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To Max with love, omaggio a Massimo Urbani: musica immagini parole al Museo della Mente

Galvanica Bruni

urbani.jpgJohn Coltrane diceva che il jazz è come una “scoreggia”: piace solo a chi lo fa. E in effetti non sono in pochi a pensarla allo stesso modo. Del resto, se a dirlo è proprio uno dei più grandi maestri jazz della storia, forse c’è da dargli retta. Tuttavia non è questa la sede più appropriata per riaprire l’annosa diatriba che coinvolge da sempre uno dei generi musicali più controversi e colti in assoluto, anche perché vallo un po’ a raccontare ai milioni di appassionati in giro per il mondo che jazz e peto stanno sullo stesso piano.

Al contrario, il motivo per cui vogliamo parlarne è piuttosto segnalare una bellissima iniziativa che si terrà venerdì 21 giugno presso il Museo Laboratorio della Mente, situato nel 6° padiglione dell’ex manicomio Santa Maria della Pietà – in Piazza Santa Maria della Pietà, sulla Trionfale – dedicata al ricordo di Massimo Urbani, storico sassofonista jazz nato a Monte Mario e morto esattamente vent’anni fa.

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La rassegna si intitola “To Max with love” e si annuncia come una vera e propria maratona in musica, immagini e parole.

Oltre al concerto che rappresenta il piatto forte della serata in ricordo dell’artista scomparso, infatti, faranno da apripista all’evento dapprima una visita guidata al Museo della Mente, e a seguire un breve reading che introdurrà le band sul palco. Un percorso da seguire dall’inizio alla fine lasciandosi cullare dalle infinite suggestioni che promette di regalare.

to-max-with-love.jpgIl tutto non solo allo scopo di omaggiare Urbani, ma anche di sottolineare il forte legame esistente tra la sua musica e lo storico quartiere di Monte Mario, uscendo così dagli schemi della semplice commemorazione fine a se stessa e donando nuova linfa ad una manifestazione mondata da ogni retorica celebrativa e arricchita da contenuti che vanno oltre la mera nostalgia.

Massimo Urbani è stato uno dei maggiori interpreti della storia del jazz italiano, tra i protagonisti di quegli anni settanta in cui lo stesso genere musicale si affermò definitivamente anche presso il grande pubblico e approdò nei conservatori per essere studiato da una generazione di ragazzi che in esso scorgeva un canale di sfogo più erudito del rock per manifestare la propria attitudine alla protesta giovanile.

Il talento immenso di Urbani fu riconosciuto ed apprezzato dai più grandi maestri sia in Italia che all’estero.
Storico il suo viaggio compiuto in età giovanile negli Stati Uniti durante il quale folgorò con le sue doti i migliori sassofonisti dell’epoca.

In Italia Urbani collaborò con diverse formazioni di rilievo del panorama nazionale, tra le quali spiccano sicuramente gli Area di Demetrio Stratos, e frequentò – sia nelle vesti di protagonista sul palco che di spettatore – i più importanti jazz club della Capitale dando ampio sfoggio del suo istinto musicale e delle sue immense qualità di performer che gli permettevano di improvvisare con grande disinvoltura su qualsiasi canovaccio sonoro conferendo ad ogni esecuzione un’impronta del tutto personale.

E’ in quegli anni, però, che iniziarono a manifestarsi i primi sintomi di quel disagio esistenziale che lo avrebbe lentamente condotto all’autodistruzione. Consumato da un uso smodato di alcool e droghe, Urbani troverà la morte la notte tra il 23 il 24 giugno del 1993 a causa di un collasso cardiocircolatorio.

In suo onore è stato istituito il Premio internazionale Massimo Urbani, e la sua interpretazione di Everything Happens To Me, dall’album The Blessing, è custodita negli annali come la migliore mai realizzata.
Questo e altri brani sarà possibile ascoltare durante la serata del 21 giugno, dove si ripercorrerà interamente la parabola di questo grandissimo artista e si esplorerà fino in fondo quell’anima jazz di Monte Mario che è rimasta viva anche dopo il suo trapasso.

Le musiche saranno curate da Ivano Nardi, Roberto del Piano ed Eugenio Colombo. Testi scritti a cura di Carola De Scipio, Luigi Onori, Paolo Carradori. Immagini a cura di Massimiliano Carboni.

Il programma prevede alle 19:30 la visita guidata al museo e alle 21 il reading/concerto.
Per prendere parte all’iniziativa si può prenotare tramite il sito www.museodellamente.it. La prenotazione richiede una donazione di 12 euro le cui istruzioni sono contenute sulla pagina Facebook dell’evento all’indirizzo https://www.facebook.com/events/143313735849427/

Valerio Di Marco

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