Home ATTUALITÀ Comunali, gli esclusi di spicco dall’aula Giulio Cesare

Comunali, gli esclusi di spicco dall’aula Giulio Cesare

Galvanica Bruni

Quando il dato delle preferenze va consolidandosi, con i dati definitivi da 2.176 sezioni su 2.600 secondo il sito del Campidoglio, già è possibile stilare la lista degli esclusi “eccellenti” dalla prossima aula Giulio Cesare. Un aula, per giunta, “ristretta” dalla riforma di Roma Capitale a 48 consiglieri contro i 60 precedenti. Dodici posti in meno che influiscono in maniera determinante sulla prossima composizione dell’Assemblea capitolina.

Un elenco, quello degli esclusi “eccellenti” realizzato dall’Agenzia Omniroma, che per i partiti rappresentati in aula, inoltre, varia a seconda di vittoria o meno della coalizione al ballottaggio.

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Lunga la lista dei “bocciati” nel centrodestra
Una vera “ecatombe” di consiglieri uscenti, anche se vincesse Alemanno al ballottaggio.
In questo caso, dai 19 consiglieri eletti dal Pdl rimarrebbero esclusi nomi come Dino Gasperini, assessore uscente alla Cultura, Ugo Cassone, ex presidente della commissione Commercio, Federico Rocca, Domenico Naccari, Marco Siclari, Giuseppe La Fortuna, Fabio Schiuma, Francesco De Micheli, Ludovico Todini, Veronica Cappellaro, Gilberto Casciani, Veronica Cappellaro, Maurizio Berruti, Edmondo Tomaselli.

A questi, in caso di sconfitta di Alemanno con un PdL che porterebbe in aula solo 7 consiglieri, secondo OmniRoma si aggiungerebbero Federico Guidi, ex presidente della commissione Bilancio, Alessandro Cochi, ex consigliere delegato allo Sport, Enrico Cavallari, ex assessore al Personale, Marco Di Cosimo, Patrizio Bianconi, l’ex presidente del municipio XII Pasquale Calzetta, il figlio d’arte Alan Baccini, Alessandro Vannini, Antonio Gazzellone, Roberto Angelini e l’assessore uscente alla mobilità Maria Spena.

Fratelli d’Italia, in caso di vittoria di Alemanno al secondo turno, riporterà in aula tutti gli uscenti, mentre in caso di sconfitta al ballottaggio resterebbero esclusi Andrea De Priamo, Federico Iadicicco e Federico Mollicone.

Nella civica Cittadini X Roma che sostiene Alemanno, comunque vada il ballottaggio restano fuori Paolo Voltaggio e Antonino Torre, entrambi consiglieri uscenti.

E In casa centrosinistra?
Nel PD, nell’ipotesi di vittoria di Marino al secondo turno, tra i 19 consiglieri eletti – stando sempre alle elaborazioni di OmniRoma – non ci saranno nomi “storici” dell’aula e del partito romano come: Maurizio Policastro, consigliere uscente; Luigina Di Liegro, nipote di Don Luigi, fondatore della Caritas di Roma; Nicola Galloro; Serena Visintin, già assessore provinciale con Zingaretti; Gianluca Santilli, portavoce Pd Roma fino a poche settimane fa; Dario Marcucci, presidente uscente del Municipio III; Rossana Praitano, storica attivista dei diritti degli omosessuali già presidente del Mario Mieli.

In Sinistra Ecologia e Libertà non ce la fa Imma Battaglia, attivista per i diritti degli omosessuali dell’associazione DiGayProject, che già era stata bocciata alle regionali di febbraio dove era candidata con la civica a sostegno di Zingaretti.

Nella civica Marino, invece, secondo OmniRoma il nome più eccellente che non ce l’ha fatta è quello dello stilista Stefano Dominella, della maison Gattinoni, mentre la soprintendente Rita Paris resterebbe fuori dall’aula Giulio Cesare solo in caso di vittoria di Alemanno.

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