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Teatro Olimpico, un Paradiso che incanta

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paradiso.jpgQuarto ed ultimo appuntamento del Festival Internazionale della Danza organizzato dal Teatro Olimpico e dall’Accademia Filarmonica Romana. “Paradiso”, rileggendo in modo originale e stupefacente la parte conclusiva della “Divina Commedia”, è uno spettacolo che incanta per tutti gli ottanta minuti della sua durata. Dopo “Inferno” e “Cantica II”, i ballerini acrobati di Emiliano Pellisari conquistano di nuovo il pubblico del Teatro Olimpico, dove resteranno in scena fino al 22 aprile.

Un incipit sbalorditivo e tredici quadri viventi ispirati alla pittura contemporanea: la filosofia e la teologia del sommo poeta vengono interpretate attraverso le opere più significative di Dalì, Christo, Kandiskj, Fontana e Klimt (ed altri), dipinti reinventati ed animati dai movimenti armoniosi, dalle evoluzioni puntuali e dalle acrobazie sorprendenti di un corpo di ballo di prim’ordine, composto da Mariana Porceddu, Patrizio Di Diodato, Chiara Verdecchia, Valeria Carrassa, Maria Chiara Di Niccola e Carim Di Castro.

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Grazie ad una selezione accurata e sapiente, la musica classica contemporanea e l’elettronica avantgarde, che accompagnano in modo appropriato ogni singola sezione dello spettacolo, aggiungono allo spettacolo medesimo le sublimi suggestioni delle celestiali composizioni di Ligeti, Philip Glass, Stockhausen, Brian Eno e molti altri.

Evidenziata l’estrema efficacia e precisione del disegno luci firmato da Riccardo Gargiulo, non possiamo fare a meno di rilevare il contributo decisivo di chi sta dietro le quinte, cioè di chi, manovrando con perizia e cronometrica accuratezza gli invisibili fili d’acciaio che sorreggono i danzatori, consente loro di essere posizionati al punto giusto nel momento giusto, di effettuare liberamente e con grazia straordinaria i propri movimenti, di librarsi, di volare, letteralmente.

Il risultato della combinazione di questi talenti e di queste idee, oltre che di un lavoro preparatorio durato un anno e mezzo, è un affascinante viaggio in un mondo etereo, spirituale, sorprendente, incantato, in un paradiso colorato dove le anime, illuminate in eterno dall’amore di Dio, ricevono una nuova ed inesauribile energia che spendono armoniosamente nel non-tempo della loro perpetua esistenza.

Dunque, uno spettacolo imperdibile, che, arrivando a vette di astrazione e di spiritualità assai elevate, aggiorna la terza cantica della “Divina Commedia” al XXI secolo, regalandole una dimensione originale ed accattivante, un vestito magnifico, una strada inesplorata, una chiave interpretativa eccezionale.

Applausi scroscianti per tutti i danzatori ed un grande elogio ad Emiliano Pellisari, lo straordinario artefice della trilogia ispirata alla “Divina Commedia”, che, per il lavoro compiuto a favore dell’opera del sommo poeta, ha ricevuto l’Onorificenza della Società Dante Alighieri nell’ambito di un incontro che si è svolto la sera di giovedì 12 aprile proprio al Teatro Olimpico.

Giovanni Berti
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1 commento

  1. Volevo far presente, visto che nell’articolo non viene specificato, che per quanto riguardo le musiche di questo spettacolo le rielaborazioni mix sono a cura di Riccardo Magni ed i brani di musica elettronica sono sue composizioni originali.

    Grazie, cordiali saluti
    Aura.

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