Home AMBIENTE Nel XX Municipio un impianto per stoccaggio rifiuti radioattivi

Nel XX Municipio un impianto per stoccaggio rifiuti radioattivi

Galvanica Bruni

Si torna a parlare di scorie nucleari nel territorio del XX Municipio. In via Anguillarese, poco distante da Cesano e da Osteria Nuova, all’interno del centro di ricerca Enea di Casaccia nascerà un impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti radioattivi. In sostanza La Casaccia viene trasformata in un deposito di materiale radioattivo trattato, cioè scorie di processi che prevedono l’uso del plutonio.

Non si è ancora spento l’eco dell’inchiesta di pochi giorni fa dell’agenzia Adnkronos, nella quale si evidenzia una carenza di sicurezza dei cinque depositi all’interno della Casaccia nei quali sono ospitati “poco più di 7 mila metri cubi di rifiuti radioattivi, contenuti in circa 2500 fusti prodotti dagli anni ‘90 e fino al 2009″, che un’altra inchiesta, questa volta del quotidiano on-line Affaritaliani.it, accende nuovi riflettori sulla vicenda.

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Stando a quanto rivelato dalla testata milanese, il 14 gennaio 2013 la Provincia di Roma, guidata da un commissario prefettizio nominato dopo le dimissioni rassegnate il 7 dicembre 2012 dall’allora presidente Nicola Zingaretti, ha autorizzato la costruzione di un nuovo impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti radioattivi alla Società Nucleco S.p.a. controllata per il 40% da Enea e per il 60% da Sogin, la società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi oggi ospitati all’interno dei cinque depositi.

L’autorizzazione – come si deduce dalla lettura del documento pubblicato da Affaritaliani.it – è stata concessa dopo un iter durato ventotto mesi, la domanda inoltrata dalla società Nucleo risale infatti a settembre 2010. Poi ha preso il via una serie di analisi e verifiche puntualmente verbalizzate in due Conferenze dei Servizi alle quali hanno preso parte tutti i soggetti coinvolti.
Fra questi vi era anche l’Amministrazione Capitolina, che dunque era al corrente di quanto si stava decidendo sul territorio del XX Municipio senza però, a meno di smentita, averne informato il governo locale. Così parrebbe, visto che sull’argomento non si trova traccia negli atti del Consiglio Municipale degli ultimi due anni.

E la firma arriva il 14 gennaio 2013. Con una semplice “determinazione dirigenziale” l’amministrazione della Provincia di Roma, ente destinato a sparire entro la fine dell’anno, concede l’autorizzazione alla Nucleco spa di costruire in via Anguillarese 301 un nuovo stabilimento adibito al trattamento e allo stoccaggio di rifiuti radioattivi. Autorizzazione che ha una validità di quindici anni dalla data del rilascio.

Il tutto accade a Osteria Nuova, nei pressi di Cesano, nel territorio del XX Municipio, senza che i suoi cittadini ne abbiano mai saputo nulla negli ultimi trenta mesi.

Sul tema è intervenuto il neo consigliere regionale per La Destra, Fabrizio Santori, nonchè ancora presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale, che chiede il ritiro dell’autorizzazione.
“Apprendiamo con sgomento e sdegno – scrive in una nota – quanto sembra accadere a due passi dal lago di Bracciano, ancora in territorio del XX Muncipio, dove è stata autorizzata dalla Provincia di Roma una discarica di rifiuti radioattivi. Un fatto gravissimo, e chiediamo perciò al ministro Clini le opportune verifiche e il ritiro dell’atto dell’amministrazione provinciale”.  (red.)

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