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Ponte Milvio, caos apertura Trony: arrivano i risarcimenti

TRONY Ponte Milvio
TRONY Ponte Milvio
Duca Gioielli

Chi non ricorda le decine di migliaia di persone in fila fin dall’alba e la città impazzita, quel 27 ottobre 2011, quando l’inaugurazione di Trony a Ponte Milvio sconvolse il traffico dell’intero quadrante di Roma Nord? Clacson impazziti, nervi a fior di pelle, decine e decine di Vigili dirottati sulle consolari, Ponte Milvio, Tor di Quinto, Corso Francia, via Flaminia, via Cassia bloccate con code chilometriche, uffici deserti e scuole vuote. Un giovedì nero senza paragoni.

E lo stesso giorno così tuonò Carlo Rienzi, presidente del Codacons : “E’ l’ennesima vergogna che danneggia la città e i residenti di Roma e provincia; eventi di questo tipo, che attirano migliaia di persone, vanno circoscritti ai giorni festivi, per non creare intralci a chi deve spostarsi per la città. Chi ha autorizzato l’apertura odierna del punto vendita sarà’ chiamato dal Codacons a risarcire gli utenti, cosi’ come la stessa catena commerciale. In particolare – disse Rienzi – chiediamo a Trony di indennizzare i cittadini danneggiati”.

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E il Campidoglio, pochi giorni dopo, gli dette ascolto. Fu lo stesso sindaco Alemanno ad annunciarlo dichiarando di “aver accolto l’appello lanciato dal presidente del Codacons. Pur ribadendo che Roma Capitale non ha alcuna responsabilità per quanto accaduto, l’Amministrazione, attraverso l’assessorato alle Attività produttive, s’impegna a promuovere un tavolo di concertazione che servirà ad esaminare le posizioni di coloro che quel giorno hanno subito danni materiali e valutare eventuali risarcimenti.”

Quanti ritengano di aver subito danni dal blocco del traffico del 27 ottobre 2011 alzino dunque una mano, e lo facciano subito, oggi stesso.
Perchè grazie al Codacons, si è giunti ad un accordo con Roma Capitale e Palatrony s.r.l. che riconosce indennizzi monetari ai cittadini coinvolti nel caos di quella giornata.

Con un apposito avviso pubblico approvato dal Dipartimento Attività Economiche e Produttive del Comune di Roma è stato infatti annunciato il protocollo d’intesa tra Codacons, Roma Capitale e Palatrony, con il quale la società ha versato 20mila euro all’amministrazione comunale, soldi che verranno interamente utilizzati per gli indennizzi ai soggetti danneggiati.

Una apposita commissione avrà il compito di valutare le domande dei cittadini (che oltre alle generalità, dovranno indicare i danni subiti e allegare eventuale documentazione degli stessi): in base a quanto stabilito dal protocollo, ogni utente potrà ottenere un indennizzo fino ad un massimo di 2.582 euro.

“Si tratta di una novità assoluta – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Finora non era mai accaduto né a Roma, né in Italia, di arrivare a risarcimenti per danni da traffico legati all’apertura di una attività commerciale. Fin dall’inizio ci siamo battuti perché Trony e il Comune risarcissero i cittadini per i pesanti disagi di quel 27 ottobre, e alla fine la nostra determinazione ha avuto la meglio, arrivando al pieno riconoscimento dei diritti degli utenti”.

Ora – spiega il Codacons – tutti coloro che intendano chiedere un giusto indennizzo (automobilisti bloccati ore e ore nel traffico, cittadini che hanno perso ore di lavoro o di lezione a scuola o all’università, chi è stato costretto a saltare appuntamenti importanti, visite dal medico, ecc.) possono compilare il modulo cliccando qui e avviare l’iter per ottenere il risarcimento disposto dall’innovativo accordo.

Fabrizio Azzali

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5 COMMENTI

  1. “indennizzo fino ad un massimo di 2.582 euro” significa che ci potrebbero essere 7,7 persone indennizzate con quella cifra, oppure 2.582 persone indennizzate con 7,7 euro, oppure 100 persone indennizzate con 200 euro, oppure 250 persone con 80 euro, e via dicendo…. Come la metti, sembra insufficiente.
    Ma si contano a migliaia le persone che hanno subito disagi quella mattina. Teniamo presente poi che per ottenere un indennizzo occore presentare una documentazione. E se qualcuno quella mattina voleva solo recarsi a fare compere ed è rimasto intrappolato per tre ore in macchina, si attacca.
    Di più: il Codacons, grazie al quale si è giunti all’accordo, ha intascato qualcosa? quanto?

  2. 27 ottobre 2011 – marzo 2013, inaugurazione di Trony a Ponte Milvio e città nel caos – risarcimenti ai cittadini.

    Questo che viene strombazzato come evento eccezionale, “novità assoluta”, in verità lascia perplessi e insinua il sospetto.

    Infatti, esiste forse un legame tra questa “tempestiva” riparazione e la recente diffida relativa al fatto che Trony avrebbe aggirato l’articolo 24 di una precisa legge regionale, la n. 33, secondo la quale nella città storica i centri commerciali non possono superare i 2500 mq di vendita, viceversa ottenendo due autorizzazioni per due medie strutture?

    E’ forse un caso di “una mano lava l’altra”?

    Inoltre, rappresenta perfida malizia pensare che questa trovata (e non entriamo nel merito della cospicua cifra stanziata) sia anche finalizzata a chetare le agitazioni continue per il disastro totale nel quale continua a versare via Riano, abbandonata più che a se stessa (e già sarebbe meglio) agli interessi del citato centro commerciale?

    Per di più in una calda fase pre-elettorale per il rinnovo dell’amministrazione di questa città!

    Senza tacere della “chicca” finale che si trova, incredibile sorpresa, alla fine del modulo che i cittadini stressati in quel fatidico giorno devono riempire per ottenere (forse) la loro legittima soddisfazione monetaria.

    Un piccolo passo indietro.

    Il 27 gennaio 2012 il Sindaco Alemanno eliminò la figura del Difensore Civico sostituendola con una sorta di ufficio specificatamente dedicato ai diritti dei cittadini, affidandolo ad una associazione privata, il Codacons.

    Quest’ultima, con la sua vantata e pregressa esperienza di paladina del cittadino calpestato e offeso nei suoi più elementari diritti, veniva presentata come il livello più alto possibile a garanzia del misero di cui sopra.

    Il fatto che si tratti di soggetto privato costituisce particolare insignificante e non degno di nota, tanto l’interesse di un proprio tornaconto rimane schiacciato dall’interesse pubblico sempre vincente.

    E infatti, il modulo che il cittadino difeso strenuamente dovrà compilare e debitamente firmare per vedere trionfare i propri diritti calpestati, si chiude – prima dello spazio per la firma – con un innocuo periodo che recita banalmente così:

    “Il sottoscritto dichiara altresì di volersi iscrivere al CODACONS, nella qualità di socio aggregato, e, a tal fine, in via straordinaria, si impegna a versare all’Associazione quale quota di iscrizione l’importo pari al 10% del contributo riconosciuto da Roma Capitale a titolo di contributo per i disagi subiti in seguito all’inaugurazione di Palatrony.”

    Polpette avvelenate?

    Eduardo Micheletti e Paolo Salonia, Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio

  3. Ma perchè dare un risarcimento ad ognuno considerando che i cittadini danneggiati sono effettivamente tanti, il risarcimento deve essere dato alla collettività e quei 20.000 euro potrebbero essere utilizzati per piccole e necessarie manutenzioni – con tanta trasparenza – nel Municipio.

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