Home ATTUALITÀ Cesano, contestata la “lezione” di Mario Merlino nella Scuola di Fanteria

Cesano, contestata la “lezione” di Mario Merlino nella Scuola di Fanteria

Galvanica Bruni

fanteria.JPGHa fatto scalpore una “lectio magistralis” tenuta a fine febbraio alla scuola di Fanteria di Cesano. Come rivelato da Il Messaggero, nell’ambito di un convegno sulla seconda guerra mondiale dal titolo “Carattere di una guerra” rivolto a ufficiali e sottufficiali della Scuola di Fanteria, fra i diversi relatori uno in particolare ha attirato l’attenzione, un nome legato ad un travagliato periodo storico della nostra Repubblica: Mario Merlino.

Chi ha vissuto gli anni cosiddetti “di piombo” ricorderà bene la figura di Mario Merlino, un radicale di estrema destra,  stretto collaboratore e amico di Stefano Delle Chiaie nonché esponente di spicco di Ordine Nuovo, passato poi ad Avanguardia Nazionale prima di virare verso il mondo anarchico. Un personaggio allora ambiguo, del quale si disse essere vicino agli ambienti dei servizi deviati. Fu coinvolto anche nel processo per la strage di Piazza Fontana nell’ambito del quale venne condannato per associazione sovversiva in primo e secondo grado per poi essere prosciolto in Cassazione per insufficienza di prove.

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Un personaggio allora tanto chiacchierato, di cui molto si è parlato essendo stato per anni, nei famosi anni di piombo, una delle icone dello sfaccettato mondo dei gruppi e gruppuscoli dell’estrema destra.

Oggi Mario Merlino risulta essere impegnato nella società come docente, scrive articoli, libri e rappresentazioni teatrali sullo sfondo dei quali aleggiano sempre richiami ai suoi ideali legati al ventennio fascista e alla Repubblica di Salò.

Ma il fatto che sia stato chiamato a tenere una lezione ad un convegno di militari, nella scuola di Cesano, non è andato proprio giù a parecchi nonostante che si trattasse di “una conferenza storica, che verteva su eventi bellici della seconda guerra mondiale”, come hanno fatto sapere dall’ufficio stampa dell’Esercito.

E’ stato l’Anpi a scagliare la prima pietra.
“E’ con incredulità e sdegno – si legge nella nota di Vito Francesco Polcaro, presidente dell’Anpi di Roma – che apprendiamo dalla stampa che alla scuola di fanteria di Cesano, ad un convegno sulla seconda guerra mondiale, sia stato invitato a tenere una lezione Mario Merlino, un fascista e terrorista amico del capitano delle SS Erich Priebke, che ha sempre rivendicato la sua appartenenza ideologica all’estrema destra. Condanniamo con la massima fermezza questo episodio, poiché attuato davanti a giovani reclute da una istituzione repubblicana come l’Esercito, che fra i suoi compiti ha quelli di ispirarsi e salvaguardare i valori democratici nati dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal nazifascismo.”

“Nella sua relazione – si legge ancora nella nota – Merlino ha anche utilizzato la presenza di una ex repubblichina del servizio femminile, con camicia nera e basco S.A.F., per sostenere le sue tesi di parificazione tra partigiani e repubblichini, esaltando gli anni del fascismo.”
Per questo motivo, si annuncia nella nota, “l’Anpi proporrà al Coordinamento romano antifascista di tenere una manifestazione di protesta a Cesano e chiede alla direzione della scuola di fanteria di organizzare un incontro tra l’Anpi e gli allievi, in modo che storici competenti possano spiegare chiaramente cosa sono stati per l’Italia il fascismo e la Repubblica di Salò.”

Ed altre voci si sono levate, alcune anche dai municipi romani.

“Quanto riporta la cronaca romana de il Messaggero è veramente vergognoso e inquietante” ha infatti tuonato Giovanni Barbera, presidente del Consiglio del XVII Municipio, al quale ha fatto eco poco dopo Claudio Ortale, vice Presidente del Consiglio del XIX Municipio: “E’ allucinante e preoccupante che salga in cattedra un uomo proprio come Merlino e sono allucinanti le giustificazioni di alcune fonti militari quando spiegano che era presente come esperto di storia, essendo stato, pare, un insegnante liceale: spiegazione davvero paradossale”.

Fabrizio Azzali

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8 COMMENTI

  1. L’errore grave che ha fatto il Comando della Scuola di Fanteria è stato quello di non tenere conto delle inevitabili, inutili polemiche. Merlino è un cittadino libero come sono liberi i tanti terroristi ed ex-brigatisti che macchiatisi di crimini gravissimi sono riparati all’estero per poi tornare “liberi” in italia. Ne “www.il cassetto” c’è una lista di 37 nomi stilata da B.Ferro di brigatisti (qualcuno con più di un ergastolo) liberi e con incarichi o contributi economici forniti dallo Stato.
    L’ANPI sempre così solerte “a scagliare la prima pietra” si è ben guardata dal contestare la proposta di B.Grillo di eleggere a Presidente della Repubblica il Premio Nobel Dario Fo che fece parte della Repubblica Sociale Italiana (come ad esempio Albertazzi, Tognazzi, Rimondo Vianello ecc.). In Wikipedia si può leggere un brano della sentenza del 1979 dove fu scritto:” E’ leggittima la definizione di repubblichino e rastrellatore”; Oriana Fallaci lo defini invece “vecchio giullare della Repubblica di Salò” (fonte Wikipedia). E il “premio Nobel” come si è giustificato? “Aderii alla RSI per ragioni pratiche: imboscarmi e portare a casa la pelle”.
    Cosa che non ha fatto “la Repubblichina con il basco” , l’Ausiliaria Gina R. che quando si arruolò pensò solo al suo dovere di italiana invece che a “salvare la pelle” , pagandone poi tutte le conseguenze (nessuno l’ha proposta per un Nobel!).
    E’ ora di finirla con queste polemiche a senso unico: chi oggi da sinistra protesta pensasse invece agli innumerevoli danni che ladri, dionesti, traditori, corruttori hanno fatto in tutti questi anni al nostro paese.

  2. Strix, nessuno discute il fatto che siano liberi di andare dove vogliono ma anche io ho trovato come minimo inopportuno che un tale signore sia stato chiamato a dare “lezioni” ai nostri ufficiali. Ma lezioni di che ?
    Sia più solidale con i nostri militari: pensi solo a quanti di quelli seduti in quella conferenza avrebbero voluto alzarsi e andarsene e non l’hanno potuto fare per disciplina.
    E poi perchè le chiama polemiche a senso unico ? Se avessero chiamato un ex BR lei non avrebbe forse protestato ?

  3. Premesso che un convegno su “Carattere di una guerra” non è una lezione, credo che i nostri Ufficiali siano abbastanza intelligenti da capire e discernere tra le varie questioni. Trovo giusta la proposta dell’ANPI di un incontro con i militari; magari in quell’occasione potrebbero invitare anche Gianpaolo Pansa, giusto per “bilanciare” qualche tesi……
    Daniela ti ricordo (e lo ricordo a TUTTI) che perfino il Presidente Violante ebbe parole di “comprensione” per quanti avevano fatto in buona fede una scelta sicuramente difficile rtenendola però “il loro dovere”.
    Quanto a Merlino, all’epoca della RSI e Resistenza, neppure era nato: pensare ad una qualche “responsabilità” è pertanto folle. Sarebbe come accusare Curcio, Moretti, Gallinari o la Balzerani di essere responsabili di quei 20.000.000 di morti fatti inEuropa dai regimi comunisti.

  4. Merlino è stato assolto ed è un professore nonchè studioso degli eventi inerenti alla 2a Guerra Mondiale…non vedo dove sia lo scandalo!?! Senza contare che le S.A.F. (Servizio Ausiliario Femminile) facevano parte dell’Esercito Nazionale Repubblicano a cui, piaccia o no, è stato riconosciuto lo status di “legittimi combattenti”.

    La verità è che l’ANPI non permette alle “voci fuori dal coro” di parlare.

    Tutti i reduci hanno diritto di parlare e quelli della R.S.I. non fanno eccezione!!!!

  5. Condivido chi “difende” l’operato del mio amico Mario Merlino. Mi piacerebbe che questo Blog come tanti altri, avesse meno pseudonimi e più nomi in chiaro.
    Siamo stanchi di tanto ANPI, anche perchè da quanto mi ricordo di Partigiano oramai in vita per raggiunti limiti di età ne sono rimasti ben pochi. Invece questa associazione oramai è composta da tanti altri che la usano solo per la solita faziosità: se sono stati (solo una parte) veri combattenti avrebbero divuto riconoscere la Rsi ma purtroppo è chiedere loro “troppo”. E per finire è insopportabile (ed io non sono ne anti sionista ne antiebraico ne lo sono mai stato) che Pacifici tuoni e scagli come sempre i suoi fulmini contro l’altra parte a suo dire, perchè (e lo dico da perseguitato, siamo anni dal 45″ che lo siamo) è ora di finirla perchè di olocausti ce ne sono stati tanti (vedi il popolo palestinese) e tanto vittimismo a senso unico incomincia ad annoiare.

  6. Sono nato nel 1951 in un complesso di case fatte per il popolo durante il Fascismo, ho studiato nelle scuole fasciste ho ammirato, tra una scazzottata e l’altra, la bellezza della più grande università europea, La Sapienza, ho nuotato nelle piscine della città dello sport, ho visto quartieri allora costruiti, in antitesi con il miserabile Corviale di stampo sovietico. Non sono neppure capaci di garantirci la sopravvivenza, nè economica, nè sul piano della sicurezza personale con la nostra Patria invasa. Ridatemi il mio paese, invece di protestare contro Merlino.

  7. povera nostra Italia, nostra casa comune.quanti anni sono passati dalla 2^ guerra mondiale?qualcuno vuole ancora litigare dopo più di sessant’anni?fu una drammatica guerra civile che sembra non finire mai..destra,sinistra,fascisti,comunisti…quando avremo pace?ricordiamo le parole dell’ inno : noi fummo da secoli calpesti e derisi, perchè non siam popolo, perchè siam divisi.. e meditate un pò su queste parole, perbacco ( non uso parolacce)

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