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Il Comitato di via Gradoli diffida Alemanno: sgomberi o denuncia

Duca Gioielli

via-gradoli-striscione.jpgTrenta giorni di tempo per emettere le ordinanze di sgombero dei loculi e delle cantine adibite ad abitazione ancora presenti in via Gradoli. Dopo di che scatta la denuncia per “omissione o rifiuto di atti d’ufficio”, reato previsto dall’articolo 328 del codice penale. Il Comitato di Via Gradoli, stanco di aspettare, è sceso sul piede di guerra sfidando e diffidando il sindaco Alemanno.

“Il 30 settembre 1953 – dichiara il presidente del comitato – il Consorzio di Via Gradoli e il Comune di Roma hanno concluso un accordo relativo alle modalità di realizzazione di case di civile abitazione, prevedendo l’espresso ‘divieto di costruzione di seminterrati abitabili’. Ciò nonostante, negli anni numerosi depositi e cantine sono stati illegittimamente usati come abitazioni.”

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“Anche a seguito delle pressanti sollecitazioni – ci ricorda ancora il presidente ripercorrendo gli avvenimenti dell’ultimo anno – gli organi tecnici del XX Municipio, dell’ASL RM/E e RM/C e dei Vigili del Fuoco, con il supporto del XX Gruppo della Polizia di Roma Capitale e del Commissariato di Polizia Flaminio Nuovo, hanno accertato che numerosi immobili dei civici 19, 33/35/37, 65/69, 75 e 90/96, risultano privi dei requisiti richiesti dalla normativa in materia igienico-sanitaria, edilizia e di sicurezza.”

Ma le pressanti richieste di ripristinare la legalità in via Gradoli sono rimaste senza esito, ed è così che quest’ultimo “esaminando la normativa volta al contrasto dei mutamenti illegittimi della destinazione d’uso degli immobili” ha accertato che Roma Capitale può revocare l’agibilità per gli immobili irregolari; ordinare lo sgombero dei locali dalle persone che vi dimorano; ordinare la demolizione/rimozione delle opere murarie e degli impianti tecnologici che consentono, anche in via solo potenziale, l’illegittimo uso abitativo; denunciare i proprietari in relazione al reato previsto dall’art. 44 del d.lgs. n. 380/01; sollecitare la magistratura affinché proceda al sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. di tali immobili; estendere gli accertamenti alle unità non ancora ispezionate di cui se ne sospetta l’irregolarità.

Appurato ciò, con una raccomandata dello scorso 5 marzo (clicca qui) il Comitato ha chiesto al Sindaco, al Direttore del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, al Direttore generale dell’A.S.L. RM/E, al Direttore del Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute di emettere o far emettere, ciascuno secondo le proprie competenze, i provvedimenti necessari per conseguire definitivamente il ripristino della legalità nella via.
“Ed in mancanza di riscontro entro 30 giorni, il Comitato – ci dichiara il presidente – riservandosi ogni richiesta in merito al risarcimento del danno, chiederà all’Autorità giudiziaria di verificare la punibilità per il reato di cui all’art. 328 c.p. e per ogni altra ipotesi eventualmente accertata.”

Fin qui il comunicato. Per dovere di cronaca e per maggior comprensione del contenuto della diffida, riportiamo quanto previsto dall’articolo 328 del codice penale, dal titolo ‘rifiuto di atti d’ufficio, omissione’: “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa.”

Ma non basta. A supporto di quanto va sostenendo da tempo, il Comitato di via Gradoli ha prodotto e diffuso un video molto esplicativo le cui immagini, per chi ha seguito da vicino la vicenda, riportano alla memoria quella di via Mastrigli, sempre sulla Cassia.

Loculi seminterrati privi di aria e luce adibiti ad abitazioni, fili elettrici volanti, impianti fuori norma, bombole di gas nei sotterranei: un cocktail esplosivo, quello di via Gradoli, che ha fatto esplodere la pazienza del Comitato.

Claudio Cafasso 

 

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21 COMMENTI

  1. Non si preoccupi Sig. Mosco, vorrei farle sapere che prima di diventare On., quando il nostro Sindaco era un “semplice” assessore (mi sembra di Monteverde nuovo/Gianicolense o lì accanto) fu elogiato per esser stato il primo ad accorrere dopo il crollo di un palazzo …nella sua “circoscrizione di competenza…

  2. Alea iacta est !
    E’ vero che il sindaco se la dorme beatamente su via Gradoli, ma anche gli alti
    Dirigenti della P.A. non sono certo da meno…..
    Hanno il terrore che facendo il loro dovere si possa innescare una reazione a catena di richieste diffuse di ripristino della legalità in merito agli innumerevoli abusi edilizi presenti sul territorio del XX Municipio e non solo.
    P.S.
    L’attuale Sindaco di Roma Capitale non è mai stato assessore della Giunta.
    La prima carica elettiva fu nel consiglio della Regione Lazio e quindi fu eletto alla Camera in un collegio che comprendeva la zona Gianicolense/Monteverde/Bravetta. Il che spiega il suo solerte intervento presenzialista all’evento citato.

  3. Ora tocca al Sindaco, ma verrà il tempo della denuncia politica nei confronti di una pseudo sinistra che ha sistematicamente dribblato la questione di legalità nella via.

    Evidentemente interessano più le scalate alle banche e i tunnel sotto le montagne…

  4. Quando Alemanno fu eletto sindaco tra i vari punti fermi del suo programma c’era il ripristino della legalità, la sicurezza, la lotta agli abusi edilizi, lotta al degrado. Purtroppo alle belle parole non sono seguiti i fatti e noi cittadini di roma, e nello specifico residenti in via gradoli, siamo stufi delle parole fatte da lui e dalle istituzioni. Vogliamo rispetto dei nostri diritti, rispetto delle regole, rispetto anche e soprattutto della vita, visto che le numerose bombole a gas presenti in quegli scantinati potrebbero fare una strage. E poi alle prossime elezioni Alemanno, o chi per lui, andrà dai cittadini a chiedere i voti, una sola parola VERGOGNA!

  5. Quello che mi lascia esterrefatto è che dei dirigenti investiti di precise responsabilità tecniche e giuridiche, dormano sonni tranquilli su situazioni come quella delle bombole negli scantinati. Se succede qualcosa ci scappa il codice penale. Non dimentichiamoci che tutte le volte in cui una tragedia può essere evitata usando le accortezze del caso, la superficialità di chi ha il potere di dirigere viene sanzionata civilmente e penalmente.
    Non sarà mica che quando arrivi a certi livelli ci fai il callo a certe possibilità?

  6. Ricordo che il nostro caro Sindaco in questa circoscrizione ha preso il piu’ alto numero di voti alle elezioni. Per ringraziamento non se la fila più. In particolare basti pensare alla cosiddetta strada di ” fondovalle” ( soldi buttati, strada finita, mai inaugurata se non in piccola parte solo al momento della nevicata, per ira del volgo,in attesa che vengano risolti problemi burocratici che avrebbero dovuto risolvere prima di spendere i nostri soldi) e naturalmente via Gradoli. A proposito, ma le telecamere all’inizio della strada funzionano o sono solo una presa in giro ?
    Alle prossime elezioni , queste cose ricordiamocele.

  7. Innanzitutto ringrazio Guido per la doverosa correzione del mio errore dovuto alla fretta.
    Con riguardo alle telecamere, a quanto mi consta, tenuto conto dei numerosi danneggiamenti del cancello avvenuti nel 2010 e 2011, tutti rimasti senza colpevole, ritengo che esse non siano attivate.

  8. Un ringraziamento speciale al comitato per quello che ha fatto e quello che sta facendo.
    Per il sindaco ci ricorderemo alle prossime elezioni del lavoro svolto…. speriamo di non ricordarcelo prima alla prima esplosione di una bombola del gas nelle “villette monolocali” da lui e loro salvaguardate.
    Spero ritorni nella nostra via torni al piu’ presto la legalita’ anche se da dopo il caso Marrazzo si vive molto tranquillamente.
    In attesa di una risposta positiva dal campidoglio……

  9. Si è vero, la vivibilità quotidiana è notevolmente migliorata, ma non bisogna mai
    abbassare la guardia, come purtroppo hanno fatto molti dei resedenti, appagati
    dai buoni risultati raggiunti.
    Inoltre non bisogna dimenticare che l’attività speculativa degli sfruttatori prosegue
    a gonfie vele, anche se ultimamente cominciano a manifestare evidenti segni di nervosismo.
    Sentono forse l’inizio della fine…..?!

  10. Ma quale inizio della fine Lucio Maria, questi al pari dell’altro signorotto del residence Mastrigli, sono certi dell’impunita’ assoluta.

    Al riguardo il comune avanza ancora i circa 600 mila euro della bonifica della discarica effettuati in danno. Piacerebbe sapere da qualcuno degli esponenti di questo governo se si intende procedere per rientrare della somma versata dai contribuenti oppure è il caso di procedere ad un esposto alla corte dei conti.

    Certo da un partito che presenta come candidato Callarà la vedo difficile.

  11. Caro Simone,
    lasciaci almeno sperare, ho solo detto che i “signori delle cantine” non sono più
    boriosi come prima e accusano una certa inquitudine dopo la sconfitta in sede di giustizia amministrativa (v. sentenza TAR) e la perseverante azione del Comitato.
    A proposito di via Mastrigli, delle altre due palazzine, cosa vogliamo dire ?

  12. E cosa vogliamo dire caro Lucio Maria ?
    Che ogni promessa è rimasta lettera morta e sinceramente non credo ci siano spiragli per riprendere con un’azione incisiva da parte di un’amministrazione che candida un Callarà tra le sue file e poi prentende di essere credibile.

    Alemanno, la sua giunta e il governo del XX mucipio come diceva Luciano erano stati eletti con la speranza del ripristino della legalità, la lotta agli abusi edilizi e al degrado.

    I risultati sono sotto gli occhi di tutti e possiamo dire a (quasi) fine legislatura che è stato un fallimento totale. C’e’ rabbia e delusione per aver dato fiducia e aver votato (eh si…) questa parte politica.

    Per il resto il residence, con le bombole disseminate dappertutto e gli impianti elettrici fatiscenti, è ovviamente ancora li’, cosi come il parcheggio abusivo e il carico di degrado che si estende in tutta l’area, solo in parte documento da queste foto.

    http://69.imagebam.com/download/VHcyDaNtPgY19vc_2n04KQ/18179/181781787/foto1.jpg

    http://66.imagebam.com/download/0v6vVQHQGtoaTJbKIyrWZA/18179/181781793/foto3.jpg

    http://38.imagebam.com/download/evPi8W5OHawZODWWcfU9lA/18179/181781797/foto6.jpg

  13. Che le Amministrazioni territoriali si muovamo spontaneamente, lo escludo con certezza ( troppo lavoro: per carità). Capisco la rabbia e la delusione ( ma l’alternativa…….non era certo migliore !? ).
    Bisogna tornare a stare con il fiato sul collo degli amministratori e mostrare le unghie, come ai bei tempi.
    Siete ancora capaci ? Che fine ha fatto l’antico (neanche troppo) ardore ?

  14. Corte dei Conti? Perché no?
    Piuttosto che abbozzare, meglio menar le mani … nel modo giusto
    Dagli sotto Simone, e tira per il bavero Alvise il latitante…..

  15. Il sindaco e’ uno scandalo ? quelli precedenti invece cosa hanno fatto ?? ,vi siete ricordati dei loculi affittati dopo che sono stati messi in luce dallo scandalo Marrazzo ,prima pero’ tutti i proprietari quindi buona parte dei consorsiati hanno guadagnato milioni di euro a nero visto che 2\3 piani sotto terra loculi di 12 mq continuano ad essere affittati a 500 euro da extra comunitari e transess. , e poi sono stati tutti bonificati e quello che prima era nero adesso ha un contratto e solo con perm. di sogg. , poi se qualche messo comunale ha cambiato la destinazione d’uso nell’arco degli scorsi anni cosa centra il sindaco ,a parlare siete tanti ma nessuno scrive sul vicino che affitta in nero ,aspettate solo la mano del consorzio o del sindaco ,su quali basi ?? , e’ poi la sicurezza .. vi hanno messo telecamere comunali e torrino SOS all’entrata di una strada privata unica sulla cassia cosa volete di piu’ ,pagatevi una vigilanza privata che vi sorvegli l’ingresso e l’uscita come fanno al’olgiata e poi denunciate gli abusivi .—

  16. Gentile sig. Andrea,
    la ringrazio per il suo contributo.
    Circa la vigilanza privata, posso provare che l’amministratrice del consorzio non perde l’occasione in ogni assemblea per riproporre all’odg. il relativo punto.

    Credo tuttavia che qualora fosse approvato, dovremmo tuttavia assoldare una vigilanza della vigilanza, tenuto conto che talvolta gli addetti furono visti addentrarsi nel 96 sotto braccio di un travestito (quando ancora questi gentiluomini albergavano nella strada).

    Riguardo le telecamere comprendo la sua invidia; tuttavia le segnalo che le stesse sono state collocate anche in ponte milvio, largo sperlonga e all’incrocio tra via dei due ponti e via vito sinisi.
    Le ricordo che per far parte di questo esclusivo club è sufficiente locare o, se preferisce, acquistare un immobile nelle suddette aree.

    Riguardo i messi comunali, essi purtroppo non hanno alcuna competenza in tema di modificazione della destinazione d’uso degli immobili.
    Sono certo infatti che se l’avessero avuta il Comitato avrebbe già ottenuto i provvedimenti agognati.
    Invece abbiamo dovuto dedicarci allo studio della materia della sorveglianza amministrativa in materia edilizia (a riguardo, colgo l’occasione per pubblicizzare la disponibilità del Comitato a fornire prestazioni di consulenza agli enti territoriali eventualmente interessati).

    Riguardo ai sindaci precedenti, effettivamente molti sentono la mancanza di Ernesto Nathan.
    Qualcuno nella strada veramente vagheggia di un tale Ottaviano Augusto, mentre secondo altri la colpa e di tal’altro Lucio Domizio Enobarbo Nerone il quale avrebbe pensato pro domo sua senza considerare i suburbi, tra cui Via Gradoli.
    Il tema è ancora discusso; sarà mia premura tenerla aggiornato in esito al dibattito.

    Riguardo la denuncia degli abusivi, potrà soddisfare il suo interesse sfogliando i faldoni di cui dispongono la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Polizia di Roma Capitale.
    Con l’occasione, potrebbe cortesemente redigere un indice della documentazione rinvenuta?

    Cordialmente

  17. Vorrei ricordare al sig. Andrea che la richiesta preliminare del Comitato riguarda
    l’emissione di un atto ammistrativo che si chiama “ordinanza sindacale”, nella
    fattispecie ordinanza di sgombero. Ciò significa che la competenza e la facoltà attiene direttamente al sindaco o all’assessore delegato, dopo parere favorevole
    del rispettivo dipartimento.
    Fatta tale premessa risulta evidente che il destinatario della nostre istanze, quale
    vertice apicale dell’ammistrazione di Roma Capitale, non possa che essere il
    Sindaco. Mi sarebbe piaciuto appelarmi a Gandalf o a Mago Merlino…….ma erano altri tempi.
    Peraltro, mi preme ribadire che accessi, verifiche e rilievi tecnici si sono conclusi
    da oltre un anno e gli esiti indicano inequivocabilmente la necessità e l’opportunità di emettere tale atto ammistrativo.
    Appare chiaro come la decisione dipenda esclusivamente dalla volontà politica
    dell’attuale ammistrazione; mi duole constatare che tale volontà, al di là dei
    continui e vacui proclami, sia debole, debolissima, quasi assente.

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