Home ATTUALITÀ Elezioni, si impegnano a non sporcare: manterranno la promessa?

Elezioni, si impegnano a non sporcare: manterranno la promessa?

Galvanica Bruni

Giovedì 9 maggio, presso la Prefettura di Roma, si è tenuta una riunione fra i rappresentanti delle formazioni politiche in corsa per le elezioni comunali e municipali del 26 e 27 maggio e rappresentanti del Campidoglio, della Questura, dei Carabinieri e Guardia di Finanza. Obiettivo dell’incontro, raggiungere un’intesa “che consenta uno svolgimento sereno della campagna elettorale, in un clima di indispensabile reciproco rispetto, nella piena osservanza delle norme vigenti che garantisca la tutela dell’ambiente e del patrimonio storico, monumentale ed artistico.”

E’ stato quindi sottoscritto un protocollo d’intesa con il quale le forze politiche che lo hanno firmato si impegnano a rispettare su tutto il territorio della Capitale il divieto di affissione al di fuori degli appositi spazi destinati nonché il divieto di iscrizioni murali e di quelle su fondi stradali, rupi, argini, palizzate, recinzioni e, maggior ragione, su monumenti ed opere d’arte di qualsiasi genere.

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A vigilare e a sanzionare il mancato rispetto delle norme di legge,  tramite la Polizia Municipale, sarà come sempre l’Amministrazione Comunale tenuta per legge a provvedere alla defissione dei manifesti affissi fuori dagli spazi autorizzati e alla pulizia di scritte sui muri di proprietà pubblica addebitando le spese sostenute all’esecutore materiale e al committente responsabile, oltre all’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla normativa vigente.

A firmare il documento, che prevede numerose altre prescrizioni e che è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno (per leggerlo clicca qui), sono stati PDL, PD, M5S, CPI, Lista Marchini e numerose altre forze politiche. Ma non tutte, come si evince nelle ultime pagine del documento stesso.

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2 COMMENTI

  1. Il Protocollo d’Intesa è stato sottoscritto in modo quanto meno curioso a distanza ormai di quasi un mese dell’inizio della campagna elettorale, perché sta a significare la riconosciuta necessità di dover mettere un freno alla invasione selvaggia con cui i manifesti di propaganda elettorale imperversano in ogni angolo della capitale: ancor più emblematica è la constatazione che si debba arrivare a far sottoscrivere un Protocollo d’Intesa a non violare la disciplina vigente in materia che per legge deve essere rispettata a priori senza
    bisogno di “promesse” successive e che è esattamente quella che avevo indicato.
    Sotto quest’ultimo aspetto è estremamente significativo che risultino barrati e non con la sigla “f.to” una serie di gruppi politici che molto probabilmente hanno preferito disertare la riunione del 9 maggio scorso, più che rifiutarsi sfacciatamente di firmare davanti a tutti gli altri, come ad esempio Fratelli d’Italia e La Destra di Storace (che sostengono Gianni Alemanno), S.E.L. con Vendola e Partito Socialista Italiano (che sostengono Ignazio Marino), Forza Nuova, Fiamma Tricolore Destra Sociale ecc..
    Anche a non voler considerare retroattivo il Protocollo d’Intesa ed a chiudere quindi un occhio su tutte le passate affissioni elettorali abusive, gli impegni assunti debbono essere rispettati a partire dallo scorso 10 maggio in poi: tutti i cittadini che hanno pertanto a cuore il rispetto della legalità e soprattutto non intendono essere presi in giro dovrebbero denunciare senza sconti i manifesti elettorali abusivi di tutte quelle forze politiche che da domani in poi dimostrassero di predicare bene, ma razzolare molto male, nel caso che si venisse a scoprire che di fatto non hanno rispettato il Protocollo d’Intesa che hanno firmato.

  2. Ieri ho presentato un esposto al Prefetto di Roma inviato per PEC anche al Sindaco e al Comandante della Polizia Municipale nel quale ho richiesto al Signor Prefetto Pecoraro il suo intervento affinché l’amministrazione comunale e municipale metta in opera quanto previsto dalla legge e dal protocollo facendo rimuovere i manifesti abusivi IMMEDIATAMENTE addebitandone i costi a coloro che hanno commissionato le affissioni e ad applicare le sanzioni amministrative previste, in quanto sia il sindaco che il comandante del XV gruppo non hanno dato alcun seguito ad un mio precedente esposto. Precisando al signor Prefetto che la richiesta riveste carattere di urgenza, in quanto una sua tardiva applicazione (le elezioni ci saranno tra 2 settimane) vanificherebbe l’efficacia delle norme e la loro assoluta inutilità.

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