Home ATTUALITÀ Comitato via Gradoli: seconda diffida al Campidoglio e XX Municipio

Comitato via Gradoli: seconda diffida al Campidoglio e XX Municipio

Galvanica Bruni

Dopo la prima diffida di Marzo 2012 nella quale il Comitato di via Gradoli aveva dato trenta giorni di tempo al sindaco Alemanno per emettere le ordinanze di sgombero delle cantine adibite ad abitazione ancora presenti in via Gradoli pena la denuncia per “omissione o rifiuto di atti d’ufficio”, reato previsto dall’articolo 328 del codice penale, ecco che arriva la seconda. Il Comitato, stanco di aspettare le reazioni del sindaco, dissotterra l’ascia di guerra e sfida e diffida per la seconda volta il Campidoglio e il XX Municipio.

E’ con un comunicato di queste ore che il Comitato di via Gradoli ne dà notizia. Un comunicato nel quale si legge quanto segue.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

“Premesso che: i) successivamente all’ordinanza n. 129/07 l’amministrazione non ha emesso alcun ulteriore provvedimento volto a contrastare l’abusivo uso abusivo di decine di cantine; ii) sono inaccettabili le giustificazioni addotte secondo le quali non si provvede, da un lato, in quanto la reiezione delle domande avanzate ai sensi della legge n. 47/85 comporterebbe un grave danno economico per l’ente territoriale in ragione della “restituzione degli oneri pagati” dagli autori degli illeciti e, dall’altro lato, perché sussisterebbero “motivi sociali, di opportunità”; iii) deve ritenersi illegittima la determinazione dirigenziale n. 65 emessa il 27 giugno 2012 dalla Direzione Attuazione degli Strumenti Urbanistici di Roma Capitale relativa alla definizione delle procedure per il rilascio del certificato di agibilità degli immobili oggetto di condono edilizio.”

“Ciò premesso – continua la nota – il Comitato ha rivolto una (seconda) diffida nei confronti del Sindaco, on. Gianni Alemanno; dell’ing. Errico Stravato, Direttore del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale, dell’ing. Antonio Fernando Di Lorenzo, Direttore dell’U.O.T. del XX Municipio, dell’arch. Antonietta Gabriella Cristofalo, Direttrice dell’Ufficio Urbanistica, Edilizia Privata del XX Municipio (inviata per conoscenza, tra gli altri, al dott. Fulvio Della Rocca, Questore di Roma).”

Nella diffida del Comitato, in particolare, si chiede che ” i) la suddetta determinazione sia sostituita da altra conforme alla legge: ii) siano rigettate le eventuali domande di concessione in sanatoria pendenti e revocate quelle eventualmente concesse; iii) sia revocata l’agibilità; iv) si denuncino i proprietari ai sensi dell’art. 44 del d.lgs. n. 380/01, posto che il reato sussiste già per la mera predisposizione strutturale, irrilevante essendo l’effettiva locazione; v) si solleciti la magistratura affinché proceda al sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. di tali immobili al fine di evitare la prosecuzione della condotta criminosa; vi) siano adottate ulteriori ordinanze di sgombero ai sensi dell’art. 222 del T.U.L.S.; vii) si proceda all’adozione delle determinazioni volte a conseguire la demolizione degli impianti tecnologici che consentono l’uso abitativo.”

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31 COMMENTI

  1. Un provvedimento del genere non potrà mai essere preso in considerazione da nessuna amministrazione comunale per il semplice fatto che sarebbe impopolare.
    Sono a migliaia a Roma i monolocali di pochi mq.
    Che facciamo rendiamo inabitabile mezza Roma ?

  2. In effetti sicuramente in una città metropolitana come Roma ci saranno tantissime situazioni come quelle di Via Gradoli che rimangono nell’ombra e mi sembra eccessivo tanto accanimento su questa strada, anche perchè mi pare di aver capito che i monolocali-cantina al limite della vivibilità sono stati già sgomberati da tempo.

  3. Sono milioni le abitazioni sotto i 20 mq a cominciare dai residence estivi, i bassi napoletani, gli appartamentini nei paesi arroccati in tutta italia addirittura alcuni scavati nella roccia, moltissimi trulli pugliesi, molti inseriti nel patrimonio protetto dell’unesco tipo alcuni dei sassi di matera ecc potrei elencare per ore situazioni simili.

  4. Elisa, sono tutti abusivi, anche quelli inseriti nel patrimonio protetto dell’ UNESCO, in base al d.m. Sanità 5 luglio 1975, andiamo li e li facciamo chiudere !!! 🙂

  5. Aveva ragione Bettino: tutti colpevoli, tutti innocenti.
    Elisa e Stefano siete grandiosi: promuovete i loculi di via Gradoli patrimonio dell
    UNESCO !!
    Se volete, a voce, vi suggerisco un ottimo garante e guardiano di vecchia conoscenza di via Gradoli………..ancora attivissimo e in splendida forma.
    Fantastici !! Il gatto e la volpe.

  6. Equiparare un monolocale edificato nel 1970 con un trullo è affermazione coperta dall’art. 21 della Costituzione il quale, lo si è già rilevato, non garantisce tuttavia la veridicità della dichiarazione.

    Posso inoltre ragionevolmente ritenere (ma potrei sbagliarmi data la mia scarsa confidenza con il diritto amministrativo) che quelle sopra espresse siano argomentazioni del tutto inidonee a sostenere una difesa in sede processuale.

  7. Sempre i soliti discorsi, ritorniamo all’inizio quando dicevo di non fare di tutta l’erba un fascio, anche quì il mio ultimo intervento perche tanto non serve a nulla continuare nel discorso, rispondo all’avv. Mosco al suo consiglio la ringrazio ma potrò rivalermi forse nei confronti di chi mi ha venduto l’appartamentino solamente quando mi sarà revocato il condono ecc. per ora non c’è nulla di fatto, al sig. Frizzoni rispondo come ho risposto prima non mi sento ne gatto ne volpe in quanto non ho fatto nessuna “furbizia” io ho comprato cosi, il mio paragone con i trulli ecc era relativo esclusivamente alla metratura minima prevista dal d.m. Sanità 5 luglio 1975 per gli altri parametri sono perfettamente d’accordo con Fizzoni i seminterrati effettivamente sembrano tane/loculi umidi e credo poco vivibili, ma non sono certo io a dover giudicare, io non l’avrei mai comprato. Il mio appartamentino è di 22 mq calpestabili più piccola corte esterna ingresso esterno e indipendente è ben aregiato, con due grandi finestre, e tutte le caratteristiche per essere idoneo e vivibile per una persona, ribadisco ancora una volta (l’ultima) non si deve fare di tutta l’erba un fascio vi saluto anche qui cordialmente (mio ultimo commento)

  8. P.S. in sede processuale porterò argomentazioni indubbiamente più idonee, nello specifico oltre l’atto notarile e al condono (che in teoria dovrebbe bastare) presenterò una determinazione dirigenziale del comune di Roma del giugno 2012 (in contrapposizione del d.m. Sanità 5 luglio 1975) fornitami dal notaio, dove di fatto si determina quanto segue sui parametri minimi: ” art. 10: L’alloggio monostanza deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi non inferiore a 20 mq. se per una persona e a 28 mq. se per due persone. (poi continua parlando delle altezze, areazione ecc .) tutti parametri nei quali rientro benissimo
    .

  9. Quella del Comitato è’ una battaglia persa, e quel che è peggio è che il Comitato stesso lo sa! infatti, basta unire due monolocali adiacenti (magari in comproprietà) per superare abbondantemente i 28 mq. (dal 26/06/2012 con Determinazione Dirigenziale n°65 sono sufficienti 20 mq. ), prendere l’ AGIBILITA’ DOVUTA, e mettere una bella porta per ridividere i due monolocali adiacenti .
    I residenti dei due monolocali adiacenti non si faranno certo dei problemi ad avere una porta che li separa ….
    Questa, chiamiamola “mandracata”, il Comitato l’ ha sempre saputa però si ostina ad insistere con il d.m. Sanità 5 luglio 1975
    Perche?
    Demagogia?
    Per questo motivo non vedo l’utilità nell’ applicazione di un regolamento che persone con pochi scrupoli raggirerebbero tranquillamente, e per questo motivo penso che sia una battaglia persa, mentre la delibera da parte dell’ assemblea condominiale di una ditta specializzata nella rimozione di oggetti personali lasciati ABUSIVAMENTE negli spazi condominiali risolverebbe parecchi problemi.
    Ma NON VENGO ASCOLTATO, perchè?

  10. x Lucio Maria Frizzoni Più che Bettino penso che aveva ragione Giulio quando disse “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina” e penso che sia tuttora della stessa idea altrimenti non sarebbe rimasto dove sta.

    Quanto al “garante e guardiano di vecchia conoscenza di via Gradoli ” penso che non ci sia bisogno del suggerimento, in quanto starà sicuramente leggendoci, o chi per lui.

    I miei dubbi su quanto ho scritto sopra vengono rafforzati, anche pleonasticamente, sulle finalità del Comitato, infatti come lei ha scritto:
    “la finalità ultima del Comitato NON consiste nello sgombero forzoso dei locatari ( siano essi lords o peones) ma la rimozione degli abusi edilizi ( o almeno degli effetti derivati) con inteventi radicali e definitivi quali la revoca di condoni e sanatorie indebitamenti concessi, la reiezione delle domande ancora in sospeso, il ripristino delle destinazioni d uso originarie e la rimozione dei servizi tecnologici che ne consentono uso abitativo.” .
    Ma idea di cosa comporti ?

    NON FAREBBE ALTRO CHE INCREMENTARE IL DEGRADO DELLA VIA !!

    Glielo dimostro in buona fede, con scopi costruttivi, e soprattutto detto da uno che vuole incremetare il valore immobiliare della propria abitazione, infatti chi vede il suo immobile ridotto a magazzino/cantina lo utilizzerà come magazzino/cantina, affittandolo come magazzino/cantina a qualche “peone” con tutto ciò che comporta un magazzino/cantina affittato ad un “peone” …
    Ha capito cosa voglio dire?
    Un esempio lampante a Roma lo abbiamo nella zona di P.zza Vittorio / Stazione Termini …

    SE DI QUESTA COSA NE VENISSERO A CONOSCENZA GLI APPARTENENTI AL COMITATO, DUBITO CHE NE VORREBBERO FAR PARTE !

    Io sono a favore dell’ incremento del valore immobiliare di via Gradoli (perchè ne ho uno), quindi mi creda, apprezzo il Comitato per quanto fatto finora (anche se non sono completamente daccordo) capisco che lei ed altri membri del Comitato siete in buona fede, ma mi creda vedere Via Gradoli ridotta ad una mini succursale di P.zza Vittorio con conseguente perdita del valore immobiliare proprio NO.

  11. Gli annunci che troveremo su portaportese saranno all’ incirca cosi :

    Cassia, via Gradoli, affittasi cantina/magazzino varie metrature mq.15 o mq. 20 caratteristico locale su strada con entrata indipendente ristrutturato clima adatto cantina/magazzino piede a terre garconniere privato affitta ecc……
    Qui ci sono alcuni esempi:

    http://www.portaportese.it/rubriche/Immobiliare/Affitto_-_Subaffitto/Locali-Negozi/m-magazzino-keyWmagazzino

    Molto probabilmente nascerà subito un comitato contro la tipologia di beni stoccati ritenuti infiammabili, e qualcuno dirà anche esplosivi !
    Comunque genereranno un cattivo odore, che farà in modo che un Comitato sorga, INESORABILMENTE.
    Per certo verrà allertato l’ Ufficio di Igiene, saranno fatti ripetuti controlli, e qualcuno certamente con esito positivo.
    Poi finalmente, con l’ ormai tardivo senno di poi, qualcuno dirà: Ma non era meglio quando si sentiva la puzza di cipolla?
    Vuoi vedere che siamo andati a finire dalla padella alla brace?

  12. Ha ragione la sig.ra Elisa,
    ogni replica è inutile.

    Mi viene tuttavia riferito che il procedimento di sgombero a carico di Stefano68 ha già avuto il suo inizio.
    La colpa di ciò non è di chi ha violato la legge, ma, nell’ordine: del trio Mosco-Frugoni-Frizzoni, di tutti i membri del Comitato (tranne uno), di Renzi, di Grillo, della Merkel, di Romney, di Zeman, del caciocavallo silano, della farfalla Ornithoptera Alexandrae (la più grande e rara al mondo) la quale ha avuto l’ardire di battere le ali in Australia…

  13. Salve a tutti…sono un residente di via gradoli e dopo aver letto con piacere anche se Stefano e Pierluigi mi piacerebbe portarli a vedere quei loculi con bombola del gas annessa…
    Io invece voglio ringraziare il comitato che lotta e ha portato a notevoli miglioramente della qualita’ della gente e della vita nella nostra bellissima via.
    Il problema e’ l’italia e i nostri politicanti…..ci vorrebbe molto poco a far rispettare la legge….

  14. Comunque sia l’uragano non è passato certo per Via Gradoli…..
    Ringrazio sentitamente Carlo Maria Mosco ed i menbri del Comitato per il lavoro svolto fino ad oggi, di cui ne ho beneficiato anche io, ma sono dell’ idea che un ulteriore accanimento contro i monolocali rimanenti porterebbe le conseguenze che ho previsto, dico questo perchè ne ho discusso con alcuni di questi proprietari.
    Fermo restando la mia disponibilità alla LOTTA AD DEGRADO penso di aver detto tutto.

  15. Ciao Vincenzo, non ho bisogno di vedere quei “loculi con bombola di gas annessa” perchè sono pienamente daccordo con ciò che ha fatto e sta facendo il Comitato per quelle situazioni. Io intendevo riferirmi ad altre, dove ci sono finestre a norma, cucine elettriche, servizi igienici adeguati e con finestra, ma per le quali si sta facendo questione di volumetria. E, oltremodo, devo dirti che per anni ho vissuto situazioni al limite della sopportazione che, come sicuramente tu ben sai, in quanto residente in Via Gradoli, hanno reso questa strada davvero indecorosa sotto ogni punto di vista.

  16. 1) l’azione della P.A. nei confronti di alcuni dei monolocali fuori terra risale alla ordinanza sindacale n. 129/07 emessa prima della nascita del Comitato.
    Le sentenze del TAR hanno confermato l’ordinanza anche con riguardo a tali locali; mi pare pertanto difficile prevedere una non applicazione nei confronti delle unità immobiliare che non sono state fatte oggetto di tale ordinanza (se non altro perché ancora vige il principio costituzionale per il quale situazioni uguali meritano uguale trattamento e sarebbe pertanto ingiusto e non conforme ai principi di diritto che situazioni identiche vengano trattate in modo diverso).

    2) i magazzini adiacenti a quello di Stefano68, non diversamente dalle cantine, hanno costituito fonte di gravi disagi oltre che di pesante degrado del condominio (a titolo di esempio, in uno di essi vi ha soggiornato il noto trans Brenda e il Giorgio T., spacciatore favorito dei trans; in altri vi hanno dimorato intere famiglie composte anche da cinque unità e recentemente sono comparsi aspiranti coltivatori diretti che si sono appropriati degli spazi verdi condominiali per coltivarvi zucchine e pomodori.

    La legge, nei paesi civili, è uguale per tutti e che ciò che non è previsto quale esimente nella norma non rileva.
    Punto.

    Ogni diversa asserzione è pour parler.

  17. Abbiamo le stesse idee! Infatti proprio per il fatto che la legge, nei paesi civili, è uguale per tutti e che ciò che non è previsto quale esimente nella norma non rileva.
    Punto.
    Ogni diversa asserzione è pour parler.
    Io ribadirei anche il concetto che Via Gradoli non si trova ne nella Repubblica di San Marino ne nella vicina Città del vaticano, quindi se si vuole applicare una legge o un regolamento in via Gradoli, bisogna applicarlo in tutta Roma !

  18. Il Comitato per via Gradoli si sta battendo affinchè le norme e i regolamenti siano
    applicati nella via, al resto pensino altri. Se gli altri dormono, il Comitato è sveglio,
    viglie e determinato e non ha alcuna intenzione di aspettare oltre e sarà gratificato di fare da apripista.

  19. Il problema è INVECE che SI TRATTA DI SITUAZIONI DEL TUTTO DIVERSE: CANTINE SENZA ARIA, LUCE, FINESTRE E CON BOMBOLE DI GAS DA UNA PARTE E MONOLOCALI AREATI, CON FINESTRE A NORMA, CUCINE ELETTRICHE CON CAPPA DI ASPIRAZIONE O ATTACCO GAS METANO, WC CON FINESTRE DALL’ALTRA! LO SI VUOL CAPIRE??? Quanto ai trans o presunti tali, queste persone possono anche vivere in un appartamento locato di 100 mq e creare, o non, problemi!

  20. Egregio sig. Pieluigi,
    la normativa vigente non dà rilievo alle circostanze da lei considerate.
    Punto.

    Quelle che rilevano depongono invece nel senso della illegittimità della trasformazione strutturale della detinazione d’uso; della inammissibilità della concessione in sanatoria per mancata conformità agli strumenti urbanistici; della inagibilità per mancato rispetto della normativa regolamentare in materia sanitaria (a mio avviso, il male minore di tale abusi).
    Tutto in senso contrario a quanto da lei sostenuto.

    Le sue tesi può anche scriverle in caratteri cubitali; ciò non muta il contesto normativo.
    Punto.

    Sul pianeta Marte dicono ci siano bravi legali capaci di risolvere il dilemma.
    Per informazioni … http://www.spaceadventures.com/

  21. Resta di fatto che se dei mini appartamenti diventano cantine/magazzino i proprietari vorranno affittare a “chiunque” queste cantine pur di trarne profitto, quindi il valore degli immobili nella via si deprezza ….

  22. Egregio Sig. Carlo,
    io ho espresso legittimamente la mia opinione come lei la sua.
    Una cosa però è certa: nè io, nè lei possiamo decidere quale sarà il destino degli immobili in questione, ma un’autorità a ciò preposta!

  23. Resta il fatto che è tutto da decidere, deve decidere il comune e poi eventualmente il Tar solo loro possono mettere il punto, non il comitato, nel frattempo sono solo parole caro avvocato, inoltre le garantisco che molti bravi avvocati ci sono anche in italia non c’è bisogno di andare su Marte.

  24. Ciao Elisa, per completezza direi che poi E’ DEL TUTTO INUTILE E PER NIENTE INERENTE ALL’ARGOMENTO PROPOSTO DAL BLOG visitare il sito segnalato dall’avvocato.

  25. Egregio sig. Pierluigi, gentile sig.ra Elisa,
    potete indicarmi dove avrei scritto che il Comitato ha il potere di decidere unilateralmente il destino della cantine e dei magazzini?
    (è vero, lo sogno di notte, ma quando mi sveglio torno nella realtà)

    Per quanto riguarda le autorità preposte, vi è anche la magistratura cui spetta appunto la verifica del rispetto delle leggi da parte sia dei cittadini, sia dei pubblici funzionari che omettono atto del loro ufficio o che divengono correi di reati.

    Il prossimo passo del Comitato sarà costituito appunto da una corposissima denuncia alla procura della repubblica (oramai di atti, documenti, denunce ne abbiamo accumulate da farne un archivio….)

    Per converso, continueranno sempre a soccorrervi PD e PD-L che lotteranno affinché cantine e magazzini possano continuare a essere locati come abitazioni (quando in Svizzera, in Austria, ma anche a Bergamo, in Aosta, in Parma sarebbero considerate cantine e magazzini…).
    Ma d’altronde, ognuno si distingue come può e come sa.

    PS. Pierluigi, nel sua stabile vendono cantine? Sa, vorrei acquistarne una e locarla a 5 extracomunitari, gente onesta, coltiva soltanto un po’ di fumo e ogni tanto accoglie altri 3 o 4 compaesani…

    Mi dispiace poi che non abbia colto il senso del link; evidentemente non sono riuscito a rendere chiaro a sufficienza il mio pensiero. Me ne scuso.

  26. Dott. Mosco una cosa è comprare una cantina ed affittarla a 5 extracomunitari che coltivano fumo e ospitano altri paesani, altra è comprare un appartamentino regolarmente condonato ed affittarlo ad UNA persona con REGOLARE permesso di soggiorno e con REGOLARE contratto, chi affitta a nero, a irregolari e a spacciatori và contro la legge e deve ripeto DEVE essere perseguito e punito legalmente.

  27. Elisa infatti non ci vuole molto a capirlo, basta un pò di buon senso che credo si sia quasi perduto, non solo a Roma, ma in tutta Italia…

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