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Il PRINT Tomba di Nerone: esperienze e prospettive a confronto

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print.jpgVenerdì 3 maggio, presso il Museo Fondazione Venanzo Crocetti in via Cassia 492, alle 17 si terrà il convegno “Il PRINT Tomba di Nerone. Esperienze e prospettive a confronto”, promosso dal Municipio Roma XV (già XX), Roma Capitale e il Centro Interdipartimentale Territorio Edilizia Restauro Ambiente CITERA della SAPIENZA Università di Roma. Durante l’incontro verrà illustrato lo schema di assetto del PRINT “Tomba Di Nerone” e sarà proiettato un video con i principali luoghi dell’insediamento definito “Tomba Di Nerone” che saranno oggetto degli interventi.

Inoltre sarà presentato il volume di prossima uscita “IL PRINT TOMBA DI NERONE. Il Municipio e l’Università: nuovi scenari del Programma Integrato”.

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Alla conferenza parteciperanno: Marco Corsini, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Roberto Cantiani, Membro della Commissione Urbanistica di Roma Capitale, Gianni Giacomini candidato presidente PdL al XV Municipio, Giuseppe Mocci, ex assessore all’urbanistica e candidato consigliere PdL al XV Municipio, CITERA – Centro Interdisciplinare Territorio, Edilizia; Restauro, Ambiente, Sapienza Università di Roma, che presenterà la ricerca e l’attività didattica degli anni 2010-2012 che ha avuto per tema il PRINT- Tomba di Nerone.
Il Relatore sarà il Prof. Arch. Mariano Mari.

Il nuovo piano regolatore generale ha individuato nel territorio del Municipio XX il Programma integrato denominato Tomba di Nerone, costituito di fatto da due comparti, ricadente nella città da ristrutturare, costituito da tessuti prevalentemente a destinazione residenziale.

L’insediamento di Tomba di Nerone si trova nella parte nord-nord ovest del territorio comunale ed è uno dei quartieri sviluppatisi lungo il tracciato della Via Cassia. Il principale obiettivo del PRINT è il perseguimento di una diversa qualità dell’immagine urbana attraverso l’introduzione di una premialità maggiore legata alla qualità degli interventi architettonici coniugando una maggiore autonomia energetica ad un’immagine estetica innovativa, realizzabile attraverso concorsi di idee e l’incentivazione e promozione della sperimentazione sia in campo architettonico che energetico.

Con tale premessa il Programma si pone essenzialmente l’obiettivo di fornire autonomia funzionale ad un agglomerato urbano dimensionalmente simile ad una città come Frosinone con il fine di pervenire alla riorganizzazione complessiva della struttura urbana locale restituendo al quartiere la dignità di una struttura urbana incastonata in un sistema ambientale di altissimo pregio

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4 COMMENTI

  1. Trovo quanto meno singolare, per non dire non molto normale, che a meno di un mese dalle prossime elezioni comunali e municipali si riesca a tenere un “convegno” che si dichiara genericamente “promosso dal Municipio Roma XV (già XX)”, senza specificare chi abbia avuto il potere (se non anche il diritto) di promuovere una iniziativa del genere né a che titolo si faccia proprio ora e per quale precisa finalità: se per causa delle dimissioni del Presidente Giacomini l’ex XX Municipio è stato commissariato prima ancora dello scioglimento del Consiglio Municipale per le prossime elezioni, ci si doveva aspettare che a promuovere questa iniziativa fosse l’On. Dino Gasperini che è peraltro candidato al Consiglio Comunale per il Popolo della Libertà e che quindi a maggior ragione ha comunque il dovere di far sapere se sia stato lui ad autorizzarla, dandone in tal caso le motivazioni o spiegando in caso contrario se sia stata scavalcata la sua autorità.
    Comunque sia, se le finalità dichiarate del convegno sembrano essere le “esperienze e prospettive a confronto”, pur senza la presenza del Commissario ad Acta dell’ex XX Municipio, ci si doveva aspettare un “confronto” di diverse “prospettive”, che proprio perché in prossimità delle elezioni avrebbero dovuto essere portate da diversi esponenti delle forze politiche, per rispetto se non altro della par condicio proprio da parte del Municipio che ha promosso l’iniziativa come amministrazione pubblica.
    Leggo invece che il “convegno” viene poi declassato a “conferenza”, che non è la stessa cosa, perché consente di far parlare in esclusiva soprattutto le persone che vi parteciperanno e che, fatta eccezione per l’Assessore all’Urbanistica Marco Corsini, ancora in carica pro tempore ma non candidato alle elezioni, sono costituite invece interamente da candidati alle prossime elezioni che fanno parte esclusivamente del Popolo della Libertà e che quindi si “confronteranno” soltanto fra di loro e con nessun altro.
    Debbo peraltro rilevare che non è stata data una informazione del tutto corretta su di loro.
    Di Roberto Cantiani si sarebbe dovuto dire non solo che è un ex membro della VIII Commissione ormai disciolta, ma anche e soprattutto che è anche lui candidato al Consiglio Comunale per il PDL: faccio peraltro presente che il 18 gennaio scorso ha partecipato presso il circolo “Due Ponti Sporting Club” ad un “incontro pubblico” di presentazione del Piano di Assetto del Parco di Veio, qualificandosi però allora come Presidente della III Commissione Mobilità e motivando la sua presenza come residente a La Storta.
    A quel convegno hanno partecipato non solo Gianni Giacomini e l’allora Assessore ai Grandi Parchi Giuseppe Mocci, entrambi oggi candidati al XV Municipio per il PDL, ma anche il Prof. Arch. Mariano Mari, che in occasione del 2° “incontro pubblico” organizzato il successivo 25 gennaio direttamente nella sala del Consiglio Municipale ha addirittura illustrato il Piano di Assetto, dando una serie di informazioni di cui ho dovuto contestare quelle non rispondenti al vero.
    Nel corso della riunione dello scorso 18 gennaio è stato portato ad esempio anche il Programma Integrato di Intervento (in sigla PRINT) della Tomba di Nerone, affermando che ne sarebbe difficile la redazione ed attuazione perché “strozzato” da un lato dalla riserva dell’Insugherata e dall’altro lato dal Parco di Veio, ignorando del tutto o non facendo comunque sapere che i confini dentro cui rimanere con il progetto sono quelli individuati dal vigente Piano Regolatore di Roma (specie per la Centralità Locale XX-2 “Cassia/Tomba di Nerone”) e rimangono quindi del tutto al di fuori della perimetrazione del Parco di Veio.
    Nel corso del 2° incontro pubblico il Prof. Arch. Mariano Mari ha fatto sapere di essere stato incaricato di presiedere un gruppo che collabora per la redazione proprio del PRINT della Tomba di Nerone su cui venerdì prossimo farà da relatore: sarà comunque sicuramente interessante conoscere i risultati a cui ha portato la ricerca e l’attività didattica degli anni 2010-2012 che ha avuto per tema il PRINT- Tomba di Nerone.

  2. Altro che PRINT, l’unica cosa che fa venire in mente Tomba di Nerone e’ la vergogna del giardino pubblico e del monumento ricoperto di erbacce; ma voi credete che i residenti possano essere interessati a simili iniziative quando l’unico giardino della zona e’ ridotto ad una discarica?

  3. Sono stato a sentire il convegno sul PRINT non solo per sapere chi l’avesse organizzato, ma anche e soprattutto per conoscere i suoi contenuti. Giuseppe Mocci in persona mi ha detto che l’On. Dino Gasperini l’ha autorizzato in quanto già precedentemente programmato: ha giustificato la partecipazione sua e di Gianni Giacomini (che non è poi venuto) con il fatto che ad approvare il progetto preliminare del PRINT è stata la Giunta con deliberazione n. 2/2012, che – oltre a non essere nemmeno pubblicata sul sito internet del Municipio – non è conosciuta da quasi nessuno dei consiglieri uscenti. Quanto ai contenuti del PRINT sono rimasto letteralmente allibito di come e di cosa sia stato approvato in termini sia di metodo che di merito. In termini di metodo ci si è avvalsi della attività didattica dei corsi di urbanistica della facoltà di Architettura degli anni 2010-2012 che il Prof. Mariano Mari ha fatto fare, senza però che i suoi studenti (presenti al convegno in numero maggiore addirittura degli abitanti del quartiere) siano stati portati a conoscenza dei problemi e delle proposte di riqualificazione portate dai cittadini e dal comitato di quartiere negli ultimi 20 anni. Sia prima in fase di studio che dopo in sede di approvazione del progetto preliminare del PRINT non sono state considerate come parte essenziale della riqualificazione del quartiere “Tomba di Nerone” le soluzioni progettuali da dare ad esempio alla mancanza di una vera e propria mappa del sottosuolo ed in particolare del sistema fognario che scarica tuttora a cielo aperto tutti i suoi liquami, alla mancata sistemazione definitiva del mercato saltuario del mercoledì su un’area privata ai bordi di via di Grottarossa, al mancato collegamento con via Vibio Mariano della strada di fondovalle, al mancato collegamento di via Camporgiano con via Casalattico (previsto peraltro dal vigente P.R.G.) ed alla mancata migliore sistemazione di un unico ufficio postale per 50.000 persone situato in curva e con soli 20 posti macchina circa.
    Il progetto preliminare approvato dalla Giunta non si è preoccupato nemmeno di pianificare la Centralità Locale XX-2 “Cassia/Tomba di Nerone” che è ricompresa all’interno del PRINT: in base alle N.T.A. del P.R.G. doveva costituire una priorità del programma integrato, che avrebbe dovuto progettare l’unica vera piazza centrale attrezzata dell’intero quartiere, dando risposte a buona parte delle problematiche legate alla strada di fondovalle.
    Agli studenti è stato così fatto fare un lavoro certosino di ricognizione sul territorio che ha portato al censimento di tutti i fabbricati del quartiere, non esteso però anche alla effettiva destinazione d’uso di scantinati e garage, che sarebbe stato utilissimo ai fini della riqualificazione dei parcheggi per ripristinare a posti macchina tutti i locali interrati a ciò riservati originariamente ma utilizzati poi per tutt’altre attività commerciali: bene o male però il calcolo delle cubature dei fabbricati censiti è arrivato ad una oggettiva volumetria complessiva molto maggiore di quella risultante al Municipio, che non si è minimamente preoccupato di utilizzare il censimento degli studenti per “scovare” la massa degli abusi edilizi anche e soprattutto per farsi pagare i vari tributi che vi sono connessi (tassa sui rifiuti, l’IMU quanto meno delle seconde case ecc.).
    A chi giustamente si chiedesse in che cosa sia allora consistita la “riqualificazione” del quartiere “Toma di Nerone” faccio sapere che ha riguardato quasi esclusivamente la ricerca dei “vuoti”, vale a dire dei lotti liberi non ancora edificati su cui assieme al resto del PRINT verrà indetto un bando aperto alle offerte dei proprietari delle aree che chiederanno premi di edificabilità e/o possibilità di destinazioni d’uso più remunerative proponendo in cambio la realizzazione di opere pubbliche attraverso un “contributo straordinario”.
    In questo modo verranno alla fine approvati di fatto tanti progetti in variante di P.R.G. che consentiranno di saturare tutti i lotti non ancora edificati con nuove case che scaricheranno sul quartiere una marea di auto, senza preoccuparsi più di tanto di come evitare la inevitabile ulteriore congestione provocata dai nuovi insediamenti: a tal ultimo riguardo lo schema di assetto così come approvato dalla Giunta Giacomini, stando al depliant distribuito il giorno del convegno, prevede in teoria rotatorie a tutto spiano di cui non si preoccupa in pratica della loro reale fattibilità, perché le dissemina soprattutto lungo la via Cassia all’altezza degli incroci con via Bracciano, via di Grottarossa, via dei SS. Cosma e Damiano, via Vibio Mariano e via dei Due Ponti.
    Sul piano della viabilità lo schema di assetto arriva addirittura ad uscire dal perimetro del PRINT per invadere il parco di Veio, fregandosene altamente delle prescrizioni di tutela integrale imposte da strumenti superiori al P.R.G. ed allo stesso PRINT.
    Arriva così a fantasticare su un circuito viario di circonvallazione del quartiere da realizzare partendo dall’incrocio con via di Grottarossa con la strada cosiddetta della Ferratella che Giacomini da due anni ha cercato di far asfaltare e che arriva sotto il Raccordo Anulare: andrebbe congiunta con via Bracciano, scaricando così molto intelligentemente sulla Cassia una ulteriore marea di traffico all’altezza dello svincolo con il G.R.A. già da ora intasatissimo a quasi tutte le ore.
    Il PRINT sfornato dalla Giunta Giacomini non è a mio giudizio un programma di “riqualificazione”: è piuttosto un programma di “cementificazione” del quartiere “Tomba di Nerone” di cui non ha affatto bisogno.

  4. Grazie alle chiarissime note e osserazioni di Bosi ci sembra di capire che ancora una volta siamo di fronte a progetti di scarso interesse per la maggior parte dei residenti, progetti lontani dalle reali esigenze dei cittadini che chiedono invece fatti concreti.

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