moro ter – ex ostello della gioventù) , hanno cominciato a presidiare la parte del giardino lasciata libera dal “signore” di cui sopra; in particolare – sottolinea il lettore – questo gioioso gruppo di gitani ha piazzato una serie di teli sul prato del giardino uno dei quali nelle immediate vicinanze dell’entrata, come un chiaro deterrente per altri potenziali utenti del giardino.
Il deterrente ha pienamente funzionato: ho notato difatti una coppia di ragazzi, una signora con cane e una coppia di adulti in bicicletta i quali, dopo essersi avvicinati all’entrata sotto l’occhio guardingo degli zingari, hanno immediatamente fatto marcia indietro”.

“Dopo pochi minuti, i bambini del gruppo gitano giravano allegramente nudi per il giardino seminando i loro escrementi; ai miei commenti ad alta voce, si avvicinava una ragazzina del gruppo, di circa dieci anni di età, per chiedermi perché fossi lì visto che quello era “il loro giardino” come gli aveva detto il papà che di lavoro fa il “robin hood” ; indeciso se spiegare alla piccola ignara la destinazione pubblica del giardino, notavo una matrona gitana, che, seguendo l’esempio dell’altro occupante del giardino, si spostava di qualche metro per defecare; credo che i bisogni dei bambini siano ancora tollerabili (se non ricordo male erano santi) ma non credo che la santità riguardi anche le feci degli adulti; la matrona ha poi proseguito nelle sue abluzioni presso la fontanella pubblica posta all’ingresso del giardino.”

E non sono mancati i testimoni, sottolinea il lettore spiegando che “a tali fatti, assistevano, almeno fino alla loro fuga, un gruppo di ciclisti, i quali dopo aver tentato di avvicinarsi alla fontanella con le loro borracce, preferivano poi allontanarsene.
Uscito letteralmente schifato dal giardino, incrociavo due incaricati del Comune di Roma Servizio Giardini ai quali riferivo gli episodi di cui sopra, chiaramente percepibili anche da loro, i quali, condividendo le mie lamentele, mi riferivano “Tanto se chiamiamo la polizia non succede niente ed il giorno dopo ricominciano“.

“Credo che – sostiene il nostro lettore – a prescindere da colorazioni politiche o accorpamenti del Municipio XVII a quello di Roma Centro, non sia così impossibile pretendere il rispetto della cosa pubblica, e, ancora meglio, sia preciso dovere delle autorità (forze dell’ordine, Municipio di competenza, vigili) permettere la libera fruizione di un giardino pubblico da parte di tutti ed evitare che una parte di Villa Mazzanti diventi il giardino privato, con annesso w.c., di barboni ed altri.”

“Il tutto – conclude il lettore –  senza ignorare che i vigili operanti in zona, sempre così solerti a multare una macchina parcheggiata su un centimetro di strisce pedonali o per il ticket del parcheggio scaduto da due minuti, potrebbero recarsi in gruppo a verificare il titolo di parcheggio di quattro camper praticamente fissi su Via Gomenizza.”

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15 COMMENTI

  1. Purtroppo è proprio così da anni ed anni, e nonostante i numerosi esposti, il bel giardino di Villa Mazzanti è diventato un vergognoso gabinetto all’aperto, maleodorante inaccessibile dagli abitanti del quartiere e soprattutto dai più piccoli che per giocare all’aria aperta sono costretti ad ammucchiarsi nel giardinetto ” fossa” di Via Sabotino, tenuto in maniera più che sciatta, pieno di pericoli, polveroso quando fa caldo, pieno di zanzare di pozzanghere.
    Gli spazi verdi intorno a Piazza Mazzini sono una vergogna per la gente civile….speriamo che qualcosa cambi, ma ci vuole grande attenzione e volontà.

  2. Purtroppo i gitani lì ci vivono stabilmente, da sempre che ricordi io. Negli anni sono aumentati, figliando a dismisura (ma poi questi figli a scuola ci vanno? Non credo proprio…). Hanno anche occupato una “casetta” che c’è su via Gomenizza e vivono tra roulotte, questa casetta e villa Mazzanti. Noi residenti abbiamo fatto di tutto (decine di petizioni), ma niente. Una volta avevano anche un cagnolino, Papuz si chiamava, sparito da un giorno all’altro. Giorni dopo avevano un cucciolo, che mi sono fatta dare e che ho sistemato in una splendida famiglia. E so che altre persone gli hanno tolto cani. Farei la stessa cosa con i poveri bambini, ma, ahimè, la vedo dura. Spesso li trovo al Tribunale Penale di piazzale Clodio perchè ne arrestano qualcuno. Ma sono sempre lì, da sempre che io mi ricordi.

  3. Che tristezza! Non vado più in quel parco da molti anni, ma nel periodo 1983-2000 circa (quando i miei figli erano piccoli) ci passavamo interi pomeriggi. Allora non era frequentato da zingari ma solo da genitori con bambini, era tenuto bene, almeno diciamo abbastanza bene, i giochi erano nuovi ed era veramente godibile. Che cosa è successo poi? Com’è stato possibile che lo abbiano lasciato ridurre a quel modo?
    E poi, perchè gli zingari devono essere protetti? Ovviamente non devono essere discriminati per il fatto di essere zingari, ma vanno giustamente puniti quando commettono reati!!

  4. Sono apolitico a causa del rifiuto che provo nei confronti di qualsiasi partito. Non posso però far a meno di constatare che la colpa di queste scellerate invasioni è dovuta alla sinistra, causa principale del degrado generale in Italia.

  5. Come si fa a non essere d’accordo con il lettore-cronista e il sig. Piero…. Cosa potrà dire la sig.ra Daniela che in altri post mi intimava di non scherzare e non fare battute,per lei sgradevoli, ma reali, sui rom di varie etnie ??? Il lettore-cronista può chiedere aiuto alle persone che difendono a prescindere quei gitani per risolvere i problemi del parco, loro sicuramente daranno la colpa alla società e agli amministratori, tralasciando le regole universali del vivere civile.

    ahhhh ultima cosa… anche nel caso della defecazione della donna adulta….

    S O R R I D E T E …. lo consiglia Ignazio.

  6. BISOGNA DENUNCIARE PER OMISSIONE DI ATTI D’UFFICIO IL PRESIDENTE DELL’EX XVII MUNICIPIO E IL COMANDANTE DEL XVII GRUPPO DEI VIGILI URBANI !
    E POI MI CHIEDO, PERCHE’ CHIAMARLI GITANI E NON ZINGARI?

  7. Tra via Gomenizza e via Teulada c’è anche un comando di Carabinieri. Perchè non
    invitare anche loro a fare un sopralluogo ?

  8. la signora Daniela signor Nico Ferri ha da dirle che non deve attribuirle cose che non ha detto. Io l’ho semplicemente invitata a non scherzare con i suoi commentini, se lo lasci dire un po’ stucchevoli e ridanciani, sulle miserie e sulle disgrazie umane. Poi faccia un po’ come vuole, sopravvivo bene lo stesso nonostante lei cerchi di trascinarmi nei suoi avvitamenti dialettici.

  9. Sig,ra Daniela, invece di perdere tempo a rispondere ai miei commentini stucchevoli vada a risolvere il problema del lettore-cronista, lei che consce bene la situazione gitana si dia da fare per ridare alla collettività quel parco,non si limiti a fare solo chiacchiere sul blog.
    p.s. : adesso defecare in un pubblico parco davanti a tutti , si chiama miseria e disgrazia umana… ma si renda conto delle assurdità che scrive.

  10. Lei è volutamente irritante e mente sapendo di mentire perchè quando le ho detto in un altro post di giorni fa di non scherzare sulle disgrazie umane e di non sputare sulla testa della gente dall’alto del suo piedistallo era ed è chiaro a tutti che non potevo riferirmi a questi brutti fatti di villa Mazzanti. Il suo vizietto di rigirare le frittate con me non attacca.

  11. Signora Eleonora lei vorrebbe togliere ai “gitani” i figli per sistemarli, come i povero cagnolini, in splendide famiglie……però! Se una cosa del genere l’avessi scritta io subito mi avrebbero dato del nazista antisemita-antirom!

  12. @ Sig.ra Daniela, invece di rigirare “le mie frittate”, faccia qualcosa lei con “questi brutti fatti di villa Mazzanti”… lei può, dato che dice di conoscere molto bene il fenomeno… sennò diventa anche lei come diceva De Niro-Capone “tutte chiacchiere e distintivo”…
    p.s.: non perda tempo a rispondermi,mi lasci perdere… corra a risolvere il problema,ormai sono passati 10 giorni e le defecazioni saranno fisiologicamente aumentate…

  13. Prima punzecchia e poi dovrei lasciare perdere ? Effettivamente non si merita alcuna risposta se non per dirle che mente nuovamente sapendo di mentire perchè non ho mai detto di conoscere bene il fenomeno ma solo di aver passato una giornata per lavoro in un campo nomadi mentre lei non ci ha messo piede mai, neanche per un minuto. Si risparmi le sue continue provocazioni pure di pessimo gusto e al limite della maleducazione come questa qui sopra, non è per niente divertente.

  14. Ma a Via Gomenizza non c’è Roma Natura l’Ente Regionale per la Gestione del Sistema delle Aree Naturali Protette nel Comune di Roma?? Che sono ciechi?

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