Home ATTUALITÀ Comitato via Gradoli: il Campidoglio rinuncia a perseguire gli illeciti edilizi?

Comitato via Gradoli: il Campidoglio rinuncia a perseguire gli illeciti edilizi?

Galvanica Bruni

“A seguito dell’audizione del 12 luglio 2012 tenutasi presso la sede dell’Ufficio Condono Edilizio di Roma Capitale, richiesta dal Comitato e sollecitata da Ludovico Todini, consigliere capitolino e membro della Commissione Sicurezza, è emerso che, in ragione del parere reso dall’Avvocatura capitolina, l’Ufficio è impossibilitato ad assumere provvedimenti nei confronti dei monolocali presenti in Via Gradoli anche se gli stessi presentano misure geometriche inferiori a quelle previste dalla normativa regolamentare e, in particolare, dal d.m. Sanità 5 luglio 1975.”

Lo comunica in una nota il Comitato per via Gradoli sostenendo che “la tesi della derogabilità delle fonti regolamentari in materia igienico-sanitaria, recepita nel parere dell’Avvocatura e nella nota dell’ASL RM/C, quali atti presupposti la determinazione dirigenziale n. 65 del 27 giugno 2012 della Direzione Attuazione degli Strumenti Urbanistici, si risolve, in concreto, in un favore ingiustificato della P.A. verso gli autori degli illeciti urbanistici ed edilizi.”

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“In ogni caso – spiega il Comitato – deve segnalarsi che l’amministrazione non ha ancora emesso alcun provvedimento nei confronti di quegli immobili che non rispettano neppure la determinazione sopra indicata. Le motivazioni non espresse dell’inazione della pubblica amministrazione sono rinvenibili nella volontà di evitare “la restituzione degli oneri pagati” dagli autori degli illeciti e in “motivi sociali, di opportunità”.

“Tali argomentazioni – è il parere espresso nella nota – non possono trovare giustificazione alcuna, tenuto altresì conto che viene ad essere disattesa la convenzione conclusa dal Comune di Roma con il Consorzio di Via Gradoli nella quale l’Ente si era assunto l’obbligo di vigilare affinché nella via non fossero realizzati locali seminterrati o interrati destinati ad uso abitativo.”

Il Comitato insiste pertanto affinché siano “adottate ulteriori ordinanze di sgombero ai sensi dell’art. 222 del T.U.L.S.; rigettate le eventuali domande di concessione in sanatoria pendenti; revocate quelle eventualmente concesse. Inoltre si chiede la revoca dell’agibilità degli immobili in questione e, infine, l’adozione delle determinazioni volte a conseguire la demolizione degli impianti tecnologici che consentono l’uso abitativo.”

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78 COMMENTI

  1. Non vogliono perseguire gli abusi edilizi perchè hanno il terrore che accogliendo
    le tesi del Comitato per via Gradoli ciò possa costituire un pericoloso precedente
    e quindi un punto di riferimento per eventuali analoghe richieste da parte di coloro che (in particolare nel XX° Municipio) subiscono i gravissimi disagi derivanti dagli illeciti matamenti della destinazione d’uso originaria di cantine, depositi, magazzini……
    Altrettanto scandalosa risulta l’inerzia della P.A. circa l’emanazione di ulteriori
    ordinanze di sgombero verso decine di immobili già oggetto di numerosi e ripetuti sopralluoghi congiunti sin dal dicembre 2009( anno DUEMILANOVE) e
    fino agli ultimi del giugno scorso. Le risultanze di tali sopralluoghi sono univoche
    e convergenti e certificano l’inabitabilità degli ambienti per ragioni igienico-sanitarie; tengo a precisare che non si tratta di deduzioni del “Comitato” ma di affermazioni scritte e riscritte nelle centinaia di relazioni che hanno prodotto montagne di carta che riempiono gli uffici tecnici e amministrativi di Comune, Municipio e polizia di Roma Capitale.
    Tutti gli Uffici preposti hanno quindi completa cognizione degli illeciti e non esiste
    giustificazione alcuna alla loro inadempienza.
    Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo accettare questa situazione di
    immobilismo ed è giunta l’ora che i responsabili ne debbano rispondere all’Autorità Giudiziaria.

  2. Confermo quanto dichiarato da Frizzoni, il Comune ha paura di pagare ma un’Amministrazione che pensa solo ai danni economici e non valuta i danni quotidiani fatti ai cittadini non merita di chiamarsi tale. Propongo una manifestazione con raccolta firme di tutti i residenti della via e di zona che non intendono più tollerare questi disagi. Non si può andare avanti così, noi cittadini non siamo dei limoni che vanno spremuti solo per chiedere i soldi. Basta! Dove sono i servizi che ci vengono dati in cambio? Poi quando si avvicinano le elezioni allora tutti i politici si ricordano che esisti e fanno proclami di grandi iniziative. Non vogliamo effetti speciali ma rispetto del diritto. In casi come questi mi vergogno di essere italiano, lo ammetto.

  3. Sono il proprietario di un monolocale a via gradoli regolarmente acquistato come appartamento munito di condono ecc. si trova all’esterno con corte privata al piano terra esterno con vista su ampi spazi, mi sembra corretto che il mio monolocale e quelli con le stesse caratteristiche venga lasciato fuori da tutta questa storia, caro comitato non potete fare di tutta l’erba un fascio, anche io sono d’accordo che i locali semi interrati non dovrebbero essere abitati, infatti non l’ho comprato ma quelli fuori lasciateli perdere!!!

  4. Cara Elisa, mi trovo daccordo con lei, però forse non ha capito che ci sono persone a cui interessa che il proprio immobile faccia parte dell’ elite degli immobili della Cassia e non sanno che non si trovano all’ Olgiata, quindi lei affittando il suo monolocale a persone meno abbienti non fa altro che abbassare la media del valore degli immobili di queste persone, poi ci aggiunga anche un po di xenofobia, e qualche avvocato che con la scusa del comitato si mette in cerca di clienti …. ed il gioco è fatto !
    Ma quel che è peggio è che questi signori non hanno capito che la sanatoria è comunque frutto di un patto sociale ! E pensano anche di essere persone civili….

  5. Se le affermazioni sono “scritte e riscritte” in relazioni tecniche che certificano l’inabitabilità degli ambienti per ragioni igienico-sanitarie le chiacchiere stanno a zero.

    Speriamo con le prossime elezioni comunali di veder spazzata via questa marmaglia di politicanti di basso profilo dai singoli Municipi e dal Comune di Roma.

  6. NO, i prossimi controlli in via Gradoli sono previsti per il Febbraio del 2017 in vista delle elezioni del 2018, e presuppongo che sarà un consigliere capitolino del Governo Grillo ad occuparsene … corsi e ricorsi !

  7. Eugenio sono in pieno accordo con te sono ormai diverse volte che segnalo una situazione analoga in via Azzarta 41 in particolare alla Pal. D dove una soc. ha fittato degli cantinati e siamo proprio dietro il commissariato aho………

  8. Anch’io sono proprietario di un monolocale a pianterreno in Via Gradoli, già DA ANNI oggetto di sanatoria, e sono pienamente daccordo con ciò che sostiene Elisa circa il fatto che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio e quindi distinguere quelle situazioni di immobili privi dei più elementari requisiti igienico-sanitari (finestre, ventilazione, ecc.) da quelle, come le nostre, in cui i monolocali sono dotati di adeguate finestre, cucina elettrica con cappa di aspirazione, buono stato generale di manutenzione. Ci si è soffermati sulla volumetria, ma si tratta di un requisito previsto da un decreto ministeriale (del 1975) che è un atto amministrativo, come tale impugnabile, e non una legge.
    Mi chiedo perchè NON SI E’ SPESA UNA PAROLA, invece, per il vero degrado che ha attanagliato Via Gradoli soprattutto alcuni anni fa, caratterizzato da rifiuti abbandonati sul ciglio della strada, imbrattamento dei muri perimetrali degli stabili condominiali, schiamazzi nelle ore notturne, atti vandalici in danno del mio monolocale (e forse anche di altri), tutti aspetti che non sono MAI stati oggetto di attenzione, per quanto prontamente segnalati!

  9. Caro Stefano, avrei preferito che le tue parole me le avessi rivolte personalmente, dato che conosci il mio pensiero sin all’origine.
    Alla luce delle tue nuove esternazioni, devo peraltro ritenere che la tua materiale sottoscrizione al Comitato debba ritenersi revocata; ti invito tuttavia a rivolgermene espressa richiesta.

    Come ebbi a dirti, io non posso chiedere l’interpretazione della legge per gli (ex) amici e la sua applicazione per i (nuovi) nemici.
    Se il tuo immobile rispetta la legge, non avrai conseguenze. Se non la rispetta, le subirai; nel secondo caso, avrai comunque lucrato per anni un reddito (non dovuto).
    Tutto ciò all’estero ciò non sarebbe successo; forse è per motivi come questi che i tedeschi ci vogliono mettere un cappio al collo? Come dargli torto?

    In ogni caso, tenuto conto che un simile degrado affligge anche zone limitrofe a Via Gradoli che ben conosci (avendolo accuratamente documentato e vivendoci), in futuro l’eventuale decremento del valore immobiliare in Via Gradoli potrebbe ben essere compensato dall’incremento del valore in altre zone…
    Però in quel caso non sarò io a perdere le notti (gratuitamente) per gestire un Comitato mentre gli altri pensano a far soldi, e dovrai rimboccarti le maniche.
    In ogni caso, partiresti avvantaggiato potendo sempre utilizzare (sempre gratuitamente) la produzione letteraria del Comitato.

    Infine, mi duole rivolgerti una espressa diffida.
    Non tollererò infatti ulteriori espressioni verbali quali quelle da te usate oggi, altrimenti sarai chiamato a risponderne in sede civile e penale.

  10. Riguardo il sig. Carlo,
    la sua tesi (circa l’impugnabilità del d.m. 5 luglio 1975 in quanto atto amministrativo) è soggetta alla tutela dell’art. 21 della Costituzione (il quale, tuttavia, ha l’innegabile difetto di non garantire il destinatario della dichiarazione circa la veridicità di quest’ultima).
    Devo infatti rilevare che la sua prospettazione non coincide con il diritto vivente risultante dall’interpretazione delle norme fatta della stessa magistratura amministrativa, la quale con le sentenze 10 gennaio 2012, nn. 177, 178, 181, 182, 183, 186 e 187 ha ritenuto legittima e del tutto conforme alla legge la oramai nota ordinanza sindacale n. 127/2009 fondata, tra l’altro, proprio sul decreto menzionato.

    Per quanto riguarda il degrado nella strada, Lei non ha partecipato alla ripulitura della discarica di Via Gradoli 96, vero?
    Lei non ha contribuito alla (manuale) rimozione di circa 16 motoveicoli abbandonati dalla strada, vero?
    Lei non rimuove gli annunci delle agenzie immobiliari (altro nemico del Comitato, come documentalmente provato), vero?
    Lei non rimuove le bottiglie, le batterie ed altro ancora, vero?
    Per tutto il resto, c’è l’amministrazione consortile alla quale potrà rivolgere le sue doglianze.

  11. Dott. Carlo mi permetta di farle una domanda, premetto che sono d’accordo quando dice che sarà la legge a decidere ma i nostri monolocali (sono una vicina di stefano) quelli fuori terra con finestre ecc. sono mancanti solo della metratura minima (nel mio caso di 3 mq) ma essendo condonati con tanto di concessione in sanatoria perche sono stati oggetto di verifiche? allora il condono, il successivo atto notarile ecc che valenza hanno? credo si condoni un immobile proprio perche aveva delle irregolarità, se non era idoneo il condono non doveva essere accolto ed io non l’avrei comprato con i risparmi di una vita per avere un piccolo reddito oltre la piccola pensione, ovviamente affitti regolari e a persone regolari ma questo è già previsto dalla legge e chi non la rispetta ne è responsabile personalmente, quindi come le dicevo l’unica “irregolarità” (condonata) è la metratura minima, ma in italia sono milioni gli appartamentini sotto dimensionati sia a roma e in quasi tutti i paesini in provincia sia al nord che al sud, le ripeto sono contento del vostro operato era diventata una favelas era una situazione assurda anche io avevo sollecitato il nostro amministratore ad intervenire
    e per i risultati ottenuti la voglio ringraziare, quindi a parte gli “ex amici” potremmo valutare insieme queste situazioni e valutarle perche da una parte vorrei anche io combattere per “ripulire” via gradoli ma dall’altra mi trovo coinvolta credo ingiustamente. La ringrazio per una sua gentile risposta e non si offenda per le parole di stefano che sono state dette in quanto molto stressato da questa situazione che anche per lui è ingiusta grazie Elisa

  12. Riguardo alla risposta del sig. Carlo Maria Mosco, intendo precisare quanto segue.
    Non ho personalmente partecipato a ciò che lei ha illustrato perchè utilizzo il mio monolocale per soggiornarvi durante le mie permanenze a Roma per motivi professionali. Con questo naturalmente tengo a sottolineare che non affitto l’immobile in questione e non l’ho mai affittato a nessuno in precedenza, nonostante le numerose richieste, anche da parte di agenzie immobiliari, quindi l’ho utilizzato e lo continuo ad utilizzare esclusivamente per motivi di lavoro. Non avrei quindi potuto avere contezza di tutto ciò che lei ha descritto, se non adesso apprendendolo da lei personalmente. Mi compiaccio per il lavoro svolto dal Consorzio, ma evidentemente non ero a conoscenza di queste ulteriori situazioni di cui lei parla, se non solo di quelle da me segnalate, che mi hanno creato non pochi disagi (anche di natura economica), sia pure nell’arco di brevi periodi di permanenza.
    Quanto all’ordinanza sindacale e alle citate sentenze della magistratura amministrativa, mi riservo di esaminarli con attenzione.

  13. Bravo Carlo Maria che continua la sua battaglia di civiltà e legalità per Via Gradoli.

    Il comitato Mastrigli per ora dormiente, non esiterà con la nuova e (si spera) più
    ricettiva amministrazione a ricominciare da dove si era lasciato.

    Il residence della vergogna è purtroppo ancora qui, con tutto il carico di degrado annesso (scritte sui muri, immondizia abbandonata, persone che urinano in strada) e dopo lo sgombero farsa di 3 anni fa nulla è stato fatto malgrado le promesse.

    Intanto si ricomincera’ con un esposto alla Corte dei Conti per sapere come il comune ha proceduto al recupero dei costi di bonifica effettuati in danno e in caso verificheremo anche se tutti hanno fatto il proprio dovere.

    In vista della prossima tornata elettorale a VignaClaraBlog propongo la stesura di una serie di punti (da concordare) con cui dovranno confrontarsi i candidati prima delle elezioni e quindi risponderne durante il mandato.

  14. Cara Elisa, via Gradoli non si trova ne nella Repubblica di San Marino, ne ne nella seppur vicina Città del Vaticano, quindi è soggetta a tutte le leggi e regolamenti in vigore nello Stato Italiano e nel Comune di Roma.
    Quindi qualsiasi cosa vogliano fare questi signori esula da quanto previsto da leggi e regolamenti, e ne risponderanno all’ Autorità Giudiziaria(il cui link di questo blog è stato inviato a scopo cautelativo).
    Comunque ritornando al nostro discorso noto che le citazioni di Caterina Caselli nella sua canzone “Nessuno mi può giudicare”,trovano riscontro fin nei giorni nostri!! 🙂
    Daltronde “una penna può ferire piu di una spada”, ma visto che le spade sono cadute in disuso è piu opportuno dire che un blog ferisce piu di di un Comitato?
    Questi signori devono capire che un Comitato non può sovvertire le regole della nostra società, (sanatorie comprese), e di questo i lettori di VCB penso siano pienamente daccordo.
    Cara Elisa le raccomando di non preoccuparsi in quanto come al solito l’ardua sentenza spetterà soltanto ai posteri, e non al primo arrivato in cerca di pubblicità che crede (o vuol far credere ai suoi adepti) di riportare la legalità in Via Gradoli, quando per far questo ci sono le autorità competenti.

  15. Gentile sig.ra Elisa,
    rispondere alla sua domanda in poche righe probabilmente è incompatibile con la mia capacità di sintesi.
    Ciò non mi esime dal tentare di fornirle una spiegazione.

    Bisogna preliminarmente aver chiara la differenza sostanziale tra le misure adottate nel tempo dal legislatore.
    La legge n. 47/85, della quale si è avvalso il suo (o un precedente) dante causa, prevedeva la cd. concessione in sanatoria la quale comporta la regolarizzazione, ex post, di un immobile in regola con gli strumenti urbanistici.
    Ciò vuol dire che, successivamente alla sua esecuzione, viene ritenuto regolare un immobile che rispetta le regole previste dalla normativa edilizia sicché, qualora prima della sua esecuzione fosse stata avanzata la domanda di concessione, questa sarebbe stata rilasciata.

    Strumenti del tutto diversi sono i cd. “condoni” cui lei fa riferimento, misura “ordinaria”, “adeguata” e “conforme” al rispetto della legge che ha dimostrato nel tempo il soggetto che se ne fece ispiratore.
    Tali misure, infatti, consentono la regolarizzazione ex post, di immobili costruiti in totale difformità dalle regole urbanistiche.

    Venendo alle cantine di VIa Gradoli, la trasformazione strutturale che le stesse hanno subito per renderle abitabili è incompatibile con il rispetto degli strumenti urbanistici; ne consegue, anche tenuto conto che gli enti territoriali non perdono mai il potere di sanzionare gli illeciti urbanistici, che le domande di sanatoria ex lege n. 47/85 non possono essere accolte, e, se concessa la sanatoria, quest’ultima deve essere revocata perché emanata non sussistendone i presupposti.

    In ogni caso, anche qualora l’immobile fosse sanato come abitazione il che non è per le ragione dinanzi esposte), il mancato rispetto della normativa in materia igienico-sanitaria non ne consente l’agibilità.
    Ciò vuol dire che i proprietari si troveranno un immobile accatastato fiscalmente come casa (con i conseguenti oneri fiscali), ma del tutto inabitabile.

  16. Gentile sig. Carlo,
    per quanto riguarda le attività volte a rendere decorosa la nostra via indicate nel mio commento, voglio precisare che le stesse non sono in alcun modo attribuibili al Consorzio, ma all’impegno di alcuni residenti nonché membri del Comitato.

    Per quanto riguarda la specificità dell’uso del suo immobile, ne ho avuto conoscenza, se non erro, da suo padre, persona assai distinta.
    Devo tuttavia rilevare, e mi creda, non me ne compiaccio, che la circostanza che il vostro immobile non sia mai stato utilizzato per fini speculativi, per quanto mi consta, è del tutto irrilevante per la normativa vigente.

    Per quanto riguarda la congruità dell’azione del Comitato agli scopi che persegue, lei comprenderà che le esigenze e gli interessi di tutti i residenti non possono essere soddisfatte da mere ordinanze di sgombero dalle persone (quale la n. 129/07) in quanto ciò non impedisce la ri-locazione delle cantine (nel 65 già il giorno successivo allo sgombero e poi ancora negli scorsi mesi).
    Sono proprio le circostanze di fatto ad imporre la più drastica misura costituita dal ripristino dell’originario stato dell’immobile, quale unica garanzia nei confronti dell’uso locativo.

    Non ci sono dubbi che sul piano morale le condotte dei proprietari possano e debbano essere distinte.
    Non vi sono dubbi che alcuni elementi di fatto dovrebbero avere rilievo giuridico.
    Tuttavia se tali circostanze non sono dalla legge considerate, ciò non può essere imputato al Comitato o allo scrivente, ma al legislatore.

    In presenza di interessi contrapposti, è proprio la legge che consente di trovare una soluzione incruente e condivisa.
    Il Comitato chiede l’applicazione della legge e null’altro; ciò non è né ingiusto né illecito, ma anzi, dal mio punto di vista, addirittura necessario, anche nell’ottica del generale rinnovamento dei criteri della vita associata che è in corso di attuazione nella nostra nazione, la quale deve imporsi, quanto meno, il rispetto degli standards che la stessa si è data in passato, se non il loro innalzamento.
    Cordialmente

  17. Dott. Carlo M.Mosco, la ringrazio della sua gentile risposta ma se avesse tempo vorrei avere da lei risposte (lo chiedo a lei in quanto rappresentante del comitato) anche su gli altri quesiti che le ho scritto:

    1) Come i comuni (anche Roma) e lo stato devono comportarsi con tutti gli altri appartamentini chiamati nei vari paesi d’Italia “Sottani, Trulli, Bassi, Supreni, ed anche quei residence in montagna ecc.ecc. che non superano i 15/20 mq?

    2) Perche parla di lucro non dovuto da reteddito se ad oggi e fino a prova contraria i nostri appartamentini sono perfettamente regolari? Io mi sento con la coscienza perfettemente a posto e non credo di rubare a nessuno ne tantomeno di “sfruttare” nessuno, pago regolarmente le tasse imu e quant’altro, contribuendo alla ripresa del nostro paese alla faccia della Germania da lei citata.

    3) Che ne pensa ad un incontro per valutare insieme quelle situazioni di vero degrado alle quali anche io darei volentieri una mano per emarginarle?

    4) Dott Mosca, la considero una persona ammirabile, gentile, preparata e questo è dimostrato dai risultati ottenuti che le ripeto hanno comunque migliorato la vivibilità della via, proprio per questo le chiedo di non fare di tutta l’erba un fascio.

    La saluto cordialmente, Elisa

  18. Gentile sig.ra Elisa,
    come ho già detto al sig. Carlo, non ci sono dubbi che sul piano morale le condotte dei proprietari possano e debbano essere distinte; non vi sono dubbi che alcuni elementi di fatto dovrebbero avere rilievo giuridico.
    Tuttavia se tali circostanze non sono dalla legge considerate, ciò non può essere imputato al Comitato o allo scrivente, ma al legislatore.
    Possiamo anche incontrarci, ma questo non inciderà in alcun modo sulle procedure adottate o adottande dalla P.A.
    Cordialmente

  19. Come posso denunciare uno che non mi ha fatto niente?
    Siamo in democrazia, uno il proprio tempo è libero di trascorrerlo (o perderlo) come vuole, io personalmente lo passo in altri modi, ed ogno tanto faccio un salto su VCB per leggere le notizie, poi se leggo che uno mi vuol denunciare perchè esprimo il mio inoffensivo e libero pensiero devo reclamare con il web master di VCB.
    Poi leggendo quanto detto qui sotto : “Ai sensi del DLgs 196/03 il vostro indirizzo mail non sarà reso pubblico nè utilizzato per fini diversi dalla spedizione della nostra newsletter” non vedo come lei potrebbe denunciare un nick name STEFANO68 in questione.
    Non vorrei essere offensivo, siamo qui per uno scambio di opinioni, ma lei che lavoro fa?

  20. (segue)……se ti fossi degnato di leggere non solo le 4 righe ma anche quanto contenuto nelle “Informazioni privacy” avresti scoperto che: ” VignaClaraBlog.it si impegna a non rivelare a terzi tale indirizzo, fatte salve eventuali richieste dell’Autorità Giudiziaria. L’inserimento di un commento avviene sotto la diretta responsabilità dell’autore dello stesso”. Va bè…….è l’angolo retto che bolle a 90°!

  21. Scusami tanto STEFANO68 ma pensavo che eri lo stesso STEFANO68 che ha scritto che Costantino alzando gli occhi aveva visto la Croce del Sud….

  22. Credo che questo blog sia per commentare le notizie ed avere eventualmente un confronto civile ma soprattutto costruttivo, credo che sia inutile litigare,
    offendersi e parlare di denunce…sicuramente non è questo lo scopo di questo blog, cerchiamo invece di essere delle persone corrette e rispettose, è logico che ognuno di noi ha le proprie idee ed è anche logico che siano in contrasto con altre ma per questo non cè bisogno di infuocarsi…scusate dello sfogo!

  23. MI scusi sig. Strix non perche stefano68 abbia bisogno di una difesa, ma rileggendo ciò che ha scritto non vedo come possa non essere d’accordo sul fatto che “Un Comitato non può sovvertire le regole della nostra società, (sanatorie comprese)”… queste sono state le Parole di Stefano68 e secondo me sono giuste in quanto sarà (ed è l’unica preposta a farlo) l’autorità giudiziaria a decidere ed io (parlo per me) a rispettarne le decisioni, ma di certo combatterò per far valere i miei diritti in tutti i gradi di giudizio ed in tutte le sedi, di questo credo, (perche l’ha detto sopra) è d’accordo anche l’avv. Mosco che reppresenta il comitato.

  24. Non sono d’accordo perchè so che questo Comitato non vuole sovvertire proprio un bel niente; non sono d’accordo perchè il Sig. STEFANO68 mi sembra faccia parecchia confusione (le stelle, Caterina Caselli, le spade,la xenofobia…..), non sono d’accordo perchè non credo ad una “autorità competente” che riporterà l’ordine. Le basta?

  25. Carlo Maria Mosco ha fatto un lavoro immane dal punto di vista tecnico-giuridico ed a lui va il mio personale ringraziamento e quello di tanti residenti della via per i risultati raggiunti (forse qualcuno si aspettava di più ma per chi come me abita qui da 40 annni in certi casi ci sono stati veri e propri cambiamenti epocali). Da quando è sorto il Comitato, a cui hanno aderito molti residenti, si nota un maggior ordine nella via, si è provveduto a bonificare un parco di rifiuti dietro al civico n.96 proprio dove sta la riserva dell’insugherata, non vengono più abbandonate carcasse di motorini (spesso rubati), si sono sviluppati dei bei rapporti di vicinato tra residenti, si fanno passeggiate insieme nella riserva dell’insugherata, ci si aiuta quando (per fortuna sempre più raramente) persone ubriache molestano senza motivo residenti che ci abitano. Oltre a questo il Comitato, come indicato in premessa, ha fatto un grande lavoro dal punto di vista tecnico-giuridico-catastale per verificare se questi miniappartamenti fossero in regola con la legge o meno e nella maggior parte dei casi questi miniappartamenti sono risultati non idonei ad essere abitati. Capisco che questo possa dare fastidio a chi ha acquistato questi monolocali ma vogliamo parlare dei tanti disagi e pericoli derivanti da questo iperfrazionamento? 1) pericolosità: negli scantinati ai piani interrati sono presenti bombole gpl, se esplodono fanno una strage 2) sporco e puzze di ogni genere. Chiedo ai lettori: vi piacerebbe ogni giorno all’interno del vostro edificio svegliarvi con le puzze di aglio, cipolla, frittate urina ecc.ecc. provenienti dalle cantine (sono stato in questi edifici e so di cosa parlo)? Se sì venite ad abitarci voi in questi edifici! 3) sicurezza; in questi monolocali si sono alternati bravissime persone a dei personaggi che in certi casi si è scoperto essere collegati a fenomeni di prostituzione droga ed anche peggio. Pensate che chi ha moglie e figli sia contento di vedere nella propria via questo giro di frequentazioni? 4) mi risulta che molti proprietari di questi monolocali in via gradoli abbiano casa ai parioli, al fleming, in zone prestigiose però da sempre considerino questi “loculi” come la gallina dalle uove d’oro ed affittino (da anni) a chi paga di più senza minimamente considerare che si tratta, nella maggior parte dei casi (non so se questo discorso riguarda stefano ed elisa), di scantinati e magazzini totalmente non a norma dal punto di vista igienico-sanitario 5) grazie a questo iperfrazionamento totalmente incontrollato e selvaggio gli immobili in Via gradoli valgono molto meno ed in certi casi risulta difficilissimo vendere. Vi chiedo: se voi foste proprietari e voleste vendere una casa di 100 mq in Via Gradoli e l’agenzia immobiliare vi dicesse sì la possiamo vendere ma al 30-40% in meno rispetto alle vie limitrofe questo vi starebbe bene? Sono tutti bravi a parlare ma solo chi abita qui sa quello che ha passato in tutti questi anni. Caro Stefano qui a via Gradoli nessuno vuole l’Olgiata ma rispetto delle regole e se a qualcuno questo dà fastidio se ne faccia una ragione. Per anni ed anni molti proprietari (non tutti ci tengo a sottolinearlo) senza scrupoli hanno calpestato i diritti e la serenità altrui, adesso la festa è finita!

  26. Dimenticavo di dire che il lavoro immane fatto da Carlo Maria Mosco e dagli appartenenti al Comitato è stato fatto in maniera totalmente gratuita, senza fini politici, di lucro o di qualunque altro tipo e chi, per motivi personali, cerca di affermare il contrario, è falso ed in malafede.

  27. La sua risposta è molto chiara e la ringrazio di avermi risposto, comunque come le dicevo io accetterò la decisione delle autorità “competenti” quale sia sia e anche gli altri (volenti o nolenti) dovranno farlo, anche se non sono d’accordo. La saluto cordialmente

  28. Stefano68 scrive:
    “Quindi qualsiasi cosa vogliano fare questi signori esula da quanto previsto da leggi e regolamenti, e ne risponderanno all’ Autorità Giudiziaria(il cui link di questo blog è stato inviato a scopo cautelativo).”

    Mi era parso che non fosse necessario fare ricorso ai canoni ermenutici sviluppati dai giuristi per capire che il periodo non sottintende una gita turistica presso l’osservatorio astronomico di Monte Mario.
    O mi sbaglio?

  29. Ecco un rappresentativo spaccato dell’Italia!
    Da un lato chi domanda la semplice applicazione delle leggi vigenti.
    Dall’altro lato, chi quelle leggi ha violato chiede di non essere sottoposto a sanzione in quanto “così fan tutti”…(Craxi docet).

    Oggi in Italia è in corso una vera e propria “guerra civile” intesa come guerra tra la civiltà (e la civiltà del diritto) e il sopruso e la furberie.

    In fondo, tra le varie ipotesi, vi è quella per la quale Gradoli deriverebbe dal latino gradus (passo, gradino, scalino) con l’apposizione del suffisso volgare –ùlus.
    Se così è, ben si può dire che sussista accordo tra l’etimologia e il sentimento dei “gradolesi” i quali vogliono superare questo gradino per accedere a una nuova dimensione di civiltà.
    Indietro non si torna.

  30. Molto probabilmente lei non è a conoscenza che in Italia esitono sia una Camera che un Senato proprio perchè la nostra società si evolve, e nell’ evoluzione alcune leggi e regolamenti vengono creati ed alcuni abrogati o derogati.
    Per nostra fortuna e volere di chi ci ha preceduto siamo in Democrazia e quindi con il volere di parecchie persone possiamo cambiare le leggi e nel nostro caso specifico un regolamento di 37 anni fa !

  31. x Luciano Frugoni
    Sono anche io all’ incirca della sua stessa opinione, penso che si sia accorto anche che il fenomeno culturale da lei evidenziato è presente in tutta Roma, ed a mio avviso non si combatte “riesumando” un vecchio regolamento, ma sensibilizzando i diretti interessati ed i loro proprietari.
    Con questo voglio difendere una categoria di proprietari di monolocali che sono consapevoli che il degrado generato dai propri inquilini deprezza il proprio immobile e quelli dei residenti adiacenti e si prodigano per generare e mantenere un certo decoro.

  32. Via Mastrigli, Via Pirzio Biroli etc.
    Sono tante le situazioni a Roma Nord e non solo nelle quali alcuni privati speculano sulla pelle dei poveracci.

    E fino a che non ci scappa il ferito, il morto o qualcosa di peggio non si fa nulla.

  33. E’ apprezzabile il lavoro svolto dal Comitato per quelle situazioni al limite della vivibilità, ma, come dice Elisa, occorre distinguere queste da quelle in cui il proprio appartamento è in regola dal punto di vista igienico-sanitario (il che significa no assenza di luce ed aria, no bombole gpl, no puzze di aglio e simili per dirla con Frugoni), ma che ha la sola colpa di essere un monolocale ubicato in Via Gradoli a Roma!

  34. Il fatto che ci siano a Roma e nello specifico sulla Cassia certe situazioni di degrado e iperfrazionamento di immobili non rappresenta una giustificazione all’esistenza ed al condono di certi monolocali max 15-20 mq bensì un’aggravante. E’ come dire io faccio il furbo e lo speculatore ma dato che anche gli altri lo fanno qui vicino o nella mia città o Paese io mi sento a posto con la mia coscienza.Anzi perchè state a guardare me? Guardate gli altri. E’ un discorso delirante, non ha nè capo nè coda, anzi non si può proprio sentire. Mi dispiace Stefano, ma non ci sono giustificazioni alle furberie (e non spetta a me dire se la cosa ti riguarda) perpetuate in via gradoli e nelle tante vie della cassia dai furbetti di turno (quasi sempre proprietari italiani faccio notare). La pacchia è finita e, com’è giusto che sia, qualcuno dovrà rispondere di tutti i danni morali, fisici, economici causati ai residenti della via ed in particolar modo a chi abita in quegli edifici da tempo coinvolti in tanti episodi di cronaca. GAME OVER!

  35. Carlo Maria Mosco, Luciano Frugoni, Lucio Maria Frizzoni …

    Quale dei tre è il buono, quale il brutto, quale il cattivo?

  36. Sono milioni le abitazioni sotto i 20 mq a cominciare dai residence estivi, i bassi napoletani, gli appartamentini nei paesi arroccati in tutta italia addirittura alcuni scavati nella roccia, moltissimi trulli pugliesi, molti inseriti nel patrimonio protetto dell’unesco tipo alcuni dei sassi di matera ecc potrei elencare per ore situazioni simili. E poi come dicevo sopra non mi sento “furbetta” perche io ho comprato così già frazionato e condonato, garantita da un atto notarile che mi certificava la regolarità dell’immobile, inoltre mi sento perfettamente a posto con la coscenza proprio perche il mio ha tutte le caratteristiche elencate da Pierluigi per questo dicevo di non fare di tutta un erba un fascio, è giusto che se qualcuno ha sbagliato paghi i danni ai proprietari degli appartamenti “regolari” e anche a noi proprietari degli “irregolari”, sono d’accordo, ma per ora il comune ha scritto la parola che dice il sig.Frugoni “game over”, parere reso dall’Avvocatura capitolina: “l’Ufficio è impossibilitato ad assumere provvedimenti nei confronti dei monolocali presenti in Via Gradoli anche se gli stessi presentano misure geometriche inferiori a quelle previste dalla normativa regolamentare e, in particolare, dal d.m. Sanità 5 luglio 1975.” in seguito vedremo a chi verrà data la ragione.

  37. comunque ripetiamo sempre le stesse cose, nessuno cambierà idea, quindi per quanto mi riguarda non continuerò a scrivere in questo blog, vi prego solamente di non trascendere e di non offendere nessuno con commenti gratuiti del tipo “furbetti, approfittatori, speculatori ecc.” la stessa preghiera ai miei colleghi di “sventura” di non offendere chi con il proprio tempo e gratuitamente collabora a migliorare via Gradoli, siamo tra persone civili e rispettose delle regole, ed io sarò la prima a rispettarle (come ho sempre fatto del resto), nel ribadire che ringrazio ancora il comitato per il lavoro fino ad oggi svolto vi saluto tutti con stima. Elisa

  38. Quello che reputo sbagliato è lo “sparare nel mucchio” mentre la delibera da parte dell’ assemblea condominiale di una ditta specializzata nella rimozione di oggetti personali lasciati ABUSIVAMENTE negli spazi condominiali risolverebbe parecchi problemi.
    Faccio un esempio molto calzante:
    Se la sera quando ritorno a casa vedo che il mio stendibiancheria lasciato incustodito ed ABUSIVAMENTE nello spazio condominiale è sparito, la mattina seguente anzichè lasciarlo nello spazio condominiale me lo tengo dentro casa …
    Come mai ciò non viene preso in considerazione ?
    E’ piu facile “sparare nel mucchio” dei proprietari di monolocali?
    C’è una convenienza da parte di qualcuno nel “sparare nel mucchio” dei proprietari di monolocali?
    C’è una volontà recondita nel non risolvere questi problemi in modo elementare?
    Scusate, ma se non viene presa in considerazione questa mia proposta, la cui applicazione è molto semplice ed immediata, queste domande mi sorgono spontane, e non solo a me anche ai residenti di Via Gradoli …

  39. x Frugoni Vogliamo scommettere che se i monolocali (cantine, abusivi ed illegali ecc..) fossero stati abitati da lords inglesi il Comitato non sarebbe nato e non si sarebbe lamentato nessuno?
    Ragioniamo su questa cosa, E’ MOLTO GRAVE se il Comitato non sarebbe mai nato, non trova?

  40. Stefano68 la tua è una simpatica provocazione e la prendo come tale. Non va bene mai e comunque che cantine e loculi di 15 mq possano essere adibiti ad abitazioni. Nascono come cantine/magazzini e come tali i legittimi proprietari devono usarle. Ripeto ancora una volta: chi ha consapevolmente fatto il furbo (e so di chi parlo, non mi riferisco a stefano ed elisa) cercando di trarre profitto nel cambiare la destinazione d’uso ai locali suddetti è giusto che sia pronto a prendersi le conseguenze delle sue azioni. Per tanti anni tutte le isituzioni, che sono chiamate a difendere i nostri diritti, hanno dormito e durante questo sonno qualcuno si è arricchito, qualcun altro invece (e sono tanti) ha avuto danni enormi a livello morale, economico, di salute, di tranquillità (tante volte, ahimè, ho assistito a botte tra trans, a risse tra ubriaconi con il rischio una volta io ed un’altro residente di prenderci una coltellata per essere intervenuti a difendere una residente). Nel precedente intervento avevo sottolineato, e forse non è stato letto bene, che alcuni di questi scantinati sono stati abitati da persone bravissime che nulla hanno a che vedere con certi personaggi di cronaca, quindi pregherei gli astanti a non buttarla sul razzismo e classismo, non attacca. Questa strategia del creo confusione affinchè si crei disattenzione e non si parli dei reali problemi appartiene ai politici vecchio stampo che spero vivamente facciano parte del passato del nostro Paese. Concludo rammentando, a chi non lo sa ed eventualmente è interessato, che il Comitato ha un suo statuto ed un suo oggetto sociale che è essenzialmente quello di riportare ordine e legalità in Via Gradoli. Un saluto a tutti.

  41. Caro Stefano mettiamo che tu sei l’amministratore del mio condominio e che arbitrariamente ti appropri del mio stendino lasciato abusivamente su uno spazio comune sai che ti succede? che ti denuncio per furto e il giudice mi da pure ragione. Non funzionano così le cose Stefano, il tuo modo è da far west non da paese civile anche se l’incivile sono io che lascio lo stendino dove non dovrei. Estremizziamo il tuo esempio. Se io lasciassi la mia auto nel cortile del condominio in uno spazio a me non assegnato tu che faresti, me la faresti rubare per liberare lo spazio???
    La tua proposta è immediata ma troppo sempliciotta, scusa l’otta…
    Ovviamente preciso che non sono coinvolto, non abito a via Gradoli ma leggendo il vostro dibattito ho voluto dare il mio piccolo contributo. saluti a tutti.

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