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Fleming, aspettando il concerto in ricordo di Bob

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soul-singers.jpgRoberto Mannino, “Bob, il ragazzo dal sorriso sempre aperto”, così lo definiscono i suoi amici, è deceduto a soli 18 anni in via Flaminia Vecchia, al Fleming, lo scorso 29 aprile a causa di un incidente stradale. Per ricordare Bob, il suo sorriso e la sua immensa voglia di vivere, venerdì 8 febbraio, con inizio alle ore 21, nella Parrocchia di piazza Euclide si terrà “Concerto per Bob”, una serata di beneficenza nella quale il Coro Soul Singers eseguirà brani di gospel e spiritual in sua memoria. Il ricavato dell’evento (ingresso ad offerta libera) sarà interamente devoluto alla onlus “Risveglio”.

I Soul Singers e il concerto per Bob

Realtà ormai consolidata del panorama coristico romano, nati esattamente venti anni fa per iniziativa del Maestro Franco Riva, i Soul Singers attingono all’immensa tradizione musicale dei neri d’America, eseguendo esclusivamente brani di genere gospel e spiritual.

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Il connubio accattivante fra gli arrangiamenti originali e le tonalità più moderne di tipo prevalentemente jazz è l’esplosivo biglietto da visita del Coro che, composto da più di cinquanta elementi e da una piccola band, ha la sua base presso la Parrocchia di San Filippo Apostolo in via di Grottarossa, 193, sede presso la quale – ogni giovedì sera fra le 21 e le 23, da ottobre a giugno – chiunque è invitato ad assistere alle prove e, magari, a prendervi parte.

Dopo due cd dal vivo e un album di studio che raccoglie la loro più recente esperienza artistica, i Soul Singers ogni anno sono protagonisti di molti concerti importanti, trasmettendo al pubblico le emozioni e la speranza delle quali sono intrise le composizioni gospel e spiritual che costituiscono il loro repertorio.

E le emozioni e la speranza non mancheranno sicuramente nel “Concerto per Bob”, che, arrangiato come sempre dal Maestro Franco Riva e diretto dal Maestro Danilo Valeau, regalerà a tutti coloro che vi assisteranno all’interno della chiesa di Piazza Euclide una serata speciale.

Come detto in precedenza, l’ingresso è ad offerta libera ed il ricavato sarà interamente devoluto alla onlus “Risveglio”, della quale vi parleremo fra poco.

I ricordi di Giuseppe, il papà di Bob

Abbiamo chiesto a Giuseppe Mannino, il papà di Bob, un ricordo di suo figlio. Ecco cosa ci ha detto.

“Per Roberto non mi fermerò mai, deve essere sempre ricordato da tutti; dal giorno dell’incidente io, mia moglie Paola e l’altro nostro figlio Pietro siamo distrutti dal dolore.
Roberto, Bob per gli amici, era un ragazzo splendido, solare, educato, gentile e sempre disponibile per tutti. Non diceva mai di no davanti a una richiesta di cortesia, era molto legato alla famiglia, pieno di valori e aveva molti progetti. Bob era molto legato soprattutto a me: avevamo un rapporto molto amichevole e nello stesso tempo pieno di rispetto reciproco.”

“Roberto doveva dare gli esami di stato pochi giorni dopo il disastro. Aveva già fatto i test per l’università, aveva scelto giurisprudenza.
Roberto aveva tanti progetti, come dicevo prima. Organizzava eventi e serate insieme ad alcuni amici: questa era la sua passione, essendo un amante della musica di ogni genere. Mi diceva sempre che lui sarebbe diventato il numero uno nel settore e aggiungeva che sarebbe diventato ricco e famoso e, di conseguenza, avrebbe aiutato i suoi genitori, umili impiegati.”

bob180.jpg“Roberto è molto amato da tutti, chiunque lo conoscesse lo adorava. I suoi amici tutti i giorni intasano il suo profilo facebook con frasi di affetto e amore. Il quartiere è stato invaso da scritte e foto di Bob, tutte le sere tanti amici si vanno a sedere nel luogo dove è stato investito, a via Flaminia Vecchia all’altezza di via Antonio Serra, a pochi passi dalla nostra casa, e si intrattengono per ore a parlargli. Tanti gli parlano e gli chiedono aiuto come se fosse un dio.
Lo conoscevano tutti, per tutti era un idolo, un esempio di vita, con quella voglia di vivere, quel sorriso sempre aperto, quegli occhi luminosi. La notte dopo l’incidente gli amici fecero un lungo striscione con la scritta “lassù ti aspetta un tavolo per una festa che non finirà mai! Ancora oggi sul cavalcavia di Corso Francia campeggia un altro striscione con il viso di mio figlio e con la scritta “ciao Bob”. Raramente si vede una simile mobilitazione. Ai funerali, che si svolsero nella parrocchia del Preziosissimo Sangue, dovettero intervenire i vigili per placare l’afflusso di persone e bloccare via Flaminia.

È un dolore che cresce e che si trasforma nel ricordo dolce e struggente di un ragazzo che aveva saputo mettere l’amore al centro della propria esistenza: tutti lo continuano a piangere ancora oggi, mio figlio era la mia luce, la luce si è spenta il 29 aprile; ma per mia fortuna sono circondato da tantissime persone che mi vogliono bene e che mi danno un grande aiuto morale. Fra queste c’è Claudia Caderaro.”

“Claudia, direttrice della scuola d’infanzia “l’Arcobaleno”, al Fleming, è stata la prima maestra d’asilo di Bob e, facendo parte di un coro importante, ci ha spinto ad organizzare questo evento in memoria di mio figlio. Il ricavato della serata andrà all’associazione “Risveglio”, della quale, insieme a mia moglie, ho visitato la sede, trovandola molto curata e dotata di macchinari all’avanguardia per il recupero di ragazzi che si trovano sulla sedia a rotelle.
La nostra famiglia ha scelto questa associazione esclusivamente per una ragione: la mattina successiva all’incidente, all’Ospedale “Gemelli” ci veniva comunicato che nostro figlio non ce l’avrebbe fatta e se c’era una speranza, sarebbe rimasto un vegetale. Quindi, nella seconda ipotesi, Bob avrebbe avuto bisogno di questa associazione.”

“Mio figlio sarà fiero di questo grande evento, si prevede che verrà tanta gente. Bob è stato e sarà sempre ricordato, non solo dalla sua famiglia, ma anche da tutti gli amici.
Ad aprile sarà piantato in suo ricordo un albero a Villa Balestra, ai Parioli, e, poi, in primavera, si organizzerà un torneo di calcio che porterà il suo nome.
Questo era mio figlio, un ragazzo che nessuno potrà mai dimenticare. Mi manca, era molto legato ai genitori e al fratello, ci abbracciava sempre in modo morboso. Era vero amore.”

L’associazione “Risveglio”

Creata dal dottor Francesco Napolitano e caratterizzata dall’apporto personale, spontaneo e gratuito dei propri consociati, la onlus “Risveglio” indirizza la propria attività di volontariato a favore delle persone colpite da traumi cranio-encefalici e svolge, in relazione a tali problematiche, le connesse attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione.

L’associazione di solidarietà ha seguito e segue molti casi di “stato vegetativo”, conseguente a incidenti stradali. In alcuni casi, questo stato può durare a lungo o profilarsi come uno stato permanente. I membri della onlus ritengono che nessuna considerazione possa giustificare un abbandono clinico di persone che, anche a distanza di lungo tempo dal danno subito, continuano a non avere alcuna interazione apparente con il mondo esterno.

L’associazione, con il fermo convincimento che queste persone conservino una dignità piena, sostiene anche le loro famiglie nel loro nuovo, duro, percorso di vita. Per maggiori informazioni sulla onlus si può consultare la pagina www.associazionerisveglio.net

Le suggestioni e il calore dei brani gospel e spiritual, la memoria di un ragazzo amato di tutti, un’occasione per fare beneficenza: ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere una bella serata permeata di musica e amore, nobilitata dai sentimenti dell’amicizia e della solidarietà.

Appuntamento, dunque, venerdì 8 febbraio alle ore 21 presso la Parrocchia del Sacro Cuore Immacolato di Maria, a piazza Euclide: ci aspetta una festa che non finirà mai.

Giovanni Berti

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