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Francesco D’Ausilio: abbiamo Roma in Comune? Io sì

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Francesco d’AusilioChi è Francesco D’Ausilio? Il candidato PD all’Assemblea Capitolina così si presenta. “Sono un imprenditore che si occupa di progetti europei nel campo dell’audiovisivo e del turismo. Faccio politica dal 1998, quando ho contribuito a coordinare i circoli dell’Ulivo a Roma. Da allora il mio impegno è sempre continuato, fino all’approdo nel PD, per il quale attualmente sono coordinatore dei circoli del Lazio.  Le mie priorità sono sempre state l’ambiente e il lavoro.

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Quest’anno ho scritto un libro con un giovane urbanista, Gualtiero Bonvino, dal titolo “Una Capitale sul mare”. Per analizzare il rapporto tra Roma e il suo litorale, le tante possibilità di sviluppo mancate, l’abusivismo edilizio che ha trasformato la Capitale in una grande massa informe senza un’anima. Recuperare una crescita sostenibile è il mio sogno più grande, per questo continuo a impegnarmi sia in politica che nel mio lavoro per porre il tema dell’ambiente, del disinquinamento, di un turismo diverso.

Perché il suo impegno con Marino alle prossime elezioni?

I cinque anni di Alemanno hanno lasciato macerie indicibili: abbiamo una città che non è più all’altezza delle altre grandi metropoli europee. Disservizi e degrado nelle periferie e nel centro, scandali che hanno messo a dura prova i romani. La giunta di centro-destra ha impoverito la città sotto tutti i punti di vista: dal punto di vista economico (nuove tasse a fronte di nessun servizio), dal punto di vista culturale e dal punto di vista della legalità.

Per cinque anni il sindaco ha sbandierato il tema della sicurezza senza risolvere nulla. I romani vivono in una città che non è accogliente e ha perso la sua vocazione multiculturale. L’elezione di Marino vorrebbe dire finalmente avere una persona che rimette al centro del suo programma il rilancio dell’economia della capitale, le aree verdi, la lotta alla corruzione, la vivibilità. Bisogna rifare il volto a Roma, bisogna ridarle dignità.

Quali sono i punti più importanti del suo programma?

Voglio lavorare per rendere davvero Roma una città trasparente, attraverso l’apertura al pubblico di tutte le procedure amministrative. I cittadini devono essere in grado di accedere alla cosa pubblica, devono sapere come si svolgono gare e appalti nella loro città.

Voglio introdurre una tassa di scopo per il turismo, destinando di fatto quella di soggiorno alla promozione delle attività culturali e delle attività commerciali.

Sono intenzionato a porre con forza i temi dei diritti della comunità Lgbt, lavorare con la Regione per ripristinare i servizi sociali basilari che negli anni si sono ridotti all’osso.

Rimettere al centro dell’agenda la vocazione culturale di Roma: con Marino è necessario al più presto ripristinare la Notte bianca e dare nuovo impulso all’estate romana. Coinvolgendo le periferie e l’associazionismo dal basso. Roma merita di tornare ad essere un esempio, come lo è stata per anni durante i governi di centro-sinistra.

 

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