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Hanno rotto il ghiaccio sulla Cassia

Galvanica Bruni

L’appello di di Retake Roma ad intervenire sulla Cassia per “rompere il ghiaccio” non è caduto nel vuoto: oltre al Comitato “Noi per Roma” e “Robin Hood” alla chiamata di mercoledì 8 febbraio hanno risposto in tanti che si sono rimboccati le maniche dichiarando guerra al ghiaccio dei marciapiedi; all’appuntamento delle ore 15 davanti al cinema Ciak erano circa venti le persone armate di pale, picconi, martelli e in un caso perfino di una paletta di quelle usate per la spazzatura.

Mentre Paola Carra, rappresentante di Retake Roma, con la sua forbice andava tagliando fascette di plastica dai cartelli stradali, gli spalatori hanno iniziato la loro opera lungo la Via Cassia, direzione l’Ospedale San Pietro.

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In realtà parte della neve si era già sciolta e rimanevano solo alcuni lastroni di ghiaccio e cumuli di neve in prossimità degli attraversamenti pedonali. In un clima di goliardica collaborazione si è cominciato con il ripulire i marciapiedi in maniera tale da consentire ai pedoni di camminare in sicurezza.
Mentre i più forzuti con piccone e martello spaccavano il ghiaccio gli altri con le pale lo accatastavano a bordo strada; un po’ più faticosa l’opera di sbancamento in prossimità di semafori e strisce pedonali.

Tra i volontari diverse le signore che con spirito allegro e inaspettata energia hanno spalato a più non posso fino a quando i marciapiedi hanno cominciato ad assomigliare a tavoli di biliardo.

Tanti i commenti favorevoli da parte dei residenti ben contenti di vedere questi stakanovisti della pala al lavoro; c’è stato anche qualche intervento salace come quello partito da un furgonicino dell’AMA: “A regà.. mo’ Alemanno ve manda quarcuno ad ajutavve…”.
Nella realtà non c’è stato bisogno di alcun aiuto perché la forza lavoro dei Comitati in breve tempo ha ripulito dalla neve e dal ghiaccio un tratto della Cassia e poi di Via Azzarita.

Quando la simpatica Eleonora ha promesso a tutti un tè caldo nella sua abitazione l’attività si è fatta così frenetica che non c’è voluto molto per riportare la Cassia alla quasi normalità.

Mente le previsioni meteo annunciano nuova neve, Paola Carra si prepara ad un gemellaggio con la banda “intergenerazionale e multiculturale” di Via Mastrigli protagonista di una epica spalatura che ha consentito ai mastrigliesi di liberarsi del ghiaccio (leggi qui). Al termine del gemellaggio scambio di doni: da una parte magliette del “Retake Rome” e dall’altra prodotti dell’orto biologico.

Francesco Gargaglia

 

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

 

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20 COMMENTI

  1. “Epica spalatura”????????????? ma per favore!!!! quello che in tutti gli altri posti d’Italia è cosa normale, qui diventa eroico???!!!! Se ogni romano lamentoso e polemico avesse usato la pala così come ha usato la lingua…. meno male che altri romani si sono dati da fare in silenzio…. e chi non aveva una pala, bastava che avesse 1 euro in tasca per comprare 2 chili di sale grosso da buttare davanti casa per vedere dopo poco tempo scioglersi tutto….

  2. Pronti a riceverti a bordo, Fly. Hai ragione! è proprio quello che si cerca di promuovere in giro: una partecipazione più attiva di tutti i cittadini, cosa che a Roma sembra ancora un miraggio lontano. Ti daremo notizia del prossimo evento.

  3. Certo che anche a lei, egregio Fly, la lingua polemica non manca ! Dei comuni cittadini si danno da fare, qualcuno ne parla, e lei trova da ridire.
    Ma ora, a lei che su altri commenti dimostra essere un acceso sostenitore del sindaco, voglio far notare un piccolo particolare: la presenza attiva in questo evento del comitato “noi per roma”. Lo conosce ? è un comitato fortemente ispirato e guidato dall’assessore all’ambiente Visconti e dalla signora Isabella Rauti coniugata Alemanno. Dica, egregio Fly, è ancora disposto a denigrare quanto è stato fatto in Via Cassia ?

  4. Ho forse denigrato qualcuno?? qualcuno si sente toccato?? Io ho solo detto che la normalità non deve essere confusa con l’eccezionalità : non c’è nulla di epico nel pulire di ghiaccio un marciapiede… Io ho pulito dal ghiacchio il tratto di strada pubblica davanti casa mia, se lo facessero tutti, i problemi non si porrebbero…

    p.s. : non affibbiatemi patenti o appartenenze che non ho, io dico apertamente ciò che ritengo giusto, non parteggio per nessuno, ma avendo fatto l’amministratore in un piccolo paese, sò cosa significa e chi non l’ha fatto non può capire, ma solo polemizzare inutilmente…

  5. @ Caro Stefano G. , lei chi è? il moderatore del blog?? come gli altri fanno le battute e sono ironici, lo faccio anch’io, forse non posso?? se lei può, mi censuri, altrimenti mi spieghi perchè non posso fare quello che qui fanno tutti ?? o forse qui si può scrivere solo ciò che piace a lei ???

  6. L’azione non è stata eroica, né ha la pretesa di esserlo. Tra l’altro ci siamo anche molto divertiti. Il punto è che non abbiamo spalato solo davanti alle nostre case, come tutti avrebbero dovuto e potuto fare, ma sono venute persone di altri quartieri a dare una mano con l’idea di fare un favore ai residenti nel quartiere. Niente di speciale! ma ringraziamo, no?

  7. @ Sig. Paola, che l’azione sia stata meritoria, questo è fuor di dubbio, tutti noi dobbiamo darci da fare, ma senza clamore…. Qui invece sembra proprio che bisogna rimarcare che a Roma esistono persone che si comportano civilmente…. Ma non vedete cosa sta accadendo in tutta Italia, dove ci sono veramente guai seri, e dove la gente avrebbe veramente qualche motivo serio per lamentarsi… Ieri mattina ero dal medico e parlavo con un addetto dell’Ama, che in questi giorni ha lavorato per l’emergenza neve : mi diceva che tante persone pretendevano da loro che pulissero dalla neve e dal ghiaccio le rampe condominiali e che ci buttassero il sale , al loro diniego, questi “bravi concittadini” si infuriavano dicendo “io pago le tasse” e prendendosela con amministratori capitolini e municipali : di queste cose dovremmo scandalizzarci e dovremmo tutti stigmatizzare…

  8. Prendo spunto da alcuni commenti postati a margine di questo articolo (commenti al vetriolo su di una questione di nessuna importanza) per fare qualche breve considerazione.
    Gli italiani in genere e i romani in particolare non sono come i finnici o i tedeschi; forse non c’è neppure bisogno di andare troppo in là con la latitudine per parlare dell’abitudine tutta nordica di mantenere pulite le vicinanze della propria abitazione: basta andare nel nord-est del nostro paese.
    I “crucchi” curano meno l’interno delle loro case ma hanno una attenzione maniacale per le pertinenze delle loro magioni; sempre in ordine e pulite, con l’erba tagliata, i vialetti senza erbacce e quando nevica ognuno a pulire strade e giardini.
    Da noi, forse perché nevica ogni 35 anni, non è cosi: una volta usciti dal portone di casa molliamo sacchetti della spazzatura, gettiamo in terra cicche di sigarette e pacchetti vuoti e dopo esserci soffiati il naso abbandoniamo sull’asfalto tracce consistenti del nostro DNA. Anche nei confronti dei nostri amici a quattro zampe ci comportiamo allo stesso modo; li accompagniamo a fare i bisogni sui marciapiedi del condominio dimenticando quasi sempre di raccogliere quello che loro lasciano.
    Certo al Nord è più facile pulire le pertinenze di una villetta o di una baita: ve li immaginate i poveri cittadini di Corviale bonificare i marciapiedi di quello sciagurato “chilometro lanciato” pensato, ahimè. per farli vivere più felici?
    Fatto sta che abbiamo “abitudini”, chiamiamole così, diverse.
    E’ per questo motivo che la modesta opera di un gruppo di cittadini che spala la neve nelle strade del loro quartiere fa notizia; certo non c’è niente di “epico” in tutto questo (forse la realizzazione della Via Imperiale da Mogadisho all’Etiopia è stata epica) ma sicuramente è un fatto degno di nota.
    Specie se a farlo sono Comitati di cittadini che sacrificano il loro tempo per cercare di mantenere le strade e i parchi della città in cui vivono un po’ più puliti. Forse sono semplici pensionati che devono ammazzare il tempo o giovani privi di hobbies: però lo fanno senza chiedere niente in cambio.
    Nel loro agire non c’è nulla di epico e neppure di eroico: ma meritano senz’altro il nostro rispetto.

  9. @FLY
    Gentile FLY non sono l’amministratore di questo portale ma sono un loro fan. Lo ammiro nel bene e nel male per quello che fa da parecchio tempo in questa zona di Roma.

    Essere ironici mi piace come lo è ad esempio Aragorn che seguo da tempo. Ma prendere in giro come fa lei paragonandolo a scherzi a parte mi sembra eccessivo.

    Questa è ovviamente la mia opinione. Ma se qualcuno venisse ospite a casa mia e prendesse in giro la mia ospitalità o il mio modo di fare forse mi sentirei offeso e lo inviterei ad andarsene di casa. Sic et simpliciter.

  10. Signor Strix, ora sta facendo un discorso serio, ed è quello che faccio dall’inizio : come ho detto l’azione è meritoria sicuramente, ma NORMALE… Scandalizziamoci e postiamo le foto di quelli che giornalmente insozzano questa bellissima città, invece di girare le spalle e scaricare tutto sulle autorità, che chiaramente non possono arrivare dappertutto : si chiama educazione civica, che, buon per me ed altri, una volta ci hanno insegnato… Se facciamo qualcosa per la pubblica utilità, lo facciamo per noi, non per aiutare l’amministrazione capitolina o municipale : è questo che ogni rfomanio dovrebbe capire… E per fare questo non c’è bisogno di formare comitati, basta che ognuno lo faccia nel suo piccolo…

  11. Il punto è proprio questo: noi siamo convinti che le amministrazioni non possono arrivare a tutto e che i cittadini devono necessariamente darsi da fare e cooperare affinché una città come Roma funzioni veramente. Bisogna rendersi conto che si vive in un network di persone le cui azioni incidono sempre sugli altri, quando si è per strada. Ma le persone sembrano non averlo capito ancora appieno. Quindi, anche azioni normali e semplici, come ripitturare parapedonali, staccare manifesti, cooperare con la Polizia Municipale per il Decoro, ecc ecc si spera possano innescare un effetto emulativo e aggregante nei cittadini (motivo per cui questi eventi vengono così alla “ribalta”, per farsi conoscere). Ci sono svariate persone che, provando disagio, vorrebbero “fare qualcosa” per la loro città e trovano nell’aggregazione a comitati come il nostro il canale giusto per attivarsi. Per quanto riguarda lo scandalizzarsi, siamo già affranti e scandalizzati per tante cose e preferiamo un’azione costruttiva e propositiva anziché di protesta.

  12. Signora Paola ma perchè se la prende così tanto ? Qui siamo su scherzi a parte, a sentire qualcuno è tutto un gioco !! Peccato che non sia venuto a giocare con noi in via Mastrigli, sai quanto si sarebbe divertito a spaccare il ghiaccio di 500 metri di strada abbandonata dal Comune e dal municipio nonostante che IO le tasse le pago fino all’ultimo euro ? e che le pago a fare se poi il ghiaccio me lo devo spaccare da solo se voglio che mia moglie possa andare a fare la spesa per far mangiare i figli ? Dimenticavo, stiamo su scherzi a parte !!!!

  13. Brava S.ra Paola, brava Retake Roma e bravi a tutti quei cittadini che (per davvero…) hanno dato il loro contributo, anche per sopperire alle mancanze dell’Amministrazione.
    Purtroppo l’altruismo, la partecipazione, la solidarietà e il volontariato di questi tempi debbono essere considerati fenomeni “epici”. La speranza è che in futuro siano considerati fatti normali. Ma per ora sono epici. Quindi bravi.

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