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Il Museo Egizio di Villa Borghese

Galvanica Bruni

accadegitto.jpgIn Viale delle Belle Arti, tra il Museo Etrusco di Villa Giulia e la Galleria di Arte Moderna, si trova una delle zone più belle e tranquille di Villa Borghese; qui, in moderni palazzetti o grandi ville storiche, sorgono le “accademie straniere”. Quella di Romania e poi la British School at Rome, le accademie di Belgio, Olanda e Danimarca, l’Istituto Giapponese di Cultura e l’Accademia d’Egitto. All’interno di questa è stato realizzato uno splendido museo aperto al pubblico, dal martedì al sabato, con ingresso gratuito.

L’Accademia si trova in Via Omero, una strada chiusa dove è facile trovare parcheggio e che affaccia su quella piazza dove negli anni ’70 prese il via la protesta studentesca.
Il museo è un vero e proprio gioiello e anche se non ha l’ampiezza di quello gregoriano-egizio contiene oltre 200 pezzi provenienti per lo più dal Museo del Cairo e da altri importanti musei.

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L’imponente edificio in pietra bianca che ospita l’Accademia d’Egitto è stato realizzato tra il 1961 e il 1965 e costruito su di un appezzamento di terreno donato dallo Stato italiano che chiese in cambio, all’Egitto, di poter creare un analogo istituto al Cairo. Nel 1966, poco distante dall’Istituto, una piccola piazza è stata invece intitolata al celebre poeta Ahmed Shawqi, conosciuto come il principe dei poeti, e la sua statua oggi domina la piazza immersa nel verde della Villa.

Il museo si trova nel piano sottostante all’accesso e si sviluppa su di un ‘percorso obbligato’ che abbraccia sinteticamente tutti periodi della storia dell’Egitto e che custodisce una importante collezione di reperti archeologici.

Tra i principali acquisti del museo ci sono la statua del Re Chefren (2520 a.c.) il cui regno è ritenuto uno dei più prosperi della storia dell’antico Egitto; la piccola bara di Tutankamon (1336 a.c.), ritrovata nel 1922, è una delle piccole bare che servivano per la conservazione dei suoi organi interni; il papiro dei libri dei morti (1290 a.c.) dove il defunto è raffigurato davanti al dio Osiride e il cui cuore viene pesato sulla “bilancia della giustizia”; la testa del re Akhenaten (2350 a.c.) scoperta nella parte est dell’area di Karnak, uno degli oggetti che suscita maggiore attrattiva nel visitatore.

E poi mummie e ritratti appartenenti a donne di epoca romana, opere scultoree del periodo greco-romano tra cui una bellissima testa di Alessandro Magno, un sacro Corano manoscritto in carta e pelle e una icona della Vergine Maria con bambino databile al periodo “copto” (900 d.c.).

Una fantastica raccolta che può essere osservata con tutta calma nel silenzio misterioso di questo museo unico nel suo genere e realizzato all’interno di uno dei parchi più belli della capitale.

Accanto al museo ruotano poi una serie di importanti iniziative che vanno dalle visite guidate ai laboratori didattici per i bambini, dalla proiezione di documentari inediti (l’Accademia dispone di sala conferenze, cinema e teatro con 300 posti), alle conferenze e mostre.

Tra le numerose iniziative previste per il mese di Gennaio in calendario ci sono la bellissima mostra fotografica su Abu Simbel dal titolo “Il salvataggio dei templi” e la proiezione del documentario “Gli italiano d’Egitto” il 24 alle ore 18,30.

Ma forse le attività più importanti sono quelle dedicate ai bambini e agli alunni delle scuole romane che prevedono dei veri e propri “viaggi” attraverso i laboratori (ad esempio “lo Scriba intelligente” o “i gioielli dell’antico Egitto) o la visita al museo: vedere questi gruppi di affascinati egittologi in erba rimanere sbalorditi davanti alla sapienza e arte di questo popolo antichissimo dà la misura dell’importanza di questa iniziativa culturale.

Quasi ogni giorno frotte di bambini e ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti, calcano le sale dell’Accademia di Egitto dove la cortesia si accompagna ad un diffuso senso dell’arte, quell’arte che, come scrive la Direttrice Gihane Zaki “è nelle infinite possibilità, come le onde del mare, nella forza indomabile, nell’assoluta calma, nella paziente e dolce accoglienza”.

Francesco Gargaglia

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4 COMMENTI

  1. Bellissimo articolo, ringrazio VCB per avermi fatto conoscere questo luogo che ha stuzzicato la mia curiosità, oggi stesso penso di andarci. Buon sabato a tutti.

  2. Come indicato nell’articolo il Museo rimane aperto dal lunedi al sabato con ingresso gratuito. La domenica è chiuso. Cordiali saluti.

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