Home AMBIENTE E l’Inviolatella s’illumina d’immenso

E l’Inviolatella s’illumina d’immenso

Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

Dopo quello delI’Insugherata, oggi presentiamo l’affascinante spettacolo del Parco Urbano dell’Inviolatella sotto la neve, dove i lavori di pulizia e sistemazione all’interno sembrano essere arrivati al termine: bonificati i sentieri, abbattute alcune casupole abusive, rimosse tonnellate di rifiuti e copertoni sparsi nel sottobosco, non manca più nulla per procedere alla sua apertura.

L’attività infaticabile svolta dal Parco di Vejo in pochi mesi ha trasformato un territorio degradato in uno splendido parco pronto per essere consegnato alla cittadinanza. Nonostante il freddo (ma la temperatura percepita, a causa del vento, è sicuramente più bassa) siamo andati ad esplorarlo.

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Via dell’Inviolatella è perfettamente pulita; i residenti sono intervenuti già il sabato mattina e con l’aiuto di una grossa ruspa hanno liberato l’asfalto dallo spesso strato nevoso. Con l’auto si arriva agevolmente al cancello che dà accesso al Parco; qualche volenteroso, anticipando il servizio giardini, ha messo una tabella che specifica che siamo nell’Inviolatella e che l’ingresso, a scanso di equivoci, è libero.

Il sentiero che dall’ampia radura costeggia in basso la Via Cassia è perfettamente pulito ed anche segnalato; opera sicuramente di Pierluigi, l’infaticabile dirigente del Parco che oramai da tempo segue in prima persona le numerose operazioni di bonifica.

I rifiuti individuati all’interno del bosco sono stati rimossi mentre attorno alla piccola casupola in muratura che in passato ha ospitato alcuni senzatetto sono stati tagliati rovi ed arbusti. Ora il sentiero, identificato con segnali di colore giallo, dirige verso la parte alta per poi ridiscendere, attraverso una macchia di ginestre, al punto di partenza.
Ma se si vuole, si può proseguire in basso fino a raggiungere il cavalcavia che mette in comunicazione il Parco con i terreni adiacenti all’Istituto scolastico Mary Mount.

Il paesaggio è bellissimo e quando un tiepido sole riscalda un poco l’aria l’Inviolatella sembra illuminarsi “d’immenso”, prendendo a prestito il verso del sommo Ungaretti.

Lo spesso strato di neve si va assottigliando e le numerose impronte indicano che in molti, con cani al seguito, sono venuti a passeggiare nella piccola valle silenziosa: la neve infatti smorza il rumore delle auto che sfrecciano sulla Cassia dove il traffico è tornato quello di sempre.

L’Inviolatella Borghese è perfetta. Non resta altro che aprirla ai cittadini.

I Comitati di Quartiere di Roma Nord, con in testa il Comitato Cittadino per il XX Municipio, stanno cercando di ottenere un accesso anche da Via Oriolo e per questo si sono rivolti all’Assessore Mocci del XX Municipio.

A giorni partirà la richiesta di autorizzazione al Centro Ricerche Agricole, proprietario dei terreni adiacenti al Parco, al Comune di Roma e all’Ente Parco: poi non resterà che attendere la data di inaugurazione del Parco Urbano dell’Inviolatella Borghese.

Francesco Gargaglia

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

 

 

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7 COMMENTI

  1. ma gli ingressi dove sono? perchè non sono stati messi alberi, panchine, fontanelle? ed altri servizi? dovrebbe diventare un parco pubblico come villa Ada e poi dovrebbero fare un bell’ingresso con qualche parcheggio il posto già c’è in via Giovanni Fabbroni. sarebbe bellissimo per tutti i residenti di zona.

  2. hanno solo messo qualche alberello debole del quale molti son già periti, ma poi l’area con i cavalli e muli è pubblica? ci son tutte delle piccole baracche di contadini. li dovrebbe essere ripulito tutto, inutile dire da anni che i lavori sono finiti. vi sembra un parco pubblico? ripeto come villa ada villa glori, villa broghese o villa pamphili?
    a me purtroppo no.
    dovrebbero buttare giu tutte quelle casette abusive che rovinano il paesaggio come le casette sul laghetto, anch’ esso trascurato.

  3. Gentile Signor “rg” Lei è la prima persona che frequentando l’Inviolatella chiede panchine, fontanelle e parcheggi. A parte il fatto che non credo esistano risorse economiche per poterlo fare, c’è una bella differenza tra una villa o un giardino e il Parco Urbano dell’Inviolatella: se lo immagina il sentiero tra le ginestre, frequentato da cinghiali, istrici e volpi, lastricato e con panchine? Circa le sue obiezioni Le facio presente:
    – l’area con gli “asini e cavalli” è comunale ma utilizzata da un allevatore in base a vecchi contratti di affitto; qui il Comitato per il XX Municipio ha ipotizzato una “fattoria didattica”; la casupola all’ingresso invece è stata richiesta dall’Ente Parco di Veio per farne una postazione fissa per i guardaparco
    – l’ingresso è in Via dell’Inviolatella borghese dove i Comitati hanno messo un bel cartello con la pianta del Parco;
    – dubito che Via Fabbroni possa essere usata come parcheggio in considerazione del fatto che è perennemente satura di auto dei residenti (che parcheggiano anche sui marciapiedi); è per questo che i Comitati chiedono un accesso da Via Oriolo
    – gli alberelli piantati sono alcune centinaia (per un progetto di oltre 100.000 Euro); in realta non essendo stati innaffiati molti sono seccati ma ci hanno garantito che li ripianteranno.
    A me l’Inviolatella piace così com’è ma in fin dei conti ognuno può immaginarla o desiderarla come vuole.
    Per quanto riguarda la strage di pini probabilmente ha ragione Lei ma sono precipitati in terra o si sono spaccati anche quelli nella Valle della Rimessola mai toccati da uomo insieme a piante di alloro, tuie, lauroceraso ecc. Hanno resistito bene gli alberi decidui. Cordiali saluti.

  4. alcune piante/alberi sono “naturalmente” caducee per affrontare l’eventualità del peso della neve…e sono fortunate!…Altre purtroppo si beccano le conseguenze del caso,per fortuna raro e sporadico. Stesso vale per le trombe d’aria..

  5. Due precisazione riguardo il Parco Pubblico dell’Inv iolatella Borghese. In realtà si tratta di due aree che seguono percorsi diversi.
    La prima, quella a sinistra della Via Inviolatella Borghese, pervenuta al Comune dal costruttore Caltagirone a seguito della mobilitazione dei cittadini e dei Comitati “Promotore del Parco di Veio” e “Cittadino per il XX Municipio”contro le previsioni edificatorie di oltre 170.000 metri cubi, deve essere messa in sicurezza (recinzioni, staccionate, manutenzione e vigilanza) prima di essere aperta alla fruizione del pubblico. Il Comitato per il XX Municipio ha fatto elaborare un progetto di “Parco Pubblico Naturale” che inoltreà al Comune e all’Ente Parco di Veio per le dovute approvazioni. Successivamente si porrà il problema del reperimento dei fondi per la sua realizzazione. Nel frattempo, a nostro giudizio, i cittadini possono frequentare il Parco peraltro a loro rischio e pericolo.
    La seconda area, a destra della Via Inviolatella Borghese, sequestrata alla criminalità organizzata e assegnata al Comune dall’Agenzia del demanio, anche questa a seguito di richiesta e pressione di detti Comitati, è oggetto nella parte bassa di un progetto di Parco elaborato dal X Dipartimento Ambiente
    La realizzazione di tale progetto è già stata appaltata dal Comune a seguito di regolare gara d’asta: per l’avvio del cantiere il Comune aspetta l’erogazione dei fondi da parte della Regione che li ha già stanziati ma che tarda nell’erogazione.
    Questo per gli aspetti legali e amministrativi.
    Per gli aspetti naturalistici (l’Inviolatella Borghese è dentro il perimetro del Parco Naturale Regionale di Veio)non possiamo che condividere e lasciarci suggestionare
    dal bel servizio fotografico di Francesco Gargaglia e dalle considerazioni naturalistiche di Robin Hood

  6. …. a me Inviolatella e Insugherata piacciono per quello che sono, due lembi di agro-romano che si insinuano nella città. Come per la Caffarella bisogna mantenere il più possibile la destinazione agricola originaria sperando anche in un recupero dei casali agricoli senza cercarec di “addomesticare” troppo la natura.
    In un futuro ideale esisterà un percorso unico attraverso le due aree!

  7. Così com’è, soltanto messa in sicurezza e aperta alla cittadinanza, l’Inviolatella è bellissima! e oltretutto si risparmiano fondi!

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