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Flaminia: Due Ponti, stazione nuova problemi vecchi

ArsBiomedica

dueponti.jpgBellissima la nuova stazione Due Ponti della Ferrovia Roma Nord. Bei tornelli all’ingresso, pulita e finalmente a livello del treno. E’ notizia di oggi che è stata anche fornita di cestini per l’immondizia che sono regolarmente svuotati. E’ anche fornita di un comodo ascensore, ma le cose poi si vedono quando si usano e lì cominciano i problemi. Gli ascensori, a detta degli operai che li montavano, non sono ancora attivi perché mancano della relativa autorizzazione.

Attenzione quindi a tutti i disabili ed anziani che si fidassero degli ascensori funzionanti perché non esiste un varco per disabili e quindi occorre per forza fare le scale e passare per i tornelli.

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Tornelli che sono presenti solo su un lato della stazione, ma non nell’altro, dove vi sono le slide doors. Quindi se siete disabile o con problemi di circolazione e provenite da Roma potete uscire dalla stazione, se invece provenite dalla direzione Viterbo troverete l’unica via di uscita bloccata dai tornelli.
Forse si è ritenuto che fosse davvero troppo difficile mettere uno scivolo per disabili sulle scale (anche in caso di malfunzionamento degli ascensori, come sicurezza) e togliere i tornelli o sostituirli con slide doors.

Lo scopo dei tornelli poi è abbastanza misterioso. Se servono a convalidare il biglietto, tale scopo è già raggiunto sul treno ove in ogni carrozza vi sono due macchinette obliteratrici; ma se è cosi, ovvero se si impone di obliterare il biglietto per entrare in stazione, succede che dal momento che si timbra il biglietto si inizia a pagare un servizio che in media comincerà tra i dieci e i trenta minuti successivi, cioè il tempo di attesa del treno.

In pratica da un 10% al 33% del biglietto lo si paga solo per avere il diritto di aspettare il treno e non per usufruire del servizio. Insomma è come se si pagasse il biglietto dell’Atac per aspettare il bus alla fermata. (Dal sito Atac: “Biglietti a tempo, Bit: valido 100 minuti, deve essere convalidato all’inizio del primo viaggio e non è cedibile.”)

Ed invece a Due ponti, cosi come a Grottarossa o a Saxa Rubra il biglietto va obliterato non quando inizia il viaggio, ma quando si entra in stazione. E per giunta a Grottarossa è facile trovare anche un controllore che vi chieda il biglietto mentre aspettate il treno e vuole che voi lo abbiate convalidato per avere il privilegio di aspettare il treno.

Era davvero cosi difficile anche qui mettere le obliteratrici sulle pareti come fanno le FS e risparmiare i soldi dei tornelli?

Passiamo ora ad esaminare il sottopassaggio della stazione Due Ponti.

Se volete usufruirne vi aspetta un’amara sorpresa perché in questi giorni lo trovereste allagato. Insomma qualcuno ha pensato che la pioggia scendesse educatamente solo attraverso le scale o con moderazione e che quindi una grata piccola in fondo alle scale bastasse ad arginare il fenomeno.

Ma la pioggia, si sa, è una maleducata e quindi si è infilata nel sottopassaggio che si è allagato (e manderà un pessimo odore quando la pioggia si sarà asciugata).
Occhio quindi, se prendete il sottopassaggio munitevi di galoche.

Il bello è che anche la vecchia stazione soffriva dello stesso problema. Qualcuno non ha imparato la lezione, eppure non era difficile pensarci. Insomma, stazione nuova, problemi vecchi .

E ancora.
Sul binario in direzione Viterbo è a disposizione la macchinetta per i biglietti, cosa che non vi è dall’altra parte del binario e neanche è possibile raggiungerla. Come mai? Perché per raggiungerla occorre prima fare il biglietto, entrare ed usare il sottopassaggio. Insomma il paradosso è che la macchinetta si può vedere ma non raggiungere … se si è senza biglietto.

Ragion per cui le persone sprovviste dello stesso che si trovano sul binario direzione Roma devono, nell’ordine: scavalcare i tornelli commettendo un reato, usufruire del sottopassaggio, raggiungere la macchinetta sul binario opposto e poi ritornare dall’altra parte. Molto comodo.

Ed ovviamente non vi è alcun cartello che segnali dove e se c’è la macchinetta.

Peccato, perché la stazione è davvero bella, ma si è persa l’occasione di farla anche funzionante e comoda per tutti. Speriamo nella prossima stazione. (red.)

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2 COMMENTI

  1. Ahahhaha, perdonatemi, nel mio lavoro mi capita di parlare di UX (User eXperience), dove appunto bisogna studiare un modo per rendere appetibile e comodo l’usufruire, da parte dell’utente, dei servizi offerti.

    In Italia giustamente non sappiamo cos’è e facciamo strike con cose di questo tipo: la macchinetta per fare il biglietto dopo i tornelli per timbrarlo.

    Sarei curioso di scoprire chi è l’ingegnere che l’ha progettato, perchè non so voi come la pensate, ma non serve la laurea per capire che se metti la macchinetta per acquistare i biglietti DOPO il tornetto per timbrarlo, stai facendo un errore grosso.

    Per non parlare degli altri difetti che sono allucinanti.

    Perdonate la cattiveria ma certa gente è da prendere A CALCI.

  2. I tornelli all’ingresso della stazione presentano un problema, forse non importante ma, assai sgradevole… mi è capitato, alla stazione Acqua Acetosa, di obliterare il biglietto per entrare in stazione ed aspettare oltre 40 minuti un treno che non è mai arrivato. Mi sono arrangiato a tornare a casa in altro modo, ma quel biglietto sprecato è stato assai fastidioso. E sulla linea di cui parliamo la presenza e frequenza dei treni lascia sospettare che il mio problema possa ripresentarsi ad altri.

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