Home ATTUALITÀ Comitato Cittadino XX Municipio: regolari quei cartelloni a Grottarossa?

Comitato Cittadino XX Municipio: regolari quei cartelloni a Grottarossa?

Galvanica Bruni

girl-slot-machine.jpgDopo la nostra segnalazione e l’acceso dibattito che ne è seguito (leggi qui), anche il Comitato Cittadino XX Municipio ha preso netta posizione nei confronti dei cartelloni che, in zona Cassia e Grottarossa, pubblicizzano case da gioco. E ha scritto all’Assessore capitolino al commercio, Davide Bordoni, e al Presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, sollevando un problema di liceità e di etica.

 “Ci viene segnalato – scrive il Comitato – da decine di abitanti della zona Grottarossa che dai primi giorni di Gennaio sono comparsi numerosissimi cartelloni che pubblicizzano l’apertura dell’ennesima sala giochi in questa zona. Segnaliamo inoltre che la sala giochi e alcuni dei cartelloni sono a poche decine di metri dal Liceo De Santis.”

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“Le domandiamo – chiede il Comitato rivolgendosi all’assessore Bordoni – se l’affissione di questi cartelloni sia regolamentare, anche tenendo presente che molti di questi, gravitando nella zona Parco di Veio, necessitano delle opportune autorizzazioni. Le domandiamo ancora se dal punto di vista etico sia giusto che il Comune di Roma consenta la sponsorizzazione e l’apertura di tante e così vicine sale da gioco, alimentando quella che viene oramai considerata una malattia sociale – conclude la nota – diffusa soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione.”

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1 commento

  1. Al punto 8 dell’estratto del Decreto-Legge del 13 settembre 2012, n. 158 riportato al link:

    http://www.salute.gov.it/dettaglio/phPrimoPianoNew.jsp?id=347

    si fa riferimento proprio alla maggiore attenzione da prestare ai problemi legati alla “LUDOPATIA” nuova malattia ufficialmente riconosciuta ed introdotta nello stesso decreto all’art. 5 (http://www.trovanorme.salute.gov.it/dettaglioAtto?id=43801&articolo=8) in cui si fa riferimento perfino all’Organizzazione Mondiale della Sanità per la definizione di quella che viene indicata come “patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro”

    Ciò premesso mi chiedo quale autorizzazione possa essere ritenuta valida, sensata ed opportuna di fronte ad un problema di così vaste dimensioni tanto da scomodare ministri ed organizzazioni internazionali che, come un Robin Hood al contrario, toglie ai poveri per dare ai ricchi (gestori) !!
    Mi auguro si vorranno tralasciare i soliti luoghi comuni sulla buona educazione dei figli ecc.. siamo di fronte ad un’emergenza sanitaria a tutti gli effetti e tutti sappiamo quanti bravi ragazzi sono finiti con una siringa in mano in passato.Ora, come ho già avuto modo di dire non intendo criminalizzare i gestori di tali club che fanno il loro business LEGALMENTE ma almeno ritengo opportuno che come per i tabacchi se ne vieti la pubblicità o se ne limitino gli spazi.
    Grazie

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