Home ATTUALITÀ Comitato Cittadino XX Municipio: la mobilità il problema più grave

Comitato Cittadino XX Municipio: la mobilità il problema più grave

Duca Gioielli

“E’ evidente a tutti gli abitanti del XX Municipio che chiunque ne diventi il nuovo presidente dovrà affrontare principalmente quello che viene considerato il problema più grave di questa zona: la mobilità. Nei vari decenni e sotto diverse amministrazioni, poco è stato fatto per tentare di risolvere questo problema; i cittadini hanno visto solo le zone espandersi, fino a decuplicare il numero degli abitanti, e sorgerne di nuove, totalmente prive di infrastrutture.” Lo sostiene in una nota Grazia Salvatore, vice presidente del Comitato Cittadino per il XX Municipio.

“Il nostro comitato, fin dalla sua nascita si è posto questo problema e lo ha ripetutamente segnalato ad assessori municipali e comunali, presentando anche proposte di soluzioni alternative. Noi sappiamo bene quali sono le competenze limitate del Municipio, spesso si tratta solo della richiesta di un parere; ci piacerebbe, però, che i nuovi insediati presidiassero i dipartimenti alla mobilità e all’ambiente, contattassero in continuazione gli assessori, reclamando attenzione per il Ventesimo, suggerendo provvedimenti e battendosi per questi”.

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“Ci piacerebbe – auspica Grazia Salvatore – che il problema della mobilità fosse affrontato nella sua complessità non con piccoli provvedimenti di propaganda elettorale, ma con un piano a breve,medio e a lungo termine che tenesse conto delle esigenze dei cittadini e li coinvolgesse nella programmazione. Ricordate quando ci avevano promesso che ogni quartiere di Roma avrebbe dovuto avere una fermata di metropolitana non distante più di 500 metri? E la cura del ferro che fine ha fatto? La linea FM3 è considerata oggi una delle peggiori in Italia, sovraccarica e con intervalli troppo lunghi.”

“Le stazioni della Roma Nord – incalza la vice presidente – che permetterebbero agli abitanti della Cassia di raggiungere il centro e la metropolitana non sono collegate da alcun mezzo pubblico. Abbiamo, negli anni, presentato il progetto di una navetta dalla stazione Tor di Quinto a Largo Sperlonga, (con prolungamento all’Asisium attraverso la strada di Fondo Valle). Con le nostre continue sollecitazioni sia al Municipio che al Comune, il progetto è stato approvato , sottoposto all’Atac, che ne ha assegnato il numero, il 35. Siamo ancora in attesa che i responsabili della mobilità del Municipio ne reclamino la realizzazione.
Che dire poi della inadeguatezza degli attuali mezzi di trasporto? I responsabili di Atac da noi contattati ripetono che non vi sono risorse, ma , senza aggravio per l’Azienda, una razionalizzazione del sistema è possibile e l’abbiamo più volte proposta.”

“Molte sono le precarietà sulla mobilità nel nostro quadrante: ricordiamo in particolare solo quelle a noi più segnalate: lo svincolo tra il GRA e la Cassia, l’unico non a quadrifoglio, l’incrocio tra via Due Ponti, via Oriolo Romano e Via Della Crescenza, per il quale chiediamo da sempre una rotatoria che eviti quotidiani incidenti, il semaforo della Giustiniana, il mancato collegamento tra via di Grottarossa e il GRA all’altezza dell’ospedale Sant’Andrea.”

“Si è parlato molto nel 2012 di sostenibilità; lo slogan “Roma sceglie sostenibile” ci sembra sia rimasto solo uno slogan come tanti altri, esempio  “Toglierò la Cassia dalla morsa del traffico”. Ci siamo dimenticati – ricorda Grazia salvatore concludendo – che i dati sull’inquinamento atmosferico segnalano la centralina di Corso Francia ai primi posti? Perché non proporre “il XX Municipio sceglie sostenibile” ?

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5 COMMENTI

  1. La mobilità è uno dei problemi prioritari del nostro territorio e merita che venga discusso con chi si candida a rappresentarci nelle istituzioni. Il ripeterci e ricordarci ciò può servire a creare consapevolezza e condividere analisi e obiettivi.

    Vi propongo alcune mie considerazioni personali :

    Le vie Cassia e Flaminia sono le arterie storiche in cui questa parte di città è cresciuta considerevolmente negli ultimi decenni. Molti quartieri sono sorti in modo abusivo e sono cresciuti senza una previa programmazione urbanistica. Per cui si hanno strade strette, in tanti casi senza uscita, ove è impossibile transitare e parcheggiare. Le strade e i quartieri non sono adeguati per gestire in modo sostenibile l’aumento del numero di auto private. I parcheggi e il sistema stradale sono del tutto insufficienti. La segnaletica stradale è inadeguata, molto spesso inesistente. Del tutto carente la sua manutenzione.
    I vigili urbani sono del tutto assenti nella maggior parte del territorio.
    Numerosi gli incidenti stradali, speso mortali, a causa dell’alta velocità e guida in stato di ubriachezza. Gli investimenti per costruire un moderno sistema viario e di diversificazione dei trasporti è stato negli anni del tutto insufficiente in relazione alle necessità. Si è privilegiato il “lasciar fare” ed è aumentato esponenzialmente il numero di vetture private anche a causa di un mal funzionante ed inefficace sistema pubblico. La crescente complessità del sistema produttivo della capitale e l’aumento della domanda di servizi e di mobilità, hanno tradotto il Grande Raccordo Anulare GRA in una circonvallazione complessa, interna rispetto alla città, riproponendo lo stesso quesito che ne aveva costituito la ragion d’essere: la necessità di progettare sul territorio esterno alla città linee di collegamento infrastrutturale di portata regionale e nazionale. Il flusso del traffico automobilistico e delle persone è unidirezionale : la mattina verso il centro e la sera verso le periferie. Il modello di città che si è costruito privilegia l’anello centrale dove si concentrano servizi, posti di lavoro, commercio, centri culturali e ricreativi. Le periferie sono per lo più residenze / dormitorio per ceti sociali che non possono permettersi di vivere in zone centrali di Roma. Il servizio ferroviario nelle due linee Piazzale Flaminio – Montebello e la FM3 – Ostiense – Cesano sono del tutto inadeguate agli standard di trasporto di un paese europeo : treni insufficienti negli orari di maggior afflusso; treni vecchi e inadeguati per condizioni igieniche e mancanza di condizionatori d’aria; stazioni insicure, inadeguate, spesso in condizioni di deterioramento e abbandono. Alcune sono in fase di ristrutturazione da anni; lavori che non finiscono mai. Il servizio finisce alle 23:00 obbligando dopo tale ora a dover utilizzare mezzi di trasporto privati. Le linee di autobus oggi esistenti nel Municipio sono del tutto inadeguate: i tempi di attesa sono lunghissimi e molte aree del municipio sono scoperte. Carente o inesistente il servizio notturno.

    2. Proposte di soluzione ai problemi

    Questi problemi non possono essere risolti senza una visione complessiva dell’idea di città che si vuole costruire e di che cosa si vuole privilegiare.
    Ritengo debbano essere considerati prioritari i seguenti obiettivi che devono coinvolgere tutte le istituzioni delegate : Regione Lazio, Roma Capitale e XX Municipio:

    1. Fare un nuovo piano della mobilità, coinvolgendo i cittadini, che privilegi il trasporto pubblico, migliorandone l’offerta con investimenti adeguati, aumentando il numero di corse, soprattutto negli orari di maggior afflusso, e investendo adeguatamente nel ammodernamento dei treni e delle stazioni.
    2. Tutte le stazioni ferroviarie devono diventare spazi di socialità, pertanto si finanziano progetti per cooperative di giovani che le occupino per dare informazioni, per mantenerle sempre pulite, per promuovere eventi culturali, per offrire spazi che favoriscano l’associativismo e la promozione di servizi sociali in favore delle comunità circostanti.
    3. Potenziare il servizio attuale degli autobus attraverso la rimodulazione del servizio per fasce orarie; per raggiungere questi obiettivi è necessario un investimento straordinario,mirato e specifico, per integrare l’attuale contratto di servizio cittadino ATAC e Trenitalia potenziandolo o istituendo nuovi vettori e linee di trasporto, studiato in base alle specificità locali che vanno specificamente definite .
    4. Combattere il traffico della Via Cassia e Flaminia puntando al completamento dell’anello ferroviario e al collegamento di Largo Sperlonga e via di Grottarossa, potenziando il collegamento infrastrutturale tra le stazioni ferroviarie e i diversi quartieri del territori. Prevedere, dove è possibile, la costruzione di rotonde che eliminino semafori e snelliscano il traffico.
    5. Fare un nuovo piano di parcheggi in accordo alle attuali esigenze di sostenibilità e alle compatibilità locali
    6. Garantire un collegamento diretto tra i Quartieri e le stazioni delle linee su ferro (FM3 e Rm Nord) con navette bus in concomitanza dei treni.
    7. Istituire un servizio notturno che permetta una adeguata copertura di servizio pubblico anche in questo periodo .
    8. Promuovere una nuova politica degli orari in relazione al carico e scarico merci sulle principali arterie e strade del Municipio; all’apertura e chiusura delle Scuole, una maggiore flessibilità degli uffici pubblici e scuole.
    9. Nel nuovo piano della viabilità nel Municipio prevedere come prioritario il mettere in sicurezza le strade più pericolose, dove purtroppo si ripetono incidenti anche mortali. Garantire il miglioramento delle condizioni delle strade e della segnaletica, rispondendo prontamente alle richieste degli utenti, e utilizzare maggiormente le nuove tecnologie già diffusamente sperimentate nelle principali città europee. Il lavoro per migliorare le strutture deve essere accompagnato da un impegno per l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini e degli operatori , con l’obiettivo di diffondere un’autentica cultura della sicurezza nelle strade.
    10. Maggior presenza nelle strade di vigili urbani e difesa assoluta della legalità sia per quanto riguarda il rispetto del codice della strada sia per i parcheggi abusivi che in tante parti ostacolano la viabilità.

    Concludendo schematicamente :

    Punti di debolezza
    • sistema viario e dei trasporti inadeguato alle esigenze della popolazione del Municipio e troppo utilizzo di mezzi privati di locomozione (una macchina per persona)
    • scarsa disponibilità di risorse finanziarie per fare investimenti innovativi adeguati
    • mancanza di controlli delle infrazioni da parte dei vigili urbani e polizia stradale
    • mancanza di parcheggi in relazione al numero di macchine- parcheggi in seconda fila, sui marciapiedi, ostruzione del traffico e del servizio bus
    • mancanza cronica di manutenzione del manto stradale e della segnaletica
    • tempi troppo lunghi nella realizzazione di nuove opere di ammodernamento del sistema ferroviario e delle stazioni
    • scarto troppo grande fra le promesse che le istituzioni pubbliche e i politici fanno e la loro reale realizzazione in tempi storici definiti
    • difficoltà ad incidere da parte della popolazione con azioni puntuali mirate a pretendere dalle istituzioni pubbliche il rispetto di impegni formalmente assunti

    Punti di forza :
    • Esistenza di due assi ferroviari importanti che possono permettere un miglior servizio (FM3 (Cesano – Ostiense) e Roma Nord (Flaminio – Montebello)
    • Aumento della consapevolezza in larga parte della popolazione dei propri diritti di cittadinanza e del superamento della visione di una città divisa tra Centro e periferie e la mobilità è uno dei temi più sentiti
    • Aumento della consapevolezza che la sostenibilità ambientale e la qualità della vita passa per un miglior investimento nei servizi pubblici ecologicamente compatibili (cura del ferro, uso dei mezzi collettivi).

  2. Dopo averlo attaccato diverse volte, questa volta mi devo complimentare con Pira per aver aver elencato tutti i problemi e vantaggi su uno dei punti cruciali del nostro quartiere.

    Pretendere una risposta su cosa è stato fatto sino ad ora per la viabilità da Giacomini è possibile? Ovviamente rimanendo nei canoni di una discussione costruttiva…..

  3. Le considerazioni del sig, Pira alcune condivisibili sono l’ennesimo libro dei sogni in clima elettorale.Alcune cose potevano e dovevano già esser state fatte in questi anni e non esser giustificate da una carenza di fondi che c’è in questo ultimo periodo.Vorrei ricordare al sig.Pira che la cura su ferro è datata 1994 con l’allora sindaco Rutelli,il completamento dell’anello ferroviario che creerebbe nuove opportunità di trasporto all’intera città sarebbe fondamentale nel nostro quadrante.Quando lui parla di programmazione urbanistica e del caos venutosi a creare con la nascita di insediamenti abusivi vorrei mostrargli ciò che è successo con l’adozione del nuovo prg e con la riqualificazione delle zone o nel nostro quadrante.Quando scrive della necessità di progettare nuove infrastrutture di collegamento esterno non vorrei che riproponesse ancora il progetto tanto caro ai costruttori di un nuovo GRA. Non è con opere faraoniche che si risolvono i problemi di viabilità ma con scelte coraggiose e determinate,privilegiare il pubblico al privato deve essere la priorità.Aprire strade al solo trasporto pubblico e ciclabile faciliterebbe tutto ciò,come avviene in tante città del pianeta,senza pensare di dover difendere interessi particolari.Riguardo alle stazioni e alle ferrovie sul territorio non vorrei, interpretando male il suo discorso.che si finisse nel progetto due ponti con la scusa della riqualificazione perchè al sottoscritto basterebbe che funzionassero gli ascensori e le scale mobili esistenti ed il rispetto del contratto di servizio con conseguenti penali alla non attuazione.Altre cose potrei aggiungere alle sue parole ma la mia non vuole essere una critica alla sua persona di cui non esprimo giudizi non conoscendola personalmente ma non può dimenticare il ruolo politico che lei riveste sul nostro territorio.al pari di tanti altri .

  4. @Fragassi : Ognuno fa quel che può e la bellezza della democrazia è appunto quello di poter avere idee e proposte diverse che si confrontano. Conosco bene le carenze e le omissioni della politica nella gestione dei pubblici servizi nella nostra città e nel nostro municipio. Sono d’accordo con lei che non è tempo per opere faraoniche e la mia posizione è sempre stata quella difendere misure sostenibili e che rispettino l’ambiente. L’invasività incontrollata del cemento non mi convince e tanto meno il consumo irrazionale di suolo rubato all’agricoltura e al verde pubblico. Onestà intellettuale vorrebbe uno sforzo nel distinguere e informarsi adeguatamente sulle posizioni assunte. Senza andare lontano in queste pagine trova le posizioni assunte dal PD su questi temi e anche miei commenti sia a livello personale sia nel ruolo che pro tempore ho assunto nel coordinare una comunità di persone (nel PD) che con tante difficoltà e limiti difendono comunque i beni comuni e gli interessi collettivi contrastando corporativismi, mancanza di trasparenza e clientelismi vari che hanno caratterizzato gli ultimi anni di amministrazione sia al comune sia al municipio. Siamo aperti al confronto con le associazioni di cui rispettiamo l’autonomia e le libere scelte (anche di criticare e spronare i partiti a superare i troppi limiti che hanno) ma rivendichiamo il diritto e il dovere che la Costituzione della Repubblica ci affida di contribuire a promuovere la politica a ogni livello ed esprimere, per quanto siamo capaci, rappresentanza del territorio nelle istituzioni. Per questo facciamo analisi e proposte che presenteremo a Nicola Zingaretti, candidato alla presidenza della Regione Lazio, e con i candidati alle primarie per sindaco di Roma e presidenza del Municipio che faremo a Marzo in modo aperto, trasparente e partecipativo. Poi agli elettori il giudizio e la facoltà di scegliere quanto riterranno meglio.

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