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Mestieri che cambiano, a Labaro la bistecca si vende via cellulare

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macellaiomoderno.jpgChe sia una bistecca alla fiorentina, abbacchio o semplice petto di pollo, in tempo di crisi il bene alimentare che sicuramente pesa di più sullo scontrino è la carne. Coi tempi che corrono, gli italiani si domandano se anche quest’anno trascorreranno il Natale con gli abbondanti cenoni, accompagnati da limoncello e ammazzacaffé tipicamente nostrani, oppure se dovranno rassegnarsi all’imitazione di “Canto di Natale” di Dickens per salvare il portamonete.

Per rispondere all’interrogativo, Luigi De Angelis ha affrontato questo periodo di recessione aggressiva mettendosi in gioco e aprendo un punto vendita di generi alimentari al dettaglio in Via Macherio, fra Labaro e Prima Porta. Presente da diversi anni sulla guida “Gambero Rosso”, tutto questo è stato possibile con un approccio al contempo innovativo e nel rispetto della tradizione: in attività dal lontano 85′, oggi Luigi De Angelis vanta un’affermata ditta di import alimentare da diversi paesi, che dall’Olanda, Irlanda, Danimarca e Argentina fanno capolino sui banconi della storica bottega di Via Flavia, passando prima per lo smercio di Via Macherio.

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A destare il nostro interesse, sono stati i recenti dati di Eurocarne, il salone internazionale tenutosi la scorsa primavera, per cui la crisi ha ridisegnato i consumi alimentari. La carne bovina è una delle vittime illustri, soppiantata da formaggi, ma anche carne suina e avicola. Il pollo, ma soprattutto il maiale, sostituiscono così le parti più pregiate di manzo, bue e scottona. Chi ha dato addio ai tagli più pregiati sono i giovani, che pure frequentano le macellerie, ma sono più orientati a nuove tipologie di prodotti, i pronti a cuocere o addirittura ai «ready to use», piatti di gastronomia a base di carne pronti per essere consumati.
Tanto che gli stessi macellai hanno dovuto sempre di più reinventarsi in un nuovo ruolo di chef e maestri di cucina, immedesimandosi sempre mantenuto da consulenti ed esperti di ricette.

Cosa ha consentito dunque il successo della ditta De Angelis in un periodo economicamente così difficile? Innanzitutto l’affidabilità. Il punto di forza è il controllo scrupoloso nella tracciabilità delle carni: dall’allevamento fino al consumatore, gli animali sono seguiti da veterinari attraverso controlli periodici. Attraverso un software apposito, si conosce in tempo reale la data d’imbarco, di arrivo, le informazioni sul prodotto e chi lo lavora, tutto questo per garantire la sicurezza e il rispetto del cliente a cui si rivolgono.
In secondo luogo la creatività: un mestiere antico come questo necessita sicuramente di essere reinterpretato e per attirare una clientela che si destreggia fra tablet e smartphone si fa di tutto per stupirla.
Basta entrare e il personale ti viene in aiuto suggerendoti ricette applicabili ai prodotti che acquisti linkandoli in tempo reale sugli schermi presenti nel negozio e spiegandoti tempi di cottura e modalità di preparazione. E chi trascorre le giornate in preda alla frenesia con il cellulare in mano, prossimamente potrà usufruire del servizio anche tramite un’applicazione per Iphone e Smartphone rispondendo al motto “di fretta si, ma mangiando bene!”.
In ultimo, il rispetto per la tradizione: se è vero a questo punto che l’unicità dei generi alimentari italiani sia un luogo comune, per fortuna sopravvivono ancora i modelli culturali su cui si regge la nostra fama, prima fra tutto quello del “macellaio/a” al bancone.

Barbara Polidori

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5 COMMENTI

  1. Lo Spaccio è in Via Macherio, 118 Prima Porta tel. 0686971185 è aperto dal Lunedi al Giovedì dalle 08:30 alle 14:00 il Venerdì dalle 08:30 alle 18:00 il Sabato dalle08:30 alle 14:00 .

    Il Negozio è in Via Flavia 74 – 78 Roma tel. 0642012192 aperto dal Lunedi al Venerdì dalle 08:00 alle 14:00 e dalle 17:00 alle 20:00 il Sabato dalle 08:00 alle 14:30.

  2. Ci deve essere una assoluta mancanza di fantasia e scarsità di dialogio tra i neuroni se dovessimo aver necessità di tablet , smartphone , app, link e schermi per erudirci sulla cottura di una bistecca !
    Se in più è la scarsità di tempo per pensare (?) che manca quale può essere il grado di soddisfazione nel frettoloso piacere del mangiare o meglio del gustarsi la pietanza ?
    Non basta un buon prodotto e la voglia di gustare ( nonsemplicemente mangiare ) le pietanze ?

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