Sabato 11 febbraio lo Stadio Olimpico ospiterà la prima partita casalinga dell’Italrugby in un incontro valido per la seconda giornata del Torneo delle Sei Nazioni 2012. A partire dalle ore 17 sull’erba dell’impianto del Foro Italico si daranno battaglia la nazionale azzurra e l’Inghilterra, trionfatrice della scorsa edizione. Nel quindici italiano, reduce dall’onorevole sconfitta contro la Francia nella prima giornata, ci saranno due variazioni: infatti, dal primo minuto scenderanno in campo Gonzalo Canale, nel ruolo di primo centro, e la seconda linea Marco Bortolami.
Sull’evento, il cui sold out è stato annunciato qualche giorno fa (più di sessantamila tagliandi venduti) incombe, però l’incognita maltempo, dato che le previsioni meteo indicano la concreta probabilità che nevichi tra venerdì e sabato. Staremo a vedere, ma nel frattempo non possiamo fare a meno di sottolineare come sia cresciuto l’interesse e l’affetto intorno alla nostra nazionale, che dal 2000 è coinvolta in questo prestigioso ed antico torneo di rugby la cui prima edizione si disputò nel 1883 con la partecipazione di Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia.
Nelle passate edizioni, spesso, i risultati non sono arrivati, nonostante il bel gioco espresso, e sovente la nazionale azzurra si è aggiudicata il tutt’altro che lusinghiero cucchiaio di legno, il disonorevole premio virtuale che viene assegnato alla formazione che si piazza all’ultimo posto. Tuttavia, l’Italrugby ha spesso entusiasmato per la sua capacità di lottare, per la sua generosità e per il suo coraggio, caratteristiche che l’hanno condotta lo scorso anno alla straordinaria vittoria contro una supponente Francia in uno Stadio Flaminio gremitissimo ed arroventato dal tifo e dalla passione.
Già: tifo e passione condiscono e colorano il rugby e in particolare il rugby del Sei Nazioni, regalando a questo sport e a questa competizione un valore aggiunto inestimabile, con gli spettatori delle due squadre che siedono pacificamente mischiati sugli spalti. Infatti, nonostante l’agonismo della partita possa arrivare a livelli molto elevati, nelle curve e nelle tribune regnano, e non vengono mai meno, le regole non scritte del fair play, dell’amicizia e della voglia di condividere un evento festoso.
Le barriere lingustiche, in questo sport e in questo torneo che da quest’anno dal Flaminio trasloca all’Olimpico, vengono abbattute con una stretta di mano, uno scambio di sciarpe e qualche buon boccale di birra bevuto insieme.
Sembra, quindi, tutto pronto per accogliere i diecimila tifosi inglesi in arrivo nella capitale per questa partita e dalla questura fanno sapere che saranno predisposte misure per rendere accessibile lo stadio anche in caso di neve. Allora, forza azzurri: che fiocchino le mete e il divertimento, neve permettendo.
Giovanni Berti
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