L’addio alle primarie del PdL in vista delle elezioni comunali e municipali del 26 e 27 maggio arriva dal sindaco Alemanno, proprio lui che il 20 ottobre 2012 aveva dichiarato “sì alle primarie a tutti i livelli del PdL”. -99: da oggi, 15 febbraio, inizia il count-down, siamo a meno 99 giorni dalle elezioni e mentre nel centrosinistra la corsa alla candidatura a sindaco e tutta aperta, nel centrodestra è ormai certo: il PdL punta su Gianni Alemanno che dopo aver ricevuto l’imprimatur da Silvio Berlusconi mette da parte l’ipotesi delle primarie.
“Le primarie – ha dichiarato ieri il sindaco – si faranno solo se emergerà un candidato alternativo e credibile dagli altri partiti del centrodestra. Se non succede questo noi, subito dopo le politiche, faremo una consultazione generale, se non ci saranno altri candidati faremo una convention e non faremo le primarie. Le primarie si fanno solo se sono una cosa seria perchè c’è un altro candidato credibile”.
Ma quale saranno i criteri utilizzati per definire credibile una candidatura non lo ha specificato.
Il PdL romano pare dunque tornare a preferire le candidature blindate lasciando a bocca asciutta tutti quei suoi elettori, e i candidati in pectore, che ritenevano utile e proficuo adottare questo strumento che si è rivelato di grande interesse.
Peccato che questo annuncio sia arrivato proprio da chi, il 20 ottobre 2012, aveva dichiarato alla stampa: “Sì alle primarie a tutti i livelli del PdL, perché sono l’unico modo per rigenerare il centrodestra” per il quale è necessaria “una grande convention per rilanciare un nuovo nome e un nuovo simbolo e per lanciare primarie a tutti i livelli”.
E se non ci saranno per il Comune, le primarie del PdL – appare scontato – non si terranno neanche per i Municipi.
Gran bella occasione persa, almeno in casa nostra, qui nel XX Municipio. (red.)
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