Home ATTUALITÀ Ferrovia Roma Nord: nasce sulla Rete il Comitato Pendolari

Ferrovia Roma Nord: nasce sulla Rete il Comitato Pendolari

Galvanica Bruni

ferrovia-romanord.jpgI lavori in corso nella stazione di Prima Porta iniziati d pochi giorni e le conseguenti modifiche alla circolazione dei treni, che nella tratta La Celsa-Montebello si svolge a binario unico, stanno creando enormi disagi alle migliaia di pendolari che quotidianamente usufruiscono della Ferrovia Roma Nord. I lavori dureranno fino al 2 settembre ma dopo appena una settimana la pazienza dei viaggiatori è giunta già al limite.

Sulle nostre pagine, a commento del comunicato che annuncia l’avvio dei lavori e delle modifiche agli orari e percorrenza, sono tanti i lettori a segnalarne gli impatti.

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Ritardi, treni affollati e privi di aria condizionata, mancanza di informazioni, scarsa sicurezza, coincidenze che saltano….
Ho impiegato tra attesa del treno e sosta al Labaro più di un’ora per raggiungere Prima Porta, avrei fatto prima a prendere un autobus, se non addirittura a farmela a piedi. D’ora in poi solo bus!” testimonia Fiorella, alla quale fa eco Mario affermando: “vorrei segnalare che i tempi di attesa ormai dai 15 – 20 minuti abituali sono passati ai 30 – 40 minuti attuali con la conseguenza che i pochi treni disponibili sono divenuti dei carri bestiame...”.
Fino a giungere a Vincenzo che esclama: “ci trattano come schiavi che non hanno nessun diritto..”, sintetizzando il pensiero comune di chi, ogni mattina ed ogni sera, si trova ad affrontare questa odissea.

Sono oltre venti le testimonianze raccolte da VignaClaraBlog.it, compresa quella di un ingegnere esperto di trasporti che ha ricoperto importanti ruoli nell’Amministrazione Pubblica regionale e locale, il quale afferma: “Io sono quell’ingegnere che ha commentato in una trasmissione televisiva che si è cambiato progetto in corso d’opera e che si sono fatti sbagli durante i lavori di ristrutturazione. Confermo esattamente quanto già detto. Anch’io sono un utente di questa ferrovia da oltre 22 anni e vi posso garantire che a questi livelli di disastro non c’eravamo mai arrivati…”.

Ma altre testimonianze stanno arrivando in queste ore (clicca qui).

Un malumore, per usare un eufemismo, così diffuso non poteva non trovare sfogo ma soprattutto aggregazione nel più popolare social network.

Ed infatti, su Facebook, è stato costituito il gruppo “Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord”, un gruppo aperto che in poco tempo ha raccolto già numerosissime adesioni e nel quale si contano a centinaia le segnalazioni, le proteste ma anche validi suggerimenti.
Se L’ATAC, che ha in gestione la tratta urbana della ferrovia, frequentasse questo gruppo potrebbe fare tesoro di tutto ciò. Sono proteste e proposte che al suo ufficio reclami non arrivano mai.

Un comitato virtuale dunque, come tanti che nascono sulla Rete, ed in particolare su Facebook, ma che proprio da questa trae forza, si nutre e cattura interesse.

Ma in concreto, cosa si prefigge questo comitato, oltre a raccogliere proteste e proposte? Lo si apprende dall’introduzione che accoglie il navigatore entrando sulla pagina del gruppo.

“Questo gruppo – si legge – vuole riunire tutti i pendolari e gli utenti occasionali della ferrovia Roma Nord (tratto urbano e extraurbano) che, pur non conoscendosi tra di loro, vogliono fare sentire la propria voce. Il Comitato è nato spontaneamente per iniziativa di un gruppo di pendolari che, stufi di dover subire passivamente le scelte di programmazione dei treni, dei relativi disagi e disservizi e delle disattenzioni dell’azienda dei trasporti, hanno voluto trovare un modo civile ed efficace di intervenire sulle problematiche del trasporto ferroviario.”

Obiettivi concreti dunque, mirati. E visitando la pagina del comitato su facebook si può dire che ce la stanno mettendo tutta per raggiungerli.

Edoardo Cafasso
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6 COMMENTI

  1. La stazione deve essere chiusa in quanto fuori legge: non vi sono uscite di sicurezza e senza meno non è a norma. Farò un esposto alla procura della repubblica per una verifica dei rischi all’incolumità pubblica.

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