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Arrivano nuovi controlli in via Gradoli

Galvanica Bruni

Riprendono in via Gradoli i controlli chiesti a gran voce negli ultimi tempi dal locale Comitato. Lo si apprende dai flyer distribuiti nella stessa via dalla Polizia Municipale pochi giorni fa ed indirizzati ai proprietari ed agli inquilini di un gruppo ben identificato di abitazioni. Negli stessi si avverte che lunedì 25 giugno, alle 8.30, inizierà l’attività di sopralluogo congiunto condotto dalla Polizia Municipale con l’ASL Roma E e con i funzionari della Direzione Tecnica del XX Municipio.

Il sopralluogo verrà effettuato negli alloggi ubicati ai piani seminterrati dei civici 90 e 96 ed in dodici alloggi dei civici 65 e 69. Gli occupanti ed i proprietari vengono invitati a consentire l’accesso ed a predisporre la documentazione relativa alla locazione od alla proprietà unitamente ad eventuali certificazioni catastali in loro possesso.

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47 COMMENTI

  1. Complimenti al Comitato di via Gradoli.
    State finalmente riuscendo a ripristinare la legalità!
    A tutti voi la mia stima e simpatia

  2. Peccato che gli accessi programmati prevedano immobili più volte ispezionati e giudicati
    inabitabili dagli stessi Uffici che ora ne pianificano un nuovo sopralluogo.
    L’operazione mi sa tanto di ennesima cortina fumogena volta a prendere tempo.
    Ancora una volta torno a ribadire che dalla documentazione acquisita ( decine di faldoni, una vera e propria montagna di carta) le risultanze sono inequivocabilmente precise:
    INABITABILITA’.
    Si vuole far credere che l’emissione dei dovuti (e ripeto dovuti ) atti amministrativi rimandi ad un’ ulteriore definizione di carattere tecnico, quando invece risulta evidente che trattasi esclusivamente di una decisione che attiene la volontà politica di questa amministrzione.
    Questa amministrazione da che parte sta ?
    Dalla parte della legalità o dalla parte degli abusivi speculatori di professione ?
    TERTIUM NON DATUR.

  3. Ho visto gli avvisi lasciati appesi fuori dalla Polizia Municipale e trovo a dir poco incredibile che prima di procedere ad un’ispezione si mettano in guardia persone (e mi riferisco ai proprietari degli scantinati) che finora hanno fatto della speculazione una delle loro ragioni di vita. Per anni ed anni questi proprietari hanno incassato, la maggior parte al nero, somme che vanno dai 500 agli 800 euro mensili per degli
    scantinati creando inoltre tanti problemi nella via, quando loro se ne abitano ai parioli, al fleming, sulla flaminia, all’estero ecc. Evidentemente questi proprietari ritenevano lecito tutto e probabilmente hanno considerato gli abitanti ed il Consorzio di via gradoli come dei cretini incapaci di vedere, sentire e ragionare. Quello che sta facendo la Polizia Municipale è quindi molto grave, è come se si mandasse ad un latitante una raccomandata a/r comunicandogli che il giorno X verrà la Polizia ad arrestarlo. Non aggiungo altro……

  4. Non ho capito bene, dal momento che il preannuncio è stato dato con tanto anticipo, se, all’eventuale assenza dei proprietari o degli affittuari, quali misure verranno prese. Quello di forzare gli ingressi? Dubito… ed allota non vedo il senso dell’operazione. Saranno denunciati i proprietari che non presenteranno le documentazioni richieste? Mah…. questo suonare a campanelli senza risposta e poi andarsene, in via Gradoli 96, mi da una sensazione di deija vu….

  5. Finalmente si vede un po di luce, in fondo al tunnel.
    Personalmente ritengo che la ripetitività di controlli gia eseguiti dalle varie autorità preposte , sia solo una continua perditra di tempo. Se sono state gia verificate le irregolarità bisogna solo procedere all’esecuzione dei provvedimenti presi. Queste nuove iniziative sono solo una perdita di tempo.
    Quello che dice Luciano mi trova d’accordo, qui si parla d’ispezioni in loco e gli elementi che vivono in quegli scntinati avranno tutto il tempo di assentarsi o di far finta di essere fuori casa per evitare controlli.
    PERCHE’ INVECE NON SI INCROCIANO I DATI DEI PROPRIETARI DEGLI IMMOBILI IN QUESTIONE E SI CHIEDE DIRETTAMENTE A LORO IL RISCONTRO CON LE UTENZE, CON IL FISCO E LA REGOLARITà DEI CONTRATTI, MA SOPRATUTTO L’ACCATASTAMENTO E LA VIVIBILITA’. COMINCIAMO AD ANDARE DA QUESTI STIMATI SIGNORI CHE SE SE STANNO COMODI COMODI AD INCASSARE I SOLDINI SENZA FAR NULLA? COME AL SOLITO E’ SOLO UNA QUESTIONE DI VOLONTA’….

  6. Condivido le palesi perplessità di Lucio e Luciano…Sembra un’altra presa per i fondelli questo sopralluogo e le modalità di comunicazione dello stesso. Però qualcosa si (ri)muove e speriamo che sia un preludio a qualcosa di vero, perchè questa bella via e il nostro condominio, il 96, merita un po’ di luce.

  7. dopo gli avvisi lasciati dalla polizia municipale a gli inquilini/o/proprietari delle cantine cosa dire o aggiungere…noi cittadini regolari e pagatori di tasse non veniamo mica avvertiti di una sanzione in arrivo. mi aspetto che la polizia municipale il 25/6/2012 si rechi a fare i controlli con almeno il cappuccino e cornetto per il disturbo ai cantinari….povera italia nostra. politici comunali prima ci chiedono il voto e in cambio non offrano nulla ricordo che nel 2013 ci saranno le elezioni…meditate gente.

  8. Io e tante persone di via gradoli abbiamo un sogno: vedere ripulita la nostra bella via e per realizzare questo non siamo disposti a mollare. Se dopo questi controlli nulla sarà cambiato propongo di manifestare un’altra volta. Trenta-quaranta-cinquanta furbetti che finora se ne sono fregati di leggi, norme ediizie, requisiti igienico-sanitari non possono averla vinta sulle tante brave persone che risiedono qui e si comportano onestamente pagando profumatamente il consorzio (anche per loro), danni alla strada (anche per loro), danni alle fogne (anche per loro) e non mi dilungo troppo sui danni d’immagine, morali ed economici (svalutazione immobili) che abbiamo subito e che continuiamo a subire. Oggi dobbiamo dire basta a tutto questo ! I responsabili di tutti questi danni devono scontare. I nostri diritti sappiamo che sono giusti e per questo vogliamo che venga posta la parola fine a questi scempi. E se ci sarà da lottare noi del Comitato saremo in prima linea, chi la pensa come noi non si tiri indietro, non gliela dobbiamo dare vinta a questi disonesti!

  9. Aspettiamo la nuova amministrazione (perche’ dopo quello che ha combinato questa è difficile ipotizzare che venga riconfermata) nella speranza che possa far pulizia delle tante situazioni di degrado abitativo della nostra zona.

    Via gradoli, largo sperlonga, il residence Mastrigli sono tante facce della stessa medaglia.

  10. Chi di speranza vive, disperato muore.
    Inutile illudersi che qualsiasi amministrazione intervenga “sua sponte” per rimuovere il degrado abitativo ( conseguenza, è giusto dirlo, di 40 anni di delirio
    di tutte le precedenti amministrazioni).
    Bisogna continuare a urlare le nostre ragioni senza tregua, possibilmente più numerosi e uniti.
    Da via Gradoli qualche segnale ancora riusciamo a inviarlo, ma dal resto del territorio, mi duole dirlo, il nulla del nulla.I Comitati veri e presunti che fine hanno fatto ? Giusti il traffico,il verde, i parchi e tutto il resto, ma una parolina sulla piaga
    cronica che affligge il XX Municipio ?

  11. Attendiamo fiduciosi, mai stanchi,senza arrenderci…un solo pensiero :VORREMMO CHE LA LEGGE FOSSE UGUALE PER TUTTI.
    Fuori gli speculatori della nostra bella via!

  12. La volevo rassicurare il Comitato di Quartiere Karol Wojtyla e’ FUNZIONALE.

    Non e’ un comitato di facciata, non appartiene a sponde POLITICHE e soprattutto e’ nato con la sottoscrizione di 800 residenti che hanno creduto opportuno farsi sentire , in merito ai disagi che VIVIAMO tutti i giorni nel nostro territorio (Valle Muricana che non e’ Prima Porta ) .

    Scriviamo da Piazzasandropertini che e’ la nostra piazza Virtuale perche sul nostro territorio non ci sono punti di aggregazione LEGALI.

    Il nostro e’ stato un processo democratico partecipativo spontaneo , sicuramente non amiamo sporcare il nostro quartiere con volantini inutili ma stiamo creando un dialogo tra cittadini molto interessante soprattutto utilizzando i mezzi informatici .
    Il processo e’ lento ma stiamo andando nella direzione giusta.
    La posso rassicurare che I NOSTRI sono SEGNALI molto forti e ben PRECISI e pur essendo distanti dal nostro territorio tutte le vostre segnalazioni , le proteste vengono lette soprattutto dallo scrivente ,.
    Mi piacerebbe un giorno poterci riunire insime , magari in municipio e dibattere serenamente con i nostri amministratori COME VOGLIAMO CHE SIA GESTITO IL NOSTRO MUNICIPIO .
    Sarebbe BELLO assistere ad un confronto APERTO , LIBERO da false IDEOLOGIE rivolto verso il FUTURO NOSTRO e dei nostri GIOVANI.
    Badate questa richiesta non e’ rivolta solo ai COMITATI ma soprattutto a tutte qulle forze GIOVANI, presenti , BRILLANTI appiattite dietro un sistema a RAGNATELA OBSOLETO RESTRITTIVO ( antidemocratico !? ).
    DAMOSE DA FA’.

  13. Gentile Erminio,
    il mio riferimento era diretto ai comitati territorialmente vicini al nostro ( oltre allo storico comitato del XX) e con problematiche simili se non identiche a quelle presenti in via Gradoli, con cui abbiamo invano provato ad indicare un percorso comune.
    Comitati o non Comitati, Largo Sperlonga, via Pirzio Biroli, via Stasi. via dei due Ponti, via Mastrigli………battete un colpo se ci siete !!!

  14. Scusate un attimo, capiamoci bene, io sono un proprietario di uno di quei monolocali….
    Il monolocale è stato da me acquistato come abitazione cat A/2 ,qualche anno fa.
    In passato tramite sanatoria (nel 1986, rilasciata dal Sindaco del Comune di Roma) è passato da magazzino ad abitazione, c’è qualcosa di illegale?
    Da quando l’ ho acquistato, e ristrutturato, non vi dico le condizioni in cui l’ ho trovato.., mi sono sempre adoperato per affittarlo a persone per bene, cessione fabbricato al Commissariato, e registrazione del contratto, (ultimamente anche in regime di Cedolare Secca), c’è qualcosa di illegale?

  15. Il monolocale di Stefano, mi sembra di capire, ha una storia uguale a quella degli altri immobili già oggetto di ordinanza sindacale di sgombero( la cui validità è stata confermata dal TAR con sentenze del gennaio scorso) e successivo
    sequestro penale; storia non dissimile da migliaia di monolocali della capitale che hanno ottenuto la sanatoria ( che non vuole dire abitabilità) in seguito alla presentazione di perizie di parte mendaci in base al silenzio-assenzo dell’amministrazione, senza alcuna verifica degli uffici tecnici.
    Come dimostrato dalle suddette sentenze e da numerose altre pronunciazioni della giustizia amministrativa e della cassazione, tali concessioni in sanatoria non danno diritto all’uso abitativo.Inoltre, ed è questo il vero obiettivo del Comitato,
    possono essere revocate dall’amministrazione con provvedimento di autotutela, ove sia dimostrata l’infondatezza dei presupposti sulla base dei quali sono state richieste.
    A tale revoca dovrà necessariamente seguire la rimozione degli impianti tecnologici che ne permettono l’uso(direi abuso) abitativo e da ultimo la riclassificazione catastale secondo la destinazione d’uso originaria.
    ……..scordavo, siamo in Italia………!?!?

  16. Egregio sig. Stefano, se il suo monolocale acquistato a suo tempo è in regola, dopo i controlli previsti ,non credo avrà alcun problema, lei che ne pensa?
    Diversamente le autorità competenti prenderanno i debiti provvedimenti, previsti in caso d’irregolarità. Da quanto ha scritto non dovrebbe temere alcun tipo di controllo. Chi deve temere è chi ha la coda di paglia o la coscienza sporca…. o è proprietario di appartamenti che nonostante discutibilissime passate ristrutturazioni sanatorie ecc.ecc. sono (o saranno ) dichiarati dalle autorità competenti “insalubri”, quindi non abitabili. E’ proprio a questi individui che con le proprie attività il comitato vuole dare segnali di vitalità continuata, per ripristinare la legalità che da anni viene regolarmente calpestata nella nostra via.Credo sia un diritto di tutti anche suo sig. Stefano, e la battaglia che il comitato sta portando avanti e per tutti anche per lei, se tiene al mantenimento del valore per il suo “investimento” in via Gradoli.

  17. Non sono preoccupato dai controlli nel mio monolocale, mi infastidisce il fatto di venire controllato quando non c’è alcun bisogno, e per di più debbo sacrifirare anche parte del mio tempo libero per far controllare un immobile che è già stato controllato (lunedi 25 sono stato costretto a prendere un giorno di ferie, senza contare le giornate perse al Catasto e al Municipio per reperire e consegnare le varie documentazioni).
    Sono il proprietario anche di altri monolocali nel quartiere, e negli altri con caratteristiche fisiche identiche tali controlli non sono mai stati fatti, lei sa spiegarmi il perchè?
    Nella zona Largo Sperlonga/Via Pirzio Biroli/Via Stasi si sono centinaia di monolocali le cui superfici calpestabili variano dai 14 mq ai 24 mq ed hanno una categoria catastale A/2 dal 1977 anno di costruzione dei vari fabbicati, lei sa spiegarmi il perchè?

  18. Vogliamo parlare anche dei monolocali del quartiere trastevere?
    Facciamo due pesi e due misure?
    Se leì fa una ricerca su Portaportese se ne può rendere conto.

  19. Sicuramente i documenti della sua automobile saranno in regola, ma se lei venisse fermato ad un posto di blocco e mostrasse i documenti in regola e successivamente venisse fermato ad un altro posto di blocco, e rimostrasse i documenti in regola e successivamente venisse fermato ad un altro posto di blocco e rimostrasse di nuovo i documenti in regola, non le sorgerebbe il dubbio che nei suoi confronti si stesse perpetrando un abuso?

  20. Come giustamente segnalato da luciomaria frizzoni il problema scantinati di via gradoli deriva dal fatto che, in passato, si sono dati permessi ad immobili che non avevano alcun requisito di abitabilità. Se una cantina è cantina non può diventare casa. Il fatto che siano stati considerati da parte di impiegati del Comune categoria A2, ossia immobili di uso civile, dei monolocali di max 12-15 mq vuol dire che qualcuno ha fatto finta di non conoscere i requisiti tecnici e ne risponderà alla giustizia. E’ giusto che il sig.Stefano conosca come stanno realmente le cose, Noi del Comitato vogliamo ripristinare la legalità nella via e se c’è qualcuno che ha agito male è chi per anni non ha rispettato le regole. Tante persone si sono arricchite calpestando i diritti altrui. Personalmente non conoscendo il sig.Stefano non so se quel suo acquisto fu fatto (cosa purtroppo veficatasi per tanti proprietari) in maniera speculativa o se invece (cosa verificatasi per altri) riteneva in buona fede che si trattasse di immobile con tutti i requisiti. In entrambi i casi deve prendere atto che quella cantina non può essere usata in altro modo.

  21. Per Stefano:
    non c’è peggior sordo di che non vuole sentire.
    La sua difesa mi ricorda quella dell’ex presidente del consiglio on. Bettino Craxi nell’ultimo intervento in parlamento prima della fuga ad Hammamet::
    siamo tutti colpevoli e quindi siamo tutti innocenti.
    La differenza tra via Gradoli e le altre zone indicate è che nella prima esiste un
    Comitato che lotta per far valere i diritti dei residenti calpestati per decenni dagli
    abusi e dai soprusi degli speculatori, molti dei quali (……incredibile coincidenza !? sono proprietari anche in via Pirzio Biroli, via Stasi, via dei due Ponti e magari pure in via Capena n° 22.

  22. Nell’elenco delle stazioni della via crucis dimenticavo via Bruno Bruni, dove fu attuata in ordinanza di sgombero rivolta a dei monolocali seminterrati.
    Grazie all’ attenta vigilanza dei residenti e all’assenza di chi avrebbe dovuto…… nel corso degli anni sono stati tutti rioccupati.
    Tutto ciò a conferma di quanto precedentemente esposto circa la necessità di andare oltre il semplice sgombero dalle persone e procedere con i dovuti atti ammistrativi volti a ripristinare lo status quo ante.

  23. Io non capisco cosa si voglia intendere per “maniera speculativa” ? Sul vocabolario c’è scritto: Operazione intesa a ottenere il massimo guadagno in attività commerciali o finanziarie, cercando perlopiù di trarre un utile dalla variazione attesa dei prezzi rispetto a quelli di acquisto.
    C’è in questo qualcosa di illegale?
    Ciò vuol dire che la proprietà è un furto ?
    Sono passati (e meno male) i tempi in cui Proudhon sentenziava sulle controversie con il governo.

  24. Non ho bisogno di consultare il dizionario per comprendere il significato di
    speculazione, in questo caso, immobiliare e per sapere che non vi si configura
    illegalità.
    Bisogna sapere cosa c’è a monte dell’ultima furbata: la filiera di abusivismo che ha portato ( es.) una palazzina a vedere lievitare le unità immobiliari, inizialmente destinate ad uso abitativo, da 19 a 61 ( sessantuno, si avete capito bene).
    Un altro “storico” condominio di via Gradoli è passato da 48 unità abitative a 104 ( ripeto centoquattro).
    Lavatoii, stenditoii, cantine, depositi, magazzini che con atto di magia degno del
    miglior Merlino diventano abitazioni con sub.catastali che cambiano via e ritornano con diversa destinazione d’uso. NON E’ UNA BARZELLETTA.
    Ma vedo che il sig. Stefano68 continua a scantonare il vero problema non avendo
    argomentazioni valide per ribattere le mie e le altrui osservazioni.
    Ci sono centinaia di residenti ( solo in via Gradoli) che hanno sacrificato un pezzo della loro esistenza e si sono visti sequestrati i loro diritti fondamentali grazie
    ai lungimiranti investimenti dei soliti furbetti…….

  25. Il riferimento a Proudhon, cioè al socialismo utopistico, è perfettamente calzante e comparabile alla volontà di far passare per casa abitabile, una cantina “sanata” negli anni, senza i requisiti di salubrità necessari, che quindi sempre cantina è.
    Se la teoria è corretta ( i documenti in possesso del proprietario) la pratica (cantina insalubre benchè ristrutturata) conferma che l’utopia resta tale.
    Nessuno afferma , ne mai lo farà, che la proprietà sia un furto, cosa che si può invece sicuramente affermare per i canoni di locazione richiesti per certe tipologie di appartamenti/cantina non solo in via Gradoli ma in tutta Roma! per ora noi ci preoccupiamo della nostra via e speriamo che l’inizio della svolta per il ripristino della legalità inizi proprio da via Gradoli per poi estendersi a tutta la città. Significherà che gli speculatori (significato econ. Fare in modo di ottenere un forte guadagno con operazioni di compravendita: s. (sui titoli) in borsa; estens. cercare un utile sfruttando senza scrupoli situazioni favorevoli o debolezze altrui: s. sull’ingenuità dei clienti), a Via Gradoli ci penseranno due volte prima d’investire e magari preferiranno zone dove siano più tranquilli dal punto di vista delle verifiche amministrativo legali, proprio come chi conduce un’auto ad elevata velocità eviterebbe una trafficatissima via ad alto scorrimento , ma piena di autovelox, che porterebbero ad una sicura e salatissima multa, senza che per questo si senta “pilota perseguitato”.

  26. Tutto è relativo. Chi ha stabilito i requisiti di salubrità? La stessa persona che ha stabilito i requisiti di salubrità un giorno potrebbe innalzarli alla quota di 60 Mq.
    Cosa succederebbe?
    E’ soltanto una convenzione sociale la distinzione tra cantina ed appartamento, ne sono testimoni i quartieri Tiburtino, Trastevere ed altre zone di Roma.
    In questi quartieri non si lamenta nessuno.
    Quello che è certo e tangibile è il venir meno di alcuni personaggi all’ adesione al Patto sociale.
    Il Patto sociale ha stabilito che esiste la sanatoria, per quale personale motivo deve essere abbattuto un prodotto del Patto sociale?

  27. Dovremmo riflettere tutti sul concetto di xenofobia.
    Mi è capitato di vedere su Rai Storia, “Come eravamo”, alcuni commenti dei Milanesi e Torinesi all’ arrivo dei meridionali.
    Ci credete se vi dico che sono identici, dico identici, a quelli che ho sentito in via Gradoli ?
    Faccio un esempio.
    Non so se vi ricordate il cattivo odore di broccoli che si sentiva per la scale di qualche casa popolare negli anni ’60 , non vi ricorda un po l’ odore di spezie dei nostri nuovi inquilini?
    Saranno i corsi e ricorsi ?

    Quello che non mi pare proprio democratico è l’invio di forze dell’ ordine
    In definitiva, proprio per il ripristino della legalità in via Gradoli

  28. Probabilmente STEFANO68 , non riesce a capacitarsi che ci sono nella medesima strada , tanti STEFANO69 che fanno altro uso e destinazione dei loro immobili.

  29. A STEFANO68 , ci sei o ci fai ?
    Secondo te l’odore dei broccoli è paragonabile a quello dei cetrioli che girano da quelle parti ?
    Secondo te odorare il profumo della caponata equivale ad uno sniffo di cocaina ?
    A STE’ ! Macchè stai a dì a STE’ ! 68 , 69 fa tu.
    Ma l’hai capito che si parla di spacciatori , di trans , di ggente che n’se sa bene che fa’ , di ggente senza permesso di soggiorno oltre alle poca e normale gente “comune e per bene”.
    Al meridionale non serviva il permesso di soggiorno , non confondere le idee.
    Eppoi forse non hai capito che parliamo anche dei clienti degli spacciatori , degli sculettanti clienti degli sculettanti trans , di quelli che vengono a riscuotere il rateo del finto permesso di soggiorno.
    E parliamo soprattutto di quelli che affittano in nero loculi senza abitabilità a persone che mediamente sono senza permesso di soggiorno o hanno fogli di via.
    Ti è più chiaro STE’ ? 68 , 69 fa tu.
    Il problema è che se il trafficante , il trans , il clandestino verificano che nulla gli viene fatto , anzi trovano pure alloggio e connivenze , magari si sentono autorizzati a pisciare per strada , a lanciare sulla strada i sacchi di spazzatura , a percorrere le strade in auto a piena velocità , a schiamazzare in strada fino a tarda notte.
    Perchè così sono abituati fare nelle loro favelas o come cacchio le vuoi chiamare.
    E non solo in Via Gradoli.
    Al supemercato di via due ponti , ogni volta che incontro una donna , applaudo felice , unica donna in un oceano di donne finte !

    L’odore dei broccoli , mica hai capito un broccolo !

  30. Tralasciamo la filosofia (quella cosa con la quale o senza la quale si vive tale e quale) e ritorniamo alla realtà della cronaca quotidiana.
    Quanto il Comitato aveva facilmente previsto e io stesso avevo evidenziato nel primo intervento si è puntualmente avverato con i controlli congiunti previsti
    per ieri mattina: tanto rumore per nulla, cioè la ripetizione di contolli su quello che
    era stato più volte controllato e relazionato. Unica eccezione è stato il sopralluogo
    in una unità immobiliare sempre sfuggita alle rete dei controlli e conosciuta nel condominio come “la piscina”. Risultato: accatastamento C 2 (magazzino,12 mq circa) e ovviamente occupata da inquilino. La propietaria si è giustificata dicendo che aveva locato come deposito: se poi …….a mia insaputa….l’inquilino ci viene a dormire…….!?!?

  31. Forse sono stato frainteso, quello che voglio dire, è che un conto è la lotta alla criminalità ed al degrado, e qui mi trovate perfettamente solidale con voi, un conto è revocare l’ abitabilità a quei proprietari che sono sempre stati nella legalità affittando a persone per bene, solo perchè nel lontano 1986 gli è stata concessa l’ abitabilità in sanatoria.
    Inoltre c’è da dire che i nuovi proprietari sono stati del tutto all’ oscuro di ciò che è accaduto nel 1986.
    E’ stato un incauto acquisto?
    Come si fa a chiamare un incauto, un acquisto “avallato” dallo Stato italiano?

  32. Caro Stefano, non è il tuo caso, ma come definire l’acquisto del propietario che
    scende una, due, tre rampe di scale verso le tenebre e gli inferi ?
    Ca nisciun è fess !
    A buon intenditor poche parole.

  33. Una domanda mi sovviene spontanea: come è possibile che sugli articoli o sui comunicati del Comitato per via Gradoli, a parte qualche sporadico intervento a seguito del clamore scandalistico iniziale, non sia mai comparso un post ( dico UNO) da parte degli illustri consiglieri del XX Municipio ?
    Vedo che i loro commenti si rincorrono sul blog e spaziono su tutte le vicende che si susseguono sul nostro territorio( compresi i cassonetti gialli del mons., i germani feriti, l’istrice zoppo, i cinghiali inferociti……), ma sulla vicenda di via Gradoli e più in generale sulla piaga dell’abusivismo abitativo rimango basito
    dal loro assordante silenzio. E non mi sembra problema di poco conto.
    Le tre scimmiette in via Flaminia 872 ?
    Vogliamo dare ragione al divo Giulio ? A pensar male………….
    Qualcuno è in grado di dare una risposta ?
    Grazie

  34. In questa sede è possibile esaminare la questione solamente in termini generali.

    La giurisprudenza amministrativa afferma che l’istanza di condono, affinché si producano gli effetti sananti del condono mediante il cd. silenzio-assenso, deve essere corredata da relazioni tecniche attestanti dati veritieri.
    In caso contrario, il condono non può ritenersi perfezionato e ciò è rilevabile in ogni tempo.

    In ogni caso, nonostante da anni centinaia di avvocati, attardandosi in tentativi di arrampicata verticale che farebbero invidia all’uomo ragno, sostengano che il condono comporta di per sé stesso il rilascio dell’agibilità, la giurisprudenza amministrativa afferma che quando non sussistano i requisiti richiesti da regolamenti sanitari l’ente territoriale non perde mai il potere di revocare l’eventuale agibilità concessa.

    I parametri dei regolamenti sanitari costituiscono pertanto elementi inderogabili rispetto ai quali neppure la legge istitutiva del condono può alcunché.

    Qualora lei sia in possesso di un immobile accatastato in categoria A ma fuori norma sotto il profilo igienico-sanitario, lei si trova tra le mani un bene non abitabile.
    In tal caso potrebbe rivalersi, sussistendone le condizioni, sul precedente proprietario che le ha taciuto circostanze che se conosciute l’avrebbero (immagino) indotta a non effettuare l’acquisto o sul notaio che ha redatto l’atto di compravendita senza renderla edotta delle possibili conseguenze derivanti dal possesso di un immobile per il quale è stata presentata una domanda di condono non veritiera.

    Lei, in sostanza, sarebbe un truffato.
    Altri, diversamente da lei, hanno in effetti “speculato”, o meglio sfruttato l’illegalità per trarne illeciti profitti locando a extracomunitari tuguri e cantine nelle quali si vorrebbe abitasse solo il proprio peggior nemico.

    Contro quest’ultimi soggetti, che si sono arricchiti fino a comprarsi ville sulla costa azzurra, è diretta la lotta del comitato il quale intende proseguire l’opera iniziata, se del caso anche invocando la pronuncia della magistratura penale affinché siano accertare le responsabilità di tale scempio.

  35. In merito ai recenti controlli, voglio innanzitutto ringraziare la dott.ssa Paola Venanzi e i suoi colleghi del XX° gruppo di polizia di Roma Capitale, per l’ennesima attività di ispezione e rilievo.

    In attesa di un intervento volto a reprimere l’ennesima locazione di una cantina già oggetto dell’ordinanza di sgombero, auspichiamo che la richiesta di rilevazioni aggiornate pervenuta al Gruppo sia prodomo di ulteriori analoghi provvedimenti .

    Rilevate le peculiari e insolite modalità di notifica dell’avviso che hanno probabilmente impedito di accedere a numerose unità illegali, ciò nonostante è noto che gli scaffali del Gruppo sono pieni di incartamenti relativi alla via, la quale oramai necessita soltanto di azioni concrete, efficaci e definitive.

  36. Quindi tutti i proprietari i cui immobili hanno usufruito di una sanatoria sarebbero dei truffati dallo Stato ?
    Stamattina mi sono recato presso l’ UFFICIO DEL CONDONO EDILIZIO e l’ addetto non era della sua stessa opinione.
    Uscendo mi sono fermato a meditare davanti il cartello UFFICIO DEL CONDONO EDILIZIO (Via di Decima,102 ), ho pensato: Possibile che lo Stato abbia istituito un ufficio per truffare i cittadini?
    Riflettiamo bene su questi termini, SANATORIA, CONDONO, AMNISTIA …..
    Sarebbe interessante contattare un ex detenuto e dirgli : guarda che ti hanno truffato, c’è stata un’ amnistia e ti hanno fatto uscire, ma ora ritorni dentro perchè ti hanno truffato….. ?!

  37. Questa mattina mi sono recato presso l’ Ufficio Condono (Via di Decima, 102) mi hanno assicurato che le sanatorie NON sono revocabili.
    Chiunque può recarsi presso il suddetto ufficio ed informarsi.

    L’ impiegato mi ha spiegato che è come se ad un ex carcerato, a cui è stato concesso l’ indulto, tale decisione fosse revocata….
    Per semplicita:
    INDULTO=CONDONO=SANATORIA

  38. Egregio sig.Stefano68
    probabilmente in Comune ha parlato con persona poco informata o che invece, da persona informata, volutamente le ha sottaciuto la verità. Un immobile sul quale è stata richiesta sanatoria (cantina che diventa abitazione civile come nel nostro caso) non può mai essere sanato laddove mancano i requisiti tecnici ed automaticamente torna ad essere quello di un tempo. Si informi con un geometra o architetto di sua fiducia e vedrà se le nostre sono solo parole. Indubbiamente il Comune avendo incassato dei soldi e concesso sanatoria senza effettuare i dovuti controlli (è successo esattamente questo) può essere portato in tribunale. Il timore è più che fondato e proprio per questo al Comune le hanno dato una versione di parte, Immagina i danni che potrebbero essere richiesti al Comune di Roma per le sanatorie irregolarmente concesse? Tenendo presente quest’aspetto forse capirà meglio il perchè di certe affermazioni fatte dall’Ufficio Condono.

  39. Ottimo Luciano: la verità stampata.
    L’ex Direttore dell’Ufficio condoni edilzi ing. Giancarlo Matta, a proposito dello scandalo che coinvolse il suddetto ufficio riguardo alle sanatorie allegramente
    concesse nei decenni, rispondendo ad un allibito P.M. che gli chiedeva il perchè
    queste non venissero revocate quando fosse dimostrato il “tarocco”, così rispondeva: la revisione delle pratiche oltrechè voluminosa e assai complessa sarebbe economicamente svantaggiosa per l’amministrazione nel caso dovesse
    rifondere gli oneri concessori incautamente incassati. Qundi,” tutto va bene madama la marchesa”.
    VIVAI L’TALIA cantava De Gregori.

  40. Ho capito che il Sig. Luciano Frugoni è una persona competente, perciò mi rivolgo a lui circa un dubbio che mi assale.
    Sono il proprietario di un altro monolocale nella zona (quindi non in Via Gradoli) di 16 mq. la qui categoria catastale risulta essere A/2 fin dal 1977 , anno in cui è stato costruito l’ intero fabbricato, e fin da allora abitato.(35 anni)
    Secondo la sua teoria anche in questo monolocale dovrebbero mancare i requisiti tecnici (non si arriva a 28 mq.), ma come mai non è mai stato eseguito alcun controllo?

  41. Vorrei aggiungere che non conosco l’ anno in cui sono entrati in vigore questi nuovi requisiti tecnici, prima o dopo il 1977?
    Se sono entrati in vigore prima del 1977 è stato compiuto un abuso, se sono entrati in vigore dopo significa che un giorno il monolocale risulta abitabile, ed il giorno dopo no !
    Io mi chiedo cosa succederebbe se i requisiti tecnici (come superficie) un giorno passassero da 28 mq. a 60 mq. ?
    Tutta via Gradoli risulterebbe inabitabile?
    Questo significa che la sanatoria è un atto dovuto, perchè come è abitabile un monolocale in un punto di Roma è abitabile anche un altro in via Gradoli con le stesse caratteristiche .

  42. Caro Stefano,
    come oramai Le sarà chiaro, i vincoli strutturali applicabili al suo immobile erano previsti da disposizioni anteriori alla legge n. 47/85, la quale non può derogare alle fonti di grado subordinato in materia sanitaria.
    Ne consegue che potrà adire l’autorità giudiziaria per l’eventuale risarcimento del danno.
    Questo se, e quando, Le verrà revocato il provvedimento in sanatoria.

    Per quanto riguarda la sua considerazione per assurdo, proprio perché assurda, non può assumere rilievo ai fini della valutazione del caso di specie.

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