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Regione Lazio, varata la Giunta Zingaretti

Duca Gioielli

zingaretti-nicola.jpg”Avevamo detto che avremmo cambiato tutto. Abbiamo cominciato eleggendo tutti consiglieri nuovi, continuiamo con la scelta degli assessori. Io sono orgoglioso della Giunta che presentiamo, per la qualità delle persone e perché è stata formata esclusivamente sui due principi chiave che vogliamo portare nella Regione: il merito e la competenza” Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti commenta l’avvenuta composizione della sua giunta.

Sei donne e quattro uomini, è la giunta regionale a più alta presenza femminile d’Italia quella che Nicola Zingaretti ha varato questa sera. Questa la composizione e le deleghe assegnate.

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Lidia Ravera, assessore alla Cultura e allo sport. – scrittrice, giornalista italiana ha pubblicato oltre 25 libri, per lo più romanzi. Ha collaborato a numerose sceneggiature per il cinema e per alcune serie televisive della RAI.

Alessandra Sartore, assessore al Bilancio, patrimonio e demanio. E’ dirigente del Ministero dell’Economia e delle Finanze dal 25 maggio 2001. Ricopre molteplici cariche nell’ambito di organismi di controllo di natura sindacale in rappresentanza del Mef. Ha svolto docenze in materia di finanza pubblica ed ha fatto parte di comitati e gruppi di lavoro su varie tematiche di finanza pubblica.

Lucia Valente, assessore al Lavoro. Professore associato di diritto del lavoro della Sapienza Università di Roma – Facoltà di Giurisprudenza. Membro del Comitato pari opportunità e del Comitato etico della Sapienza, Università di Roma.

Paola Varvazzo, assessore alle Politiche Sociali. Vice Prefetto Aggiunto. Per anni ha incentrato la propria attività all’interno dell’amministrazione pubblica sui temi dei diritti civili, cittadinanza, condizione giuridica dello straniero, immigrazione e diritto d’asilo.

Sonia Ricci, assessore all’Agricoltura, caccia e pesca. Dirigente d’azienda e imprenditrice nel settore dell’agricoltura. Dal 2007 al 2012 è stata consigliere comunale e vicepresidente del consiglio del comune di Sezze (LT). Dal 1994 al 1996 è stata assessore alle attività produttive nello stesso comune.

Concettina Ciminiello, assessore alla Semplificazione, trasparenza e pari opportunità. Dal 2010 ricopre l’incarico di funzione dirigenziale di livello generale di è Direttore Amministrativo della Scuola superiore dell’economia e delle finanze (MEF). Negli anni ha inoltre ricoperto e ricopre tuttora ruoli apicali in diversi ministeri.

Massimiliano Smeriglio, vicepresidente e assessore alla Formazione, università, scuola e ricerca. E’ stato assessore provinciale al lavoro e alla formazione nella Giunta Zingaretti. Dal 2001 al 2006 è stato presidente dell’XI municipio di Roma. Dal 2006 al 2008 è stato deputato della Repubblica ed è stato rieletto alle ultime elezioni. Dal 2000 è docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione presso l’Università di Roma Tre.

Michele Civita, assessore alle Politiche del Territorio, della mobilità e dei rifiuti. E’ stato prima assessore provinciale ai trasporti nella Giunta Gasbarra e successivamente assessore all’ambiente nella Giunta Zingaretti. Da assessore ha seguito la vicenda rifiuti sviluppando la raccolta differenziata della provincia di Roma. Dal 1997 al 2000 ha lavorato all’organizzazione del grande Giubileo con la responsabilità del programma degli interventi.

Guido Fabiani, assessore Attività Produttive e sviluppo economico. Rettore dall’1998 della Università degli studi di Roma Tre. Professore ordinario di Politica economica dal 1980, ha ricoperto fino al 1998 la carica di Preside nella Facoltà di Economia “Federico Caffè” dell’Università degli Studi Roma Tre.

Fabio Refrigeri, assessore alle Infrastrutture, alle politiche abitative e all’ambiente. Sindaco di Poggio Mirteto dal 2004, ha ricoperto negli anni numerosi incarichi amministrativi nell’area del reatino. Responsabile, per l’Anci Lazio, delle unioni di Comuni e dell’associazionismo comunale dal 2004 al 2009. Responsabile in Anci dello Sportello unico delle attività produttive e commercio dal 2011. Presidente dell’unione di Comuni della Bassa Sabina.

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5 COMMENTI

  1. La governatrice uscente fu costretta a prendere degli esterni al consiglio, per il casino tra Milione e i radicali che protestarono per la presentazione delle liste fuori tempo massimo… ma ora che hanno diminuito il numero del consiglio regionale da 70 a 50, mi chiedo a cosa è servito tutto ciò se con una giunta fatta tutta da esterni riporta il numero a 60.
    MA NON SI DOVEVANO RISPARMIARE SOLDI ??
    Considerando il suo ultimo atto come presidente della provincia, l’acquisito esosissimo e sicuramente inutile di un grattacielo fuori dal mondo e questo primo atto da governatore, non mi sembra un buon inizio all’insegna della cosidetta spending review !!!!!!!!!!!!!!

  2. Posto qui un nostro comunicato perchè credo sia abbastanza inerente all’argomento dell’articolo.

    Lazio: CasaPound Italia, costa 1,1 milioni la giunta di esterni del
    ‘taglia-sprechi’ Zingaretti
    ”Già un record per il neogovernatore: è riuscito a dimezzare gli
    effetti della riforma del consiglio prima ancora che si insedi
    l’aula”

    Roma, 21 marzo – ”Immagina: costeranno oltre un milione di euro alla
    Regione Lazio i dieci assessori esterni scelti dal governatore del
    centrosinistra Nicola Zingaretti”. Lo afferma in una nota CasaPound
    Italia, sottolineando che ”con la scelta di nominare una giunta fatta
    solo di non eletti, per legge equiparati per stipendio ai consiglieri
    regionali, il ‘presidente di tutti’ che si era presentato ai cittadini
    come colui che avrebbe ‘cancellato gli sprechi’ ha già raggiunto un
    risultato: dimezzare l’efficacia della norma che voleva ridotti da 70
    a 50 i membri dell’aula della Pisana, prima ancora che questa si
    insedi”.

    ”I conti sono presto fatti – spiega Cpi – Secondo quanto prevede la
    legge regionale 2 maggio 1995 n. 19 agli assessori esterni spettano 12
    mensilità composte da indennità di carica, indennità di funzione e
    diaria, ma non l’assegno di fine mandato, che tocca solo ai
    consiglieri. In particolare, la legge fissa l’indennità di carica a
    4.252,35 euro, a cui vanno aggiunti 1.485,89 euro per l’indennità di
    funzione dei nove assessori e 1.783,08 per quella del vicepresidente,
    oltre alla diaria, ossia al rimborso forfetario per le giornate di
    seduta, pari a 3.503,11 euro. In pratica, ogni assessore dovrebbe
    incassare 9.241, 35 euro al mese, per un totale di 110.896,2 euro
    l’anno a cui vanno sommati i 9.538,54 percepiti dal vicepresidente per
    un totale di 114.462,48 l’anno. Spesa complessiva annua per la
    Regione: 1.112.528,28”.

    ”La giunta la valuteremo alla prova dei fatti – conclude CasaPound
    Italia -, ma una cosa la possiamo già dire quanto meno sul suo
    presidente: Zingaretti sembra essere contro gli ‘sprechi’ nello stesso
    modo in cui è stato contrario al commissariamento della sanità del
    Lazio fino a quando non ha annunciato la sua imminente nomina a
    commissario”.

    Andrea Antonini
    ex Consigliere Municipio Roma XX

  3. Gentile sig. Ferri, è riuscito a dire due inesattezze in un post, quasi un record.
    La presidente Polverini (non esistono i governatori) ha preso assessori esterni per libera scelta. Inoltre non contenta di avere 70 consiglieri ne volle due in più, controlegge, con danni erariali immaginabili. Inoltre introdusse il vitalizio per gli assessori, quindi riconobbe un istituto già discutibile per un eletto anche per i nominati.
    Riguardo il Presidente Zingaretti ha fatto una libera scelta come il predecessore che però va considerato proprio in relazione alla diminuzione dei consiglieri. Inoltre la scelta di dare il governo della Regione Lazio a eminenti esponenti della cultura e dell’accademia va verso la valorizzazione del ruolo dell’assessore compito assegnato a chi quei problemi li conosce bene per esperienza professionale pregressa.

    Riguardo la nuova sede della provincia, non è stata acquistata da Zingaretti, e a regime costerà meno dell’attuale rete di immobili sparsi sul territorio spesso in affitto. Ma su questo è facile speculare (anche se difficile avere ragione).

    Mi permetto di aggiungere che rispetto molto chi in maniera eroica difende la peggiore giunta che il Lazio abbia mai avuto, per la prima volta caduta anticipatamente e che in quanto a nefandezze è superata solo dalla Lombardia.

    Claudio Marinali

  4. Sig. Marinali, le sembra forse che abbia difeso la giunta Polverini?? non mi sembra, io ho fatto un paragone e basta. Il suo presidente (o governatore, come spesso vengono chiamati..) ha vinto le elezioni proprio perchè doveva comportarsi diversamente rispetto al passato : ora lei ci dice che dopo essere stato eletto, è liberissimo di nominare quanti assessori esterni vuole, bene, ne prendiamo atto.. Ma gli accademici che dice lei non poteva metterli direttamente in lista o nel listino?? Quindi l’andazzo non è cambiato per nulla…
    Per la nuova sede della provincia (bisogna ricordare sempre che è un ente che scomparirà e che aveva già un bilancio in rosso..) ha ragione : Zingaretti era assessore al bilancio della giunta Gasbarra che iniziò l’acquisto della cattedrale nel deserto, ma poi ha concluso l’affare. Sbaglio o questi signori fanno parte della sua “parrocchia” ??
    Non venga poi a dirci che è stato un affare, almeno non metta l’anello al naso a noi che dovremo pagare quei 263 milioni di euro.

  5. 1) Sono della mia parocchia.
    2) Saranno gli enti preposti a verificare o meno la congruità di tale scelta
    3) Zingaretti non è mai stato assessore al bilancio
    4) L’affare in questi casi è sempre di chi vende l’immobile ma ricordiamoci che gli edifici attualmente in uso sono 12 e che i dipendenti dell’ex provincia non scaniscono. Le consiglio questo link sicuramente non vicino al csx http://www.linkiesta.it/la-provincia-di-roma-sperpera-260-milioni

    cordiali saluti

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