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Un melograno per Bob, il ragazzo del Fleming amico di tutti

Galvanica Bruni

melograno.jpgChi passava all’ora di pranzo di lunedì 29 aprile per Villa Balestra si sarà chiesto cosa stesse succedendo. Come mai c’erano decine di ragazzi sorridenti intorno ad un albero. Cos’era a portare tutta quella gioventù a unirsi allegramente davanti ad un semplice alberello. Beh, chiunque sia passato e se lo è chiesto, vuol dire che non aveva conosciuto Roberto Mannino. C’era un’atmosfera unica e preziosa oggi a Villa Balestra, dove giovani e meno giovani si sono riuniti alle 12:30 per piantare un melograno in ricordo di Bob, nel parco dove amava passare i pomeriggi.

E’ già passato un anno da quando Roberto Mannino, “Bob, il ragazzo dal sorriso sempre aperto”, è deceduto a soli 18 anni in via Flaminia Vecchia, al Fleming, lo scorso 29 aprile a causa di un incidente stradale accaduto in una maledetta notte di primavera, che fece calare improvvisamente l’inverno su tutto il quartiere Collina Fleming.

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Si parla del tempo per dovere di cronaca, ma il tempo in questi avvenimenti non ha importanza. La presenza di Bob è ancora fortissima, la sua immagine è ormai eterna, ed ognuno ha la propria stampata negli occhi. Chi lo ricorda in giro per il quartiere a scherzare con gli amici, chi in discoteca a ballare, chi a duettare con una campione di Volley in quella vecchia pubblicità del prosciutto cotto, chi quando era piccolo e tornava dal campo della parrocchia con quella faccia simpatica e paffutella.

Da quel 29 aprile del 2012 Bob è sempre più vivo, ancora sorridente. Oggi a Villa Balestra la sensazione di allegria e spensieratezza abbracciava tutti i presenti, sembrava una delle prime giornate della bella stagione, dove tutti escono e c’è il pienone “in villa” e si pensa a ridere, scherzare e a fare progetti per l’estate.

Se Bob era pieno di amici, oggi ne ha ancora di più. I fiori sempre freschi dove è scomparso, quella foto con il suo sorriso che ogni giorno su Corso Francia riscalda il cuore di amici, parenti, conoscenti e anche sconosciuti. Un concerto di beneficenza organizzato a febbraio. Oggi il melograno, lì tra i ragazzi e la natura, piantato di fronte al bar, come per fare compagnia, e insieme guardare Roma nella splendida cornice della villa dei Parioli.

Non ci si ferma qui, in programma anche un torneo di calcio, una delle tante passioni di Bob. Per continuare a vivere, non nel ricordo, ma nella realtà di un ragazzo che sembra aver sparso la sua straordinarietà tra la gente, un regalo speciale di un ragazzo speciale, che tramite i sorrisi della famiglia, gli aneddoti degli amici, l’atmosfera leggera, oggi è più vivo che mai.

Omnia, quae de terra sunt, in terram convertentur. Tutto quello che viene dalla terra, ritornerà alla terra. E proprio attraverso la terra dove è stato piantato il melograno, il laccio rosso che lo teneva, tagliato dalla mamma, l’acqua versata dagli amici per innaffiare l’albero, che la vita continua. E Bob oggi era lì, a continuare a ridere e scherzare ancora e per sempre con i suoi amici.

Francesco Cianfarani

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1 commento

  1. E’ vero! Tutti i giorni percorro Corso Francia e tutti i giorni alzo lo sguardo verso quel ragazzo, quel viso buono e sorridente che spicca nel grigio del metallo e dell’asfalto! Mi chiedo sempre quale sia stata la sua vita, la sua storia, e mi fa piacere sapere attraverso voi che il suo percorso è stato intenso, leggero e positivo. Avrei senz’altro partecipato all’evento di Villa Balestra. Un abbraccio ai genitori, ai familiari, agli amici! Voi sapete che non siete soli, perché c’è lui, perché ci siamo noi, perché c’è ancora tanta buona gente. Cercherò di seguire i vostri eventi su vigna clara blog, il nostro indispensabile e prezioso giornale di zona.

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