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Oro incenso e birra a Ponte Milvio

Galvanica Bruni

Per anni avvolta da tubi massicci di plumbee impalcature, la chiesa di Ponte Milvio sembrava aver concluso da qualche anno i suoi interminabili lavori di ristrutturazione; ma ecco che da pochi giorni dei nuovi ponteggi e un grande, gigantesco cartellone pubblicitario ricoprono l’intera facciata della chiesa. Nessuno ci farebbe caso se fosse un’ordinaria pubblicità di una compagnia telefonica o di un nuovo detersivo miracoloso.

Ma questa volta è impossibile non far cadere l’occhio su una dorata bottiglia di birra Beck’s sullo sfondo notturno di una spiaggia con lo slogan “segui la tua bussola”.

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E’ noto a tutti che il consumo di birra negli ultimi due anni è aumentato vertiginosamente, soprattutto tra i giovani. E a Ponte Milvio già scorrono fiumi di birra. Hanno aperto beershop che vendono birre artigianali e sempre più locali si stanno specializzando in questo settore, importando o producendo nuove etichette.

La quantità di birra che circola a Ponte Milvio durante le calde serate d’estate è inimmaginabile. Serviva allora che anche la chiesa che domina il piazzale esibisse la pubblicità di una birra, come se non se ne consumasse abbastanza?

Curiosi di sapere che ne pensassero residenti e passanti, siamo andati in giro a chiedere qualche parere su questo colossale e insolito cartellone pubblicitario.

Proprio nei pressi del bar libreria Pallotta abbiamo incontrato chi già ne stava parlando: “La Beck’s next è una birra leggera ma ciò non toglie che sia poco adatta a sponsorizzare i lavori di una chiesa” dice un ragazzo.
“E’ scandaloso, con tutte le possibili pubblicità, proprio quella di una birra?!” ribatte una signora.

C’è invece chi non ne fa una questione di principio sostenendo che “se è questo l’unico modo per ottenere dei finanziamenti, ben venga”. Insomma le opinioni sono diverse, ma è proprio questo far parlare di sé che fa di tale pubblicità l’oggetto della nostra inchiesta.

Siamo andati quindi a riportare le osservazioni fatte da queste persone al diretto interessato, il parroco della Gran Madre di Dio, don Fabrizio. Ma è bastata la parola pubblicità per fargli cambiare espressione.

Di fronte alla domanda del perché scegliere la pubblicità di una birra, don Fabrizio ci ha risposto che “il problema non sussiste e non essendoci quindi niente da risolvere non vedo perché continuare questo tipo di discussione, che VignaClaraBlog.it si occupi di problemi ben più gravi”.

Lo abbiamo messo allora di fronte alle critiche dell’opinione pubblica per cercare di avere una risposta che non ha tardato ad arrivare: “che quelli che non sono d’accordo con la mia scelta facciano una colletta e me li diano loro i quattrocentomila euro che servono per fare i lavori. Si pensa sempre alla Chiesa come protetta da un’aurea angelicata, ma i problemi sono reali e li hanno tutti come anche noi”.
Qui finisce la nostra breve conversazione con don Fabrizio.

Noi abbiamo agito nello spirito che anima il nostro lavoro, raccontando ciò che accade sul territorio e cercando di soddisfare le curiosità dei lettori dando, dove possibile, risposte all’indignazione o sollecitando l’indifferenza. Ognuno poi è libero di “seguire la propria bussola”. Che sia una bussola religiosa o laica, o tutte e due insieme, sta ai lettori deciderlo.

Anna Garbarino

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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32 COMMENTI

  1. Sarebbe curioso sapere cosa pensano bambini e moribondi in giro per il terzo mondo a cui si professa la semplicità della vita secondo i dettami del Vaticano…
    Proprio ieri mi sono fermato a scattare una foto a questa nuova bella facciata per condividerla su Facebook in modo che quanti più possibili persone di giro per il mondo possano vedere cosa sia la carità secondo la Chiesa Cattolica.
    Cordialmente, un ex studente cresciuto a pane e padri scolopi.

  2. Don Fabrizio, è distratto o….troppo concentrato sui 400.000 euro…. forse non conosce (o fa finta di non conoscere) le regole degli impianti pubblicitari:
    1) è VIETATO montare pubblicità PRIMA (come il caso di Gran Madre di Dio) che siano stati montati definitivamente TUTTI i ponteggi;
    2) nella “città storica” (come il caso di Gran Madre di Dio a Ponte Milvio) c’è un coefficente massimo di mq. di pubblicità da rispettare rispetto al prospetto dell’edificio (e NON è stato rispettato);
    3) esiste un codice deontologico tra gli Istituti Religiosi, Chiese ecc.(come il caso di Gran Madre di Dio) che prevede una valutazione preventiva della pubblicità esposta e che esclude: alcolici, preservativi, sigarette, immagini scabrose o immorali ecc… (e la birra non è, sopratutto a Ponte Milvio, non ritendo sia un messaggio “educativo” per i giovani)
    Don Fabrizio, accetti un consiglio, cambi almeno “sponsor”….

  3. Meridio trovalo tu un altro sponsor no??..sei così informato che sarai altrettanto bravo a risolvere questo problema così importante che noto angoscia tutti i cittadini di ponte Milvio…ma andate a lavorare!!

  4. Mi dispiace per il parroco “benaltrista”, ma lo trovo indifendibile. La facciata di una chiesa non può essere contaminata da nessuna pubblicità, né birra né altro. Fosse una fiancata, fosse un campanile, transeat, ma la facciata . . . è troppo sfacciata !
    E poi proprio al Gran Madre di Dio, una delle viste più scenografiche di Roma !

    Problema: trovare 400.000 euro ? Facile non è, ma il popolo cristiano che nel medioevo si moriva di fame ma costruiva cattedrali, non si vendeva l’anima per un piatto di lenticchie. Anche i ricchi e i sovrani partecipavano alla costruzione, come no ?, ma partecipavano insieme al popolo, non al posto del popolo o contro il popolo.

  5. Non penso che il parroco sia una persona iniqua e fuori dalle regole come vuol far sembrare Decio Meridio:
    1- per poter salire con i ponteggi ci vorrà forse l’OSP ?
    2- forse Piazza Ponte Milvio non è città storica?
    3-forse i soldi non sono intascati da d. Fabrizio ma da una impresa che avrà forse dato in affitto i ponteggi e a sua volta fà lavorare i restauratori?
    4-forse la commissione che dice Decio ha ritenuto valida e non offensiva la pubblicità?
    5- sono d’accordo anch’io che forse tra un pò ci sarà un’altra pubblicità…ma non mettiamo sulla graticola persone che tentano di fare qualcosa di positivo. La birra sta sul tavolo di tutti gli italiani, c’è un festival della birra dove ogni santissimo ottobre partono vagonate di nostri figli e si vanno ad ubriacare in germania. E’ solo una mera questione moralista
    6- Se siete cosi attenti ai particolari avrete notato che manca gran parte del cornicione di tutto il lato di via Cassia venuto giù molto tempo fà. Penso che il parroco sa benissimo che su una chiesa sarebbe meglio NON METTERE NESSUNA PUBBLICITA’ purtroppo però molto probabilmente le istituzioni lo hanno abbandonato …. e non mi sembra nemmeno corretto aizzare la polemica come la Garbarino dicendo che per anni sono stati su i ponteggi. Mi sembra che l’ultima volta che ho visto i ponteggi sulla chiesa risale a non meno di 7- 8 anni fà.
    Per finirla qui io mi associo a Brandoserra. Magari potessimo andare tutti a lavorare!!!!

  6. Ve posso da n’consiglio Salomonico .

    Io cercherei a pubblicita de n’ Vino, magari uno mportante cosi nun se fa torto a nissuno .
    Pe chi conosce e scritture, er vino, na giusta dose rallegra er CORE .
    State sereni si potete i problemi so artri.

  7. A guardare la facciata non sembra che avesse un gran bisogno di interventi. Non sarà una scusa per intascare i soldi della pubblicità che starà lì probabilmente per parecchi mesi?

    @Brandoserra: perché sei sempre così nervoso? Decio Meridio ha solo ricordato alcune REGOLE che dovrebbero essere rispettate da tutti o a Roma comunque famo come ce pare?

  8. inviterei Don Fabrizio a leggere quanto detto e scritto da papa Francesco
    “..in questo tempo di crisi, oggi, è importante non chiudersi in se stessi, sotterrando il proprio talento, le proprie ricchezze spirituali, intellettuali, materiali, tutto quello che il Signore ci ha dato, ma aprirsi, essere solidali, essere attenti all’altro».
    Forse questa attenzione gli è mancata e ciò che più imbarazza è che sia stato proprio un sacerdote. Trovare i soldi per la facciata sono un problema, lo capisco, ma basta un semplice problema contingente per non pensare più agli altri? Sempre il papa Francesco pochi giorni fa ha detto ai giovani:
    «Giocate la vita per grandi ideali. Scommettete su grandi ideali, su cose grandi. Non siamo scelti dal Signore per cosine piccole: andate oltre». …forse poteva farlo anche don Fabrizio!

  9. Tutto sommato c’è andata bene…..pensa un po’ se ci mettevano quella di Corso Francia che fà pubblicità ai sexy-shop!!

  10. Roma Capitale, in persona della società municipalizzata Aequaroma, è l’istituzione che definisce le procedure, le linee legislative, ed il controllo per il rilascio delle autorizzazioni all’installazione di maxi impianti su ponteggi e recinzioni di cantiere e tutte le forme di pubblicità riferite al Comune di Roma, però tutta la parte tecnica resta come riferimento il Dip. VIII.
    Per l’ottenimento delle autorizzazioni all’installazioni di impianti temporanei sopra descritti criteri fondamentali sono: 1. le facciate che ospiteranno l’impianto pubblicitario dovranno essere integralmente coperte da ponteggio, CHE DOVRA’ ESSERE INSTALLATO PRECEDENTEMENTE ALLA PUBBLICITA’; 2. rispettare le percentuali autorizzabili in misura del max 50% se fuori dalla città storica e 15/20% all’interno della città storica; 3. per aree ed edifici vincolati o ricadenti in città storica e ZTL la facciata interessata da pubblicità dovrà essere coperta con teli riproducenti l’architettura del fabbricato installati precedentemente alla pubblicità; 4. il periodo massimo di esposizione è identificato in 12 mesi edifici privati e 24 mesi Comunali ed edifici di culto. La mancanza di queste caratteristiche fondamentali definisce l’impianto come abusivo quindi immediatamente punibile con ammenda e disinstallazione. Aequaroma/Comune/Dip.VIII hanno l’obbligo di rilasciare l’autorizzazione solo dopo essersi assicurati che i criteri fondamentali di cui sopra siano stati applicati e sono responsabili in sede di errore o mancato controllo.
    Allora io mi chiedo, come molti cittadini, come mai l’impianto sulla chiesa di Ponte Milvio ha una pubblicità esposta da circa due/tre gg. se il ponteggio a ieri era montato solo al 50%? Come mai è stata rilasciata un’autorizzazione prima che la facciata rispondesse alle caratteristiche autorizzabili?
    Poi bisognerebbe fare un controllo per capire se anche la porzione di area dove insiste la chiesa è città storica o sottoposta a vincoli della Soprintendenza come tutta la Piazza e le vie limitrofe, perchè a quel punto anche la percentuale di esposizione sembrerebbe eccessiva. Infine sempre se fosse sotto vincolo la facciata dovrebbe essere ricoperta da teli raffiguranti il fabbricato montati precedentemente alla pubblicità.
    In ultimo c’è un codice deontologico sulla pubblicità che prevede di non ledere “l’immagine della proprietà dell’immobile” (la parrocchia) ma nel caso della pubblicità della Becks se la chiesa non ha avuto la sensibilità e non si è imposta, (pensando solo a “fare cassa”, l’agenzia non ha colpe.

  11. non è un bello spettacolo quello della pubblicità di una birra sulla facciata di una chiesa. Per di più su quella di un quartiere, Ponte Milvio, dove, a causa dei fiumi di birra che scorrono, lo spettacolo non sempre è dei migliori.
    Non è bello che un parroco dica che il problema non sussiste con la motivazione che occorre fare cassa, perché vorrei sapere qual è il limite: la pubblicità di case dove si gioca d’azzardo andrebbe bene lo stesso ? di riviste porno ? oppure andare direttamente a tentare la sorte in una casa da gioco con i soldi delle elemosine?

  12. ….Caro Don Fabrizio, forse con una colletta non si sarebbero raccolti 400.000 euro, però un pochino di coscienza verso i nostri figli ne avrebbe avuto un vantaggio… Brutta scelta, mi creda. Una parrocchiana delusa

  13. Don Fabrizio è quello che ha strappato una preghiera che avevo lasciato in chiesa(visto con i miei occhi) che cerca di far ridere durante l’omelia….si dovrebbe vergognare…vorrei tanto sapere cosa ne pensano le mamme dei ragazzi che si sballano regolarmente a Ponte Milvio e cosa ne pensa Don Roberto che gira per aiutare i ragazzi a trovare una strada che non sia quella dell’alcool. Meglio una chiesa a pezzi che ragazzi devastati.

  14. Don Fabrizio ha dimostrato di essere tutto, tranne che un bravo prete. Incapace di parlare come “Dio comanda” ad una platea di oltre 600 giovani e altrettanti adulti, che lo ascoltavano, al funerale di un ragazzo di 17 anni, ha superato se stesso permettendo di mettere una gigantesca pubblicità della birra sulla facciata della chiesa che forse ritiene SUA.

  15. Che bel dibattito su un tema reale. Sì, perché la questione non va assolutamente derubricata a incidente poco felice o fatto marginale. Qui si tratta di stabilire chi si deve impadronire delle concezioni che migliaia di cittadini e fedeli hanno della qualità del tessuto urbano e della cultura e sensibilità religiosa. Sono stimabili, in più di 100.000 i cittadini che giornalmente transitano nel piazzale o sul lungotevere e osservano o gettano solo uno sguardo alla facciata della chiesa Gran Madre di Dio a coronamento della mandorla concepita dal Valadier.
    Ebbene, è opportuno che questi sguardi siano ricambiati dalla gigantesca immagine della nuova icona del luogo: la bottiglia di Birra, corredata da ammiccante quanto insulso slogan? E’ opportuno ciò? A chi può mai compete realizzare una cosa del genere? Qual è la comunità che deve legittimarne l’installazione? Una cosa del genere può rientrar nell’arbitrio di un parroco o essere sottoposta alle leggi del mercato e alla sacralità della reclame? No questo non deve essere possibile, neanche a Ponte Milvio sede di degradi urbani e prevaricazioni!
    La questione esaminata sotto un profilo di laiche norme può essere risolta in un enunciato: se si infrangono delle regole comunali che dispongono l’apposizioni di maxi manifesti su edifici, poiché queste sono concepite per salvaguardare la Comunità, l’autore deve provvedere alla riparazione del malfatto. (E’ ovvio dire che se l’autore è un prete, anzi un parroco, e non il comune esercizio di mescita, l’azione è ancor più grave).
    Ma, emerge dagli argomenti enunciati, da chi mi ha preceduto, che quando si interviene in maniera così invasiva sui valori, sia pur con delle immagini, occorre ascoltare e farsi consigliare dalla comunità. E la Chiesa è: Comunità di fedeli, prima di essere luogo od edificio per ospitare maximanifesti pubblicitari!

    I cittadini, parrocchiani fedeli o laici, hanno espresso, pur con toni pacati, in stragrande maggioranza giudizi fortemente negativi sulla “soluzione finanziaria” adottata dal parroco , a cui ricordiamo che le soluzioni finanziarie non sono assolutamente neutre, e non vanno valutate esclusivamente per l’eventuale bontà del fine per cui sono state messe in atto.
    Il Codice di Diritto Canonico può prevedere la competenza del Vescovo diocesano, (nel caso di Roma non avendo intenzione di disturbare Papa Francesco, ci pensa il Vescovo Vicario) per l’autorizzazione di tali ostentazioni. Richiamiamo di seguito quanto dispone il Codice sul tema.

    Can. 1215 – §1. Non si costruisca nessuna chiesa senza espresso consenso scritto del Vescovo diocesano. (per estensione possiamo pensare che anche interventi come quello in oggetto prevedano un consenso vescovile)
    Can. 1216 – Nel costruire e nel restaurare le chiese, con il consiglio dei periti si osservino i principi e le norme della liturgia e dell’arte sacra.
    Can. 1220 – §1. Tutti coloro cui spetta, abbiano cura che nella chiesa sia mantenuta quella pulizia e quel decoro che si addicono alla casa di Dio, e che sia tenuto lontano da esse tutto ciò che è alieno dalla santità del luogo.

    Mi unisco, pertanto alle voci di dissenso e richiedo lo smantellamento di quanto ora esibito. In attesa che i Comitati di le Associazioni di cittadini manifestino il loro pensiero. Inoltre consiglio il parroco, oltre quanto già direttamente comunicato, di procedere con un auto-esposto per verificare la rispondenza di quanto ha consentito con le norme comunali che nei commenti sopra sono state richiamate.
    Ricordo, qualora ce ne fosse mai bisogno, che il senso della facciata nell’architettura sacra è di orientamento e di stretto rapporto con le finalità svolte all’interno. Inoltre, non sarà male menzionare, che la cultura italiana ed europea, per secoli si è alimentata dalla relazione fra facciata della chiesa e ambiente urbano circostante. Dimenticare queste cose contribuisce al declino e al degrado della vita quotidiana nelle nostre città. Tutti siamo tenuti ad evitare che ciò avvenga.

    Per sfruttare quanto di positivo ha offerto questa episodio mi permetto di proporre a Don Fabrizio di organizzare un incontro con i cittadini e i parrocchiani e per consentire di conoscere le esigenze che hanno generato un simile sgorbio, e per poter esplicitare compiutamente i valori che hanno spinto i cittadini e i fedeli a manifestare, così fortemente il loro dissenso. Quella bellissima e amplia sala (ex teatro), di cui la parrocchia dispone potrebbe essere la sede di questo civile e religioso chiarimento. E potrebbe essere una buona opportunità d’incontro per future esigenze similari per iniziative parrocchiali che coinvolgono la vita cittadina. Ex malo bono.

  16. Sostanzialmente, è stato scritto tutto quello che si poteva nei commenti precedenti.
    Pro e contro.
    Personalmente concordo con le precisazioni tecniche di Marcello Sensi e di Decio Meridio (con le conseguenti riflessioni che queste comportano), oltre che con tutte le critiche sulla circostanza e sull’operato del sacerdote (ma è stato informato che siamo nell’epoca di Papa Francesco?).
    Vorrei anche metterci il carico, ma preferisco soprassedere.
    Solo un invito alle Autorità preposte ad eseguire rapidamente i controlli sulla legittimità dell’impianto pubblicitario.
    Solo un invito ai cittadini di Ponte Milvio, cattolici e non, a fare pressioni di ogni tipo sul sacerdote affinché faccia almeno un tentativo per ricordare quella che dovrebbe essere la centralità della sua missione e a non voler concorrere all’ulteriore degrado nel quale, da troppo tempo, versa l’intera area di Ponte Milvio.
    Se poi pensiamo quale è il rischio che stiamo correndo tra domani e lunedì con il ritorno di Giacomini e dei suoi (a proposito, approfitto per destinare un sincero ringraziamento a Giovanna Marchese Bellaroto per l’ottima scelta praticata, ancorché legittima, ma almeno adesso cadono fastidiose ambiguità), questi segnali di abbandono della vigilanza anche da parte dei “curatori di anime”, crea sinceramente una certa preoccupazione.
    Infine, pensate che bella immagine si proietterà sulla movida, con la gigantesca bottiglia di birra (nella parte del nuovo verbo) che benedirà i giovani dello sballo dall’alto del sagrato della Gran Madre di Dio.
    A chi sostiene che “i problemi sono altri”, sommessamente rispondo che a furia di dire che i problemi sono altri, abbiamo continuato a perdere pezzi per strada….ed eccoci qua!
    E non mi sembra che siamo arrivati in un bel posto.

    Paolo Salonia, Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio

  17. @solonia
    giusto! allora propongo al Comitato di scrivere al Vescovo Vicario (così leggo sopra da un intervento di Bruno) per fare presente l’imbarazzo dei cittadini ed richiedere un intervento per una rapida rimozione .. Se c’è bisogno di sottoscrivere una lettera fatemelo sapere attraverso vcb io ci sto! Credo sia meglio di un singolo intervento.

  18. “Abbiamo creato nuovi idoli. L’adorazione dell’antico vitello d’oro ha trovato una nuova e spietata immagine nel feticismo del denaro e nella dittatura dell’economia senza volto né scopo realmente umano» PAPA FRANCESCO….

    “.. quelli che non sono d’accordo con la mia scelta facciano una colletta e me li diano loro i quattrocentomila euro che servono per fare i lavori…” DON FABRIZIO

  19. ,400.000 euro si sarebbero potuti trovare se i parrocchiani ogni domenica da quando si danno le offerte avesse messo 10 euro o 20 euro..allora si che uno sponsor del genere si poteva evitare, facile parlare a cose fatte! è una realtà l’alchol a ponte milvio..solo perche una chiesa ha messo questo sponsor si aprono gli occhi su un problema che c’è da anni? nessuno ha visto il cartello del sexy shop su corso francia? non è altrettando discutibile come cartellone??
    la verità è che a nessuno interessava di dare un contributo ai lavori della parrocchia..si stava con la coscienza apposto a fine messa,con 20 euro di pastarelle nella borsa con la comunione fatta e un bel pranzo in famiglia!

  20. Vi state scandalizzando se sto parroco ha messo una immagine di una gigantesca bottiglia di birra sul frontale della sua Chiesa??? Beh poteva veramente fare di meglio ma di fronte a quello che ho visto e sentito sulla trasmissione andata in onda su LA7 ieri sera che riguuardava le dimissioni da Pontefice di Ratzingher sono quisquilie…..pinzillacchere……. ormai cari signori è tutto uno schifo a cominciare dal Vaticano !!!! Se volete dare un segnale al Parroco in questione andate amessa per un periodo in un altra Chiesa forse fare messa la domenica davanti a 4 persone lo farà riflettere…

  21. Ormai basta vedere in tv un programma pseudogiornalistico che per avere audience deve fare necessariamente scandalo, e la gente crede a tutto, come se fosse un vangelo… Lo spirito critico è scomparso, si abbocca a tutto ciò che (s)parla degli altri… basta fare un programma a senso unico, senza dare a chi viene accusato il diritto di difendersi, e il gioco è fatto… Mettono in pratica quello che l’infame gerarca nazista Goebbels predicava “le bugie ripetute tante volte diventano realtà”..

  22. Don Fabrizio, scaduta la pubblicità della birra, sarà la volta delle sale gioco, dei sexy shop o di cos’altro ??? L’importante è solo i 400.000 euro…..

  23. IERI MI SN ACCORTA CHE E’ STATA TOLTA LA PUBBLCITA’ DELLA BIRRA ORA VI E’ UNA CN UN OROLOGIO…………SARA’ X SCANDIRE IL TEMPO DEI LAVORI

  24. Dal 2 luglio 2013 lo sponsor è cambiato!! Ora domina sulla facciata della chiesa un orologio! Era scaduto il contratto o altro????

  25. Infatti, mom c’è più la oubblicità della birra. sarebbe interessante sapere che soluzione ha trovato il parroco, ma non credo che la renderà pubblica . Troppa soddisfazione a VCB che ha sollevato il caso e alle tante persone indignate.

  26. Caro Don Fabrizio avrei preferito un’immagine sacra piuttosto che quella pubblicitaria di una birra…per giunta in in luogo dove se ne fa grande uso …. ma piuttosto Papa Francesco è al corrente di quanto ci possa aver guadagnato la Chiesa in tutto questo ??

  27. Mi piacerebbe sapere se tutta la gente che s’indigna e critica il parroco, è cattolica praticante e se dà una mano, anche economicamente alla parrocchia… ormai questo è solo un mondo di chiacchiere… Ogni parrocchia ha un consiglio parrocchiale con tanto di economo e sono tutti laici, sono loro che prendono le decisioni , d’accordo con il parroco.

    p.s. : dai commenti che sono stati fatti finora, al massimo avete fatto la prima comunione..

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