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Ponte Milvio, un modello da esportazione

Galvanica Bruni

ponte-milvio-targa2.jpgUno scoop di VCB – Ha ispirato poesie e dichiarazioni d’amore. Ha ospitato ed accoglie primi baci, confidenze e serate trascorse in compagnia. Ha resistito alle piene del Tevere e da duemila anni guarda con occhio ironico e disincantato alle vicende dei romani. Di chi stiamo parlando? Di Ponte Milvio: risposta scontata. Con la sua piazza, il polo storico e culturale, nonché il principale luogo di aggregazione giovanile di Roma Nord, è oggi anche un modello apprezzato, studiato e (a breve) replicato all’estero.

Il fermento e le svariate attività che animano il piazzale di Ponte Milvio e le sue immediate adiacenze configurano una situazione che è sotto gli occhi di tutti e che, perciò, non ha bisogno di ulteriori precisazioni; tuttavia il fatto inedito, la notizia che per primo VignaClaraBlog.it è in grado di pubblicare, è che il cosiddetto “modello Ponte Milvio” sta per essere adottato anche all’estero, più precisamente dal civilissimo Giappone e dall’esotico Marocco.

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Facciamo un salto indietro di qualche mese: lo scorso dicembre il sindaco di Tokyo, Sakana Saisho No Shigatsu, ha trascorso nella capitale dieci giorni di vacanze e, oltre a rimanere incantato dai Fori e dal Colosseo, ha avuto anche modo di visitare la zona di Ponte Milvio.

Armato di fotocamera Kingyo di ultimissima generazione, il primo cittadino della metropoli giapponese, colpito dalla sorprendente precisione e dall’estrema razionalità con le quali sono organizzate la sosta e la fermata nelle vicinanze del ponte e della piazza, ha voluto documentare, con uno zelo tutto nipponico, questo eccellente esempio di pianificazione della mobilità urbana, una formula vincente ed efficace anche sotto il profilo delle precise indicazioni stradali che, nel caso di parcheggio completo, consentono di fluidificare rapidamente il traffico dei veicoli.

Tornato in patria e mostrati i moltissimi scatti nel corso di una seduta del Joku, il consiglio municipale di Tokyio, il sindaco ha immediatamente proposto di replicare il “modello Ponte Milvio” nella città da lui amministrata da quasi dieci mesi.
Così, vinta qualche blanda resistenza da parte di alcuni Ryōshi (i consiglieri comunali dell’opposizione) e passati i necessari tempi tecnici e burocratici, questa deliberazione sta per essere concretamente attuata nel quartiere Hirame, per essere successivamente estesa ad altre due zone di Tokyo assai popolari per la vita notturna: il quartiere Maguro e il quartiere Teion.

La circostanza ha avuto una certa eco sulla stampa nipponica, che nei giorni scorsi ha riportato anche la notizia, ancora non confermata dalle autorità locali, che, per onorare la città eterna e ringraziarla per l’ispirazione, si intende installare all’interno del centralissimo parco cittadino Kurodai il tradizionale “nasone”, la fontanella pubblica caratteristica di Roma.

Ma non è finita qui: infatti, il primo cittadino di Tokyo intende sottoporre al Joku un’ulteriore proposta, ancora una volta ispirata dal “modello Ponte Milvio” e questa volta diretta a favorire il commercio. Infatti, perlustrando durante il suo soggiorno romano la piazza e le sue diramazioni, il dottor Shigatsu aveva immediatamente notato che, in via Flaminia Vecchia, in corrispondenza di alcuni negozi, il marciapiede prospiciente si allargava armoniosamente accogliendo invitanti gazebo ed eleganti stufe a gas.

In Giappone, il popolarissimo quotidiano “Uso-Tsuki” ha riportato, al riguardo, alcune dichiarazioni del sindaco della capitale nipponica: “questi marciapiedi ‘fai-da-te’ sono un fulgido esempio di libertà in quanto lasciano ai commercianti la facoltà di allargare l’ospitalità del proprio esercizio commerciale senza passare attraverso le paludi della burocrazia e le sabbie mobili di inutili controlli di carattere tecnico-logistico, che sono soltanto uno spreco di tempo e di denaro”.
Dunque, probabilmente all’inizio di maggio, si attende l’approvazione di una delibera che consentirà ai commercianti di poter estendere autonomamente il marciapiede davanti al proprio esercizio fino ad un massimo di quattro metri in lunghezza ed otto in larghezza.

Infine, anche dal Nord Africa sono arrivate manifestazioni di interesse e di apprezzamento per il “modello Ponte Milvio”.

Ci spieghiamo subito: il neonato comitato di quartiere “Per Esportare Significative Consuetudini d’Eccellenza”, formato da personalità e commercianti della zona, sta preparando un articolato ed esaustivo memorandum da consegnare agli emissari della città marocchina di Mazaha A, attesi tra due settimane nella nostra capitale.

Quarta città del Marocco, Mazaha A, infatti, ospita un imponente suk che per importanza è secondo solo a Marrakesh; si tratta di un mercato in cui è possibile acquistare e vendere di tutto: dalle spezie alle reti da pesca, dalle porcellane pregiate al samak, il tipico dolce dello stato nordafricano.

Dunque, negli abboccamenti con il comitato, che si svolgeranno tra quindici giorni, i politici e gli imprenditori provenienti dal Marocco ricaveranno preziose informazioni che, poi, integreranno con appositi sopralluoghi ed attraverso la documentazione scritta che verrà fornita dal comitato suddetto.

Infatti, considerata la più che appropriata dislocazione degli ambulanti sulla piazza di Ponte Milvio, esso viene considerato anche in questo caso come un modello di funzionalità e di organizzazione, un modello che, se applicato al caratteristico suk di Mazaha A, si ritiene potrebbe consentire allo stesso di aumentare i ricavi globali fino al 12% (secondo le stime dell’agenzia Abryl Vahid) tramite una più razionale ed ordinata disposizione degli ambulanti e della loro mercanzia, disposizione ispirata, appunto, da ciò che accade quotidianamente nel salotto più suggestivo di Roma Nord.

Ponte Milvio, dunque, come modello che verrà a breve esportato e replicato all’estero: l’antico e nobile Ponte Mollo, solitamente imperturbabile, avrà sicuramente sgranato tanto d’occhi per una sorpresa che nemmeno lui si aspettava!

Giovanni Berti
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Aggiornamento delle ore 23:59: scontato ma doveroso avvertire che si trattava di un pesce di aprile (NdR)


 

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10 COMMENTI

  1. C’è’ di piu’: io ho saputo che a Las Vegas pensano di replicare tutta la piazza, gli edifici ed il ponte, anche stanno ancora studiando dove collocare il casino’. Ad alcuni esercenti e’ anche gia’ stato proposto di aprirvi la filiale, oppure di concedere l’uso del marchio perché la riproduzione sia fedele.

  2. Ne ha parlato anche il primo Ministro Mario Monti nei suoi incontri in Estremo oriente. Il modello Ponte Milvio paradigma del made in Italy . Alemanno e Giacomini come gadget di supplemento.

  3. Il giornalista Giovanni Berti ha dimenticato un particolare importante del viaggio.
    Il sindaco di Tokyo, Sakana Saisho No Shigatsu è stato condotto anche in via Comparini dove ha mostrato grande interesse per la famosa “buca”. Ho notato la delegazione giapponese perchè “passavo” di lì con lo 039. Mentre ero lì, fermo all’incrocio, il Sindaco Saisho ha spalancato gli occhi e ha chiesto cosa ci faceva un bus fermo. Dopo la spiegazione della rappresentanza Italiana, il Sindaco giapponese, si è avvicinato a me e, tramite il suo interprete, ha voluto invitarmi nella capitale giapponese per illustrare il “modello 039” al Joku. Ho ringraziato il Sindaco per l’invito e non appena riusciro a raggiungere il capolinea di Saxa Rubra, partiro per il Giappone.

  4. Sembra che da Instanbul vogliano dare a Ponte Milvio il premio SUK 2012 ma che siano un poco gelosi per come siamo riusciti a sistemare tanti banchi e banchetti “ottimizzando” uno spazio così ristretto.

  5. Daniele altro che mattacchioni sono matti da legare ma meno male che esistono !
    Grazie vcb per questo bel pesce di aprile, l’anno scorso ci ero cascato ma oggi no nonostante la bravura del vostro redattore Berti

  6. dai come pesce d’Aprile potevate fare meglio, ad esempio potevate inventarvi che anche qualche funzionario del XX Municipio poteva essere stato invitato a Tokyo per spiegare come funziona l’apertura di un nuovo locale e soprattutto il perchè non vengono presi provvedimenti di chiusura quando avvengono gravi e reiterate violazioni…. NATURALMENTE PER SNELLIRE LA BUROCRAZIA…..

  7. vi siete dimenticati di dire che, proprio a seguito della visita del sindaco di Tokyo, che con la sua pubblicità ha fatto di colpo lievitare il valore degli immobili a Ponte Milvio, anche Alemanno e Giacomini hanno deciso di trasferirsi lì per godere, tra le altre cose, della simpatica presenza degli ambulanti che, con le loro allegre cianfrusaglie, ravvivano la piazza ogni mattina. Per non parlare poi dell’allegria che pervade la piazza (e le strade limitrofe) ogni notte.
    Tutti allegri, dunque. Non sai dove andare? Vieni a Ponte Milvio, se ti va male, potrai sempre occupare un pezzo di suolo pubblico e farci quello che ti pare. E’ gratis!

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