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Fleming, il giardino di via Monterosi covo di sbandati

Galvanica Bruni

Via MonterosiIl Fleming, come noto, è uno dei quartieri più cementificati di tutta Roma. E come vi sveliamo in questo articolo, l’unica area verde “attrezzata” in questa zona costosa ma grigia del territorio del XX Municipio non versa certo in ottime condizioni. Stiamo parlando del piccolo Parco di Via Monterosi, situato precisamente tra la citata strada e Via Valdagno, che versa in uno stato di abbandono ed incuria totale.

Già percorrendo in auto Via Monterosi osserviamo quanto l’area sia lasciata a se stessa da parecchio tempo: vediamo infatti che le pietre che delimitano il giardino dai marciapiedi sono quasi tutte rotte o affondate ormai nel terreno per il passare degli anni e ci accorgiamo pure che diverse panchine di marmo all’interno sono spezzate.

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Ma solo entrando ci si rende conto davvero della situazione. È difficile persino spostarsi da un punto all’altro del parchetto a causa della quantità di escrementi di cani, segno della maleducazione di alcuni cittadini, e per la presenza di erbacce, fogliame e  piante abbattute in ogni luogo.

Ci sono rifiuti, vetri rotti, cartacce qua e là, anche se a farla da padrone sono le lattine e le bottiglie di birra. L’area, infatti, è diventata un punto di ritrovo per sbandati, barboni e ubriachi, visti girare anche seminudi. Ogni volta che si va al parco di Via Monterosi, o si passa semplicemente lì vicino con la macchina, è impossibile non notarli.

E la loro presenza è una delle ragioni sicuramente che portano i residenti della zona a non frequentare molto quest’area verde. Quale nonna porterebbe a spasso il nipotino in un parco per fargli vedere uomini ubriachi mezzi nudi e sporcizia dappertutto?

Ciò che davvero colpisce del degrado del parchetto di Via Monterosi è che, come ricordavamo all’inizio, questo è l’unico fazzoletto di verde di un intero quartiere. Sarebbe davvero importante che questo giardino venga tenuto decentemente, pulendo i sentieri, sistemando le panchine, mettendo magari qualche fiore e curando la vegetazione. Costerebbe poi davvero così tanto un intervento di questo tipo?

Mentre cerchiamo di uscire dal giardino, districandoci ancora una volta tra rami, escrementi e spazzatura, non possiamo non notare ai suoi lati il degrado dei  cassonetti dell’Ama tappezzati all’inverosimile di pubblicità e volantini. Ma questa è un’altra storia.

Nicolò Bufalini

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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6 COMMENTI

  1. … e invece che dite di quel giardinetto sopraelevato rispetto al marciapiede, all’incrocio tra via Monterosi e via Valdagno, ristrutturato da pochi anni e ridotto a campo maleodorante da proprietari maleducati di cani che non raccolgono gli escrementi dei loro animali? Già dai primi caldi della primavera non si può passare sul marciapiedi che lo costeggia per la puzza che esala. Lì barboni non ne ho mai visti ma i tanti residenti della zona con cani lasciati liberi di fare quello che vogliono si vedono tutti i giorni e a tutte le ore e non ho visto mai nessuno raccogliere nulla; forse pensano di rendere un servigio concimando il terreno.

  2. e perchè non vi occupate del perchè esseri umani vivano nel degrado più totale, buttati in un parco, come fossero rifiuti? O questo non fa parte del decoro urbano? Sembra che parliate di oggetti, e tutto l’articolo ha un tono inquietante di segregazionismo da quartiere residenziale. Bah.

  3. C’è stato un periodo in cui nel locale di proprietà delle Ferrovie dello Stato, adibito a magazzino, che si puo’ notare lungo i binari abbandonati dell’ex ferrovia, all’altezza del civico 42, c’erano sbandati di ogni nazionalità che vi avevano trovato rifugio. Poi intervennero i vigili e sgomberarono l’area. Ancora oggi però c’è un via vai di disperati, ubriaconi e nomadi. La sera c’è da aver paura a rientrare.

  4. Cara Alessandra, ma perchè dovremmo occuparcene noi di questi sbandati?
    E chi, precisamente, dovrebbe occuparsene?
    Il governo che non ha un centesimo neanche per le scuole o gli ospedali o altre strutture fruite da noi cittadini (che contribuiamo onestamente da anni)?
    Chi viene in Italia DEVE RISPETTARE LE LEGGI NAZIONALI E LE REGOLE DI DECORO E BUON COSTUME! Non importa se sono poveri o senza lavoro! Nessuno li obbliga a bere o ubriacarsi e, tanto meno nessuno li obbliga a venire in Italia (soprattutto se nno c’è lavoro)! Se, qui, stanno così male se ne andassero!
    Scusate lo sfogo, ma certe risposte false, buoniste e qualunquiste proprio non le sopporto!

  5. Cara Viola,
    chi dovrebbe rispettare le leggi e dare il buon esempio nei confronti degli stranieri e turisti siamo proprio noi italiani. Secondo te lo facciamo?

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