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Depeche Mode, dopo quattro anni tornano all’Olimpico

Galvanica Bruni

depeche-mode120.jpgA quattro anni di distanza dal controverso Sounds Of The Universe, i Depeche Mode tornano finalmente sugli scaffali dei negozi di dischi con un lavoro nuovo di zecca, e tanto basta per rasserenare gli animi di quanti in cuor loro temevano l’annuncio di uno scioglimento a sorpresa dell’ensemble di Badilson, rischio sempre dietro l’angolo quando si parla di gruppi attivi da così tanto tempo e sopravvissuti a scossoni di ogni tipo (R.E.M. docet).

Tuttavia non è solo la notizia del ritorno sulle scene di uno dei marchi musicali più venerati degli ultimi trent’anni a solleticare l’immaginazione dei fan in trepidante attesa, ma anche il fatto che la band capitanata da Dave Gahan pare abbia deciso – almeno a giudicare dalle premesse – di cambiare ancora una volta rotta artistica e tornare a quel sound caldo, blues, chitarristico e hand-played che la rese grande negli anni novanta.

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La tredicesima fatica in studio dei tre, prevista nei negozi per la fine di Marzo, si chiamerà Delta Machine, e il titolo ambivalente non è certo casuale dal momento che – alla luce anche dei primi ascolti captati in rete – sembra voler fare riferimento da una parte a panorami sonori che affondano le radici storiche e traggono la loro ragion d’essere proprio lungo le sponde del Mississippi e dall’altra alla consueta vena synth che caratterizza da sempre la loro produzione.

Un cordone ombelicale, quello con Madre Elettronica, che i Depeche non hanno mai rinnegato, neanche quando, in piena ondata grunge, si erano messi a emulare Soundgarden e Pearl Jam
Una reinterpretazione, quella dei suoni provenienti da Seattle e dintorni, che però i Nostri facevano a modo loro, senza mai diventare parodia di sé stessi ma riuscendo a creare atmosfere e sonorità uniche nel loro genere.

Del resto non potrebbe essere altrimenti per un gruppo salito agli onori delle cronache negli anni ottanta come uno dei principali alfieri dell’elettro-pop. Il fatto che poi, disco dopo disco, si siano convertiti a sonorità sempre più cupe e tenebrose ha contribuito a creare intorno a loro quell’alone mitico di band di culto fino a divenire vere e proprie icone leggendarie grazie ad album seminali come Violator e Songs Of Faith And Devotion.

E così eccoli ancora una volta a cercare di rinverdire i fasti di una carriera che comunque, anche dopo aver toccato l’apice creativo, si è sempre attestata a livelli più che dignitosi, fatta forse eccezione per il sopraccitato ultimo lavoro che, seppur valido nelle intenzioni di rispolverare i suoni analogici in omaggio all’elettronica come si faceva una volta (grazie alle sapienti mani di Kraftwerk, Neu! e Tangerine Dream su tutti) ha fatto registrare livelli di composizione insolitamente al di sotto dello standard cui la penna di Martin Gore (con l’aggiunta più o meno recente di Dave Gahan in fase di scrittura) ci aveva abituati.

Il nuovo singolo Heaven, che è possibile ascoltare in radio già da diverso tempo, sembra confermare il fatto che la band sia stata di nuovo toccata dalla grazia in termini di ispirazione, e pertanto l’attesa per Delta Machine cresce di giorno in giorno.

Così come altissima è l’attesa per il tour mondiale di supporto al disco che partirà da Tel Aviv il 7 Maggio e approderà sulla nostra penisola il 18 Luglio allo stadio Meazza di Milano e il 20 all’Olimpico di Roma.

E proprio a proposito di questo secondo appuntamento, va sottolineato che per la terza volta in sette anni i Depeche Mode hanno scelto la splendida cornice dello stadio romano quale location per il loro spettacolo che si annuncia ancora una volta ricco di sorprese.

Era già accaduto nel 2006 – peraltro a distanza di pochissimi giorni dalla vittoriosa finale della Nazionale di calcio ai mondiali in Germania – quando il ritorno dopo tredici anni della band nella Capitale – vero e proprio feudo dell’italico tifo depechiano – si era trasformato in un’autentica celebrazione di massa, e nel 2009 quando il clima di minor entusiasmo nei confronti del loro ultimo lavoro non si era comunque ripercosso sul numero di biglietti staccati.

Perché in fondo un concerto dei Depeche Mode è sempre un’esperienza totalizzante da vivere appieno con occhi, orecchie …e spirito. Il contrasto tra l’apparente freddezza dei suoni sintetici e il calore delle loro esibizioni, quell’anima soul che senti affiorare se guardi oltre la cortina di superficie, rappresentano un vero e proprio risciacquo dell’anima, un momento in cui guardare la band sul palco equivale a guardare dentro sé stessi e si realizza che essere tristi non significa essere soli. Perché “quando guardi nell’abisso, l’abisso guarda in te”.

Appuntamento quindi allo stadio Olimpico sabato 20 Luglio con inizio alle 21:00.
Sono ancora disponibili biglietti per i settori distinti e curve, terminati quelli per prato e tribuna Monte Mario.

E’ possibile acquistare i tagliandi presso i punti vendita TicketOne (anche on line sul sito www.ticketone.it) e Green Ticket (elenco rivendite consultabile sul sito www.greenticket.it)

Valerio Di Marco

 

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