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XX Municipio – Cemento in aula, cemento in via Flaminia

Duca Gioielli

Con una seduta infuocata durata quasi sei ore e grazie ad una risicata maggioranza – il che dimostra che non sempre il cemento cementifica – il Consiglio del XX Municipio ha espresso un parere favorevole al progetto di riqualificazione della stazione Due Ponti che in realtà si traduce nella realizzazione di un mega centro direzionale al km 8,5 di via Flaminia: fra piani interrati e piani esterni parliamo di quasi 14mila metri quadri.

“Un mostro di cemento”, è questa la definizione usata in aula dai tanti che osteggiano il progetto, in primis cittadini, associazioni e comitati che il loro NO secco lo avevano già dato in occasione dell’incontro pubblico dell’8 maggio nella sede del Municipio.

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Cittadini e comitati venuti appositamente anche oggi per assistere in diretta (visto che la diretta web rimane un sogno, ma questo è un altro discorso) ad una delle sedute più importanti dal punto di vista urbanistico di questa consiliatura: mai, negli ultimi quattro anni, progetto più invasivo di questo si era affacciato sul territorio del XX Municipio.

il progetto

Perché i numero parlano chiaro: il progetto prevede al km 8,5 di via Flaminia, in via Vitorchiano, la realizzazione di una struttura al cui piano terra la stazione Due Ponti verrebbe “incastonata” in circa 1600 mq di locali ad uso commerciale mentre ai tre piani superiori andrebbero uffici ed al quarto una sala polivalente ed i locali tecnici. Nei due piani interrati troverebbero invece posto i parcheggi, ovviamente riservati. Totale? Circa 14mila mq.

Tutto ciò in cambio di un maquillage alla stazione: una sala d’aspetto ed una biglietteria. E, tanto per gradire, qualche decina di metri di marciapiede su via Flaminia ed un sovrappasso che congiungerebbe il grande complesso edilizio proprio di fronte con la stazione, i negozi, gli uffici.
Il tutto naturalmente ad opera dello stesso costruttore.

Il progetto è giunto in aula Consiglio accompagnato da ben tre bocciature: oltre ai cittadini, anche due commissioni consiliari l’avevano già respinto al mittente.  Il che lasciava supporre che il parlamentino locale prendesse quindi atto di ciò e votasse coerentemente. Ed invece non è andata così.

E’ andata che il PdL, o meglio quella parte del PdL presente, ha fatto muro difendendo il progetto, pur chiedendo cinque correttivi che, sostiene la maggioranza, lo migliorerebbero rendendolo meno invasivo e più accettabile.

E’ questo il senso della lunga disanima della vicenda fatta dall’assessore Giuseppe Mocci che, snocciolando numeri, date, delibere e quant’altro ha ripercorso la storia di questo progetto che prende le mosse nel 2003 ma che man mano cambia aspetto e volumi, fino a diventare quello che è: un mostro di cemento per tanti, un’opportunità di sviluppo per il territorio per altri.

le modifiche

Ma per farla diventare un’opportunità è necessario, sostiene Mocci dichiarando di parlare a nome della Giunta, che il Campidoglio recepisca quanto indicato dal Municipio.

E cosa suggerisce il Municipio? Di abbattere l’indice di edificabilità, cioè autorizzare la costruzione per un massimo di 5mila mq anziché gli scarsi 10mila previsti in superficie; di creare un secondo accesso diretto dalla Flaminia ai parcheggi; di inserire la cubatura commerciale di questa struttura nel più ampio prospetto del Piano del Commercio Capitolino; di fare in modo che i circa 3 milioni di euro di oneri concessori vadano tutti a favore del XX Municipio.
E per finire, si chiede che i 600mila euro che il costruttore dovrà versare in cambio delle aree verdi che non realizzerà vengano usati per creare l’accesso alla Riserva dell’Insugherata da Tomba di Nerone e quello all’Inviolatella da via Oriolo Romano.

il dibattito

Tutto ciò poteva forse accontentare chi osteggia il progetto? Certo che no. Da un lato e dall’altro dell’aula il brusio è diventato vociare, gli interventi si sono accavallati, il pubblico ha rumoreggiato più volte fino a far esclamare al presidente Giacomini “basta o chiamo le forze dell’ordine!” Il che, in un’aula dove si esprime il massimo della democrazia, non è parso un dire elegante.

E’ stato Marco Tolli, per il PD, ad aprire il fuoco contro il progetto con un articolato intervento dai contenuti molto tecnici che ne hanno dimostrato l’inconsistenza dal punto di vista dell’interesse pubblico.
“Riqualificare la stazione, un locale di 317 mq pari solo al 2,6% dell’intera struttura, si può dire trattarsi di interesse pubblico? Per di più non è una stazione, ma solo una fermata intermedia della Roma Viterbo di discutibile utilità e che certamente non rappresenta una priorità per il territorio.”

Andrea Antonini, del Gruppo Misto, ne ha fatto invece “una questione ideologica”.
“Premesso – ha dichiarato – che la vera riqualificazione della fermata è in corso di effettuazione, anzi è quasi terminata, reputo assurdo accettare la monetizzazione del mancato verde. L’ambiente non si vende per una manciata di denaro col quale poi si pensa di affrontare altri problemi del territorio, per risolvere i quali basterebbe solo buon senso e buona volontà”.

Alessandro Pica, gruppo SEL, ha contestato invece il fatto che ancora si ipotizzi di costruire vani commerciali in un’epoca in cui i centri commerciali vanno chiudendo uno dopo l’altro.
“Qui vicino abbiamo il centro Euclide semi chiuso, all’Olgiata il centro nato solo due anni è quasi vuoto, quello di via Riano, a Ponte Milvio, è stato un fallimento. E’ ora di cambiare passo, possibile che tutte queste esperienze negative non ci insegnino nulla?”

“Quello che non si può tollerare – ha chiosato Torquati del PD – è l’approccio politico della maggioranza che vuole approvare un accordo che non solo non ha una chiara evidenza pubblica, ma che è dannoso per il nostro territorio.”

il colpo di scena

E mentre passavano le ore e si susseguivano gli interventi pro e contro ecco le coup de théâtre.
Nell’ala del pubblico, il portavoce di un gruppo di residenti di via Flaminia, Riccardo Corsetto, scaricava cinque sacchi cemento sulla balaustra facendone gentile omaggio ai consiglieri della maggioranza quale “anticipo” dei milioni di sacchi che saranno versati in via Vitorchiano.

Applausi da una parte, rimostranze dall’altra, politici offesi, cittadini divertiti. E’ successo di tutto e di più tanto da causare la sospensione della seduta per qualche minuto, quanto è servito alle due agenti della Municipale ad identificare Corsetto ed a portare via quella presenza ingombrante.

tutti al voto

La seduta si è poi trascinata stancamente fino al momento del voto per appello nominale al quale hanno partecipato 17 consiglieri su 25.
Erano infatti cinque gli assenti del PdL (Ariola, Calendino, Lelli, Massimini e Mori), e tre del PD (Paris, Scoppola e Sterpa).

A favore del documento, emendato con le richieste illustrate dall’assessore Mocci, hanno quindi votato gli undici esponenti del PdL presenti e cioè Antoniozzi, Casasanta, Costantini, Derenti, Pasero, Petrelli, Petrucci, Sciarretti, Scipione, Targa ed ovviamente Giacomini.
Il voto contrario è arrivato da Antonini e Pandolfi per il Gruppo Misto, da Pica per SEL e da Cozza, Tolli e Torquati per il PD.

la parola al Campidoglio

La palla ora passa all’assemblea capitolina. Al consiglio comunale spetta infatti il compito, dopo aver valutato le osservazioni dei cittadini ed il voto e le richieste del Municipio, di dire l’ultima parola sulla colata di cemento.

Una parola di una sola sillaba: si o no.
Ma quale che essa sia, la decisione presa oggi dal PdL locale lascerà di certo una cicatrice nella memoria dell’opinione pubblica.

Claudio Cafasso

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74 COMMENTI

  1. Non credo che il Pdl municipale lascera’ cicatrici su tale vicenda , per il semplice motivo che tale progetto era stato gia deliberata dalla vecchia amministrazione comunale (pd,sel ecc ecc) e quindi i cittadini sapranno bene a chi dare le eventuali colpe .
    Invece trovo molto buona e sensata l’iniziativa del PDL di fare proposte per salvare il salvabile anziche’ fare come l’opposizione che si arrocca dietro un semplice no privo di idee ed esclusivamente finalizzato ad accontentare quei 4 militanti di sezione che si porta in consiglio per far vedere che loro sono i buoni e gli altri sono i cattivi .

  2. A marco ma sei convinto ch’esiteno i colori le ideologie oppure e bande de persone organizzate che schiacceno a democrazia a nangoletto .
    Me sai percaso spiega de che partito e’ quer signore de case e campi che puntualmente pijate x il C…..o.
    Me sai percaso di de che partito e’ quer signore de valle Muricana che ha fatto n’intervento sur quartiere suo e se ne e’ annato .
    De che partito e’ quello der comitato de qurtiere Karol Wojtyla .
    De che partito so quelli der comitato Robin hood
    De che partito so quelli der comitato de Ponte Mollo
    De che partito so quelli der comitato de via Gradoli
    De che partito so quer ragazzo che ha portato i sacchi de carce
    Si c’avete er coraggio fatecelo vede fate tutte e sedute n diretta sur compiuter n modo ca gente vede mejo quello che fate .
    Si c’avevate e stesse fregole pe risponne ai cittadini come mostrate pe sti costruttori stareste morto mejo .
    Fateve n’esame de coscienza ex AN/PD+L .
    A gente e’ piu sveja de quello che pensate .
    L’urtima cosa avete sbaiato posto voi dovevate anna ar gran teatro solo pe fa e comparse perche anche come attori sete in -credibili.

  3. Premetto che sono un tecnico e ho letto gli “emendamenti”: sono solo una serie di vergognosi strafalcioni misti a fantasticherie date per assodate.

    Una vera presa per i fondelli. Ho votato PDL al XX giuro su Dio non lo voterò mai più. Il presidente Giacomini è impresentabile, la scelta del PDL un suicidio politico in spregio ai cittadini presenti e a quelli intervenuti unanimemente durante il processo partecipativo.

  4. Antoniozzi, Casasanta, Costantini, Derenti, Pasero, Petrelli, Petrucci, Sciarretti, Scipione, Targa ed ovviamente Giacomini:

    V E R G O G N A !

  5. Una parte del testo sul senso della partecipazione;
    Premesso che per migliorare le trasformazioni urbane della città, la qualità della
    vita degli abitanti e produrre inclusione sociale, nonché per favorire la trasparenza, si
    ritiene fondamentale la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali strategici, agli
    strumenti di pianificazione urbanistica e ai progetti di trasformazione urbana;
    Che, per processo partecipativo, si intende il coinvolgimento di tutti gli attori
    sociali, che sia pienamente inclusivo e non limitato a categorie sociali o gruppi economici
    e/o gruppi organizzati e associazioni e che tale processo partecipativo non deve limitarsi
    agli aspetti di informazione e consultazione ma ha carattere di continuità, strutturazione e
    non occasionalità;
    Che la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte di trasformazione non deve
    intendersi solo un’opzione politica o culturale, ma una componente essenziale dei
    processi di trasformazione urbana finalizzati alla qualità, alla trasparenza e alla coesione
    sociale, partendo dal principio che la “città vera è quella degli abitanti” e non quella
    delineata dal suo perimetro.

    Questo scritto e’ esattamente una parte essenziale di quello che s’intende per processo partecipativo in modo d’aiutare i consiglieri gl’assessori che si arrogano il diritto di non ASCOLTARE e soprattutto di non tener conto di CHI sul territorio VIVE tutte le trasformazioni come una cosa che puo ‘ incidere profondamente sulla propria vita .

    Umilte’ Egalite’ Capacite’ ci potrebbero aiutare a migliorare i nostri rapporti senza per forza cercare cotrapposizioni forzate che sgretolano frantumano i rapporti umani.
    Non avendo nessuna cosa di personale verso alcuno sono libero di dire cio che penso .
    STATE PERDENDO UN SACCO DI TEMPO E SOPRATTUTTO CI STATE FACENDO PERDERE UN MARE DI TEMPO MI DISPIACE PER TUTTI VOI IO GUARDO ALLA SOSTANZA DELLE QUESTIONI.

  6. L’art. 14 del “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” dispone che tutti gli atti della partecipazione che c’è stata a questo progetto vanno considerati “documento della partecipazione” che deve accompagnare l’intero iter del procedimento e deve trovare esplicita menzione nella deliberazione con cui il Consiglio del Municipio di Roma XX ha espresso un parere favorevole al progetto: il parere a sua volta – in base all’art. 3 della legge n. 241/1990 sulla trasparenza degli atti amministrativi – deve scaturire da una motivazione che “deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione alle risultanze dell’istruttoria”.
    Mi riservo di accertare se nelle premesse della suddetta deliberazione del Consiglio del Municipio di Roma XX sia stata fatta esplicita menzione del “documento della partecipazione” e soprattutto se sia stato specificato in che misura se ne sia tenuto conto, perché una eventuale omissione a tal riguardo costituirebbe uno specifico vizio di legittimità dell’atto: a giudicare per ora da quanto mi è stato riferito, delle posizioni espresse ufficialmente da cittadini, comitati ed associazioni in occasione dell’incontro pubblico che si è tenuto lo scorso 8 maggio hanno parlato solo le diverse forze politiche di opposizione.
    A giudicare invece dal dispositivo della delibera con cui è stato espresso il parere favorevole secondo l’emendamento proposto dall’Assessore Mocci a nome della Giunta, che è stato votato dal Presidente Giacomini e da tutti e 10 i consiglieri del PDL presenti, non si intravede la benché minima trasparenza di quest’atto amministrativo, dal momento che non vi si trova traccia alcuna delle risultanze dell’istruttoria svolta con esito negativo tanto dalla Commissione Traffico e Mobilità quanto dalla Commissione Urbanistica né tanto meno sono indicati i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione.
    Dal momento che vengono fatti salvi i 5007,60 mq. di SUL della concessione edilizia n. 246/C del 14.3.2003, di cui non ci è preoccupati per niente di verificare la sua validità giuridica, un eventuale futuro accertamento della sua oggettiva avvenuta decadenza costituirebbe non solo un preciso vizio di legittimità da impugnare presso il TAR del Lazio, ma potrebbe essere sottoposto anche alla attenzione particolare di qualche Pubblico Ministero con la richiesta di voler accertare se dietro la mancata volontà di sapere a priori se fosse valida o meno la suddetta concessione edilizia ai fini dell’espressione di un “parere” compiuto ed approfondito si possano ravvisare quanto meno gli estremi del reato di omissione di atti dovuti d’ufficio .
    Viene per lo più subordinato a 5 “prescrizioni” il parere favorevole del Consiglio del XX Municipio, ignorando del tutto che è obbligatorio ma consultivo e quindi senza potere alcuno di dettare la benché minima “prescrizione”.
    Con la 1° delle 5 prescrizioni si vorrebbe l’eliminazione della cubatura aggiuntiva pari a 3.888,33 mq. di SUL, proveniente dalla compensazione edificatoria dell’ex sottozona “F1-Monte Arsiccio” a favore della Società “Il Gelso S.R.L.”, senza rendersi conto che la SUL privata con destinazione Servizi e Commerciale che si vuole complessivamente realizzare ammonta a 8.895,93 mq. di SUL e che quindi si sta chiedendo una riduzione del 43,70% con l’utilizzo soltanto dei 5007,60 mq. di SUL della concessione n. 246/C del 2003, che comporterebbe una revisione totale del progetto: per capire se la revisione debba essere in danno del centro commerciale al piano terra o degli uffici ai piani superiori basta vedere la 3° delle 5 prescrizioni.
    (per esigenze di spazio continua nel commento successivo)

  7. (Seguito del commento precedente)
    Con la 3° prescrizione si vorrebbe inserire nel Piano del Commercio di Roma Capitale, attualmente in fase di discussione, l’intero centro commerciale con media struttura di vendita che è pari a 1.603,40 mq. di SUL: ne deriva che ad Uffici privati potranno essere destinati solo i rimanenti 3.404,20 mq. di SUL anziché i complessivi 7.293 mq. di SUL previsti nel progetto come Sedi della Pubblica Amministrazione e delle Pubbliche Istituzioni nazionali, estere e sopranazionali.
    La conferma ulteriore che gli 11 esponenti del PDL, con Giacomini in testa, hanno intesso favorire esclusivamente il centro commerciale viene dalla 2° prescrizione con cui si vorrebbe un secondo accesso carrabile con la via Flaminia, oltre a quello previsto nel progetto su via Vitorchiano, con un ingresso direttamente da una strada ad alto scorrimento che se da un lato andrà ancor più a vantaggio del centro commerciale, dall’altro lato porterà al sicuro collasso il traffico veicolare della zona.
    Con la 4° prescrizione gli 11 esponenti del PDL vorrebbero utilizzare i 601.752,56 € di monetizzazione degli standard di verde pubblico che verranno a mancare al Km. 8,500 della via Flaminia compensandoli con la “acquisizione a patrimonio comunale” di via Tomba di Nerone e dell’area privata già ceduta gratuitamente al Comune e presa in consegna dal Servizio Giardini il 27.12.1975, ma poi tornata in proprietà dei privati perché non acquisita al patrimonio comunale, nonché di una porzione di terreno che permetta l’accesso pubblico da via Oriolo Romano al parco dell’Inviolatella Borghese dentro il parco di Veio: per consentire l’accesso pubblico alla riserva naturale dell’Insugherata si andrebbe di fatto ad espropriare un’area che già spettava ai cittadini della Tomba di Nerone come standard di verde pubblico che è stato perso per una omissione di atti dovuti d’ufficio e di cui va pretesa nuovamente la cessione gratuita senza sborsare un euro, facendo un nuovo inaccettabile “regalo” al privato.
    Con la 5° prescrizione gli 11 esponenti del PDL vorrebbero infine assegnarsi i proventi degli oneri ordinari e straordinari (pari a complessivi 2.631.493,20 €) per opere pubbliche che saranno indicate in una fase successiva.
    Non si può non evidenziare come le ultime 2 prescrizioni non abbiano niente a che vedere con il progetto e non possano comunque essere scaturite dalle “risultanze dell’istruttoria” prescritta dalla legge n. 241/1990, ma tradiscano invece un tentativo tanto maldestro quanto inaccettabile di compensare “interessi pubblici” in tutt’altre zone che non “c’azzeccano” niente (come direbbe Di Pietro).
    A questo punto mi sento in dovere di richiamare l’accesa discussione in atto sul finanziamento illecito ai partiti, per appellarmi a tutte le forze politiche che si oppongono a questo progetto e chiedere loro di finanziare con i fondi “pubblici” che al momento di certo non gli mancano il necessario ricorso al TAR del Lazio per impugnare i vizi di legittimità di tutti gli atti che approvano un progetto del genere, a partire dalla deliberazione del Consiglio del XX Municipio, per finire con la eventuale deliberazione del Consiglio Comunale che approvasse questo accordo di programma.

  8. Sono rimasta sbalordita, oltre dall’assurdità di quanto votato dagli 11 consiglieri del PDL (partito che, fino a ieri, ho sempre votato, ahimè…), dal fatto che ho letto che tra gli 11 si fosse anche Sonia Costantini, persona che ho conosciuto recentemente a Ponte Milvio all’inaugurazione del Micro, una bellissima iniziativa proposta dal lei.
    L’avevo giudicata una persona libera da condizionamenti e, sopratutto, mossa dalla politica del “fare” a favore dei giovani e della cultura. Non capisco come possa avere votato un qualcosa che va contro il decoro, il traffico, l’ambiente e solamente a vantaggio di un “palazzinaro” e della speculazione.
    …Peccato…..

  9. Sig. Torquati poichè il commentare “a senso unico” non ha, secondo il codice, rilevanza penale voglio risponderle; lei oltre ad essere un bel tipo è anche un tipo scherzoso. Se uno risponde ai vostri commenti a “doppio o triplo senso” è un servo di Alemanno o Giacomini; se sta in silenzio perchè ritiene questa faccenda una “crociata” politica (e non una battaglia fatta nell’interesse dei cittadini) allora viene “notato”. La verità sulle “colate di cemento” ce l’ha raccontata il bravo Arch. Bosi ed ora, ognuno di noi, conosce perfettamente le malefatte passate e presenti. Il sacco di Roma è iniziato tanti anni fa quando i sindaci erano comunisti o tutt’al più democristiani (che, insomma, è quasi la stessa cosa).
    Per quanto mi riguarda io non siedo nel Consiglio Comunale (come lei, qualora se lo fosse scordato), non prendo gettoni di presenza, non mi assento dal lavoro per partecipare alle riunioni o ai lavori del Consiglio e pertanto non sono responsabile in nessun modo delle scelte fatte nel XX Municipio. Siccome poi neppure voto non sono il servo di nessuno. Cordiali saluti.
    Si

  10. un successone per G.G.!

    sono umiliata per loro: penso a tutti quei giovani bravi e senza lavoro che si affannano in questa miserabile nostra società.

  11. Perfettamente d’accordo con Strix….caro consigliere Torquati, stiamo ancora aspettando che ci risponda il consigliere Tolli a quanto aveva scritto l’architetto Bosi, che dà una realtà totalmente diversa da quanto da lui affermato. Consigliere Torquati… si contenga… altrimenti i duri e puri l’accuseranno di far caciara, o questo vale solo per chi non la pensa come voi ??? Ha visto cos’è accaduto oggi a Milano al suo collega amministratore di sinistra Giulianone Pisapia ?? una cosa è stare all’opposizione e criticare, ben altra cosa è amministrare, e a questo punto glielo posso augurare… ma non pensi che sia un buon augurio… e non pensi poi da amministratore di poter scaricare le colpe sulle vecchie amministrazioni, perchè a quel punto significherebbe che lei non è meglio di chi c’è adesso…

  12. Il sig. Marco P. non può credere che il PDL municipale lascerà cicatrici su tale vicenda, “per il semplice motivo che tale progetto era stato già deliberato dalla vecchia amministrazione comunale”: dal momento che il “progetto” di presunta riqualificazione di cui si parla è totalmente nuovo e deve essere ancora approvato dal Consiglio Comunale, il sig. Marco P. dovrebbe avere la cortesia di precisare quale sia esattamente “tale progetto” e di specificare la “vecchia amministrazione comunale” che l’avrebbe deliberato.

    Mi sento ad ogni modo in dovere di far sapere a chi lo legge (e può aver creduto ciecamente a questa sua affermazione non dimostrata) che la “vecchia amministrazione comunale” (intesa come Consiglio Comunale) il 20 marzo 2006 aveva “deliberato” di autorizzare l’allora Sindaco Veltroni a sottoscrivere un “Accordo di Programma per cambio di destinazione d’uso del complesso immobiliare via Flaminia Km. 8,500″, che non ha niente a che vedere con “tale progetto” da approvare anch’esso come ben diverso “Accordo di Programma”.

    Se invece il sig. Marco P. per “tale progetto” ha voluto intendere la concessione edilizia n. 246/C del 14.3.2003, allora c’è da dire che in tal caso la “vecchia amministrazione comunale” è da identificare nella figura del funzionario dell’ex Dipartimento IX in via della Civiltà del Lavoro che l’ha rilasciata (e non certo “deliberata”), comunque nel pieno rispetto dell’allora P.R.G. vigente (nonché di una “autorizzazione paesaggistica” rilasciata dalla Regione Lazio), approvando un complesso edilizio che sviluppava per giunta una minore volumetria di circa 13.300 mc, a fronte di una potenzialità edificatoria di circa 16.700 mc, su una superficie utile di circa 4.350 mq. inferiore ai circa 5.000 mq realizzabili.

    Come riportato nella stessa relazione tecnica illustrativa del progetto di oggi, il progetto di ieri così come approvato consentiva una SUL di 4.156 mq. che è stata ora invece indebitamente innalzata a 5007,60 mq. ed una cubatura di 13.300 mq. circa che sono diventati ora di 16.024,32 mc. (superficie di 5007,60 mq. x altezza di 3,20 m. = 16.024,32 mc.): ne deriva quindi che non risponde al vero che “tale progetto era stato già deliberato dalla vecchia amministrazione comunale”.

    Ne deriva come ancor più naturale conseguenza logica che il PDL rispetto al passato non doveva salvare il salvabile di un bel niente e che le “proposte” approvate sotto forma di “prescrizioni” – in considerazione dei precedenti 3 secchi “no” dati dai cittadini e dalle Commissioni Traffico ed Urbanistica dello stesso XX Municipio (non equiparabili di certo ad una “opposizione che si arrocca dietro un semplice no privo di idee” di cui parla il sig. Marco P. con un perfetto linguaggio “politichese”) – sono state fatte proprio per “salvare il salvabile” del progetto di oggi.

    Mi permetto infine di mettere in evidenza al sig. Marco P. che, quand’anche riuscisse a dimostrare a chi lo legge che le colpe di “tale progetto” siano da attribuire esclusivamente alla “vecchia amministrazione comunale”, non stiamo comunque parlando di un progetto irreversibile, che quindi poteva e doveva essere bocciato interamente non tanto perché l’aveva “deliberato” una vecchia maggioranza di governo, quasi per ripicca, quanto perché pieno zeppo di oggettivi vizi di legittimità che come tali non sono affatto “salvabili”.

    Ripeto sempre in giro che la “politica” può tutto, meno che andare contro legge, e non posso in conclusione far presente che se ci ritroviamo in questa Italia ridotta così malamente è anche per causa di questo modo di fare “politica”, considerando cioè le “regole” che ci siamo dati un “optional” che i furbi (leggasi i poteri economico-politici forti) si possono permettere di non rispettare.

  13. In realtà non sono un bel tipo e nemmeno tanto simpatico. In questo momento sono semplicemente dispiaciuto di essere arrivato tardi a casa dopo l’ennesima riunione e quindi di commentare dopo l’Arch. Bosi, con il quale tra l’altro non sempre ci siamo trovati d’accordo e al quale va riconosciuta un’onesta intellettuale tale che negli anni gli ha permesso di non risparmiare aspre critiche, e lui ne ha fatte, alla precedente amministrazione, molte delle quali piene di ragione.

    In ogni caso, riguardo al tema, mi limito a dire che le argomentazioni portate dai soliti “zelanti commentatori” sono le stesse che in Consiglio ha esposto il Presidente Giacomini, che sempre dai zelanti commentatori viene criticato aspramente, paradossale no?

    Inoltre preciso, come ha fatto in maniera più compiuta Bosi, che l’attuale accordo di programma non c’entra un bel nulla con la concessione del 2003, la quale è stata riconosciuta sulla base del PRG, ma soprattutto, mi corregga Bosi se sbaglio, faceva riferimento ad una destinazione di quella porzione di terreno ancora precedente al PRG del 2008, ovvero al piano del ’62.

    Sulla litania dei “comunisti”, per i quali non si sveglia la notte neanche più Berlusconi, stendiamo un velo pietoso, per quanto riguarda “il sacco di Roma” di solito non mi piace elencare, ma giunti a quattro anni di mandato me lo posso anche concedere: assunzioni ATAC e AMA, vendita ACEA, punti verdi qualità, piano del commercio, spese stratosferiche di Gabinetto (il triplo di prima), delibera di svendita dei mercati (fortunatamente bloccata dal Gruppo del PD), mondiali di nuoto, siti istituzionale costati milioni di euro (Orsi), dimezzamento dell’autonomia dei Municipi… Smetto, non mi piace fare elenchi. Tutto questo in quattro anni, neanche Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno. Tutto il resto è noia, se non retorica più vicina, questa si, al politichese che alla politica.

    Detto questo, nessuno ha mai negato (e chi lo fa è uno sciocco soprattutto se del PD), e io per primo, gli errori della precedente Amministrazione. Ce ne sono stati, alcuni evidenti, ma è ora di finirla con questo modo di commentare il presente richiamando ad errori passati come se tutto possa essere spiegato da quegli errori. Oltre a non dimostrare obiettività non si fa un servizio alla Città.
    Dagli errori si può imparare, ma non possono e non devono essere un alibi per chi amministra in maniera inadeguata Roma da quattro anni.

    Fuori luogo, invece, è l’ennesimo goffo tentativo in salsa antipolitica sui gettoni di presenza. Una volta per tutte, così anche questo argomento lo togliamo di mezzo: per quanto mi riguarda io non percepisco nessun rimborso lavorativo (il mio lavoro non me lo permette), non ho permessi, ho votato e scritto la delibera sull’anagrafe pubblica degli eletti in XX Municipio che ancora deve essere attuata dal PDL, mi rimborsano fino ad un massimo di 15 gettoni di presenza per un totale di 700 euro lordi mensili pur arrivando a totalizzarne tra i 40 e i 50 al mese, ho una percentuale di presenza in Consiglio tra il 90 e il 100%, dormo, si e no, 4-5 ore a notte ed il resto è politica. Di servi non ne ho, tanto meno di padroni. Non mi piace parlare di me stesso, ma siccome non è la prima volta, sono costretto.

    Tra le tante cose una è degna di nota, e giusta: “ben altra cosa è amministrare”, è vero. Senza entrare nella retorica “anticomunista” su Pisapia, al quale comunque va il mio sostegno, non fosse altro perché in questo momento sta ragionando da Sindaco piuttosto che da esponente politico, credo proprio che amministrare sia proprio un’altra cosa.E’ un onore, oltre che essere un onere. Ecco perché ogni scelta di opposizione cerchiamo di farla non strumentalmente, ma con criterio, senza ideologia (non senza ideale) e con attenzione al carattere amministrativo della questione. Ultimo esempio su tutti: per via Due Ponti e lo scempio dell’inizio del cantiere, mentre per alcuni importanti esponenti del PDL (Antoniozzi e Ciardi) il cantiere doveva essere chiuso, mentre altri (Mori ed Ariola) davano la colpa ad Acea, mentre il Sindaco cercava un capro espiatorio cacciando il Comandante Bracci, mentre l’Ass. Erbaggi se la prendeva con Ghera, Giacomini parlava di corsie di un metro e Calendino se la prendeva con il suo Assessore Erbaggi, noi facevamo proposte serie e realizzabili e chiedevamo la convocazione di un tavolo di concertazione attraverso il quale si potesse monitorare settimanalmente l’avanzamento dei lavori e prendere decisioni celeri, ma coordinate.
    L’amministrazione oltre ad essere “un’altra cosa” è prima di tutto serietà e rispetto dei cittadini e della loro intelligenza. E’ vero: è proprio un’altra cosa, ed lontana anni luce dal modo di fare della maggioranza di questo Municpio.

    Cordiali Saluti

    Daniele Torquati
    Capogruppo PD Municipio Roma XX
    danieletorquati@virgilio.it
    http://danieletorquati.blogspot.it/

  14. Mettiamo d’accordo tutte e tutti: l’attuale maggioranza politica di destra in Comune e nel XX Municipio, con la piena collaborazione degli uffici amministrativi, vuole portare a compimento in via Flaminia l’operazione, iniziata con la precedente amministrazione (di sinistra in Comune e già di destra in Municipio), a favore del partito del mattone e del piano commerciale che sta inondando Roma di mega centri.
    Prevarrà il rispetto delle regole o l’accelerazione delle operazioni speculative che caratterizza questo periodo influenzato dall’avvicinarsi delle amministrative 2013?

  15. Consigliere Torquati, lei elenca puntualmente il cosiddetto da lei “nuovo sacco di Roma”, ma tralascia in nome di una presunta obiettività e stende un velo pietoso sul “vecchio sacco”, perchè non è così che si ragiona : della serie “scurdammece o passate..”. Riconoscere gli errori fatti per migliararsi è giustissimo, ma chi come noi non fa parte del circo della politica potrebbe a quel punto obiettarle “da che pulpito viene la predica!!!”. Ora naturalmente i zelanti commentatori a lei vicini politicamente diranno che è la solita caciara, lei faccia quello che farebbe un buon amministratore : meno chiacchiere e più fatti… se non risolve nulla con i mezzi che le metta a disposizione la democrazia, si rivolga alla magistratura….

  16. Quando non si vuole affrontare il cuore del problema la si butta in cacciara e si fa di tutte le erbe un fascio…

    Il problema specifico è ora il progetto definito di riqualificazione della Stazione di Due Ponti . Si tratta invece di un progetto di irrilevante interesse pubblico e di operazione a finalità di lucro dei padroni della Brenta srl. Un Centro commerciale di cui non si sente bisogno; uffici che diventeranno molto probabilmente mini appartamenti da mettere in vendita. Un obbrobrio di rara bruttezza estetica in una area che merita di essere valorizzata per le sue ricchezze archeologiche e di difesa del paesaggio. Oggi in Municipio il PDL ha votato a favore e le opposizioni, PD in testa, hanno votato contro in accordo a quanto espresso dai cittadini che sono intervenuti nella riunione di presentazione del progetto in Municipio. La nostra opposizione continuerà in Campidoglio e faaremo di tutto per impedire tale scempio.

  17. I miei complimenti vivissimi all’egregio Bosi per il suo ultimo contributo di estrema lucidità e chiarezza e di grande onestà intellettuale. Bravo veramente per aver messo in chiaro le cose in modo che non siano strumentalizzabili. Voglio sperare che tutti gli egregi commentatori che fino a ieri si appellavano alle precedenti parole di Bosi per sostenere una certa tesi, oggi abbiano l’umiltà di ammettere che le avevano travisate. Perchè se Bosi era attendibile ieri non può non esserlo anche oggi. Dopo di che, egregi amici, a me più che discettare di chi ha errato interessa discutere con voi dell’errore-orrore.

  18. Il passato conterà eventualmente se la magistratura vorrà interessarvi. Qualcuno mi spieghi però perché mettere in mezzo i partiti, le ideologie, su questioni squisitamente pragmatiche che per la loro squillante oggettività investono solo ed esclusivamente le coscienze.

    Ho votato PdL ma darò tutto il supporto di cui dispongo a chi di batterà contro lo scempio di Via Flaminia, a cominciare dagli ottimi Torquati, Tolli, Antonini, Pica, che fino ad adesso si sono dimostrati vicini al territorio e ai cittadini: fuori da ogni logica di partito. Se un domani i consiglieri comunali del PDL voteranno contro questo scempio tirerò in sospiro di sollievo e riconoscerò loro onestà intellettuale e coerenza, ma fino a quel momento francamente riconosco che il mio giudizio sarà pesantemente condizionato dal vergognoso comportamento del PdL del XX municipio. Ecco io spero di riconciliarmi moralmente con il PdL, lo spero.

    Forse non ci si rende conto della gravità della questione e di quanto è netta e diffusa la posizione di rifiuto dei cittadini verso il progetto del solito Bonifaci. Si faccia un giro per il quartiere, si chieda, si provi a saggiare lo sconcerto, la rabbia.. Ci si provi ad informare al di fuori del quartiere. Si chiedano opinioni alle associazioni portatrici d’interesse. Si richieda qualche parere a qualche esperto, a qualche tecnico.

    La risposta sarà una sola, unanime: NO, è una follia, non si può neanche pensare di fare una cosa del genere.
    Bene, i cittadini si stringeranno attorno a chi li difenderà da tale follia, qualunque sia il colore della sua bandiera.

  19. Consigliere Torquati le sue ultime parole mi sembrano quelle di una persona onesta e corretta e questo non può che farmi piacere. Così come mi fa piacere sapere che non ci sono più in giro “comunisti”. Un bel sollievo. Un cordiale saluto.

  20. Capisco che travisare è diventato uno sport nazionale con il quale ormai ci si fondano i partiti e i movimenti politici, però io non ho proprio detto questo.
    Sulla litania dei “comunisti”, che ho definitito anche “retorica più vicina al plitichese che alla politica”, ho steso un velo pietoso e non sugli errori del passato, dai quali, ho detto e ripeto, “si può imparare, ma non possono e non devono essere un alibi per chi amministra in maniera inadeguata Roma da quattro anni”.
    Per questo non credo che sia utile buttarla in “caciara”, come si è detto, parlando del passato, in primo luogo perchè non c’entra niente e in secondo luogo perchè distoglie l’attenzione dal presente e dal fatto specifico in questione.
    L’unico approccio uitile per affrontare questa questione è, a mio parere, calarsi in modo imprescindibile nel territorio e valutare in maniera laica il progetto in questione.

    Cordiali Saluti

    Daniele Torquati
    Capogruppo PD Municipio Roma XX
    danieletorquati@virgilio.it
    http://danieletorquati.blogspot.it/

  21. Cara pabelt (il tuo pseudonimo non può che essere di donna) se questa e la realtà allora…….mi rimangio tutto. Ciao.
    Dimenticavo: gli strigiformi (dal latino strix) sono uccelli notturni come il gufo, l’assiolo, il barbagianni…………..maschio sono!

  22. Torquati lei conosce il territorio e gli aspetti più assurdi della speculazione proposta per il km8,5 della Flaminia. Organizzi un incontro con i suoi consiglieri comunali che avranno l’onere tremendo di votare lo scempio di Via Vitorchiano. Questo è il momento di agire, non di puntare il dito. Il tempo stringe.

  23. Poco fa al Tg3 Lazio hanno detto che Alemanno ha accolto la richiesta di bloccare tutti i nuovi centri commerciali,tra cui questo di via Flaminia , oggetto di giusta preoccupazione da parte di molti e di speculazione politica da parte di pochi…

  24. @nico
    speriamo che non sia la solita propaganda per calmare gli animi dei cittadini (vedi ad esempio i lavori sempre fermi su via due ponti!)…
    @strix
    scusa, non volevo offenderti presumendo che fossi una donna (che torto sarebbe poi?) e comunque anche in questo caso le tue deduzioni sull’argomento fanno acqua da tutte le parti ….
    @edoardo orsi
    appoggio la richiesta

  25. La propaganda per calmare gli animi non la fa Alemanno ma chi gli fa dire cose non dette ! Nico, scusi tanto, non le basta aver interpretato male le parole di Bosi per lanciare accuse per poi fare finta di niente quando Bosi ha chiaramente spiegato a tutti come stanno le cose?
    Non è che qui stiamo a smacchiare i leopardi eh? Sappiamo tutti leggere e ascoltare !
    Quindi guardi che non è per niente vero che Alemanno avrebbe detto che bloccherà la costruzione del mostro sulla Flaminia ! Il tg3 l’ho visto anche io, su via flaminia non è stata detta una mezza parola….se vuole riascoltarlo con più attenzione basta che va sul sito del tgr lazio
    Alemanno ha detto che forse saranno bloccate le nuove costruzioni dei nuovi centri commerciali della grande distribuzione previsti dal piano commercio. a parte che il mostro di via flaminia non è nel piano commercio, per grande distribuzione si intendono i mega store come trony di ponte milvio, tanto per fare un esempio… glielo dico con simpatia alla romana “si nun le sai le cose salle oppure nun dille ”

  26. L’incoerenza del presidente Giacomini e dei suoi consiglieri è che hanno fatto una serie di eccezioni che dovevano votare a un voto contrario e non favorevole :

    Abbattere l’indice di edificabilità, cioè autorizzare la costruzione per un massimo di 5mila mq anziché gli scarsi 10mila previsti in superficie;
    creare un secondo accesso diretto dalla Flaminia ai parcheggi;
    inserire la cubatura commerciale di questa struttura nel più ampio prospetto del Piano del Commercio Capitolino;

    E se questo non viene accolto che senso ha aver dato parere favorevole ?

  27. Sono stato fuori Roma per lavoro e mi inserisco a dibattito già caldo.

    Ho letto i diversi commenti e plaudo anche io alla serietà e alla completezza delle informazioni contenute nei contributi dell’Arch. Busi.

    Non altrettanto posso fare per le sterili polemiche destra/sinistra, bianchi/rossi e via cantando con le solite litanie.
    E’ proprio vero, questa povera italietta sarà sempre stretta con il suo provincialismo dalla vista corta, pronta ad azzuffarsi e dividersi tra guelfi e ghibellini, a parteggiare per Coppi o per Bartali, Lazio o Roma, destra o sinistra….è sempre la stessa partita di calcio.
    “La colpa è tua, hai cominciato prima tu……”, l’asilo infantile.
    Che tristezza e che desolazione!
    In mezzo a questo grande – quanto inutile – fracasso, se la godono sghignazzando i vari costruttori e i solerti amministratori, gli uni congeniali agli altri.

    E, nello specifico, a rimetterci è il territorio, l’ambiente, la qualità della vita, noi.

    Veniamo al merito della questione, certamente non nuova per la nostra città devastata.

    E voglio trattare l’argomento prescindendo da due circostanze contingenti: il fatto che sono architetto, che si interessa di patrimonio culturale e specializzato in pianificazione delle aree metropolitane, e che ho ed ho sempre avuto il cuore, e la testa, a sinistra, perchè lì ho ritrovato la corrispondenza con i miei ideali.

    Affronto la questione da cittadino che rivendica il diritto ad avere quello che la Costituzione gli garantisce appunto come diritto inalienabile.

    Ho partecipato all’incontro pubblico di martedì 8 maggio (svoltosi ai sensi del regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana, un vero e proprio “sfogatoio” senza verbalizzazione e messa agli Atti), intervenendo con un discorso di “cultura”, né tecnico né politico.

    Infatti, soprattutto quando si parla di territorio, il problema è assolutamente di natura culturale, della salvaguardia della nostra identità, offesa e avvilita dalla tracotanza di questi barbari che nel territorio vedono merce da monetizzare per i loro scopi ed interessi volgari. Senza minimamente preoccuparsi che il territorio, anch’esso, è risorsa “finita”, che non si autoriproduce. E soprattutto che è di tutti.

    Certamente, poi vi è anche il problema urbanistico, della ridicola pretesa che uno stradino come via Vitorchiano possa reggere il notevole flusso che sarà indotto da questo pazzesco intervento.

    Certamente, poi vi è anche il problema legale e normativo, degli indici raddoppiati (sono ingenuo, il problema è di scelta politica).

    Certamente, poi vi è anche il problema paesaggistico-ambientale, del verde distrutto (ma che importa, questo è lo sport preferito della civilissima giunta che – ahimè – ci “governa”), ma intanto questo danno viene risarcito ancora una volta con monetizzazione.

    Ma su questi punti, siamo stati tutti largamente tranquillizzati dai competenti approfondimenti presentati dall’Assessore Mocci.

    Certamente, a voler esagerare, poi ci sarebbe anche un problema di diversa destinazione, del tipo area archeologica da valorizzare con grande richiamo di turismo culturale, ma adesso non pretendiamo troppo dalle intelligenze e dalla lungimiranza della nostra amministrazione municipale, così preoccupata di favorire i padroni costruttori.

    Certamente, in sintesi, poi ci sono una valanga di motivi per dire NO!!!

    Il fatto è che, nonostante questo “NO” forte e chiaro lo abbiano detto, oltre a noi cittadini che, si sa, non contiamo un granchè, la Commissione Traffico e Mobilità e quella Urbanistica, direi le due competenti in materia, lo stesso NO si è miseramente frantumato contro l’inqualificabile comportamento di un gruppetto di consiglieri di maggioranza.
    Infatti, i pochi – ma purtroppo sufficienti – presenti in aula a differenza dei loro coraggiosi e coerenti colleghi della stessa maggioranza che non se la sono sentita di onorare il loro mandato, con un atteggiamento di allucinante silenzio e non pronunciamento esplicito nel merito (sufficiente l’esposizione di Mocci!), con cadute perfino autoritarie (“faccio intervenire le forze dell’ordine” ha tuonato il Presidente Giacomini) hanno mostrato fino in fondo in quale considerazione tengano il parere della cittadinanza e quanto, viceversa, …….altri e più consistenti “pareri”.

    Ed io, povero illuso, vado parlando di cultura e di identità.

    Basta andare a farsi un giretto a Saxa Rubra, dalle parti di via Adrianopoli, via Naisso e zone limitrofe, in pieno Parco di Veio, per avere una ulteriore gratificazione su come viene considerato il territorio, il verde, l’ambiente, i valori paesaggistici, l’interesse pubblico in una parola.
    E, anche qui, il meccanismo “virtuoso” è stato sempre lo stesso.
    Per inciso, tra l’altro mi domando: “ma tutti questi mq di tipologia abitativa a costi proibitivi sono proprio questi che rispondono alla domanda di abitazione di questa città?”.

    Per il momento, la chiudo qui, ma con la decisa volontà di non abbassare la guardia e non smorzare la voce.

    E chiudo con l’appello di farla finita con la sterile querelle “ma voi prima cosa avete fatto……” e similari.
    Una volta devastato il territorio, penalizzati restiamo tutti nella stessa misura, senza distinzioni.

    Cerchiamo di prendere coscienza che è nei nostri diritti difendere la cultura, il territorio, anche perchè non sono “nostri”, ma di tutti. Quindi, tanto meno dei vari Bonifacio e Alemanno.

    Come giustamente scrive Philippe Daverio, gli italiani dovrebbero essere “accusati di vandalismo a danni di terzi se non addirittura di furto”.

    Paolo Salonia

    Post Scriptum: ho sentito anche io la notizia relativa alle affermazioni del Sindaco sui Centri Commerciali……..non illudiamoci, i proclami propagandistici costituiscono un’abitudine dura da sradicare.

  28. @ Daniela : egregia signora/ina , non so quale tg3 Lazio lei abbia visto, io sono sicuro di averlo sentito, poi basta che si legge un pò di quotidiani.. sia repubblica che il messaggero riportano la notizia, c’è amche la dichiarazione in questo senso della sig.ra Giovanna Marchese Bellarotto, che Vignaclarablog conosce bene, quindi passi in lavanderia a smacchiarsi ciò che le pare… Per quanto riguarda il sig. Bosi, per me non ha chiarito, nei suoi post ha dato due interpretazioni diverse….
    A differenza di Bosi, lei fa parte di chi critica a prescindere, di quelli che appena nominano l’attuale sindaco, si fanno venire l’ipertensione… continui pure a farsi il sangue amaro, ma faccia attenzione perchè fa male al cervello….

  29. Guardi egregio signore che il mio cervello funziona bene e pure le mie orecchie: mi dica lei dove si dice che Alemanno ha bloccato il mostro di via Flaminia, eccole il tg3 di ieri sera che hanno replicato questa mattina:

    http://www.tgr.rai.it/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-5c4b55ab-ed8f-47b8-a641-ecdda0eede04.html

    e pure i miei occhi funzionano bene l’ipertensione non me li ha ancora danneggiati, dove sarebbe su repubblica che il mostro non si costruisce più ? legga legga e vedra’ che si dice pure quello che dicevo io, che il mostro non fa parte del piano commercio:

    http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/05/16/news/flaminia_megastore_da_5_piani_alle_spalle_della_stazione_due_ponti-35226763/

    e sarei io che quella che critica a prescindere ???

  30. Io credo che la disputa tra centro-destra e centro-sinistra (se le collocazioni geografiche non mi ingannano, dovrebbero avere più di un punto di contatto), sia assolutamente fuori tema e che il problema sia leggermente più complesso.

    Mi sembrerebbe molto più giusto dire che gli schieramenti in quetione sembrano, ogni volta che sono chiamati ad amministrare la capitale, ostaggi di signori che muovono i loro passi indipendentemente, e con la stessa facilità, da chi sia al governo.

    Personalmente credo che non sia una inesistente distanza ideologica – intesa come visione dei problemi e ricette per superarli – tra gli schieramenti a costituire il centro del problema, quanto una questione di ruolo. Ben lungi dal rappresentare una giustificazione per chicchessia, mi pare di notare che chi occupa una poltrona di comando non riesca mai ad affrancarsi da tutti coloro che vedono quella che un tempo fu la culla della civiltà, come una enorme distesa da occupare stile risiko.

    Potrei citare mille esempi di quanto affermato, ma la constatazione che tali lunghi procedimenti amministrativi attraversino il tempo e le giunte di ogni colore possibile senza conseguenze, mi sembra di tutta evidenza.

    Non intendo sposare la concezione tolkeniana dell’anello del potere, ma certamente ritengo i “politici” del territorio ancor più colpevoli, proprio in considerazione del fatto che le pressioni esercitate sui “grandi” (mai termine più inadatto)’ si ripercuotono solo in via mediata su di loro.

    Figuriamoci se un domani questi signori fossero chiamati ad amministrare davvero Roma…

    Andrea Antonini
    Consigliere del Municipio Roma XX
    Gruppo Misto

  31. @ Egregio arch. Salonia , lei dice di voler fare un intervento culturale e non politico, e dall’alto della sua preparazione culturale di non scendere nelle diatribe paesane, ma rileggendo il suo post, ci si rende conto che il suo contributo è soltanto politico e di parte…. Quello che si contesta è il fatto che, chi oggi grida “al ladro, al ladro”, fino a ieri o ieri l’altro, o in prima persona o appoggiando con il suo voto questo e quell’amministratore, è stato attore di quel sacco di roma di cui si parlava… Prendersela oggi con gli attuali amministratori è troppo facile…Quindi capirà benissimo che chi è stato succube per decenni e decenni di quelle amministrazioni per lui disastrose (lo dimostra il buco finanziario), ora non può stare zitto… Le sterile polemiche che dice lei, se fatte nel pieno rispetto reciproco,fanno bene alla democrazia, ben vengano… e ci può stare anche la battuta spiritosa, mica possiamo essere solo seriosi…. E serve anche chi parla dall’alto della sua cultura… fa capire agli altri che sono pur sempre poca cosa… Saluti

  32. @ Egregia Daniela, non se la prenda, se lei fa le battutine agli altri, può anche riceverle…. L’articolo che le citavo è il seguente : http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/05/16/news/blocco_dei_centro_commerciali_alemanno_ha_accolto_la_richiesta-35286507/ .

    Dal casino che state facendo però ho capito una sola cosa : E’ GIA’ INIZIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE (per qualcuno/a non è mai finita..).
    Chi ci va di mezzo siamo sempre e solo noi povera gente…

  33. @Nico
    scusi, mi sembrano le argomentazioni da “ultima spiaggia”… ricorda un po’ il Craxi sibillino e biblico che disse: “..chi è senza peccato…” (ricorda?), rivolto in quel frangente al parlamento che stava per votare sulla sua autorizzazione a procedere.

    Assummiamo per assurdo, senza ammettere che sia vero quello che asserisce, sul passato appoggio politico di chiccessia su una certa cosa: se secondo lei chi ha valutato e sbagliato in passato non può redimersi in futuro perseguendo una giusta causa nell’nteresse di tutti , allora la sua visione politica è senza speranza. La speranza di migliorarsi e capire che dai propri sbagli si trae sempre un insegnamento per un futuro beneficio.
    In alternativa Le resta sempre quel “..chi è senza peccato…” …..
    cordialmente

  34. Andrea Antonini, altro consigliere autore di un eccellente intervento il giorno della votazione, lunedì scorso. Anche lui (più di tutti) si è dimostrato vicino al territorio ed ai cittadini, anche lui conosce i guai che causerebbe il mostro di cemento di Via Vitorchiano. Anche a lui chiedo di organizzare un iniziativa volta a sensibilizzare il sindaco sul disastro cui si rischia di andare incontro. Avrà il mio supporto e quello di tutti i cittadini.

  35. Forse Architetto fuori Roma dovrebbe tornarci, se non per lavoro, almeno per una vacanza rilassante….scrive di solite litanie, di sterile querelle, di asilo infantile e poi fa un intervento (di parte) che in confronto, quelli di Bosi, sono semplici battute! Ma allora ancora non l’avete capito? A noi non frega un tubo di Alemanno e Giacomini, il nostro cuore e la nostra mente non stanno nè a destra nè a sinistra: a noi fa schifo l’ipocrisia e questa presunta superiorità culturale (dialettica) e morale di chi oggi si spaccia per un difensore del bene pubblico contro i “padroni” costruttori.
    Gran begli ideai, i suoi, se hanno “corrispondenza” con questa sinistra (che come la destra) non sa rinunciare ai finanziamenti pubblici, ai privilegi, alle auto blu, ai compensi da capogiro……alla faccia di questo popolo beota che tanto si affanna oggi per la Stazione di Due Ponti.

  36. Come Italia Nostra stiamo obbligando la Soprintendenza a emanare il vincolo di tutela, fino ad oggi (dal 2006) tenuto nel cassetto, relativo all’area di Via Vitorchiano dove c’è stata la più importante scoperta archeologica a Roma degli ultimi 20 anni: l’imponente mausoleo di Marco Nonio Macrino, generale sotto gli Imperatori Antonino Pio e Marco Aurelio con il basamento, gran parte degli elementi della decorazione architettonica e statuaria in marmo e l’iscrizione dedicatoria contenente il cursus honorum dell’illustre senatore bresciano, oltre al tratto basolato della via Flaminia e a diversi edifici funerari.
    Mi sembra assurdo che a poche decine di metri da questa area, che andrebbe musealizzata e valorizzata, vengano invece realizzati i soliti centri commerciali fantasma, destinati a diventare palazzine residenziali con le solite varianti urbanistiche di favore.

  37. Ad Emanuele Montini, Rodolfo Bosi, Paolo Salonia (nonché ad Andrea Antonini e Daniele Torquati) e a chiunque desideri contattarmi:
    sono disponibile a dare il mio supporto e a mettermi a disposizione per ogni questione concernente gli aspetti urbanistici di più alto profilo, gli aspetti trasportistici locali e su rete vasta, gli aspetti architettonici e quelli più prettamente tecnici.

    Matteo Africano

    Ingegnere ed urbanista
    Membro della Commissione urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri di Roma
    ing.m.africano@gmail.com

  38. Ma come il Consigliere Antonini (a cui va tutta la mia simpatia) non era il capo-manipolo di quei ragazzacci con i capelli corti e i muscoli di fuori, quelli che hanno fatto perdere il sonno alla povera Signora Paola che quando ha saputo che erano andati a ripulire la discarica di Via Gradoli, si è fatta venire un coccolone e ha evocato lo spirito di Berlinguer?
    (Bene anche Montini che propone una soluzione seria senza fare professione di fede).

  39. @ Cara Pabelt , le assicuro che “non sto all’ultima spiaggia”… forse non mi sono espresso bene : sempre per assurdo,come dice lei, mi sembra che stia accadendo come se si presentassero riina e provenzano a dire agli altri che sono mafiosi… le ho reso l’idea adesso??? I politici che fino a ieri hanno amministrato questa città, oggi stando all’opposizione, possono,anzi devono fare le critiche opportune, però prima , per una pura questione etica e morale, devono assumere le responsabilità dovute, non nascondersi dietro decreti,scadenze o altro. Devono dire che il primo peccato l’hanno fatto loro, senza scusanti, e poi possono obiettare,ma senza cavalcare la protesta, questo lo sanno fare tutti… Si sta facendo tutto sto casino per una decisione che deve ancora arrivare… Come mi sembra di aver già detto, va a finire come Punta Perotti a Bari… alla fine ci rimette la povedra gente, chiunque decida, destra,centro o sinistra….

  40. e le capita spesso di non esprimersi bene caro Nico: prima nei giorni passati osanna Bosi e poi oggi dice che Bosi ha cambiato versione, prima dice che nel telegiornale Alemanno ha detto che avrebbe bloccato il centro commerciale della Flaminia e poi tace quando davanti al video del tg tutti abbiamo sentito che non è vero, prima dice che pure i giornali lo hanno riferito e poi ci fa leggere un articolo di repubblica nel quale si tratta solo una richiesta dell’associazione commercianti e non di una affermazione del sindaco… insomma, si metta un pò d’accordo con se stesso perchè a fare tutto sto casino, come lo chiama lei, sta contribuendo un bel pò anche lei !

  41. @ Egregio Roberto, benvenuto anche a lei come new entry nel dibattito : vuol sapere perchè non sono intervenuto? glielo dico subito, la signora Daniela ha fatto solo disinformazione, perchè ha detto che il link che riportava era il tgr lazio di ieri sera replicato stamattina : è del tutto falso, perchè se lei cliccasse veramente su quel link, vedrebbe il tgr lazio delle 14 di oggi (ciò significa che lei non ha visto un bel niente…), mentre io stamattina avevo scritto di aver sentito da qualche minuto al tgr Lazio all’interno di Buongiorno Regione la notizia del blocco dei 16 megastore e leggendo le dichiarazioni sui giornali, nei 16 era compreso anche quello in oggetto. Il link giusto è il seguente : http://www.tgr.rai.it/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-5c4b55ab-ed8f-47b8-a641-ecdda0eede04.html?idVideo=ContentItem-ae36c7ba-11fe-4eec-8c13-4591e207ffcb&idArchivio=Buongiorno .
    Io posso naturalmente sbagliare, sono umano… lei prima di intervenire nel dibattito e fare magre figure veda prima i servizi linkati . Saluti

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