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Cozza (PD), Pica (SEL): tornano i free-press nel XX Municipio, vince la democrazia

Duca Gioielli

Alla libera stampa su carta viene restituita la dignità che merita ed il diritto all’informazione ritrova cittadinanza nella sede del XX Municipio. Dopo l’ingiustificata e plateale messa al bando avvenuta a metà gennaio 2012, sono stati infatti sdoganati i free-press che potranno essere nuovamente distribuiti ed esposti in un’apposita rastrelliera.Così, nella seduta del 21 maggio, ha deciso con voto unanime il Consiglio municipale dopo un dibattito tutt’altro che tranquillo. I consiglieri Alessandro Cozza (PD) ed Alessandro Pica (SEL),  con una nota congiunta, commentano la vicenda.

“Nel Gennaio scorso – ricordano i due consiglieri – il Presidente Gianni Giacomini, con due note, una del 10 gennaio 2012 prot. 1216, ed una dell’11 gennaio 2012 prot.1471, adducendo come motivazione le presunte accuse da parte di sconosciuti cittadini di aver violato la “par condicio” in relazione alla distribuzione di testate locali nelle sedi del Municipio Roma XX, disponeva la sospensione della distribuzione dei free press all’interno dei locali di Via Flaminia.”

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“ieri, il novello Ponzio Giacomini Pilato, non potendo in alcun modo difendere le proprie motivazioni le ha stravolte in un pieno delirio di equilibrismo, scaricando le colpe prima sul personale, che secondo il Presidente non fornisce un buon servizio al cittadino in quanto “impegnato a leggere i giornali”, e poi sul Direttore del municipio, decidendo così di esprimersi favorevolmente all’approvazione della risoluzione dibattuta in consiglio municipale. Il ripensamento sul voto però – sostengono Cozza e Pica – non è da imputarsi al riconoscimento del diritto d’informazione, ma alla conseguenza della mancanza di una maggioranza che sostenesse le ragioni del Presidente Giacomini al momento del voto.”

“Le opposizioni hanno ricordato che nelle amministrazioni pubbliche la democrazia è prima di tutto informazione, ma anche, e soprattutto, trasparenza. Abbiamo approvato le dirette web, l’anagrafe pubblica degli interessi e degli eletti. Tutte iniziative ferme e che giacciono in un cassetto. Chi fa politica come il Presidente Giacomini da 50 anni, con una mentalità “vecchia”, ha paura del confronto con i cittadini e – concludono i due consiglieri – preferisce chiudersi nelle stanze del potere non rispettando e ridicolizzando tutti quei meccanismi che rendono trasparente l’attività amministrativa.”

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1 commento

  1. La vera vergogna è stata quella di limitare la libertà di stampa! Il Sig. Giacomini è indegno di ricoprire un incarico istituzionale! …deve andare a casa!!!!!

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