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The bonds of love di Ponte Milvio

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wp.JPGRome breaks the bonds of love on ancient Milvian Bridge. Così ieri titolava Il Washington Post in una corrispondenza da Roma firmata da Anthony Faiola, spiegando ai suoi lettori che la “battaglia pluriennale” per la rimozione dei “lucchetti dell’amore” di Ponte Milvio “è un racconto non solo dell’unicità della politica romana, ma anche della politica dell’amore in Italia”. Niente di meno!

Ma non solo, il blasonatissimo quotidiano dice che Roma è la città “dove forse l’unica cosa più celebrata dell’amore è l’estetica” spiegando ai suoi lettori che i cuori infranti dei giovani romani hanno trovato la loro “nemesi” nella figura di Gianni Giacomini, presidente del XX Municipio, e della sua battaglia per “liberare Ponte Milvio” conclusasi il 10 settembre nonostante l’ultimo tentativo di “clemenza” da parte del sindaco Gianni Alemanno.

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Un assai divertente quadretto di fatti nostrani rivisitato in chiave seriosa che ha riscosso un certo successo fra i lettori del Washington Post.
A poche ore dalla pubblicazione sull’edizione on-line la storia dei bonds of love on ancient Milvian Bridge contava già 64 commenti. Niente affatto pochi, considerando la distanza, anche mentale, dal tema trattato. Per leggere l’articolo cliccare qui

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